Mps, tutti condannati a Milano: 7 anni e mezzo all’ex presidente Mussari

I vertici della banca ritenuti colpevoli per le operazioni irregolari usate per finanziare l'acquisizione di Antonveneta. Multe e sequestri per Deutsche Bank e Nomura.

Tutti condannati al processo milanese sulle operazioni irregolari del Monte dei Paschi di Siena. Il Tribunale di Milano ha condannato a 7 anni e 6 mesi di carcere Giuseppe Mussari, a 7 anni e 3 mesi Antonio Vigni e a 4 anni e 8 mesi Gian Luca Baldassarri, ex vertici di Mps tra gli imputati per le presunte irregolarità nelle operazioni effettuate dalla banca senese tra il 2008 e il 2012 per coprire le perdite dovute all’acquisizione di Antonveneta. I giudici hanno anche condannato Daniele Pirondini, ex direttore finanziario di Rocca Salimbeni a 5 anni e 3 mesi.

Antonio Vigni e Giuseppe Mussari in una foto d’archivio. ERNESTO ARBITRAGGIO/ANSA /COC

CONFISCHE PER 150 MILIONI DI EURO A NOMURA E DEUTSCHE

Il Tribunale ha disposto anche confische per un importo complessivo di oltre 150 milioni di euro nei confronti di Deutsche Bank AG, compresa la filiale londinese, e Nomura, imputate a Milano perché coinvolte nelle operazioni Alexandria e Santorini. I giudici della seconda sezione penale hanno anche condannato i due istituti di credito a sanzioni pecuniarie da 3 milioni di euro ed oltre. Nel processo sono stati condannati tutti gli imputati, sia persone fisiche che giuridiche. In particolare, i giudici hanno condannato Deutsche Bank Ag e Deutsche Bank Ag London Branch ad una sanzione pecuniaria da 3 milioni di euro, mentre per Nomura la sanzione pecuniaria comminata è di 3,4 milioni di euro. I pm avevano chiesto sanzioni pecuniarie più basse, da 1,8 milioni. La procura, invece, aveva chiesto confische da 444,8 milioni per la banca giapponese e di 440,9 milioni per quella tedesca, mentre i giudici le hanno disposte per 88 milioni a carico di Nomura e per 64 milioni a carico di Deutsche, compresa la filiale londinese. Per un totale, dunque, di circa 152 milioni di euro.

LA DIFESA DI DEUTSCHE BANK PRONTA AL RICORSO

L’avvocato degli imputati di Deutsche Bank condannati a Milano (tutti ex manager tranne uno) ha annunciato che proporrà il ricorso in appello: «Premesso che le sentenze si rispettano, voglio esprimere un grande stupore per il contrasto tra questo dispositivo e le risultanze emerse in dibattimento. Ma su questo leggerò le motivazioni. Essendo convinto della innocenza dei miei assistiti proporrò ricorso in appello convinto che le conclusioni saranno diverse».

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