Matera 2019, bilancio del Festival So Far So Close

Si è concluso sabato 24 ottobre a Matera, a qualche ora dal DPCM che ha sospeso gli spettacoli pubblici in teatri, cinema e spazi all’aperto, il Festival di arti performative “So Far So Close. Esercizi di vicinanza” prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con la collaborazione artistica di Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci, in partenariato con Apt Basilicata e ASM Matera e il patrocinio dei Comuni di Matera, Montescaglioso, Venosa, San Mauro Forte, Cirigliano, Latronico, San Severino Lucano.
Il Festival, aperto il 12 settembre a Matera nella Cava del Sole, luogo iconico della Capitale Europea della Cultura 2019, ha esplorato le nuove relazioni tra le persone ai tempi del distanziamento sociale, ma anche le nuove relazioni che possono costruirsi tra le aree urbane e le aree remote, definendo, in un percorso di rieducazione collettiva, nuovi rituali dello stare insieme e nuove modalità di fruizione dello spazio pubblico. Per fare questo, sono stati chiamati 7 fra artisti e compagnie (Emma Dante, Virgilio Sieni, Chiara Guidi, Annamaria Ajmone, Luigi Coppola, la compagnia MK, il duo Daria Deflorian- Antonio Tagliarini,) che hanno rinnovato le proprie domande nel momento infra-pandemico, mettendo al centro dei loro lavori il tema della prossimità, anche in termini di rapporto tra lettura della realtà e costruzione dell’immaginario, con un’attenzione al rapporto tra l’umano e il non umano, e tra il visibile e l’invisibile. 10 sono state le opere proposte, 16 le repliche, fra teatro, danza, cinema, arte pubblica e relazionale, caratterizzate dall’intervento nello spazio pubblico risignificato mediante forme di apertura capaci di includere gli spettatori non soltanto nel fruire di un lavoro finito ma, con modalità molto differenti, nella responsabilità del costruirlo. Agli spettacoli hanno preso parte circa 2000 spettatori, circa 50 sono stati invece i cittadini coinvolti nei 3 percorsi laboratoriali attivati con gli artisti a Matera. Per ospitare il programma del Festival, sono stati scelti 7 comuni (Matera, Montescaglioso, Venosa, San Mauro Forte, Latronico, San Severino Lucano, Cirigliano) collocati in diverse aree della Basilicata, dalla collina materana al Vulture fino al Parco del Pollino, utilizzando come palcoscenico per gli spettacoli, luoghi all’aperto e spesso non convenzionali, come il bosco o la galleria di un centro commerciale.
Tutti gli appuntamenti si sono svolti nel pieno rispetto della normativa anti contagio, comunicata attraverso gli allestimenti progettati e realizzati dall’Open Design School, che in questi mesi ha condotto un lavoro di ricerca e sperimentazione sul sistema di accoglienza del pubblico per far sì che, nonostante la distanza, i partecipanti allo spettacolo potessero sentirsi pienamente coinvolti e protagonisti dello stesso, in completa sicurezza. Un obiettivo raggiunto, stando ai dati emersi dai questionari di monitoraggio somministrati al termine degli spettacoli, che sono riusciti a intercettare non solo il pubblico fidelizzato di Matera 2019, ma anche un pubblico del tutto nuovo, con un 1/5 degli spettatori arrivati dalla Puglia, in particolare da Bari, Taranto e Valle d’Itria. Per il 70,7% dei partecipanti, le misure di distanziamento fisico adottate non hanno condizionato la loro partecipazione, mentre un 90,4% si è detto soddisfatto rispetto a sicurezza e misure di prevenzione anti contagio adottate. L’avanzamento dei lavori di Open Design School è stato condiviso con il pubblico durante 6 appuntamenti aperti, le Open review, alcune delle quali organizzate al Teatro Quaroni, nel borgo La Martella di Matera, ospitando anche gli artisti del Festival con cui è stato creato un dialogo costante per adattare gli allestimenti alla specificità dei singoli spettacoli. L’esito di questo lavoro è stato raccolto in un Manuale open source a disposizione di tutti coloro che intendono realizzare eventi dal vivo ai tempi del Covid. Il Manuale sarà scaricabile dal sito di Open Design School ods.matera-basilicata2019.it/ nelle prossime settimane.
"L'attenzione sui termini della prossimità – spiegano le curatrici Bottiroli e Ventrucci - è forse un dono che l'esperienza pandemica ci ha portato. Accadimento tragico collettivo, l'attacco del virus ha fatto di noi, uomini e donne del ventunesimo secolo, un coro greco che ritrova domande esistenziali, spesso sepolte sotto i templi del consumismo o dissolte nel solletico della comunicazione. Il primo passo che si è voluto compiere qui, con un atto furioso e folle, è il ricorso all'arte performativa come strumento privilegiato per ritrovare una misura del sentire, nello spazio tra sé e l'altro. Gli artisti della scena, e le loro incessanti ricerche, sono diventati l'orizzonte in cui rintracciare pulsioni arcaiche e istinti plurali, sono stati il corpo cui chiedere come possiamo espandere la nostra capacità di intesa".
“Gli esercizi di vicinanza che abbiamo proposto con il Festival So Far So Close – sottolinea la manager sviluppo e relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019, Rossella Tarantino – hanno voluto riattivare le relazioni sociali dopo la dura fase del distanziamento fisico prodotto dal lockdown, attraverso quelle discipline che sono state più duramente colpite in termini relazionali, ovvero le arti performative. Adottando in maniera puntuale le disposizioni anti contagio, abbiamo dimostrato, come tutti coloro che hanno organizzato attività culturali in questi mesi, che queste possono essere svolte in completa sicurezza. Ci ha quindi molto addolorati lo stop agli spettacoli pubblici, e questo non solo perché la cultura è qualcosa che ci serve per stare bene, ma perché essa genera una serie di impatti importanti sulla società. Con l’esperienza di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 abbiamo potuto verificare, infatti, che l’investimento in cultura genera impatti sociali in termini di avvicinamento di chi non vi ha solitamente accesso, di benefici psico-fisici, di accrescimento del senso di comunità e di desiderio di mettersi in gioco per il proprio territorio, ma anche impatti economici rilevanti, facendo lavorare tantissimi settori collegati a quello culturale. Per questa ragione, auspichiamo che si continui nel prossimo futuro a investire in cultura, pensando a Matera e alla Basilicata non solo come un luogo di turismo, non solo come un luogo da attraversare ma in cui produrre e abitare cultura”.
   

