Francesca Schiavone ha rivelato di aver sconfitto un tumore

L'ex tennista azzurra ha raccontato in un video su Instagram la felicità per aver superato la sfida più grande. «Vivo di felicità, sono pronta ad affrontare nuovi progetti».

«Ho avuto il tumore, l’ho sconfitto e oggi vivo di felicità». La rivelazione Francesca Schiavone l’ha affidata ai social: 55 secondi per rendere pubblico il male, perché dopo mesi di assenza l’ex campionessa del tennis azzurro riappare e senza nascondere un briciolo di emozione, col viso provato, ma sereno, racconta la battaglia contro il male, ma soprattutto la vittoria. La sua più bella, lei che sui campi in terra o in cemento di tutto il mondo ha fatto grande l’Italia rosa della racchetta, lei capace di arrivare ai piedi del podio della classifica mondiale (quarta, solo Adriano Panatta era arrivato a tanto), lei che ha conosciuto nel trionfo al Roland Garros 2010 il punto più alto della sua carriera. Poi il ritiro, l’attività da allenatrice: adesso la parentesi buia rivelata a partita vinta.

«Vi racconto cos’è successo negli ultimi sette mesi della mia vita» – esordisce la campionessa milanese – «mi hanno diagnosticato un tumore maligno. È stata la lotta più dura, in assoluto, che abbia mai affrontato. Ho fatto la chemioterapia e la cosa più bella è che sono riuscita a vincere questa battaglia. Quando me l’hanno detto qualche giorno fa sono esplosa dalla felicità, anche ora vivo di felicità. Sono già pronta ad affrontare nuovi progetti che avevo ma non potevo realizzare. Ci rivedremo presto, felice di quello che sono oggi».

LEONESSA SUL CAMPO E FUORI

La Schiavone si era ritirata a settembre 2018, agli Us Open: congedandosi dal tennis giocato aveva detto col sorriso«ho realizzato i miei sogni». Sulla scena internazionale che conta e prima azzurra a vincere un torneo dello Slam battendo in finale a Parigi l’australiana Samantha Stosur (la seguirà nel 2015 Flavia Pennetta conquistando l’Open americano e proprio la pugliese inonda di cuori il post dell’ex compagna), Francesca Schiavone si è conquistata sul campo il soprannome di Leonessa.

QUANTI ESEMPI DI ATLETI CHE HANNO LOTTATO CONTRO IL CANCRO

E con la grinta di sempre deve aver combattuto, così come i tanti campioni che per una vita hanno giocato, perso, vinto e all’improvviso hanno dovuto fare i conti con la malattia. Senza mai arrendersi, così come insegna lo sport: lo sta dimostrando Sinisa Mihajlovic che ha confessato di avere la leucemia e continua a non mollare, stando vicino al suo Bologna. In tanti, abituati alla ribalta, agli ori, ai trofei, hanno avuto il coraggio di rendere pubblico il male: la pallavolista azzurra Eleonora Lo Bianco sconfisse in tempi record un tumore al seno. A Lance Armstrong venne diagnosticato al Tour de France un tumore ai testicoli e, dopo essere stato operato, vinse la Grande Bloucle per sette volte, prima di vedersi cancellare i successi per doping. Battaglia contro il cancro anche per Ivan Basso. In tanti la gara della vita sono riusciti a vincerla, come Eric Abidal che, dopo l’operazione per un tumore al fegato, tornò in campo dopo due mesi e contribuì al successo del Barcellona in Champions. E Francesco Acerbi della Lazio, cui venne diagnosticato un tumore ai testicoli, tutt’ora è uno dei pilastri della squadra di Inzaghi e della Nazionale di Mancini.

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Italia eliminata dalla Coppa Davis

L'Australia si ritira e regala al Belgio un 6-0 6-0 che esclude gli azzurri dal ripescaggio. Bolelli e Fognini ko dopo tre set.

Italia fuori dalla Coppa Davis, ancor prima di terminare la sfida con gli Stati Uniti. L’Australia ha infatti abbandonato il suo doppio, regalando al Belgio un 6-0 6-0 che esclude matematicamente gli azzurri dalla possibilità di un ripescaggio.

Gli Usa hanno comunque chiuso la sfida con l’Italia vincendo 2-1 nel gruppo F: dopo il successo di Fabio Fognini ed il ko di Matteo Berrettini è arrivata la sconfitta nel doppio, con Simone Bolelli e Fognini che hanno ceduto a Sam Querrey e Jack Sock dopo tre set: 6-7(4-7) 7-6(7-2) 6-4 il punteggio.

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Le cose da sapere sulla Coppa Davis 2019 di tennis

Il nuovo formato. Il programma. Le chance dell'Italia. Le nazionali favorite. Guida all'evento (ripensato dal difensore del Barcellona Piqué) che strizza l'occhio al Mondiale di calcio.

