Il governo smentisce la revisione di reddito di cittadinanza e Quota 100
Dopo le polemiche fra Italia viva e M5s, Palazzo Chigi chiude a eventuali modifiche delle due misure-simbolo del governo gialloverde.
Il governo ha ufficialmente smentito di essere al lavoro su eventuali modifiche da apportare al reddito di cittadinanza e alle pensioni con Quota 100: «Dopo l’approvazione della manovra, non è all’ordine del giorno alcuna revisione», ha fatto sapere Palazzo Chigi in una nota.
LE POLEMICHE TRA ITALIA VIVA E M5S
Il riferimento è alla ricostruzione giornalistica offerta dal quotidiano La Stampa in edicola il 30 dicembre, ma il comunicato del governo suona anche come una risposta alle polemiche aperte nella maggioranza dalla ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova. L’esponente di Italia viva, infatti, aveva chiesto all’esecutivo di cancellare il reddito e ridiscutere quota 100. Per il M5s aveva replicato l’ex ministra Barbara Lezzi: «Se il reddito le fa schifo allora si dimetta e faccia cadere il governo».
I PRESUNTI INTERVENTI ALLO STUDIO DELL’ESECUTIVO
Secondo La Stampa, tuttavia, il premier Giuseppe Conte sarebbe disponibile a ridiscutere entrambe le misure. In particolare, per quanto riguarda il reddito, Conte vorrebbe intervenire sui navigator, sul ruolo dell’Anpal e sui rapporti con gli enti locali, mentre il Pd vorrebbe una stretta sui criteri d’accesso al sussidio. Per quanto riguarda invece Quota 100, per il quotidiano torinese non sarebbe da escludere una riforma strutturale del sistema pensionistico in grado di superare sia tale meccanismo, sia la legge Fornero. Ma la secca smentita di Palazzo Chigi fa capire che non ci sono margini per procedere in questo senso.
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