Rosa su Giornata mondiale delle città

Si celebra oggi, 31 ottobre 2020 la ‘Giornata mondiale delle città’, istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 27 dicembre 2013 con l'obiettivo di promuovere l'interesse della comunità internazionale per l'urbanizzazione globale e contribuire ad uno sviluppo urbano sostenibile.
“L’attenzione e l’impegno a rendere concreto il concetto di sviluppo urbano sostenibile – afferma l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata Gianni Rosa - ha motivato la recente approvazione dell’avviso pubblico denominato “Infrastrutture verdi”, finanziato con i fondi FESR 2014-2010, per la selezione di progetti tesi a migliorare la qualità del paesaggio urbano attraverso il potenziamento, la riqualificazione e la valorizzazione di spazi verdi esistenti.
In continuità, per coniugare sostenibilità urbana e benessere sociale - prosegue Rosa - è l’impegno a candidare al Piano nazionale di ripresa e resilienza anche un programma di investimento nella forestazione urbana, per aumento del verde e delle superfici permeabili in aree urbanizzate, aumento di spazi fruibili (parchi e giardini), venendo incontro alle esigenze dei comuni per l’attuazione degli standards urbanistici relativi al verde pubblico.
Le nostre città e i nostri comuni con le proprie diversità, storie, bellezze e bisogni – conclude l’assessore - costituiscono un patrimonio collettivo che obbliga ad una grande attenzione di gestione e governo per contribuire alla sostenibilità ambientale in termini di riduzione dell’inquinamento, di aumento dell’efficienza energetica, contenimento consumo di suolo e definizione di rete ecologica locale”.

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Malfunzionamento impianto Tempa Rossa, nuovo intervento dell’Arpab

“Per verificare i ripetuti malfunzionamenti provenienti dall’impianto Total di Tempa Rossa e, in particolare quelli risalenti al 22 e 28 ottobre scorsi, sono intervenuti nuovamente i tecnici dell’ARPAB recandosi nell’impianto di Corleto Perticara e confrontandosi con il personale di Total”. E’ quanto si legge in una nota dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, nella quale si precisa che “i tecnici hanno valutato quanto impattanti per l’ambiente siano stati gli innalzamenti anomali della torcia nei due episodi”.

“Dalle verifiche del 22 ottobre – prosegue la nota dell’Arpab - è emerso che l’innalzamento del flusso di gas nella torcia, per effetto di una perturbazione della rete vapore, iniziata attorno alle 10 e culminata alle 12.20 circa, ha portato alla fermata delle unità di processo nn.33-34-35-36-27 e 40. I tecnici dell’Arpab hanno, per questo, visionato sui terminali della sala controllo di Total i dati del Sistema Monitoraggio Emissioni (SME) dei camini interessati che sono risultati tutti nei limiti di legge eccetto che per il parametro dell’anidride solforosa (SO2) - rilevata al camino dell’inceneritore - che evidenzia uno sforamento del limite giornaliero. La condizione agli SME, secondo i tecnici ARPAB, non ha avuto ricadute significative sulla qualità dell’aria tant’è che gli stessi dati, rilevati nella rete delle stazioni di monitoraggio, rientrano nei limiti di legge”.

“Riguardo all’ulteriore evento di innalzamento della fiamma in torcia occorso alle ore 4,00 del 28 ottobre scorso – prosegue la nota -, i tecnici dell’ Arpab, allertati da una segnalazione pervenuta al Dipartimento Ambiente e Energia, hanno riferito che esso è stato originato dall’interruzione di energia elettrica causata dalla rottura di un trasmettitore di livello che ha impedito la somministrazione in emergenza di energia elettrica proveniente anche della rete Enel (sistema di riserva). Questo blocco ha causato lo spegnimento di tutte le unità del Centro Olio interrompendo tutti i pozzi in produzione e determinando la depressurizzazione di tutte le unità con conseguente spegnimento della torcia ad esclusione delle fiamme pilota. I tecnici Total hanno, poi, sostituito il trasmettitore di livello e hanno ripreso le attività impiantistiche per il riavvio delle turbine e delle unità che producono energia elettrica e a vapore, indispensabili per il mantenimento delle condizioni di sicurezza dell’impianto. Le fasi di riavvio hanno determinato l’incremento del gas in torcia (alimentato da metano e gpl) che ha comportato un innalzamento della fiamma stessa quantificabile nel doppio di quella ordinaria. La Rete di monitoraggio dell’ARPAB ha evidenziato che non sono stati segnalati allarmi per assenza di superamenti dei valori-soglia”.

“Pur comprendendo che l’impianto di Tempa Rossa è in esercizio provvisorio è auspicabile che questi malfunzionamenti provvisori costituiscano un semplice rodaggio nella messa a regime dell’impianto e che non debbano più ripetersi” ha sottolineato il direttore generale dell’ARPAB Antonio Tisci. “Il 17 ottobre al presidio dei sindaci a Tempa Rossa avevo promesso che l’ARPAB avrebbe aumentato i controlli – ha proseguito Tisci – L’Arpab ha mantenuto l’impegno preso: in meno di un mese i tecnici dell’Agenzia sono andati tre volte a compiere ispezioni a sorpresa nell’impianto. L’Agenzia continua a dare dimostrazione di tempestività e prontezza nell’intervenire nella prevenzione e nei controlli alla qualità dell’ambiente a tutela della salute pubblica e sempre dalla parte dei cittadini, in linea con la mission dell’Ente e con gli obiettivi condivisi nella legge di costituzione del sistema a Rete delle agenzie per la protezione ambientale”. “Ai cittadini, agli amministratori, alle associazioni – ha concluso Tisci – chiedo di provare ad avere fiducia nella nuova ARPAB e di aiutarci a migliorare il funzionamento dell’Agenzia con suggerimenti e collaborazione".

