Perquisizioni della guardia di finanza sulla fondazione renziana Open
Tra i reati ipotizzati riciclaggio e traffico di influenze. La "cassaforte" politica era nata per sostenere le iniziative dell'ex premier.
Una creatura renziana nel mirino delle Fiamme gialle. La mattina del 26 novembre la guardia di finanza ha fatto partire perquisizioni a Firenze e in altre città italiane nell’ambito di sviluppi delle indagini relative all’inchiesta della procura fiorentina sulla fondazione Open, costituita per sostenere le iniziative politiche dell’ex premier Matteo Renzi. Secondo quanto si è appreso, la procura, tra i reati contestati nell’inchiesta a vario titolo, considera riciclaggio, traffico di influenze, autoriciclaggio.
SEQUESTRATI BILANCI E LISTA DEI FINANZIATORI
Tra le città dove i finanzieri hanno eseguito le perquisizioni ci sono anche Milano, Modena, Torino, Bari, Alessandria, Pistoia, Roma, Napoli, Palermo. L’inchiesta sulla fondazione Open – da cui sarebbero scaturite queste perquisizioni – è emersa nel settembre 2019 quando a Firenze venne perquisito lo studio dell’avvocato Alberto Bianchi, ex presidente della Open, indagato per traffico di influenze illecite. Tra i documenti che gli furono sequestrati ci sarebbero i bilanci della Open e la lista dei finanziatori della fondazione. Open aveva sostenuto, tra l’altro, la Leopolda di Renzi.
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