Malattie rare, Asm e ass. Lupo: riaprirà sportello informativo

Dopo lo stop dovuto alla Pandemia, in occasione della giornata mondiale delle Malattie Rare che cade oggi, il Direttore Generale dell’ASM, Sabrina Pulvirenti insieme al presidente dell'Associazione "Gian Franco Lupo, un sorriso alla vita", Michele Lupo, annunciano la prossima riattivazione a Matera dello sportello "Malattie Rare Tiziana Statile”
Ritornare ad essere il punto di riferimento per le malattie rare è la finalità dello sportello istituito dall'Azienda Sanitaria Locale di Matera e dall'Associazione.
Lo sportello sarà attivo un giorno alla settimana presso la sede centrale dell'ASM in via Montescaglioso. Sarà gestito oltre che da personale sanitario interno all'ASM, da volontari qualificati dell'Associazione "Gian Franco Lupo", che ha anche lodevolmente assunto l'impegno di promuovere un corposo percorso di formazione e di collaborazione con medici di medicina generale (MMG) e pediatri di libera scelta. L'Associazione curerà, inoltre, specifiche campagne informative ed incontri di sensibilizzazione con gli utenti in linea con il Piano Nazionale Malattie Rare il quale definisce le malattie rare "patologie eterogenee, accomunate da problematiche assistenziali simili, che necessitano di essere affrontate globalmente e che richiedono una particolare e specifica tutela, per le difficoltà diagnostiche, la gravità clinica, il decorso clinico, gli esiti invalidanti e l'onerosità del trattamento".
Il Presidente dell'Associazione, Michele Lupo, ha annunciato che lo sportello sarà munito di un software di gestione che permetterà di informare sui diritti e sui possibili ausili che la legge prevede per chi è affetto da malattie rare.
“Grazie a questa sinergia fra ASM e Associazione "Gian Franco Lupo un sorriso alla vita" – afferma il Direttore Generale dell’ASM - le persone affette da malattie rare avranno un ulteriore punto di assistenza informativa al quale poter fare riferimento. Si comprende, dunque, l'elevato valore sociale che l'iniziativa ha per i pazienti e le relative famiglie che, quotidianamente, combattono queste patologie”.
  

Latronico al convegno “Progetto di comunità energetica a Calvello”

“Progetto di una comunità energetica a Calvello”, è il tema del convegno svoltosi ieri sera nella Sala del Convento Santa Maria de Piano al quale è intervenuto l’assessore all’Ambiente, Territorio ed Energia, Cosimo Latronico. L’esponente della Giunta regionale presieduta da Vito Bardi ha illustrato in particolare, nel suo intervento che riportiamo di seguito, gli aggiornamenti sull’iter per la costituzione di comunità energetiche e gruppi di autoconsumo collettivo contenute nel decreto del Ministero dell’Ambiente che è stato notificato nei giorni scorsi alla Commissione europea.

E’ notizia della scorsa settimana – ha detto l’assessore della Regione Basilicata Cosimo Latronico - che è stato notificato alla Commissione europea il decreto del Ministero dell'Ambiente con le regole per la costituzione di comunità energetiche e gruppi di autoconsumo collettivo, destinate a superare quelle transitorie che erano state messe a punto con il Milleproroghe del 2020. Regole che, in attuazione della direttiva Red II, recepita in Italia con il Dlgs 199 del 2021, andranno a definire il modello regolatorio, le tariffe e il sistema incentivante per favorire l'associazione tra condòmini o tra enti locali, terzo settore, cittadini, Pmi, al fine di consentire la produzione e lo scambio di energia da fonti rinnovabili.
La notifica in Commissione serve ad avviare la rituale procedura informativa cui sono sottoposte alcune normative tecniche. Un iter che dura tre mesi, prorogabili di altri tre nel caso dovessero emergere osservazioni da parte degli stati membri. Poi, il Dm potrà essere pubblicato in Gazzetta ufficiale per l'entrata in vigore.
La proposta – ha sottolineato Latronico - è incentrata su due misure: un incentivo in tariffa e un contributo a fondo perduto. I benefici previsti riguardano tutte le tecnologie rinnovabili, quali ad esempio il fotovoltaico, l'eolico, l'idroelettrico e le biomasse. Chi vorrà associarsi in una configurazione di autoconsumo potrà ottenere una tariffa incentivante sulla quota di energia condivisa da impianti a fonti rinnovabili. La potenza finanziabile è pari a complessivi cinque giga watt, con un limite temporale fissato a fine 2027.
Riguarderà invece solo le comunità realizzate nei comuni sotto i cinquemila abitanti, la misura che permette l'erogazione di contributi a fondo perduto fino al 40% dell'investimento. L'intervento può riguardare sia la realizzazione di nuovi impianti che il potenziamento di impianti già esistenti: in questo caso la misura è finanziata con 2,2 miliardi di euro del Pnrr e punta a realizzare una potenza complessiva di almeno due giga watt e una produzione indicativa di almeno 2.500 giga watt l'ora ogni anno. Chi otterrà il contributo a fondo perduto potrà chiedere di cumularlo con l'incentivo in tariffa.