Alsia, 3/11 seminario videoconferenza su “Ozono in post raccolta”

Dall’anidride carbonica all'ozono, per la corretta conservazione delle materie prime e dei prodotti finiti nelle filiere agroalimentari. saranno questi i temi al centro del seminario in videoconferenza dell’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, previsto per il 3 novembre 2020, con inizio alle 16.00.
Il seminario è organizzato dall’Agenzia in collaborazione con il CNR-ISPA di Bari, con l’Università di Foggia e con alcune imprese che lavorano nello specifico comparto.
Le modalità di stoccaggio nel post-raccolta rappresentano un passaggio fondamentale per le aziende cerealicole e ortofrutticole, indipendentemente dalle dimensioni o dalla filiera di appartenenza. Per questo già un anno fa l'ALSIA, nell'ambito della sua attività di divulgazione per l'agricoltura biologica, aveva promosso incontri nelle aziende agricole per illustrare gli aspetti legati all'uso della anidride carbonica (CO2).
Nel corso della videoconferenza del 3 novembre, invece, si affronteranno le caratteristiche dell'uso dell’ozono in sostituzione della CO2, indagando al tempo stesso sulle potenzialità e sui limiti della tecnologia in questi comparti.
Dopo i saluti di Rocco Sileo, dirigente dell’ALSIA, nella videoconferenza sono previsti gli interventi di Michelangelo Pascale, del CNR-ISPA di Bari, di Nicola Prigigallo, dell’Airmec srl, di Giancarlo Colelli, dell’Università di Foggia, e di Daniele Simonelli, della Saim Service srl, per approfondire le potenzialità del trattamento con l'ozono e le esperienze già avviate nelle filiere ortofrutticola e cerealicola.
I lavori saranno introdotti e moderati da Francesco Cellini, dirigente dell'ALSIA. Le conclusioni saranno del direttore dell'Agenzia, Aniello Crescenzi.
Per partecipare alla videoconferenza occorre inviare una mail all’indirizzo urp@alsia.it. I lavori potranno essere comunque seguiti in diretta streaming sulla pagina Facebook dell'ALSIA.

  

Acqua, Rosa: a novembre i contributi ai Comuni macrofornitori

Entro il mese di novembre saranno assegnati ai Comuni lucani macrofornitori di risorse idriche i contributi previsti dall’art. 7 della legge regionale n. 2/2019 (Benefici per la salvaguardia delle risorse idriche) per l’annualità 2019, pari a 1 milione e 300 mila euro. Lo ha annunciato l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Gianni Rosa, che oggi si è riunito in videoconferenza con i sindaci dei Comuni interessati.

“Abbiamo affrontato e risolto un altro problema – ha detto Rosa – mantenendo un impegno assunto a suo tempo e confermando che la Giunta regionale guidata dal presidente Bardi intende caratterizzarsi come il ‘governo del fare’ e vuole dare la giusta importanza ai territori e alle loro esigenze. A breve i Comuni riceveranno il provvedimento che dettaglierà l’assegnazione dei fondi e le relative modalità di rendicontazione”.

I fondi assegnati ai Comuni macrofornitori serviranno “per la tutela e la garanzia del mantenimento delle condizioni ambientali delle fonti di approvvigionamento idrico da acquifero, per dare seguito all'implementazione di politiche tese allo sviluppo sostenibile”, così come prevede la legge, e saranno assegnati in parte anche “ai Comuni confinanti nei cui territori ricadano in tutto o in parte le aree di salvaguardia delle sorgenti”. Ma non potranno essere utilizzati, ha spiegato Rosa, anche per il completamento delle opere afferenti alle reti di distribuzione, perché questa finalità prevista inizialmente dalla legge regionale n. 2/2019 è stata esclusa da una recente sentenza della Corte costituzionale.

“Attuando le previsioni di questa norma di legge – conclude Rosa – il governo regionale conferma il proprio impegno per una gestione attenta e sostenibile delle risorse idriche, che vanno valorizzate per far crescere i territori, a partire da quelli più interni e montani dove si sviluppano le sorgenti a servizio dell’intera regione e del servizio idrico integrato. Uguale attenzione stiamo rivolgendo, in un rapporto di proficua collaborazione con l’Egrib e l’Acquedotto lucano, per migliorare la programmazione e la realizzazione delle opere sulle reti idriche già finanziate nell’ambito di programmi comunitari”.

Acquedotti, Rosa: pianificare il sistema con il Recovery Fund

Una riunione oggi con gli enti responsabili della gestione della risorsa idrica. L’assessore: “Un’occasione che il governo Bardi non vuole mancare”
Pianificare un sistema degli acquedotti moderno ed efficiente alla luce delle risorse messe in campo dal Recovery Fund. Se ne è parlato in una riunione, convocata in videoconferenza dall’assessore regionale all’Ambiente Gianni Rosa, con gli enti responsabili della gestione della risorsa idrica, Eipli, Egrib, Acquedotto Lucano, Autorità di bacino dell’Appennino meridionale e Consorzio di bonifica.
“Da tempo - ha detto l’assessore Rosa – stiamo lavorando alla programmazione dello sviluppo del territorio, cercando di censire le esigenze del sistema per i nuovi investimenti e di coordinare gli interventi evitando di duplicare le competenze. Oggi abbiamo l’importante sponda economica messaci a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, più noto come “Recovery fund”.
Il 37 per cento dei fondi stanziati dovrà essere destinato alla “rivoluzione verde e alla transizione ecologica”, come definiti al secondo punto delle linee guida predisposte dal governo. E’ necessario, dunque, si è detto nell’incontro, accelerare i tempi, per non perdere i finanziamenti. E’ stato, perciò, stabilito un cronoprogramma per presentare i progetti nelle scadenze stabilite, in quanto il governo dovrà redigere il Piano entro fine anno per presentarlo poi all’Unione Europea.
“Sono previste risorse cospicue - ha concluso l’assessore –. che ci consentiranno di ridisegnare e ammodernare il nostro sistema idrico. Le Regioni dovranno lavorare nell’immediato. La Basilicata dovrà essere pronta con le proprie idee progettuali. E’ un’occasione che il governo Bardi non vuole mancare. Ho trovato piena consapevolezza delle responsabilità che ci sono attribuite da parte di tutti i soggetti invitati al tavolo, che si sono resi immediatamente disponibili a lavorare per cogliere gli obiettivi che si siamo proposti”.

