Dal 3 marzo in libreria “Tutte le poesie” di Sinisgalli

A pochi giorni dal suo “compleanno” sarà disponibile il 3 marzo in tutte le librerie d’Italia il volume che raccoglie “Tutte le poesie” di Leonardo Sinisgalli, ripubblicate da Mondadori tra gli Oscar Baobab e curate da Franco Vitelli dell’Università di Bari, cui è affidata anche l’introduzione al testo. Nel volume, i cui diritti sono stati acquistati grazie al contributo del Fondo etico di Bcc Basilicata, confluiscono le raccolte Cuore (1927) prima opera giovanile in autoedizione, le mondadoriane Vidi le Muse (1943), I nuovi Campi Elisi (1947), La vigna vecchia (1956), L'età della luna (1962), Il passero e il lebbroso (1970), Mosche in bottiglia (1975), Dimenticatoio (1978), ma anche le Imitazioni dall’Antologia Palatina (1980), Come un ladro (1979) e Più vicino ai morti (1980)

“L’opera – si legge in una nota della Fondazione Sinisgalli - è un viaggio attraverso le diverse stagioni poetiche e umane di Sinisgalli, a cominciare dalla sua raccolta ‘preistorica’, Cuore, nella quale per molto tempo non si è riconosciuto. Una poesia sempre più impura, contaminata con la prosa, e che somma reale e immaginario, come sintetizzato nella celebre formula teorizzata da Sinisgalli, a+bj (‘dove a e b sono quantità reali e j l’unità immaginaria’). Consacrato poeta da Ungaretti, in diverse raccolte Sinisgalli mette in versi la sua vicenda autobiografica, attraverso un recupero mitico della terra natia, la stessa di Orazio, che è anche il luogo della sua speciale epifania poetica. La storia personale e universale – dalla guerra allo sbarco sulla luna, con l’avvento della tecnologia - lascia tracce nei suoi versi, facendosi specchio di dilemmi e tormenti. Lo spartiacque dei cinquant’anni e della piena maturità artistica, danno il via a un nuovo corso, con una composizione che diventa breve e frammentaria. Un segnale di crisi, percepito nelle ultime raccolte come perdita dell’energia vitale e dell’ispirazione poetica, coincidente con la morte della moglie, Giorgia De Cousandier”.

A chiusura del volume Vitelli - che Sinisgalli volle espressamente quale curatore delle sue poesie, iniziando in tal senso un lavoro insieme - inserisce una ricca sezione dedicata alle notizie filologiche sulle raccolte e sui testi, di cui ricostruisce la storia, corredandola della descrizione delle testimonianze manoscritte di cui ha notizia, con l’obiettivo di suscitare una “partecipazione suggestiva all’officina di Sinisgalli”.

Con la pubblicazione delle Poesie, si completa la trilogia mondadoriana aperta dal Furor Sinisgalli e proseguita con la raccolta dei Racconti. Una straordinaria operazione culturale, di cui si ringrazia l’erede, Ana Maria Lutescu, fortemente voluta dalla Fondazione Leonardo Sinisgalli e dalla Mondadori che dopo oltre 40 anni restituisce alla collettività le principali sfaccettature di un personaggio complesso e multiforme come Leonardo Sinisgalli, dando concretezza alla profezia, che lo stesso poeta aveva auspicato nella sua epigrafe: “Risorgerò fra tre anni / o tre secoli tra raffiche / di grandine nel mese / di giugno”.  