Gruppi di cittadini, condomini, piccole e medie imprese, ma anche enti locali, cooperative, associazioni ed enti religiosi: chi sceglierà di associarsi ad una Comunità, dovrà innanzitutto individuare sia un'area dove realizzare l'impianto con tecnologie rinnovabili che altri utenti connessi alla stessa cabina primaria. Inoltre sarà necessario un atto costitutivo del sodalizio che abbia come oggetto sociale prevalente i benefici ambientali, economici e sociali. Il soggetto gestore della misura è il Gse che potrà verificare preliminarmente l'ammissibilità dei soggetti interessati al fine di garantire la possibilità concreta di accedere ai benefici della misura.

Il testo, rafforzato e arricchito dalla consultazione pubblica, - ha continuato Latronico - è uno strumento coerente con il doppio obiettivo del governo nazionale guidato dalla presidente Giorgia Meloni: la decarbonizzazione entro il 2030 e l'autonomia energetica.

Quanto alla tariffa spettante, negli allegati della proposta di decreto vengono indicate tre fasce di incentivi: per gli impianti di potenza fino a 600 kilowatt, la tariffa è composto da un fisso di 60 euro per megawattora più una parte variabile che non può superare i 100 euro per MWh; per gli impianti di potenza compresa tra 200 kW e 600 kW, il fisso è di 70 euro più un premio che non può andare oltre i 110 euro per MW; infine, per gli impianti sotto o pari ai 200 kilowatt, il fisso è di 80 euro più una tariffa premio non superiore ai 120 euro per megawattora. È poi previsto un fattore di correzione a seconda della zona geografica: 4 euro per megawattora in più per le Regioni del Centro (Lazio, Marche, Toscana, Umbria e Abruzzo) e 10 euro per MWh in più per quelle del Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombadia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto). Ovviamente, chiarisce il decreto, nei casi in cui è prevista l’erogazione di un contributo in conto capitale, la tariffa spettante subirà una decurtazione.

La proposta di provvedimento – ha concluso Latronico - chiarisce poi quali sono le spese ammissibili (dalla fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo ai collaudi tecnici e/o tecnico amministrativi) e prevede che l’esborso per le spese tecniche sia finanziabile in misura non superiore al 10% dell’importo complessivo ammesso a finanziamento. Le spese sono ammissibili nel limite del costo di investimento massimo di riferimento che è di 1.500 euro per kilowatt per impianti fino a 20 kW, di 1.200 euro per kW per impianti di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW, di 1.100 euro per kW per potenze superiori a 200 kW e fino a 660 kW e di 1.050 euro per impianti di potenza superiore a 600 kW e fino a 1.000 kW.
   

Ferrosud, Latronico: “Rinasce un sito produttivo importante”

“Rinasce un sito di grande importanza per la Basilicata, legato al settore ferrotranviario e radicato nella storia della città di Matera, che ora dovrà andare incontro alle sfide lanciate dall’innovazione tecnologica, con la produzione di treni diagnostici elettrici capaci di raggiungere 200 chilometri orari attraverso la rete elettrica, e dalla transizione energetica, a partite dalle opportunità derivanti dall’idrogeno. Agli obiettivi imprenditoriali e di sviluppo economico del territorio si sommano le prospettive occupazionali garantite ai 64 operai grazie all’accordo siglato nei giorni scorsi tra la Regione Basilicata, i sindacati, il commissario straordinario e la Mermec, società che ha perfezionato l’acquisto di Ferrosud con un investimento di 40 milioni di euro. Voglio fare i complimenti al Presidente Bardi e al collega Galella per questo storico risultato”.
È quanto dichiara l’assessore all’Ambiente ed energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, commentando la notizia dell’acquisto di Ferrosud da parte della società Mermec.
 