Accordo cooperazione tra CUG ARPAB e Consigliera regionale parità



Oggi nella sede dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Basilicata, alla presenza del neo insediato Direttore Generale avv.Antonio Tisci, è stato sottoscritto un Accordo di cooperazione volto a potenziare le sinergie già proficuamente sperimentate ed attuate tra il Comitato Unico di Garanzia per il benessere lavorativo e contro le discriminazioni dell’Arpab nella persona della sua Presidente Beatrice Rossi e la Consigliera regionale di Parità Ivana Pipponzi.
Le finalità principali dell’Accordo di cooperazione sono sintetizzate come di seguito:
- Individuare le iniziative utili ad assicurare uguaglianza e pari dignità sul posto di lavoro tra uomini e donne per migliorare la qualità della vita nell’ambiente di lavoro;
- Attuare la sistematica collaborazione sui temi delle pari opportunità, dei diritti-doveri contrattuali e della conciliazione vita lavoro;
- Realizzare attività seminariali di informazione, formazione ed aggiornamento per operare un coinvolgimento consapevole tra i destinatari nonchè diffondere i contenuti della parità di genere e non discriminazione sul posto di lavoro .
L’Accordo si inserisce altresì, nelle azioni già avviate dall’ARPAB in collaborazione con l’Ufficio della Consigliera di Parità, volte alla promozione e implementazione delle nuove modalità di svolgimento dell’ attività lavorativa
(lavoro agile).
La suddetta modalità lavorativa, invero, è già stata applicata seppure in maniera semplificata, stante la fase emergenziale.
Tra le misure proposte e sottolineate dalla Consigliera Regionale di Parità e la Presidente del C.U.G. anche il potenziamento delle attività formative in linea di continuità con quanto già avviato, il monitoraggio dell’andamento del lavoro agile-digitalizzazione, inserito all’interno del Ciclo della Performance dell’Agenzia come obiettivo trasversale e strategico di innovazione funzionale e tecnologica e l’analisi dell’impatto dello smart working sulle lavoratrici dell’ARPAB.
Il Direttore Generale dell’ARPAB avv.Antonio Tisci ha espresso“Il suo apprezzamento per le iniziative intraprese e manifestato la sua sensibilità verso i “lavoratori fragili” presenti in Agenzia -in ottemperanza alle disposizioni intervenute con il recente Decreto Ministeriale della Funzione Pubblica- assicurando l’impegno al potenziamento del lavoro agile quale fondamentale istituto di conciliazione vita-lavoro”.
“L’Arpab- ha aggiunto il Direttore Generale - ha già avviato al suo interno un necessario percorso di adeguamento dei sistemi di monitoraggio e valutazione connessi al raggiungimento dei risultati a fronte dell’utilizzo delle nuove metodologie organizzative”.
Disponibilità, da parte del vertice dell’ ARPAB, ad effettuare tutte le azioni necessarie per il sostegno della maternità delle dipendenti dell’Agenzia valutando anche la fattibilità di collaborazione con altri enti e istituzioni per l’apertura dell’asilo nido agenziale.
“E’ fondamentale, ha ribadito, creare basi solide, all’interno degli Uffici agenziali, volte a favorire un clima sempre più sereno e improntato al benessere”.
La Consigliera regionale di Parità ha dichiarato che “La firma dell’Accordo di cooperazione rappresenta il suggello di un percorso virtuoso avviato con l’ARPAB anche per il tramite del suo C.U.G. che ha profuso ogni impegno per promuovere il necessario benessere lavorativo, in ottica di genere, distinguendosi, così, per il proprio agire nel panorama regionale”.
“Tra le misure voglio ricordare, ha concluso,il progetto pilota sullo smart working, realizzato in sinergia nel 2018 tra i nostri uffici, che è stato poi mutuato da molte pubbliche amministrazioni lucane. Tanto rappresenta un motivo di orgoglio.”

  

