Siti “orfani”, Rosa: ministero conferma fondi per la Basilicata

Il ministero della Transizione ecologica, con decreto, ha confermato l’impegno dei fondi assegnati alla Basilicata per bonificare e ripristinare i siti cosiddetti “orfani”, cioè quei siti che sono potenzialmente contaminati ma per i quali non è stato individuato il soggetto responsabile degli interventi idonei ad eliminare gli eventuali rischi ambientali e sanitari che gravano sull’area.
Si tratta di due milioni e trecentomila euro che, nei programmi della Regione, saranno impiegati per bonificare 17 cave utilizzate in passato dall’ex Ilva di Taranto e situate nel versante lucano del Parco del Pollino, nei comuni di Castelluccio Inferiore, Chiaromonte, Latronico e Viggianello. 
Nelle cave dismesse sono presenti fibre d’amianto. Sono previsti interventi volti alla ricomposizione morfologica e rinaturalizzazione, mediante tecniche di ingegneria naturalistica, al fine di ridurre la contaminazione del minerale nel particolato atmosferico.
“Agiremo subito – ha commentato l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa – per rimuovere un rischio ambientale emerso da pregressi monitoraggi eseguiti nella stessa area. I nostri uffici, che ringrazio per l’impegno profuso, hanno già predisposto un cronoprogramma. Contiamo di concludere la bonifica entro il 2024. Abbiamo avviato altre interlocuzioni con il ministero per incrementare le somme a nostra disposizione. E’ questo un altro tassello che si aggiunge – ha concluso l’assessore – alle iniziative per la riclassificazione dei siti di interesse nazionale e alle azioni intraprese per chiudere le procedure di bonifica delle discariche oggetto di infrazione europea, oltre che ai programmi per il disinquinamento da amianto”.


Alsia, incontro su insetti bioconvertitori e sostenibilità

Insetti come “strumento”, per produrre farine proteiche destinate agli animali, partendo da reflui zootecnici o da scarti vegetali aziendali. Queste in sintesi le proposte dei due progetti in corso Valoriz.Zoo e Feedinsect, entrambi finanziati dal PSR Basilicata 2014-20 (rispettivamente Sottomisure 16.1 e 16.2), sui quali si farà il punto nell’incontro "Insetti bioconvertitori: soluzione innovativa per la sostenibilità dell’azienda agricola" previsto per venerdì 1° ottobre a Potenza, alle ore 10:00, nell’aula A6 del Campus Macchia Romana dell’Università di Basilicata.
È quanto si legge in una nota dell’Alsia.
Il progetto Valoriz.Zoo punta alla valorizzazione dei reflui zootecnici mediante tecnologia innovativa basata sull’utilizzo dell’insetto bioconvertitore Hermetia illucens. L’allevamento dello stesso insetto su scarti dell’agroalimentare è alla base del progetto Feedinsect, per la produzione di mangimi per animali da carne destinati al consumo umano.
“Si tratta di iniziative di grande interesse – ha commentato Aniello Crescenzi, direttore dell’ALSIA. Entrambi i progetti propongono di promuovere e valorizzare la risorsa “insetto” attraverso l’utilizzo di larve per la produzione di farine proteiche. Gli insetti sono una fonte di proteine e lipidi più efficiente rispetto agli altri animali tradizionalmente allevati per l’alimentazione, come i pesci per ricavarne farine: a parità di proteine prodotte, gli insetti consumano quantità inferiori di mangimi, di acqua, di energia, di territorio, e producono meno gas serra. Inoltre, possono essere utilizzati per bioconvertire scarti organici. Dal punto di vista della nutrizione animale potrebbero sostituire materie prime come la soia o gli integratori di sintesi apportatori di aminoacidi, acidi grassi essenziali e sali minerali”.
“L’utilizzo più immediato di queste farine proteiche – ha aggiunto Crescenzi – potrebbe essere nell’acquacoltura, e in via sperimentale per l’alimentazione dei polli da carne. I progetti tendono a dimostrare che la produzione degli insetti potrebbe essere una forma di differenziazione aziendale in grado di migliorare la produttività attraverso prodotti più sani e forme produttive più rispettose dell’ambiente. Inoltre si potrebbe promuovere in questo modo il riutilizzo di scarti nell’ottica di un’economia circolare, rispondendo ai recenti orientamenti dell’Unione Europea che cerca di porre un freno alle importazioni da fuori Europa di oltre l’80% delle quote proteiche da destinare all’allevamento del bestiame”.
L'evento è in presenza, ad ingresso gratuito. Si accede solo con Green Pass. Ai sensi del regolamento CONAF 3/2013, verranno rilasciati i CFP per i dottori agronomi e forestali.