Alsia, Peperone di Senise IGP, risultati secondo anno FitoConsult

Martedì 28 febbraio, alle ore 17.00 presso l’aula consiliare del comune di Senise, nella zona industriale, si terrà un incontro tecnico che sui risultati del secondo anno del progetto FitoConsult (Servizi di consulenza fitosanitaria) dell’Agenzia di Sviluppo ed Innovazione in Agricoltura (ALSIA) per la qualificazione della filiera del Peperone di Senise IGP.
Interverranno il presidente del Consorzio di tutela del prodotto IGP Francesco Fanelli, per l’ALSIA il direttore Aniello Crescenzi ed il responsabile tecnico del progetto Arturo Caponero, e per l’Università della Basilicata – SAFE Paola D’Antonio e Costanza Fiorentino. Inoltre, illustreranno nel dettaglio gli interventi realizzati dal gruppo di lavoro dell’Agenzia Marcella Illiano e Pasquale Grieco.
Il progetto, fortemente voluto da aziende produttrici di peperone nell’area in cui ricade l’Indicazione Geografica Protetta, è nato nel 2022 in collaborazione con il Consorzio di tutela del prodotto IGP.
Lo scorso anno è stata avviata un’indagine epidemiologica per accertare le principali problematiche fitosanitarie della coltura in campo e nella fase di essiccazione, con particolare riferimento ai fitofagi ed agli agenti di malattie virali.
Sono stati inoltre realizzati trattamenti di sanificazione del seme a partire dal vivaio.
Le azioni intraprese hanno consentito una analisi accurata della filiera e la programmazione di interventi mirati a migliorarne la qualità, sono state rilevate nuove criticità, affrontate nel rispetto della normativa vigente e del Disciplinare di produzione.
Il monitoraggio delle avversità ha evidenziato quelle che potranno essere le sfide che si delineano per il prossimo futuro e che riguardano, tra l’altro, gli effetti dovuti al cambiamento climatico e la conseguenziale modifica degli agroecosistemi esistenti.
In questo nuovo scenario, la ricerca, la divulgazione, la consulenza e gli agricoltori saranno gli attori deputati a mantenere inalterato lo standard qualitativo di uno dei prodotti iconici della Basilicata.
 

Fonti rinnovabili, via libera a due impianti in Basilicata

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e con l’assenso del Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, ha licenziato positivamente i procedimenti di valutazioni di impatto ambientale di interesse nazionale, relativi a due importanti impianti da fonti di energia rinnovabile proposti territorio lucano. Lo annuncia l’Assessore all’Ambiente Territorio ed Energia, Cosimo Latronico, che rimarca il contributo importante della Regione Basilicata nel processo di transizione energetica della nazione.

Il primo impianto è stato proposto da EDISON e consiste nella realizzazione di un accumulo idroelettrico mediante pompaggio ad alta flessibilità da realizzarsi nel territorio del Comune di Pescopagano, della potenza stimata pari a 70 MW. Il progetto prevede principalmente la realizzazione di un bacino accumulo, da collegare tramite una condotta forzata, interamente interrata, al bacino di monte esistente (invaso Saetta) e relative opere di connessione alla RTN (Rete di Trasmissione Nazionale). Il bacino di valle sarà collegato con il lago Saetta mediante una condotta forzata interamente interrata.

La condotta, di lunghezza pari a circa 4,5 km, convoglierà le acque dell’invaso di monte ad una centrale in caverna per la produzione di energia elettrica, la quale sarà poi immessa in rete attraverso una sottostazione elettrica da realizzarsi in corrispondenza del bacino di valle.

Gli impianti di pompaggio alta flessibilità come quello in progetto, costituiscono una risorsa strategica per il sistema elettrico, stante la capacità di fornire – in tempi rapidi – servizi pregiati di flessibilità, necessari all’efficiente integrazione delle fonti rinnovabili non programmabili (eolico e fotovoltaico) nel mix energetico, assicurando al contempo adeguatezza, qualità e sicurezza del sistema elettrico nazionale.

L'impianto, che ha avuto il consenso anche delle amministrazioni locali, risponde alle esigenze di razionalizzazione dell'uso di fonti rinnovabili e la sua realizzazione viene proposta in un momento di attenzione per la questione energetica di grande interesse per l'intera nazione.

Il secondo impianto proposto dalla Società ERG Wind7 S.r.l. è finalizzato al potenziamento mediante riefficientamento di un impianto eolico esistente con sostituzione di 36 aerogeneratori ubicati nel Comune di Forenza, con 12 di grande taglia per una potenza massima installabile di nuova installazione pari a 54 MW, sempre sulla dorsale montuosa allineata NNE-SSO su cui ha sede l’abitato di Forenza.

Il parco eolico, prevedendo l’installazione del più moderno tipo di aerogeneratore, comporterà una drastica riduzione del numero di torri eoliche, dalle 36 esistenti alle 12 proposte, l’incremento di efficienza delle turbine proposte rispetto a quelle attualmente in esercizio. Porterà inoltre ad un ampliamento del tempo di generazione ed un aumento della produzione unitaria media. 

