Raid israleiani nel campo profughi di Jenin in Cisgiordania, allarme Onu: «A Gaza si rischia di morire di fame»

È il 42esimo giorno di guerra: il bilancio tra i palestinesi è di 11.470 morti, di cui 4630 bambini. In Israele si contano 1200 morti nell’attacco del 7 ottobre. Nelle prime ore di venerdì 17 novembre novembre un raid aereo ha colpito Jenin. Fonti palestinesi nella città, in Cisgiordania, affermano che due persone sono state uccise e sette ferite durante un’operazione militare israeliana. Lo riportano i media locali. Secondo il rapporto, alcune persone sono rimaste ferite in un attacco aereo e altre da colpi di arma da fuoco. Due dei feriti sarebbero in gravi condizioni.

Raid israleiani nel campo profughi di Jenin in Cisgiordania, allarme Onu: «A Gaza si rischia di morire di fame»
Il campo profughi di Jenin, in Cisgiordania, il 17 novembre (Getty Images)

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Cisgiordania: «Israele ha circondato ospedale Ibn Sina a Jenin, chiesto sgombero»

Le forze israeliane (Idf) avrebbero chiesto «lo sgombero» dell’ospedale Ibn Sina, a Jenin, in Cisgiordania. Lo affermano fonti locali citate dall’agenzia palestinese Wafa secondo cui i militari israeliani avrebbero circondato all’alba di oggi l’ospedale, perquisito le ambulanze e chiesto lo sgombero della struttura tramite annunci con gli altoparlanti. Secondo le fonti, paramedici sarebbero stati costretti a uscire dall’ospedale con le mani in alto, per poi essere perquisiti nel cortile e alcuni sarebbero stati interrogati.

Israele: «Presa roccaforte Jihad islamica nel nord della Striscia»

I soldati israeliani hanno continuato ad operare nella Striscia durante la notte. Lo ha detto il portavoce militare, secondo cui aerei israeliani hanno colpito «numerosi obiettivi» nell’enclave palestinese. I soldati – ha continuato – hanno preso il controllo di una roccaforte del comandante della Jihad islamica nel nord della Striscia. «La roccaforte conteneva gli uffici di capi terroristi dell’organizzazione e una sito per la produzione di armi». Inoltre, i soldati hanno operato all’interno di una scuola – dove erano nascoste molte armi – in «cui si erano celati terroristi di Hamas» e molti sono stati uccisi.

Onu: «I civili di Gaza rischiano la morte per fame»

I civili di Gaza rischiano di morire fame poiché cibo e acqua sono diventati «praticamente inesistenti». Lo afferma il Programma alimentare mondiale dell’Onu (Pam). «Con l’inverno che si avvicina velocemente, i rifugi insicuri e sovraffollati e la mancanza di acqua pulita, i civili si trovano ad affrontare l’immediata possibilità di morire di fame», ha detto in una nota la direttrice esecutiva del Pam, Cindy McCain.

Netanyahu: «Non riusciamo a ridurre il numero di civili morti»

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato Hamas per gli sforzi «infruttuosi» volti a ridurre al minimo le morti civili a Gaza. In una intervista alla Cbs, Netanyahu ha affermato che Israele sta facendo tutto il possibile per tenere i civili lontani dal pericolo mentre combatte Hamas nella Striscia, anche «lanciando volantini» che li avvertono di fuggire, ma che i suoi tentativi di ridurre al minimo le vittime «non hanno avuto successo».

Per il Comune di Milano ci vorrà un restauro per l’Arco della Pace

Per ripulire l’Arco della Pace dalla vernice gettata mercoledì 15 novembre da alcuni attivisti di Ultima Generazione non sarà possibile procedere con un semplice intervento di idropulizia e potrebbero volerci tempi più lunghi. È quanto precisa il Comune di Milano in seguito a un’analisi più approfondita e al sopralluogo avvenuto nel pomeriggio di giovedì 16 novembre, a cui hanno partecipato gli uffici della soprintendenza della Città Metropolitana di Milano e i tecnici del Nuir, dal quale è emersa infatti la necessità di un accurato intervento di restauro. A gestire tutte le operazioni sarà la Soprintendenza di Milano.

Atp Finals, Sinner batte anche Rune: ora le semifinali

Terza vittoria in tre partite per Jannik Sinner alle Atp Finals di Torino: il campione azzurro – già qualificato per le semifinali grazie al risultato di giovedì pomeriggio Djokovic e Hurkacz – ha battuto il danese Holger Rune, numero otto al mondo, in tre set con il risultato di 6-2, 5-7, 6-4. Sinner ha così chiuso la prima fase del torneo in testa. Anche Novak Djokovic passa il turno e va in semifinale. Non era mai successo che un azzurro arrivasse a questo turno in 54 anni di storia del torneo.

Atp Finals, Sinner batte Rune e "salva" Djokovic
Jannik Sinner durante la partita contro Holger Rune (Getty Images)

Sinner: «Non è stato facile tornare a giocare dopo le emozioni del match con Djokovic»

«Oggi era una partita difficile», ha commentato Sinner dopo la vittoria. «Non avevo mai vinto contro di lui. Sono partito bene, poi nel secondo lui ha servito meglio. Ho giocato un brutto game sul 6-5, poi nel terzo sono ripartito da zero. Grazie del supporto, mi avete dato tantissimo oggi. Vediamo come va sabato». E ancora: «Non è stato facile tornare a giocare dopo le emozioni del match con Djokovic, sono entrato in campo più teso e agitato».