Gestione rifiuti Sub Ambito 1 Materano, nuovo incontro in Regione

Trovare la disponibilità di una discarica, in Basilicata, dove sia possibile portare temporaneamente la parte indifferenziata dei rifiuti di Matera fino a quando non sarà concretamente avviata la raccolta differenziata. Ruota principalmente intorno a questo problema la discussione del tavolo promosso dall’assessore regionale all’Ambiente Gianni Rosa che si è riunito nuovamente oggi a Potenza per discutere le problematiche relative al servizio di raccolta di rifiuti ed igiene urbana dell’area metropolitana di Matera – Sub Ambito 1 (Matera, Bernalda, Ferrandina, Irsina e Tricarico). Al tavolo, con i consiglieri regionali Enzo Acito e Giovanni Vizziello, erano presenti i rappresentanti dei Comuni di Matera, Bernalda, Ferrandina, Irsina e Tricarico, del Consorzio Nazionale Servizi, gestore del servizio nel Sub Ambito 1, i dirigenti dei competenti Uffici del Dipartimento Ambiente e l’amministratore dell’Egrib Canio Santarsiero.

Quest’ultimo ha informato che dopo le verifiche fatte negli ultimi giorni è emersa la disponibilità della discarica gestita dalla Tecnoservice a Colobraro e il sindaco attende di ricevere una formale richiesta dalla Regione, così come riferito dal rappresentante del CNS. Ma in base a quanto stabilito dalle disposizioni regionali sui flussi dei rifiuti, hanno spiegato i tecnici della Regione, dovrebbe essere il Comune di Matera (che aveva originariamente indicato la discarica di La Martella, successivamente chiusa per decisione del Consiglio comunale e dove sono in corso i lavori di riqualificazione necessari per rispondere all’infrazione europea) ad indicare una nuova destinazione. Il vice sindaco di Matera Giuseppe Tragni si è riservato di farlo, esprimendo però alcune perplessità a riguardo.

“La Regione, attraverso le proprie decisioni politiche – ha detto l’assessore Rosa - sta affrontando le difficoltà dovute all’eredità del passato, provando a chiudere sull’impiantistica pubblica. Le imprese devono lavorare serenamente, i cittadini devono ricevere un servizio senza nessun aumento di costi. È necessario riaffermare il principio di leale collaborazione fra istituzioni nell’interesse dei cittadini, l’auspicio è che anche il Comune di Matera abbia voglia di lavorare in questa logica”.

“Nella riunione di oggi – ha detto il consigliere Acito - abbiamo ribadito che l’importo contrattuale non cambia e i maggiori costi che eventualmente dovessero risultare per il conferimento in discarica non devono gravare sulle tasche di cittadini. La soluzione va trovata nell’ambito del rapporto contrattuale fra l’appaltatore e la stazione appaltante”.

“Ancora oggi – ha detto il consigliere Vizziello - devo manifestare stupore per l’atteggiamento di scarsa collaborazione del Comune di Matera, che nonostante la presenza di tutti gli attori e di tutte le condizioni, inspiegabilmente si è riservato di comunicare l’eventuale disponibilità a richiedere l’utilizzo dell’impianto pubblico di Colobraro, che ha manifestato allEgrib la sua disponibilità ad effettuare il servizio a prezzi compatibili con il contratto. Così si rallenta ulteriormente la procedura ed è ingiustificabile causare questo ritardo visto che parliamo di rifiuti. Continuiamo a lavorare per fare in modo che Matera rientri finalmente fra i Comuni virtuosi, raggiungendo il target di raccolta differenziata previsto ed evitando ulteriori sanzioni”. 