Bando “non metanizzati”, i dati dei comuni. Già prenotati 12 meuro

Al 16 febbraio 2023 sono state 1966 le istanze presentate per prenotare i contributi dell’Avviso Pubblico “Contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili a servizio delle unità abitative non allacciate alla rete metano ricadenti nel territorio lucano” per un importo complessivo di 11.801.251,70 euro, dei quali 2.592.048,20 euro in provincia di Matera e 9.030.253,50 euro in provincia di Potenza.
Una proiezione - a due mesi dall’apertura dello sportello - che se confermata indica come le risorse disponibili saranno del tutto prenotate ancora prima della scadenza del bando, prevista per il 31 dicembre.
Sono questi i dati più significativi presentati nell’incontro, convocato dall’assessore regionale all’Ambiente ed Energia Cosimo Latronico, con gli operatori economici, le associazioni, le organizzazioni di categoria e i sindaci per valutare l’andamento dell’Avviso.
“Apriamo oggi il confronto con tutti i soggetti interessati all’attuazione del bando cosiddetto “non metanizzati” – ha detto l’assessore Latronico - per comprendere quali sono gli eventuali elementi di criticità e mettere in campo nuove strategie condivise. Abbiamo fatto investimenti significativi, circa 90 milioni di euro per i prossimi anni, con un bando che dà aiuti concreti alle famiglie lucane non servite dal gas metano. Valuteremo attentamente le osservazioni e le richieste che ci giungeranno dagli stakeholder. Questo avviso, di pari passo con il ‘bonus gas’, ci aiuterà a costruire un’azione di sistema verso la transizione ecologica con risultati importati per le famiglie e l’ambiente”.
  

Pronto Soccorso ospedale Matera, sopralluogo in area cantiere

Si va verso la cantierizzazione del nuovo pronto soccorso dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera. Lo rende noto l’ASM, precisando che ieri si è svolto un sopralluogo nell’area dove sarà allestito il cantiere, al quale hanno preso parte il Direttore generale dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera, Sabrina Pulvirenti, i rappresentanti delle imprese che eseguiranno i lavori, insieme al personale dell’ufficio tecnico dell’ASM. Durante il sopralluogo c’è stata una prima valutazione sulle soluzioni tecniche, logistiche ed operative che saranno adottate durante il periodo dei lavori, per garantire una gestione efficiente e razionale del Pronto Soccorso. Infatti prima della cantierizzazione il Pronto Soccorso verrà trasferito in area attigua che garantirà spazi adeguati ed a norma.
L’intervento prevede la costruzione di una nuova struttura, adiacente a quella esistente, per una superficie di oltre 400 metri quadrati che si sommano ai 900 mq esistenti i quali saranno oggetto di ristrutturazione completa con il nuovo parco tecnologico. Il nuovo DEA (Dipartimento Emergenza Accettazione) di primo livello avrà anche una sala d’attesa più grande, pensata per accogliere oltre 70 utenti. I lavori prevedono lo start-up per la fine dell’imminente estate. 

Asm, Marcello Tricarico è il nuovo direttore amministrativo

L’Azienda Sanitaria Locale di Matera ha nominato il nuovo Direttore Amministrativo. Marcello Tricarico, lucano, 54 anni, laureato in "Economia e Commercio", ha firmato il contratto questa mattina, nella sede dell’ASM, alla presenza del Direttore Generale, Sabrina Pulvirenti e del Direttore Sanitario Giuseppe Magno.
Tricarico ha accumulato esperienze in direzioni amministrative generali ed in enti del Servizio Sanitario Nazionale, dell’igiene e della salute pubblica, ed è risultato idoneo nell’albo dei Direttori amministrativi della Regione Basilicata ai sensi del Delibera di Giunta Regionale n. 52 del primo febbraio 2023 avente ad oggetto: “Aggiornamento dell’elenco regionale degli aspiranti all’incarico di direttore amministrativo e dell’elenco regionale degli aspiranti all’incarico di direttore sanitario di aziende ed enti del Sistema Sanitario Regionale di Basilicata di cui all’avviso pubblico approvato con DGR n. 404/2022”.
“Analizzeremo i bisogni – ha dichiarato Tricarico - e cercheremo di ottimizzare la distribuzione del personale esistente concentrandolo sulle funzioni che richiedono una maggior efficienza. Auspico, in questo senso, una proficua collaborazione con i direttori per affrontare in maniera propositiva le problematiche e costruire un percorso virtuoso volto a guadagnare la fiducia dei cittadini e degli utenti dell’ASM in funzione dei servizi offerti”.
Il nuovo Direttore Amministrativo ha sottolineato anche la necessità di “creare una interfaccia con le istituzioni, gli amministratori locali, le associazioni, per recepire proposte e suggerimenti al fine di adeguare, in maniera condivisa, la risposta dell’ente alle esigenze dei cittadini”.
“Ringrazio Marcello Tricarico per aver accettato l’incarico –ha dichiarato il DG, Sabrina Pulvirenti – con la consapevolezza del difficile compito che lo aspetta, e con la convinzione che potrà dare il massimo mettendo a servizio dell’ASM le proprie capacità professionali e la propria esperienza per migliorare la qualità dell’offerta assistenziale erogata”.
  