La prima volta della nuova Coppa Davis. La competizione di tennis per nazionali, la cui edizione del 2019 è al suo atto finale dal 18 al 24 novembre, fa il suo esordio a Madrid nel rinnovato format che ricorda da vicino il Mondiale di calcio. E non è un caso se a pensarlo è stato Gerard Piqué, difensore del Barcellona, che col suo fondo di investimento Kosmos ha siglato un accordo venticinquennale del valore di 2,5 miliardi di euro con la Federazione Internazionale Tennis (Itf). Ai nastri di partenza anche un’Italia rinfrancata dagli ottimi risultati di Matteo Berrettini, numero otto del ranking mondiale e fresco di partecipazione alle Atp Finals di Londra.

Coppa Davis: i gironi della fase finale.

IL NUOVO FORMAT: SEI GIRONI, POI GLI SCONTRI DIRETTI

Sui campi indoor in cemento e con tetto mobile della Caja Magica di Madrid sono pronte a sfidarsi 18 nazionali divise in sei gironi: l’Italia è nel gruppo F, con Canada e Stati Uniti. La fase a gironi si svolge da lunedì 18 novembre a giovedì 21 novembre. Passano ai quarti di finale le sei vincenti dei gironi e le due migliori seconde. I quarti, a eliminazione diretta, cominciano giovedì nella sessione serale con la prima sfida, mentre le altre tre sono in programma venerdì. Sabato le semifinali e domenica la finale che assegnerà l’Insalatiera d’argento. Per snellire il torneo, ciascun incrocio prevede due singolari e un doppio e tutti i match sono al meglio dei tre set (non più cinque come in passato).

GLI AZZURRI: BERRETTINI-FOGNINI CONTRO CANADA E USA

A difendere i colori dell’Italia (in diretta tv su Supertennis) sono Berrettini, Fabio Fognini, numero 12 del mondo, Lorenzo Sonego, alla prima chiamata in azzurro, e i veterani Andreas Seppi e Simone Bolelli. Il capitano è Corrado Barazzutti, che firmò nel 1976 l’unico trionfo italiano in Davis nella storia. Il primo impegno è il 18 novembre contro il Canada, rappresentato nel singolare dagli enfant prodige Denis Shapovalov e Felix Auger-Aliassime. In squadra anche Vasek Pospisil, specialista del doppio, mentre non c’è l’ex top ten Milos Raonic, infortunato alla schiena. Al suo posto il capitano Frank Dancevic ha chiamato Brayden Schnur. Il 20 novembre, poi, l’Italia sfida gli Stati Uniti, che hanno sì conquistato per 32 volte il torneo che si assegna dal 1900, ma non arrivano in finale da 12 anni. Il team statunitense è ancora nel bel mezzo di un ricambio generazionale che ha in Taylor Fritz e Frances Tiafoe giovani di buona prospettiva, ma non futuri top player. Per l’Italia, un girone non facile, ma nemmeno proibitivo.

GLI ALTRI GRUPPI: FARI SU SPAGNA, FRANCIA E SERBIA

Gli altri gironi vedono la Francia insieme alla Serbia del numero due del mondo Novak Djokovic e al Giappone; la Croazia con la Spagna del numero uno Rafa Nadal e con la Russia del numero quattro Daniil Medvedev; l’Argentina nel gruppo di Germania e Cile; il Belgio con Australia e Colombia; il Regno Unito assieme a Kazakhstan e Paesi Bassi. La Spagna, forte anche del fattore campo, è data dai bookmaker come favorita. Alle sue spalle, tra le altre, Francia, Serbia e Russia. L’Italia parte in seconda fila, dietro Australia, Regno Unito, Usa, Croazia, Argentina e Germania, e davanti al Canada. Più staccati Belgio, Giappone, Cile e Kazakhstan. Fanalini di coda Colombia e Paesi Bassi.

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Chi è Tsitsipas, il 21enne greco vincitore delle Atp Finals

Dopo aver battuto Federer, ha piegato l'austriaco Thiem per 6-7, 6-2, 7-6 nella sfida decisiva per l'assegnazione del titolo.

Era l’allievo che aveva battuto il maestro Roger Federer in semifinale. E si è preso la consacrazione nell’atto conclusivo. Il 21enne greco Stefanos Tsitsipas ha vinto le Atp Finals a Londra piegando l’austriaco Dominic Thiem per 6-7, 6-2, 7-6 nella sfida decisiva per l’assegnazione del titolo, in due ore e 35 minuti di gioco.

NEI TOP 100 SOLO DA 25 MESI, PRIMO GRECO AL TORNEO DEI MAESTRI

Tsitsipas era al debutto assoluto alle Finals di Londra dopo la vittoria, 12 mesi prima, del torneo Next Gen di Milano. È stato il primo greco di sempre a qualificarsi per il torneo dei maestri ed è entrato nei Top 100 solo da 25 mesi.

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Berrettini è il primo italiano a vincere un match alle Atp Finals

Il tennista romano batte in due set l'austriaco Thiem. Prima di lui, Panatta (1975) e Barazzutti (1978) erano riusciti a portare a casa solo un set.