Rosa su appalto interinali in Sanità

“Da componente della Giunta Bardi, da esponente di Fratelli d’Italia, confermo la posizione di contrarietà all’uso dei lavoratori interinali come sostituti di lavoratori a tempo indeterminato. Confermo la posizione per cui al pubblico impiego si accede attraverso concorso pubblico. Non vi è stato alcun ripensamento. Anzi, semmai, in questi mesi ho avuto la conferma della giustezza delle mie passate affermazioni.” afferma l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, a seguito di notizie apparse su un organo d’informazione.
“Il governo regionale, sul punto delle assunzioni, sta seguendo la linea della legalità avendo l’intenzione di bandire concorsi pubblici trasparenti a partire dalla Regione e dai suoi Dipartimenti, passando per le Aziende sanitarie, come annunciato nelle settimane scorse dal presidente Bardi, dall’assessore Leone e come ho ribadito più volte anche io per quanto l’Arpab.” prosegue l’assessore Rosa.
“La gara aggiudicata nei giorni scorsi, oltre ad essere una procedura risalente al 2017 e, quindi, già in fase avanzata quando ci siamo insediati, riguarda un accorso quadro per la scelta di un’agenzia che dovrà fornire lavoratori interinali per ‘fronteggiare esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale per situazione di ordine tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo del personale dipendente’. Parliamo, quindi, di situazioni temporanee quali mobilità o maternità del personale. Tra l’altro, non vi è obbligo per le aziende di attivare tali contratti”.
“Monitorerò attentamente affinché i direttori generali del comparto Sanità si attengano rigorosamente alle finalità temporanee e straordinarie dell’appalto. Rassicuro, quindi, i cittadini che i concorsi pubblici in Sanità si faranno al più presto, come ho già annunciato. Metteremo al bando il precariato sanitario attraverso una programmazione che risponda alle esigenze concrete dei lucani”.

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Amianto a Ferrandina, Rosa: problema affrontato e risolto

“Erano anni che questi sacchi erano depositati in quest’area ed erano anni che nessuno aveva fatto nulla. E’ un problema che si è affrontato e si è risolto”. Queste le parole dell’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Gianni Rosa, che nel pomeriggio, ha effettuato un sopralluogo in contrada Finocchio, a Ferrandina, per verificare le attività di messa in sicurezza dei sacchi di amianto abbandonati da oltre vent’anni, nel terreno a ridosso della strada statale Basentana. I lavori di bonifica, le modalità di rimozione, trasporto e smaltimento dei 97 big bags di rifiuti contenenti amianto sono stati illustrati con dovizia di particolari all’assessore Rosa, giunto sul posto insieme al consigliere regionale Giovanni Vizziello,  da Claudio Casella, responsabile  della Fibroservice che è aggiudicata i lavori. Al sopralluogo erano presenti il sindaco di Ferrandina, Gernnaro Martoccia e l’assessore comunale all’Ambiente, Maria Murante.“Per consentire la rimozione dei sacchi – ha ricordato l’assessore regionale all’Ambiente- Non sono serviti neanche tanti denari. Molte volte la mancanza di denari è un alibi per non fare.  Le soluzioni ai problemi si ottengono se c’è la volontà di volerli risolvere. L’ambiente e la salute dei cittadini prima di tutto”.
Tra amianto compatto e amianto friabile sono circa 80 le tonnellate che la ditta specializzata conta di dover smaltire. Molti i big bags con segni di lacerazioni evidenti, dovuti alla lunga esposizione alle intemperie e anche ad un recente incendio di origine ignota. Accanto alla rimozione dei sacchi, la cui pericolosità era stata certificata da una relazione dell’Ispra al Ministero dell’Ambiente, Fibroservice provvederà anche al campionamento all’interno anche nel sottosuolo per verificare l’eventuale contaminazione da fibre da amianto negli strati sottostanti il materiale pericoloso. Tutto, insomma, come hanno potuto verificare di persona l’assessore Rosa e il consigliere regionale Vizziello, procede secondo quanto previsto dal progetto di bonifica e messa in sicurezza dell’area presentato dal Comune di Ferrandina e finanziato dalla Regione Basilicata.
“Questa è una bonifica fortemente voluta e finalmente arrivata, dopo decenni di assenza anche della politica- ha commentato, visibilmente soddisfatto il consigliere Giovanni Vizziello- I problemi ambientali rappresentano una priorità e la prima mission per un classe politica che abbia il senso della responsabilità. Oggi partiamo da questo sito, ma il programma ha un respiro più ampio. La prossima tappa è la Materit”.
E a proposito della fabbrica dei veleni che da decenni attende la bonifica e la rimozione degli  800 sacchi di polvere d’amianto che mettono a rischio la salute dei cittadini e dei lavoratori delle aziende circostanti, l’assessore Gianni Rosa rassicura: “E’ una questione che stiamo affrontando di petto. Ieri siamo stati al Ministero dell’Ambiente, a Roma. Abbiamo smosso le acque. E’ stato sottoscritto un crono programma che ci impegniamo a rispettare. E’ importante partire col cantiere e avviare a soluzione un problema ambientale e di salute pubblica che da troppi anni attende di essere avviato a soluzione”.