A Milano la mostra sul “Redentore” di Maratea

Resterà aperta fino a sabato 18 febbraio a Milano, la mostra “Il Cristo Redentore di Maratea” allestita nel cuore di Brera a Casa degli Artisti, nell’ambito degli eventi collaterali dell’APT e della Regione Basilicata realizzati durante la BIT - Fiera Internazionale del Turismo che si è tenuta dal 12 al 14 febbraio.

Inauguratasi sabato 11 febbraio, alla presenza del direttore generale di Apt Basilicata, Antonio Nicoletti, del sindaco di Maratea, Daniele Stoppelli, e dell'assessore comunale al Turismo, Valentina Trotta, la mostra propone un format espositivo che mette l’arte, la creatività e i giovani studenti lucani al centro di un nuovo racconto del patrimonio culturale e paesaggistico di Maratea, a partire dalla riscoperta di un’opera monumentale che rappresenta un importante landmark capace di mettere in risalto la bellezza incontaminata del luogo: la statua del Cristo Redentore progettata dall’artista Bruno Innocenti.

L'allestimento, voluto dall’Apt e dal Comune di Maratea, propone la ricerca inedita degli studenti del Liceo Artistico di Maratea eseguita sugli elaborati progettuali originali dello Studio San Giorgio dell’artista Bruno Innocenti, che progettò nei primi anni ‘60 la monumentale opera del “Redentore”. In mostra anche foto d'autore e rilievi in 3D della gigantesca statua.

L’esposizione è allestita presso la Casa degli artisti di corso Garibaldi a Milano, immobile di proprietà del Comune di Milano, gestito dall’omonima ATS di 5 soggetti non profit come luogo di sperimentazione e ricerca per artisti, centro di residenza, di produzione e fruizione aperto alla città.

“Siamo molto felici – afferma il direttore generale di Apt Basilicata, Antonio Nicoletti - di aver portato a Milano anche questo evento dedicato al Redentore di Maratea. La mostra rappresenta una delle iniziative collaterali dell’Apt durante la Bit a cui si aggiungono le tante conferenze organizzate nello stand da parte di tanti comuni e istituzioni pubbliche fra cui quella dedicata sempre a Maratea e al suo hinterland, organizzata dal Gal La Cittadella del Sapere, moderata dalla giornalista della Rai, Valentina Bisti a cui, fra gli altri, ha partecipato il grande attore e regista Carlo Verdone”.

Nel corso dell’incontro Verdone non ha mancato di esprimere il suo giudizio positivo nei confronti della Perla del Tirreno e in generale di tutta la Basilicata rimarcando che “le montagne lucane sono fra le più belle che abbia mai visto fino ad oggi”.  