Matera2019, dinamismo e movimento ipnotico nella danza di Mk


Corpi che si sfiorano senza mai toccarsi, ma in grado di generare un campo energetico molto intenso, dando vita a un rituale collettivo che ha assorbito linguaggi e tendenze artistiche differenti. E’ Bermudas pluripremiato spettacolo di danza che ha ricevuto nel 2018 il premio Danza&Danza come miglior produzione italiana e nel 2019 il premio Ubu come miglior spettacolo di danza, portato in scena a Matera sabato sera dalla compagnia MK, nella Galleria del Centro Commerciale Il Circo per l’ultimo appuntamento con il Festival di arti performative “So Far So Close. Esercizi di vicinanza” prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con la collaborazione artistica di Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci, con la collaborazione artistica di Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci, in partenariato con Apt Basilicata e ASM Matera e il patrocinio dei Comuni di Matera, Montescaglioso, Venosa, San Mauro Forte, Cirigliano, Latronico, San Severino Lucano.
Un lavoro complesso, dinamico, ipnotico, magnetico, che ha visto in scena sette eccezionali performers che, con movimenti fluidi e veloci sono stati capaci di trascinare gli spettatori nel ritmo ossessivo di un sistema coreografico studiato nei minimi dettagli, in cui nulla è lasciato al caso e all’improvvisazione. Ideatore del lavoro ispirato alle teorie del caos, il coreografo e danzatore Michele Di Stefano, Leone d’Argento alla Biennale di Venezia, tornato a Matera con un lavoro che, attraverso la danza, permette di costruire uno spazio sempre accessibile a qualunque nuovo ingresso, riuscendo a portare la danza nell’ambiente circostante.
“Il lavoro- ha spiegato Di Stefano- è un sistema coreografico lavorato su un cast di 13 performers ma ogni volta in scena ce ne sono sette, proprio perché con questo principio di rotazione si crea una sorta di instabilità degli elementi che vengono messi in campo. E’ uno spettacolo di pura danza, di puro movimento, che va avanti accelerando in maniera consistente la sua velocità ed è costruito su regole molto semplici, su quattro gesti base che definiscono la posizione, l’atteggiamento, la postura del corpo nello spazio. Questi gesti combinati in maniera personale da ogni singolo performer, formano un linguaggio che per esistere deve cogliere il linguaggio che gli sta accanto. Non è basato sull’improvvisazione, anzi, al contrario, su una ferrea regola di valutazione delle circostanze in cui il corpo si muove e per questo richiede una grossa concentrazione da parte dei danzatori, e di rinuncia al disegno della figura per permettere all’organismo generale di evolversi. E’ uno spettacolo che parla moltissimo al pubblico e siamo già a un numero molto consistente di repliche. Avevamo pensato di presentare al pubblico la versione estesa dello spettacolo, Bermudas Forever, della durata di 3 ore e che prevedeva il coinvolgimento del pubblico ma in questo periodo eccezionale, in cui è necessario il distanziamento, abbiamo dovuto ridimensionare”- afferma il coreografo.
Il coreografo Di Stefano è tornato a Matera dopo aver curato lo scorso anno la sezione “Giacimenta” del progetto Petrolio. Uomo e natura nell’era dell’Antropocene co-prodotto da Associazione Basilicata 1799 e Fondazione Matera-Basilicata 2019. “Sono molto legato a Matera e sono affascinato dal perimetro di questa città, da questa dimensione di un confine dissolto che parla alla città e rende molto speciale l’intrico che c’è. A Matera – aggiunge- riconosco una raffinatezza intellettuale tipica della provincia italiana, luoghi che sono grossi focolai di creatività ma che sembrano fermi rispetto ai circuiti e ai cicli di produzione culturale; in realtà è proprio quel tipo di passo diverso che permette una evoluzione della creatività e della fantasia su un’altra velocità e questo per me Matera l’ha sempre dimostrato”. Creative e sperimentali sono state anche le soluzioni ideate dall’Open Design School per allestire uno spazio non convenzionale come la galleria di un centro commerciale, trasformato in un teatro in grado di ospitare spettacoli di arti performative, che sono ritornate così in uno dei quartieri periferici della città, in un nuovo esercizio di vicinanza fra spazi urbani.
   

Rosa: nuovi fondi ai Comuni per collettamento e depurazione acque

Nuove risorse in favore degli enti locali per il completamento e la realizzazione di sistemi di collettamento e depurazione delle acque reflue. Grazie alla riprogrammazione delle risorse, il governo regionale ha finanziato con 4.438.400 euro i progetti presentati dai Comuni per interventi già individuati come “urgenti e indifferibili”.
Ne dà notizia l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa.
Al Comune di Marsicovetere sono stati assegnati 800 mila euro per gli interventi necessari alla messa in esercizio dei collettori fognari ricadenti nelle aree rurali; per la messa in esercizio dei collettori fognari ricadenti nelle aree rurali dei comuni di Tramutola, Grumento e Viggiano sono disponibili 2.369.992 euro; per il potenziamento del sistema idrico rurale in agro di Campomaggiore 288.324 euro; per fogne e acquedotti rurali in contrada Molinello del Comune di Vietri 300.000 euro; per il potenziamento del sistema idrico a servizio delle Contrade Palazzuolo, Fondone e Boschetto in agro di San Fele 243.000 euro; per la ricostruzione dell’adduzione della sorgente in località Rifreddo verso l’abitato di Anzi 200.000 euro; al Comune di Brindisi di Montagna sono stati attribuiti 237.515 euro per un intervento di riqualificazione e potenziamento della rete fognaria di acque nere, al Comune di vaglio 162.552 euro per il rifacimento della rete fognaria in via Casal Grande e in via Camillo De Mattia e, infine, al Comune di Savoia di Lucania 237.015 euro per la realizzazione della rete fognaria in contrada Perolla.
“Con questi fondi – ha commentato l’assessore Rosa – sarà possibile realizzare opere necessarie e programmate da tempo ma non inserite tra gli interventi oggetto di finanziamenti comunitari. Abbiamo riprogrammato la spesa facendo leva sulle economie, consentendo ad alcuni Comuni di intervenire per ammodernare il sistema delle acque reflue. L’attenzione al territorio per noi è una priorità”.

  

Gli auguri di Tisci al tecnico Arpab neo assessore a Matera

“Porgo i miei auguri di buon lavoro al tecnico dell’Arpab Lucia Summa neo assessore della Giunta comunale di Matera”. Così il direttore generale dell’Arpab, Antonio Tisci, si rivolge al funzionario dell’Ufficio Suolo, rifiuti e siti contaminati dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente in Basilicata che è entrata a far parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Bennardi.

“Questa nomina, con delega proprio all’Ambiente - aggiunge il dg dell'Arpab -, riconosce il lavoro svolto dalla dottoressa Summa e premia la sua vicinanza al territorio; un ruolo che saprà affrontare tante sfide dando risposte alle emergenze ma tenendo insieme sviluppo, tutela della natura e risanamento”.

Tisci assicura inoltre la “massima disponibilità alla collaborazione non solo per garantire opportunità di crescita alla nostra comunità ma per rilanciare le politiche legate a un tema chiave con tutta l’importanza e la consapevolezza che merita”.

Accreditato il Sistema di Gestione Qualità di Acquedotto Lucano

“Acquedotto Lucano continua a lavorare per il miglioramento continuo della qualità dei servizi erogati ottenendo, dopo la certificazione dei sistemi di gestione di qualità (ISO 9001) nel giugno 2019, anche l’accreditamento del laboratorio di analisi interno e dei principali parametri che vengono esaminati”.