Specie aliene invasive, giornata di approfondimento in Basilicata

Condividere le esperienze legate alla specie aliene invasive, seconda causa di contrasto alla biodiversità a livello globale, con un focus sulla situazione lucana e tenendo conto della legislazione introdotta in Italia negli ultimi anni che vieta l’introduzione, la commercializzazione e l’allevamento di 66 esemplari tra animali e piante, dettando al contempo agli enti locali la linea da seguire nella gestione di situazioni emergenziali per mitigare gli impatti ambientali.
Sono le finalità della giornata formativa, tenutasi stamane nella sala “A” del Consiglio regionale della Basilicata, organizzata nell’ambito del progetto co-finanziato dall'Unione Europea ‘Life Asap’ dall’ufficio Parchi, biodiversità e tutela della natura in collaborazione con l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
“In Basilicata la situazione è sotto controllo, tuttavia abbiamo registrato segnali che ci suggeriscono di intervenire in tempi rapidi” ha spiegato il tecnico della Regione Basilicata, Biagio Sampogna. “In passato – ha aggiunto – abbiamo fronteggiato il problema dello scoiattolo variabile sulla costa di Maratea che ha arrecato danni alle linee elettriche e ai giardini. C’è stato un intervento di eradicazione di questa specie che ha portato risultati positivi, ma ora la situazione si sta ripresentando. Inoltre, lo scorso mese di gennaio abbiamo redatto, in collaborazione con i tecnici dell’Ispra, un piano emergenziale di eradicazione della nutria, giunta in Basilicata nei pressi della foce Cavone a Pisticci. Abbiamo posizionato le gabbie-trappola da una settimana per poter contenere la specie prima che diventi invasiva e arrechi danni alle sponde e all’ambiente fluviale”.
Lucilla Carnevali e Paola Aragno dell’Ispra, rivolgendosi ai tecnici regionali e ai responsabili che operano nei parchi, si sono soffermate sul decreto legislativo 230 del 2017, che adegua la normativa italiana a uno specifico regolamento europeo, e hanno evidenziato la necessità di sensibilizzare i cittadini su questi temi perché il loro comportamento può incidere sull’ambiente. “Con i veterinari – ha spiegato Carnevali – abbiamo avviato una campagna per sconsigliare l’abbandono degli animali da compagnia che possono diventare pericolosi. In Italia abbiamo avuto criticità legate all’abbandono della trachemys scripta, tartaruga palustre americana dalle guance rosse, molto apprezzata dai bambini e diventata di moda qualche anno fa. Nessuno diceva al momento dell’acquisto che questi animali vivono quarant’anni e raggiungono la lunghezza di 30 centimetri. La conseguenza – ha proseguito il tecnico Ispra – è stata l’abbandono sistematico nell’ambiente naturale di tanti esemplari che sta causando l’estinzione della nostra Emys orbicularis”.

  