Apt presenta alla Bit alcune delle attività per il 2023

“Lo scorso anno abbiamo presentato la Basilicata con i suoi attrattori, i parchi, la rete dei musei, le coste, e l’enogastronomia. Oggi raccontiamo la nostra regione per quel pubblico alla ricerca di nuove esperienze da scoprire e da vivere. Viaggiatori che si muovono e vivono seguendo le proprie passioni”. Lo ha detto il direttore generale di Apt Basilicata, Antonio Nicoletti, nel corso di una conferenza stampa alla Bit di Milano a cui hanno partecipato circa 50 giornalisti della stampa nazionale generalista e di settore.
“La nostra regione – ha aggiunto - è vasta e non interessata dal turismo di massa: un’opportunità da far conoscere ai turisti in cerca di luoghi esclusivi, ma a portata di mano, per viaggi che sono occasioni di scoperta, per attività che fanno stare bene con la mente e con il corpo, trovando la risposta ai propri bisogni di evasione, di benessere, nutrimento per le proprie passioni”.
Oggi la periferia è centrale anche nel settore del turismo, e la Basilicata è centrale nelle scelte dei viaggiatori più esigenti. Più accogliente che mai, sempre alle prime posizioni dei ranking dei viaggiatori, per il 2023 è anche tra le destinazioni mondiali consigliate da Vogue e, con le sue coste di Maratea e del Metapontino, anche da Forbes.com.
I borghi, lo stare bene, il mangiare sano, le aree protette e incontaminate in Basilicata camminano di pari passo con le tante attività in grado di rispondere alle diverse passioni dei turisti: dal trekking, all’arte contemporanea, dalle attività adrenaliniche al cicloturismo, dall’equitazione allo yoga, dalla musica al teatro di strada: destinazione ideale per un turismo sostenibile, di qualità e capace di creare benessere.
Per queste ragioni presentiamo oggi l’anteprima di alcune guide che ci accompagnano in questo itinerario. A partire dalla guida di Riza, curata dal prof. Raffaele Morelli, che aiuta il viaggiatore a scoprire i luoghi del benessere della Basilicata. La Guida di Repubblica sull’enogastronomia, con testimonianze di personaggi famosi del mondo della cultura e dello spettacolo dove è possibile scoprire cosa fare e gustare in Basilicata. E, infine la nuovissima guida di Trekking che presto troverete scaricabile sul nostro sito e da oggi sulla piattaforma koomot (scheda in cartella stampa).
Guide che ci aiutano a scoprire cosa fare in una natura selvaggia all’aria aperta e in luoghi incontaminati. Ne è un esempio il videodocumentario “Un’aquila come guida” realizzato con una microcamera istallata sul dorso del rapace e che alterna, appunto, immagini dall’alto con le attività che in quei posti si possono fare. (spot in cartella stampa).
Un racconto che proponiamo anche attraverso gli strumenti della contemporaneità come il videogioco “Pino’s way” ambientato nei nostri parchi, come il fumetto e l’accordo con Panini per ambientare 5 storie di Topolino in Basilicata, come XParks che invita a scoprire le nostre aree protette attraverso la realtà aumentata, o come il videogioco Toursikon che ci aiuta a scoprire, grazie all’iniziativa di un privato, i segreti di un piccolo comune, Tursi. (tutto in cartella stampa)
Il margine che diventa centro, la periferia che diventa primato, il piccolo che diventa luogo intimo, esclusivo, utile e sostenibile.
Penso, solo per citarne alcuni, al piccolo paese di Rapone dove ogni anno si organizza il festival della fiaba capace di coinvolgere attivamente bambini e adulti.
Oppure al Lucania Film Festival che da oltre 20 anni organizza un festival internazionale dedicato al cortometraggio in un altro piccolo paese della Basilicata, Pisticci.
E ancora in un altro piccolo comune della Basilicata, Salandra, si organizza il festival del cinedocumentario “Storie parallele”, mentre a Ruoti è protagonista la Graphic Novel.
Lungo l’elenco delle attività da vivere in Basilicata fra cultura e turismo. Dall’Atlante delle emozioni a Matera, una mappa della comunità che si attraversa scoprendo i ricordi deGli abitanti, progetto di Matera 2019, dal Marateale alla festa della Paesologia, ad Aliano, al Matera Film Festival, al festival Città delle cento scale, a Potenza.
Per non parlare dei tanti carnevali, di cui abbiamo un piccolo esempio qui alla Bit, che puntellano in modo diverso e singolare quasi tutti i comuni della regione, un modo per tenere vive tradizioni antichissime.
Alcune attività realizzate anche in collaborazione con la Fondazione Matera Basilicata 2019. A tal proposito è intervenuto il direttore generale della Fondazione Giovanni Padula: “La Fondazione Matera Basilicata 2019 riparte dall’eredità di Capitale Europea della Cultura 2019 e si propone di estendere una proposta culturale multiforme e contemporanea non solo agli abitanti ma anche ai visitatori della regione. Intendiamo ingaggiare il turista proponendo un’accoglienza ispirata dalla creatività. Insieme ad APT Basilicata proveremo a spingere il loro percorso di visita fino alle aree interne, ricche come vedremo durante i giorni della BIT di iniziative artistiche orientate a chi vuol viaggiare insieme alla cultura.
Un programma animato da molte forme artistiche, che farà conoscere ai turisti un grande poeta lucano come Rocco Scotellaro, nel centenario della sua nascita, provando a scoprire insieme a chi viaggia gli altri scrittori italiani con un legame profondo con le città e il territorio in cui hanno profuso il loro impegno civico e artistico. La diaspora dei lucani del mondo alimenta oggi il turismo delle radici in Basilicata e apriremo un canale rivolto a chi mantiene un legame profondo con la nostra regione, una specie di grande archivio digitale della diaspora”.
In conclusione Nicoletti ha quindi annunciato due importanti appuntamenti che si terranno nel 2023. La seconda edizione di Roots-in, la Borsa internazionale del turismo delle origini, dal tema “Il turismo delle radici e la rigenerazione dei borghi”, a Matera il 20 e il 21 novembre, e le celebrazioni per il centenario della nascita di Rocco Scotellaro.
Per queste celebrazioni – ha detto Nicoletti – come soggetto attuatore del progetto della Regione Basilicata abbiamo designato un comitato scientifico di altissimo livello con il coordinatore, Franco Vitelli, curatore dell’opera omnia del sindaco poeta di Tricarico, Goffredo Fofi, noto critico letterario e cinematografico, Sebastiano Martelli, dell’Università di Salerno, Giulia Dell’Aquila, dell’Università di Bari, e Giuseppe Appella, critico d’arte. Il comitato scientifico ha cominciato a lavorare su un programma che sarà presentato ufficialmente il 19 aprile e che vedrà iniziative a Tricarico, a Matera, a Potenza e in altre città italiane.
Dal suo canto l’Apt ha allestito una pagina web su cui far confluire non solo il programma della Regione Basilicata, ma tutte le attività che istituzioni e altri soggetti stanno programmando, a partire dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, la Lucana Film Commission, il Comune di Tricarico e le altre Iniziative di associazioni, pro-loco, Lucani nel mondo e così via in modo da offrire in uno spazio web tutte le informazioni su questo importante avvenimento culturale che ci accompagnerà per tutto l’anno.