Matteo Berrettini si congeda dalle Atp Finals di Londra con una vittoria, che non ne evita l’eliminazione ma lo fa entrare nella storia del tennis italiano. Il 23enne romano, nel terzo e ultimo incontro del gruppo B, ha battuto l’austriaco Dominic Thiem con il punteggio di 7-6 6-3, diventando così il primo tennista italiano vincere un match di singolare nelle Atp Finals. Prima di lui, Adriano Panatta nel 1975 a Stoccolma e Corrado Barazzutti nel 1978 a New York erano riusciti a conquistare solo un set nelle tre partite giocate: rispettivamente, contro Ilie Nastase e Raul Ramirez.

Le Atp Finals riuniscono gli otto giocatori che hano fatto più punti nell’anno solare. Berrettini si presentava a Londra da ottava e ultima testa di serie, Thiem da quinta. I due, prima dell’incontro odierno, avevano avuto un percorso opposto nel girone: Berrettini aveva perso entrambe le partite contro Novak Djokovic (testa di serie numero 2) e Roger Federer (3) e arrivava al match con l’austriaco già eliminato; Thiem, al contrario, aveva vinto sia con il serbo, sia con lo svizzero, strappando in anticipo il pass per le semifinali. La vittoria di Berrettini arriva a una settimana dal trionfo del 18enne altoatesino Jannik Sinner alle Atp Next Gen Finals di Milano, ulteriore conferma di un momento estremamente positivo per il tennis italiano.

È una stagione incredibile, spero di tornare il prossimo anno. Sono felice di chiudere con una vittoria

Matteo Berrettini

Al termine della partita, Berrettini ha commentato: «Sono molto fiero per il mio team, la mia famiglia e i miei amici. È una stagione incredibile, spero di tornare il prossimo anno. Senza questi ragazzi non sarebbe stato possibile. Sono felice di chiudere con una vittoria». «Con Thiem ho giocato sempre partite molto combattute (i precedenti erano 2-1 a favore dell’austriaco, ndr)», ha proseguito il tennista classe 1996. «Sono stato bravo a tenere mentalmente nel primo set, sono molto contento della mia prestazione nonostante non sia al 100% fisicamente». «Ho vissuto diversi momenti difficili in questa stagione, sono stato insopportabile nei giorni brutti ma il mio team è stato incredibile», ha detto Berrettini, che ora è atteso dall’incontro di Coppa Davis contro il Canada. «Mi devo riposare in vista del prossimo grande evento e poi ci saranno le vacanze».

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Chi è Jannik Sinner, vincitore delle Next Gen Finals

Cosa sappiamo del tennista azzurrino che da numero 95 nella Top 100 del ranking ATP ha letteralmente spazzato via il numero 18 del mondo, Alex De Minaur.

La stella di Jannik Sinner per il momento brilla nel cielo di Milano, presto però risplenderà anche nel firmamento del tennis mondiale. Il 18enne nato in provincia di Bolzano (a San Candido), infatti, al termine di un incontro senza storia, ha vinto la terza edizione delle Next Gen Finals disputate nell’Allianz Cloud. Da numero 95 del mondo – ma ancora per poco – l’azzurrino ha letteralmente spazzato via il 20enne australiano e numero 18 del mondo, Alex De Minaur. Di 3-0 il punteggio finale, frutto di un doppio 4-2 e di un secco 4-1, che vale il primo titolo Atp per un ragazzo che farà molto parlare di sé e fa già sognare giustamente il movimento tennistico italiano. L’australiano era un avversario proibitivo in finale, dall’alto dei 3 titoli Atp in stagione (Sydney, Atlanta e Zhuhai), ma Sinner non ne ha tenuto conto, giocando un tennis aggressivo e concreto, brillante e assai preciso. Contro Tiafoe, Ymer, Humber e Kecmanovic era stato bravissimo, ma la sera del 9 novembre si è elevato al ruolo di fuoriclasse con un futuro di altissimo profilo tecnico. Ecco cosa sappiamo su di lui.

È APPASSIONATO DI SCI

Da buon abitante della Val Pusteria è appassionato di sci. Fino al 2013 il tennis era solo un passatempo.

È IL PIÙ GIOVANE TENNISTA ITALIANO ENTRATO NELLA TOP 100 DEL RANKING ATP

Quello che era solo un passatempo è diventato in breve tempo una fonte di soddisfazioni e record: Sinner è infatti il più giovane italiano di sempre ad avere vinto un Challenger e a entrare nella Top 100 del ranking ATP.

NEL 2019 HA GIÀ GUADAGNATO 258 MILA DOLLARI

Risultati che negli anni l’hanno portato a vincite sempre più ricche tanto che nel 2019 ha già guadagnato 258 mila dollari. Cifra che esclude il premio delle Next Gen ATP Finals.

È TESTIMONIAL DELLA NIKE

Ma le entrate di Sinner non sono solo legate ai vari tornei a cui partecipa: a maggio 2019 ha firmato anche un contratto di sponsorizzazione con la Nike per quanto riguarda il suo abbigliamento.

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