Matera 2019, nuovi contenuti su Google Arts & Culture

Dal oggi si arricchiscono i contenuti che raccontano Matera Capitale Europea della Cultura 2019 su Google Arts & Culture, la piattaforma tecnologica sviluppata da Google per promuovere e preservare la cultura online. Dopo il lancio della pagina dedicata a Matera 2019 tenutasi lo scorso 11 dicembre, con la presentazione dei primi contenuti articolati in 9 storie, 277 elementi multimediali e le viste museo in tre luoghi inediti della città (Cava paradiso, Cava del sole, Casino Padula) mappati per la prima volta con Street View, il racconto della Capitale Europea della Cultura si completa con nuovi aggiornamenti.
Ben 6 le nuove storie, che raccontano i pilastri valoriali di Matera 2019 attraverso uno stile narrativo di cui sono protagonisti le persone e i luoghi: "Matera Sotterranea", dedicata alle progettualità che hanno messo in risalto gli ambienti ipogei; "Basilicata 2019", che raccoglie quanto accaduto in giro per la Basilicata; "Motore, ciak, azione!" sulle produzioni cinematografiche; "Focus on it!" sulle mostre fotografiche e i murales che hanno dato risalto a tematiche importanti e luoghi dimenticati della città; "Bravo, bravissimo!" dedicata gli artisti; "This is not an exhibition!" sulle mostre più immersive. Completano il racconto nuovi contenuti fotografici e video, dedicati agli eventi del programma culturale di Matera 2019 che si sono svolti fra novembre e dicembre 2019, per un totale di ben 501 elementi.
Con questa nuova release si completa un racconto altamente rappresentativo dei maggiori filoni tematici di Matera 2019. Il risultato ottenuto, disponibile sia in italiano che inglese, è frutto di un grande lavoro di collaborazione tra il team di comunicazione digitale della Fondazione Matera Basilicata 2019 e la redazione di Google Arts & Culture, che ha validato tutti i contenuti proposti, confermando sia la qualità dei materiali che la metodologia di racconto scelta.
“Matera 2019 – sottolinea Raffaella Pontrandolfi, responsabile della comunicazione digitale della Fondazione Matera Basilicata 2019 - è la prima capitale europea della cultura ad essere presente sulla piattaforma Google Arts & Culture, accanto alle istituzioni culturali più prestigiose del mondo come il MoMa di New York, la Reggia di Versailles o la Biennale di Venezia. Si tratta di una delle opportunità di visibilità che Matera 2019 ha voluto cogliere e che potrebbe essere utilizzata anche dalle tante realtà culturali presenti in Basilicata, per la valorizzazione dei loro patrimoni materiali e immateriali”.
Link: https://artsandculture.google.com/partner/matera-basilicata-foundation-2019

Materit, riparte la bonifica. Oggi un incontro al ministero

Riparte la bonifica del sito Materit a Ferrandina. Su richiesta dell’assessore all’Ambiente, Gianni Rosa, e del consigliere regionale Giovanni Vizziello, si è tenuta oggi pomeriggio a Roma una riunione tecnica presso il Ministero dell'Ambiente per verificare lo stato di attuazione dell’intervento di bonifica da amianto dell’area ex Materit collocata nel Sin Val Basento. All’incontro hanno partecipato, per la Regione Basilicata, anche il dirigente generale del Dipartimento Ambiente, Michele Busciolano, e Canio Sileo, dirigente dell’Ufficio Prevenzione e controllo ambientale. Presenti rappresentanti della Direzione RA del Ministero, dell’Ispra e dell’Inail. 
Sono stati analizzati in dettaglio tutti gli aspetti tecnici utili a velocizzare l'iter di indizione di una conferenza di servizi decisoria e ad acquisire i pareri degli organi competenti con l’obiettivo di ottenerli nel più breve tempo possibile.
“Il governo Bardi, che è il governo dei fatti, si è impegnato – commenta l’assessore Rosa -  a mettere un altro tassello per la tutela della salute e dell’ambiente, dando risposte alle comunità che sono state profondamente toccate da questa vicenda.  Oggi abbiamo riscontrato la fattiva collaborazione sia di Ispra che dell'Inail e la disponibilità del Ministero a risolvere un’emergenza ecologica e ambientale che rappresenta una ferita ancora aperta per il territorio lucano. Vigileremo perché siano rispettati i tempi ipotizzati e concordati nell'incontro odierno chiudendo così un’annosa questione”.
Per il consigliere Vizziello, “si è ripreso il bandolo della matassa di un problema per troppi anni trascurato e che rappresenta un’urgenza ambientale in Basilicata. Ci sono tonnellate di amianto messi in sicurezza, che hanno bisogno di una bonifica urgente. Dai tavoli di oggi sembra essere ripartito l’iter di una serie di scadenze a breve termine. Scadenze che con l’impegno dell’assessore Rosa e del sottoscritto verificheremo in incontri periodici presso il ministero perché sia rispettato il cronoprogramma abbozzato”. 