  

Legittima la nomina del dg dell’ASM a commissario del CROB

Non vi sono illegittimità nella designazione di Sabrina Pulvirenti come commissario straordinario del Crob di Rionero in Vulture, in aggiunta alle sue mansioni di Direttore Generale dell’Azienda sanitaria locale di Matera.
Lo ha stabilito il Tribunale Amministrativo Regionale della Basilicata, respingendo il ricorso presentato dall’ex direttore generale del centro oncologico regionale, Cristiana Mecca, contro i provvedimenti adottati nell'ottobre 2022 dalla Giunta regionale lucana guidata dal Presidente Vito Bardi, e dallo stesso governatore Bardi.
I giudici amministrativi – si legge in una nota diffusa dall’ASM - hanno considerato equiparabile la risoluzione del contratto di lavoro con l’ultimo direttore generale del Crob, Gerardo Di Martino, a causa della sua "perdurante e prolungata assenza" dal lavoro, con la situazione di decadenza dall’incarico di un direttore generale, circostanza per la quale la legge prevede la possibilità di ricorrere ai nomi inseriti nella lista di idonei individuata al termine dell’ultima selezione per la nomina contesa. Lista in cui era stata inserita la stessa Mecca.

Altrettanto legittima è stata considerata dal TAR la valutazione compiuta dalla Giunta Regionale di Basilicata a favore del commissariamento e dell’indizione di una nuova selezione "per motivi di carattere economico" dal momento che la dottoressa Pulvirenti ha accettato di guidare il Crob, fino all’esito della selezione, "senza nuovi e maggiori compensi oltre a quelli già in godimento”.

Il TAR di Basilicata ha escluso, infine, anche l’illogicità che sarebbe stata rappresentata dal "contemporaneo svolgimento" da parte di Sabrina Pulvirenti "delle funzioni di direttore generale sia dell’Asm che del Crob, atteso che la nomina della controinteressata come commissario con i poteri di direttore generale del Crob è di carattere temporaneo, in quanto la Regione Basilicata ha contestualmente indetto il nuovo procedimento per la nomina del nuovo direttore generale del Crob”.  