E’ quanto si legge in una nota dell’Acquedotto Lucano, con la quale si precisa che “l’ente unico nazionale di accreditamento, Accredia, previa verifica della sussistenza dei requisiti previsti dalla normativa applicabile in materia e dalle prescrizioni ha concesso ad Acquedotto Lucano l’accreditamento dei seguenti parametri: Trialometani Totali, Escherichia Coli, Batteri Coliformi a 37°C ed Alluminio per quanta riguarda la matrice acque destinate al consumo umano, mentre per le acque reflue è stato accreditato il parametro Escherichia Coli. Attraverso l’accreditamento l’organismo nazionale riconosciuto preposto attesta che il laboratorio soddisfa requisiti e criteri stabiliti e opera in conformità a norme e altre prescrizioni specifiche.

“Ritengo che l’ambizioso risultato conseguito da Acquedotto Lucano, grazie allo straordinario impegno profuso dalla Direzione Vigilanza Igienica della società, diretta dalla dirigente Rosanna Brienza - afferma l’amministratore unico di Acquedotto Lucano, Giandomenico Marchese - rappresenti un importante ed ulteriore passo verso il miglioramento e consolidamento, con particolare riferimento alla qualità dell’acqua erogata, della fiducia nell’attività del gestore, sia da parte degli utenti, che della Regione Basilicata, garantendo altresì maggiore attendibilità alle attività di autocontrollo, in aggiunta a quelle espletate dalle Aziende Sanitarie e dall’ARPAB. L’accreditamento ottenuto – prosegue Marchese- dimostra non solo l’impegno del gestore nell’assicurare la fornitura del Servizio Idrico Integrato nel pieno e costante rispetto delle prescrizioni qualitative delle leggi europee, nazionali e regionali, ma anche competenza tecnica e professionale del personale che esegue le analisi”.

“L’accreditamento – prosegue la nota de AL - è regolamentato da apposita convenzione tra Accedia e Acquedotto Lucano, di durata quadriennale, con la quale si stabilisce che il laboratorio venga sottoposto periodicamente a verifiche di conformità del suo sistema di gestione ai requisiti normativi internazionalmente riconosciuti. E’ importante precisare che sebbene, al momento, l’accreditamento riguardi solo alcuni parametri citati, tutte le attività del laboratorio di Acquedotto Lucano sono tenute sotto controllo, anche in conformità alla certificazione conseguita del sistema di gestione di qualità (ISO 9001), in modo da garantire sempre un alto standard qualitativo in termini di affidabilità e trasparenza delle procedure adottate, degli strumenti utilizzati e delle competenze professionali del personale addetto”.

Piano paesaggistico e territorio rurale, incontro in Regione

Prosegue il lavoro per l’elaborazione del Piano paesaggistico regionale. Si è svolto oggi, presso il Dipartimento regionale alle Politiche agricole, un incontro per definire le sinergie tra dipartimenti per la costruzione condivisa del piano.
A partire dal Documento Programmatico del piano in cui è dichiarata la centralità dello spazio rurale che rappresenta nel suo complesso un bene pubblico, nell’incontro odierno si è tenuto uno scambio di riflessioni sul legame tra caratteri di paesaggio ed attività economiche legate all’agricoltura. Un lavoro già iniziato dal gruppo tecnico regionale che adesso, però, necessita del confronto con i responsabili regionali del settore agricolo, per la condivisione di nuovi modelli di gestione e di finanziamento. Presenti alla riunione, oltre all’assessore Francesco Fanelli, l’assessore all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, il dirigente generale Donato Del Corso, l’autorità di gestione del Psr, Vittorio Restaino, la coordinatrice del gruppo tecnico Anna Abate e il consulente tematico Antonio Di Gennaro.
La relazione tra agricoltura e paesaggio è molto forte. Si tratta di inserire nel nuovo documento di programmazione i tanti aspetti del territorio rurale, tenendo conto del ruolo che le attività agricole ricoprono per la tutela dell’ambiente e per l’economia.
“Il Dipartimento – ha sottolineato l’assessore Fanelli – è molto attento e parteciperà attivamente, per quanto gli compete, al Piano paesaggistico per le indubbie interconnessioni che presenta con la programmazione dello sviluppo rurale”.
“Nonostante il periodo di emergenza sanitaria – ha commentato l’assessore Rosa – il lavoro di mappatura e di inventari messo in campo dal gruppo tecnico è andato avanti. Il passo ora è di costruire sinergie con i Dipartimenti, per una programmazione delle azioni regionali che coniughi ambiente e sviluppo sostenibile”. 


Matera 2019, Esercizi di vicinanza a San Mauro Forte e “restanza”