Matera 2019, le maschere lucane al Carnevale di Rijeka 2020

Le maschere dei carnevali lucani di Tricarico, Montescaglioso e Lavello saranno protagoniste il prossimo 23 febbraio della Parata internazionale del Carnevale di Rijeka2020, la città croata cui Matera ha passato il testimone da Capitale Europea della Cultura insieme all’irlandese Galway. La sfilata è una rassegna di gruppi carnevaleschi tradizionali e urbani, che con le loro maschere intendono fornire una panoramica sull’attualità. Un carnevale europeo molto caratteristico, basato su costumi storici e culturali ed elementi del folklore e della mitologia, in cui ognuno può essere ciò che vuole.

A questa speciale edizione del Carnevale, che è la punta di diamante delle celebrazioni carnascialesche nella riviera del Quarnaro, parteciperanno gruppi provenienti da diverse città, in particolare dalle Capitali Europee della Cultura. A rappresentare Matera 2019, grazie alla collaborazione fra la Rete dei carnevali lucani e la Fondazione Matera Basilicata 2019, ci saranno alcune delle maschere antropologiche più antiche della Basilicata: la vacca e il toro di Tricarico, i Cucibocca di Montescaglioso, il Domino di Lavello. Le maschere lucane avranno la possibilità di esibirsi sui palchi disseminati lungo il percorso della parata, a cui partecipano agni anno centinaia di personaggi mascherati, più di 150.00 spettatori e importanti ospiti da tutto il mondo.

 “La partecipazione delle maschere antropologiche lucane alla Parata internazionale del Carnevale di Rijeka 2020 è una straordinaria occasione per far conoscere a migliaia di persone la storia e le tradizioni della nostra regione, all’interno della collaborazione che caratterizza il network delle Capitali Europee della Cultura – sottolinea il presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce -. Voglio ringraziare la Rete dei Carnevali Lucani per aver accolto il nostro invito, individuando tre gruppi altamente rappresentativi della varietà di riti e miti che caratterizzano la cultura della Basilicata e che la rendono particolarmente attrattiva agli occhi del visitatore”.

Matera 2019, presentati i risultati dell’indagine demoscopica

Sono stati presentati ieri, a Matera, nella sala conferenze della Camera di commercio della Basilicata, i risultati di una indagine condotta da Datacontact e voluta dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 per comprendere “Il vissuto del 2019 e l’eredità della Capitale europea della cultura”. L’incontro è stato condotto dalla giornalista della redazione cultura del TG3, Luciana Parisi.

Il monitoraggio si articola in cinque capitoli: Domande introduttive (target residenti), eventi e Passaporto Matera 2019 (target residenti e turisti), soddisfazione programma e location (target residenti e turisti), aspettative per il futuro (target residenti), vissuto e opinioni dei turisti (target turisti). A presentare i risultati è stata Rossella Tosto, vicepresidente di Datacontact. Due le modalità di interviste, effettuate dal 14 dicembre 2019 al 9 gennaio 2020: una modalità face to face con interviste ai residenti e turisti in visita a Matera e l’altra con domande effettuate alle persone iscritte alla newsletter di Matera 2019. Sono state 4609 le interviste effettuate così distribuite: 2866 a residenti (1700 face to face e 1166 interviste online); 1743 a turisti (845 face to face e 898 online).