Si rovesciano i paradigmi, si ribaltano schemi mentali precostituiti, per provare a vedere il “presente vivente”, cioè quello che di vivo c’è in una comunità e che può spingere a restare in Basilicata e costruire qui il proprio futuro. A farsi promotore di un percorso di cambiamento che ha interessato il comune di San Mauro Forte, - spiega una nota dell'ufficio stampa della Fondazione Matera Basilicata 2019 -  l’artista, attivista, promotore di progetti partecipativi e di arte pubblica, Luigi Coppola che è tornato domenica scorsa nel borgo lucano, riallacciando un legame creato lo scorso anno con il progetto di Matera 2019 Gardentopia, per proporre una intera giornata di attività dal titolo “Il paese dell’abbondanza. Visioni per una festa delle agriculture e delle transumanze” inserita nel Festival di arti performative “So Far So Close. Esercizi di vicinanza” prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con la collaborazione artistica di Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci, in partenariato con Apt Basilicata e ASM Matera e il patrocinio dei Comuni di Matera, Montescaglioso, Venosa, San Mauro Forte, Cirigliano, Latronico, San Severino Lucano.
Nella mattinata gli spettatori e i residenti hanno potuto immergersi nel centro storico di San Mauro Forte, osservato però con occhi diversi grazie alla presenza di installazioni artistiche, allestite nelle corti e nelle piazzette insieme alle associazioni locali e ai produttori agricoli, ascoltando risuonare nei vicoli e nelle stradine del centro, i suoni arcaici dei campanacci e le urla cantate del gioco della morra. Suoni antichi dei pastori e degli animali che hanno fatto da sottofondo alle domande e riflessioni riportate su teli blu, sistemati in punti privilegiati di osservazione, accuratamente scelti dall’artista per indurre lo spettatore ad interrogarsi su come trasformare l’abbondanza in condivisione e la cooperazione come strategia necessaria per la “restanza”. «Come artista il mio contributo è stato quello di aprire un immaginario positivo per il paese- racconta Coppola - È un paese in spopolamento ma con una ricchezza enorme dovuta alla produzione agricola che è incredibilmente varia e abbondante, anche se questa abbondanza paradossalmente non produce abbastanza ricchezza per poter permettere alle persone di rimanere. Così, dopo essere tornato spesso nell’arco di un anno, e dopo aver conosciuto la gente e diverse associazioni con cui ho legato, ho ideato per questa occasione una narrazione complessa all’interno del paese, per provare a rivedere i luoghi con uno sguardo diverso, a ripensare le tradizioni ma senza essere legati alla nostalgia, per riuscire a vedere il “presente vivente”, ciò che c’è di vivo nella società, quindi non solo la produzione agricola ma anche le relazioni sociali, i rituali, i legami, e ho provato a metterli tutti insieme in un grande momento di comunità. L’idea- prosegue- è di provare a sovvertire il presente, di ricomporre i cocci, di riflettere attraverso una serie di slogan che potrebbero orientare la comunità in modo diverso».
Nel pomeriggio, nella piazza in cui si erge l’imponente Torre Normanna, amministratori, attivisti e artisti si sono interrogati su come “Praticare la restanza". Fra le esperienze virtuose presentate come riferimento per la comunità di San Mauro Forte, quella di Valentina Avantaggiato, sindaco di Melpignano, comune che ha saputo valorizzare le filiere agricole locali attraverso una cultura della terra incentrata sul biologico; quella di Donato Nuzzo di Casa delle Agriculture di Castiglione d'Otranto, con l’esperimento di democrazia partecipata che ha portato alla condivisione dei beni della terra; quella di Nico Angiuli dell’Associazione di Promozione Sociale Tipica di Adelfia, che da qualche anno ha in gestione una vecchia stazione dismessa della Ferrovie dello Stato dove insieme a diverse scolaresche si sta cercando di rimettere in produzione una varietà antica di vitigno, ripensando spazi e tradizioni. “Il Festival So Far So Close a San Mauro Forte – ha spiegato Rossella Tarantino, manager sviluppo e relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019 – rappresenta la prosecuzione del lavoro avviato lo scorso anno con Gardentopia, uno dei progetti di Matera Capitale Europea della Cultura che hanno coinvolto i comuni della Basilicata, con l’idea di creare un dialogo fra comunità e artisti, aprendo nuovi orizzonti. Gli esercizi di vicinanza che abbiamo proposto qui con il Festival mirano a creare connessioni fra diverse realtà per praticare la restanza, che significa restare, resistere, inventare nuove soluzioni”. Fondamentale nell’intero percorso è stato l’apporto dell’Associazione Musei, Tradizioni & Territorio di San Mauro Forte guidata da Giancarlo Mita e Marco Diluca, due giovani passionari che hanno deciso di restare nel borgo lucano e di valorizzarne le eccellenze: «Le difficoltà sono tante in un paese che vive una condizione di spopolamento e di isolamento. Luigi Coppola, arrivato lo scorso anno nella nostra comunità grazie al progetto di Matera 2019, Gardentopia, è stato una figura fondamentale per noi, perché ci ha aiutati a guardare il nostro paese con uno sguardo altro, esterno, in grado di cogliere tutte le potenzialità inespresse della nostra terra. Con lui si è creata una bella collaborazione a partire dallo scorso anno e ormai tutti in paese lo conoscono e gli vogliono bene. Da lui ci è arrivata una grande spinta a continuare sul percorso che abbiamo intrapreso, per poter pianificare il nostro futuro qui a San Mauro Forte. “A Luigi Coppola – ha sottolineato l’assessore comunale alla cultura, Angelo Tricarico – vogliamo dire grazie perché con i progetti costruiti nella nostra comunità ha fatto capire ai ragazzi che hanno deciso di investire nell’agricoltura, quanto la cooperazione sia importante per lavorare all’obiettivo comune di valorizzare questa abbondanza, sia enogastronomica che culturale, presente nel nostro paese”.
A chiudere la giornata, il concerto dell’arpista Daniela Ippolito, originaria di San Mauro Forte e che spesso qui fa ritorno, che con le sue note e la sua voce ha appassionato il pubblico, proponendo una selezione di brani della tradizione lucana insieme a celebri successi della musica rock, in un viaggio sonoro fra passato, presente e futuro.

Matera 2019, il Festival So Far So Close si chiude a Cirigliano

La seconda edizione de “La parata delle stagioni che verranno” ideata dall’artista Luigi Coppola, in programma domenica 25 ottobre nel borgo di Cirigliano (Matera), sarà l’appuntamento conclusivo del Festival di arti performative “So Far So Close. Esercizi di vicinanza” prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con la collaborazione artistica di Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci, in partenariato con Apt Basilicata e ASM Matera e il patrocinio dei Comuni di Matera, Montescaglioso, Venosa, San Mauro Forte, Cirigliano, Latronico, San Severino Lucano.

Esattamente un anno fa, per le iniziative legate al progetto di Matera 2019, Gardentopia, l’artista e attivista Luigi Coppola, promotore di progetti partecipativi e di arte pubblica, ha ideato e guidato a Cirigliano la riapertura festiva e poetica di un percorso rurale, il “tratturo regio delle Girivolte” abbandonato da decenni. Sempre in stretta relazione con gli abitanti del paese, coinvolti in laboratori di teatro dal 20 al 24 ottobre, propone ora l’apertura di un secondo tratturo, che sarà inaugurato attraverso un’azione performativa itinerante ispirata alla tradizione del carnevale agricolo di Cirigliano, uno dei più antichi in Italia, e ad altri rituali rurali e arborei lucani. La riapertura simbolica di questi percorsi vuole generare un’attenzione rispetto alle bellezze paesaggistiche e ambientali di Cirigliano e riportare il paese al centro di una geografia che lo ricolleghi ai paesi limitrofi e alla sua stessa storia.