Secondo l’indagine “Rispetto a come era Matera prima della candidatura a Capitale europea della cultura” il 96,8 percento ha risposto che oggi è più famosa e il 92,8 percento più internazionale. Ma per l’80 percento degli intervistati è anche più caotica. “Tanti i cittadini che, dopo l’esperienza di Matera 2019 si sentono cambiati. L’84,8 percento ha affermato di essere orgoglioso per il percorso che la città ha compiuto, il 66,8 percento ha detto di essere disponibile ad impegnarsi per rendere la città migliore anche facendo volontariato e quasi il 62 percento ha espresso la volontà di mettersi in gioco in prima persona rispetto a progetti culturali. Mentre l’82,5 percento ha risposto che è più aperto nei confronti di chi è diverso e di chi ha capacità diverse”.

Secondo l’83,5 percento degli intervistati agli eventi di Matera 2019 ha partecipato un tipo di pubblico che in precedenza non frequentava questo genere di iniziative come teatro, danza e opera. In particolare, rispetto a prima del 2019, circa un intervistato su due ha affermato di aver partecipato alle mostre più di prima, mentre una persona su tre è andata a teatro più di prima. “Quasi il 70 percento degli intervistati ha affermato che grazie al Passaporto per Matera 2019 è stato stimolato a partecipare a un maggior numero di eventi rispetto a quello che avrebbe fatto senza Passaporto. E sempre secondo il 70 percento degli intervistati il Passaporto ha facilitato l’allargamento del numero degli spettatori agli eventi culturali in generale”. Il 70,4 percento degli intervistati ha affermato di essere soddisfatto della manifestazione Matera 2019 esprimendo gradimento soprattutto per la varietà e la ricchezza del programma (66,3 percento), per l’originalità dei contenuti prodotti (63,8 percento) e per i contenitori culturali (72 percento).

Non mancano le criticità emerse e segnalate dai cittadini come il sistema di prenotazione agli eventi (53,1 percento), il sistema dei parcheggi (47,9 percento), la gestione dei flussi turistici (35,8 percento) e la richiesta di spazi di dimensione maggiore (28,7 percento). In ogni caso, secondo il 75,2 percento degli intervistati Matera ha saputo sfruttare al meglio questa opportunità per promuovere e valorizzare la sua immagine.

Solo l’8 percento dei turisti intervistati ha detto che la visita alla città di Matera è stata al di sotto delle aspettative, mentre per il 36 percento è stata superiore alle aspettative e il 55,8 percento in linea con le aspettative. La maggior parte dei turisti intervistati ha saputo di Matera Capitale europea della cultura dai media tradizionali, tv e stampa (59 percento), e molto ha inciso nella scelta di visita il titolo di Capitale europea della cultura (68,1 percento). Infine, ma altrettanto importante, è il sentimento che Matera 2019 ha seminato fra i cittadini. “L’anno di Matera 2019 che sensazione le lascia?”. In prevalenza felicità perché è stato un anno eccezionale (36,8 percento), tristezza perché è già finito e vorrei che continuasse (31,7 percento). 

Capitale cultura, Adduce: “Matera 2019 sostiene Venosa”

"Venosa – ha detto Adduce - deve credere alla candidatura. E devono crederci tutti i cittadini, sia individualmente, sia attraverso le diverse organizzazioni, dai sindacati ai partiti politici, dalle organizzazioni imprenditoriali a tutte le associazioni culturali”. Lo ha detto il presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, che ieri è intervenuto alla presentazione della candidatura di Venosa a Capitale italiana della cultura per il 2021.

“È necessaria una grande coesione territoriale sociale e politica. La Fondazione Matera Basilicata 2019 – ha aggiunto Adduce - è felice di sostenere questa candidatura e di ipotizzare un progetto di area che rifacendosi alla grande iniziativa ‘Capitale per un giorno’ metta a disposizione capacità progettuali e realizzative che possano stimolare creatività e innovazione soprattutto tra i giovani. Sarà possibile rafforzare anche dal punto di vista strutturale quest'area della Basilicata proprio grazie al progetto capitale italiana della cultura. In definitiva l'occasione è veramente felice per ripensare al ruolo di questa parte della Basilicata che ha il vantaggio di essere un giacimento culturale fantastico da Orazio a Gesualdo e così via".