Gli spettatori sono invitati a mettersi in cammino insieme alla comunità locale per celebrare questa preziosa riapertura. Appuntamento nel centro storico di Cirigliano alle 10.30 in Piazza IV Novembre (Palazzo Baronale) per visitare il borgo e la Torre Ellittica. Da lì con mezzo proprio si raggiunge il tratturo, in località Montepiano, da dove prenderà il via l’azione performativa itinerante. Il punto di arrivo del cammino sarà in località Tre Confini, nel Bosco di Montepiano, luogo di incontro di Cirigliano con i vicini paesi di Accettura e Pietrapertosa, una connessione di valore paesaggistico fra diverse comunità. Pronta a ritrovare la forza del lavoro collettivo, e certa della capacità vivifica dell’arte, la comunità di Cirigliano si appresta a combattere lo spopolamento e l’isolamento territoriale. L’accesso all’evento, organizzato nel rispetto nel norme anti-Covid, è gratuito, previa prenotazione su materaevents.it.

Inquinamento falda Itrec, Rosa convoca una Conferenza di servizi

“Rispetto a quanto è emerso in questi giorni dai risultati dei prelievi Arpab, che hanno riscontrato nelle falde acquifere dell’area dell’Itrec di Rotondella concentrazioni al di sopra della norma di sostanze cancerogene, tra le quali la trielina e il cromo esavalente, riteniamo opportuno convocare nel giro di pochi giorni una nuova conferenza di servizi per valutare lo stato della procedura di disinquinamento già avviata e l’eventuale modifica del piano di caratterizzazione, con le azioni da porre in essere per individuare altre eventuali fonti secondarie di inquinamento”.

Lo ha detto l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Gianni Rosa, concludendo la riunione che si è svolta oggi in video conferenza con i rappresentanti di Enea, Sogin e Provincia di Matera, con i sindaci di Rotondella e Policoro e i tecnici del Dipartimento Ambiente della Regione e dell’Arpab.

Nel corso della riunione, convocata dall’assessore Rosa dopo che sono stati resi noti i dati del campionamento delle acque di falda effettuato dall’Arpab negli ultimi giorni, i rappresentanti di Enea e Sogin hanno ribadito la loro disponibilità ad intervenire prontamente, sottolineando che l’impianto Misop (la barriera idraulica che servirà ad impedire lo sversamento di sostanze nelle falde), per il quale sono in corso i test di funzionamento necessari per poter chiedere l’autorizzazione all’esercizio, sarà operativo a breve. Nel frattempo, fino a quando l’impianto non sarà in funzione, si continuerà a prelevare le acque di falda manualmente dai piezometri che sono attivi da più di un anno e mezzo.

Il rappresentante della Provincia di Matera ha assicurato che la procedura autorizzativa dell’impianto sarà curata con la massima celerità.

I tecnici dell’Arpab hanno invece osservato che dalle analisi degli ultimi giorni potrebbe emergere una sorgente secondaria di inquinamento, con riferimento cioè a sostanze finite nella falda forse anche da molto tempo che a causa delle caratteristiche chimico fisiche tendono a migrare e ad accumularsi. A loro parere occorre quindi agire rapidamente, anche aumentando la frequenza di campionamento per capire come si sta muovendo la contaminazione.

I sindaci di Rotondella e Policoro hanno sottolineato i crescenti timori e le perplessità dei cittadini della zona, sollecitando il coinvolgimento dei Comuni e l’attivazione di procedure rapide per risolvere il problema dell’inquinamento delle falde.

“Così come il presidente Bardi ha sempre sostenuto – ha concluso Rosa ringraziando i partecipanti - per noi la tutela della salute e dell’ambiente è prioritaria e il nostro impegno continua anche affrontando con immediatezza la questione emersa negli ultimi giorni all’Itrec di Rotondella, con l’obiettivo di rendere trasparenti le informazioni per i cittadini e di risolvere rapidamente le problematiche emerse, che mi impegno a seguire con rinnovata attenzione”. 

Matera 2019, la compagnia MK con lo spettacolo Bermudas


Lo spettacolo di danza Bermudas della compagnia MK, in programma a Matera sabato 24 ottobre alle 21:30 presso la galleria del centro commerciale Il Circo, sarà l'ultimo appuntamento materano del Festival di arti performative “So Far So Close. Esercizi di vicinanza” prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con la collaborazione artistica di Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci, in partenariato con Apt Basilicata e ASM Matera e il patrocinio dei Comuni di Matera, Montescaglioso, Venosa, San Mauro Forte, Cirigliano, Latronico, San Severino Lucano.
Creato dalla compagnia diretta da Michele Di Stefano, Leone d’Argento alla Biennale di Venezia, Bermudas è un sistema coreografico basato su regole semplici e rigorose che producono un moto perpetuo, adottabile da ogni performer come una condizione per esistere accanto agli altri e costruire un mondo ritmicamente condiviso. Il lavoro è ispirato dalle teorie del caos, dalla generazione di insiemi complessi a partire da condizioni semplici, e dai sistemi evolutivi della fisica e della meteorologia.
Il risultato finale tende alla costruzione di un luogo carico di tensione relazionale, un campo energetico molto intenso (a cui il nome Bermudas ironicamente fa riferimento) attraversato da una spinta alla comunicazione immediata, necessaria per generare uno spazio sempre accessibile a qualunque nuovo ingresso. La versione estesa del lavoro, Bermudas Forever, progettato per testare la permeabilità della coreografia al mondo esterno attraverso il coinvolgimento libero degli spettatori, ha ricevuto il premio UBU 2019 come miglior spettacolo di danza. Per le norme sul distanziamento, lo spettacolo sarà eseguito in versione non estesa.
La partecipazione all'evento, organizzato nel piano rispetto delle norme anti-Covid in vigore, è gratuita previa prenotazione su materaevents.it .