Dip. Ambiente, presentata piattaforma per procedimenti digitali

“La digitalizzazione, come di recente ha chiarito anche il Pnrr, è una delle principali sfide per modernizzare l’azione della Pubblica amministrazione allo scopo di renderla efficace e trasparente, per il conseguimento degli obiettivi perseguibili e la condivisione dei processi con cittadini e imprese. Con questa consapevolezza, utilizzando le opportunità tecnologiche di cui oggi disponiamo, il Dipartimento ha avviato un percorso innovativo e strategico che si traduce nell’implementazione di questa piattaforma che renderà più semplice e veloce l’iter dei procedimenti amministrativi in materia ambientale ed energetica”.
È quanto ha detto l’assessore regionale all’Ambiente ed energia, Cosimo Latronico, intervenendo questa mattina alla conferenza stampa di presentazione della nuova piattaforma legata ai procedimenti digitali, assieme al direttore generale del Dipartimento regionale, Roberto Tricomi, al referente dell’ufficio Amministrazione digitale, Salvatore Panzanaro. Nel corso dell’incontro, i rappresentanti della società Dedagroup, che ha realizzato per l’ente la soluzione tecnologica, hanno simulato per i presenti la navigazione sulla piattaforma, dall’accesso tramite spid alla compilazione dei campi fino alla protocollazione delle pratiche.
Dal prossimo 3 marzo, cittadini e imprese dovranno presentare le proprie istanze esclusivamente attraverso la piattaforma, a cui si accede attraverso l’homepage del sito istituzionale della Regione, per i procedimenti legati a concessioni di aree del demanio pubblico dello stato (ramo idrico), nulla osta idraulico, valutazione di incidenza ambientale, segnalazioni di alberi monumentali, autorizzazioni legate agli impianti di rifiuti, autorizzazioni paesaggistica, provvisoria, idraulica e per le aree naturali.
“Quello di oggi è un punto di arrivo e al contempo di partenza per il cambiamento di approccio nei rapporti tra gli uffici regionali e l’utenza, fondato sulla partecipazione attiva all’azione amministrativa, in coerenza con quanto stabilito dalla normativa vigente. Un’azione importante, non solo per la realizzazione della transizione energetica, che richiama – ha aggiunto l’assessore – la centralità della Pubblica amministrazione nelle iniziative finalizzate allo sviluppo economico e sociale, ed evidenzia la necessità di momenti di dialogo e confronto con i portatori di interessi del territorio”.
  

All’Ospedale di Matera l’iniziativa “Cardiologie Aperte 2023”

La prevenzione primaria rimane la principale alleata della salute del nostro cuore. Con l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza di stili di vita corretti, da domenica 12 a domenica 19 febbraio, l’ospedale Madonna Delle Grazie di Matera aderisce all’iniziativa “Cardiologie Aperte 2023” promossa da “Fondazione per il tuo cuore” di ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri) con una settimana di consulti telefonici gratuiti per monitorare la salute del cuore. Lo rende noto l’ASM.

L’iniziativa nazionale di prevenzione cardiovascolare, giunta alla sua diciassettesima edizione, prevede l’attivazione da parte di ANMCO del numero verde 800 05 22 33 dedicato ai cittadini che potranno chiamare, gratuitamente, tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle 14 alle 16, e porre domande ai cardiologi sui problemi legati alle malattie del cuore.

Alle domande risponderanno 700 cardiologi ANMCO delle Strutture ospedaliere aderenti all’iniziativa, con 1600 ore di consulenza cardiologica gratuita. Per l’ospedale di Matera saranno a disposizione per rispondere telefonicamente alle domande dei cittadini i cardiologi Giacinto Calculli (dal 13 al 18 febbraio dalle ore 10 alle ore 12) e Michele Antonio Clemente (dal 13 al 15 febbraio dalle ore 14 alle ore 16).

La prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari si basa, oltre che sull’adozione e sul mantenimento di stili di vita salutari, sull’identificazione precoce e sull’adeguata gestione delle eventuali condizioni cliniche che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari, anche attraverso le opportune terapie laddove non sia sufficiente modificare gli stili di vita.  

Al, illustrato ai sindaci programma di risanamento e rilancio

Si è svolto presso la Regione Basilicata un incontro tra i vertici dell’Acquedotto lucano e il direttivo dell’Anci. Al centro del confronto con i sindaci il percorso di risanamento e di rilancio dell’Acquedotto che verrà presentato nella prossima assemblea dei soci.
Nella riunione è stato ribadito quanto già esplicitato nel programma presentato dall’Amministratore Unico, Francesco Andretta, nelle ultime assemblee. In particolare, l’intento è quello di procedere con l’adozione dello strumento tecnico New Co all’interno di una prospettiva fondata sull’unicità dell’Acquedotto, sulla continuità dell’attuale gestione, sulla salvaguardia dei posti di lavoro, sulla protezione dei fornitori e delle imprese del circuito e sul contenimento delle tariffe a beneficio degli utenti.
  

Rinnovabili, Latronico: serve autorizzazione unica energetica

"La proroga di VIA per il progetto di impianto eolico in Vietri di Potenza era un atto dovuto, date le condizioni immutate del contesto ambientale ed è stata rilasciata unicamente ai sensi di norma e in ottemperanza al giudicato del TAR di Basilicata". Lo afferma in una nota l'assessore regionale all'ambiente ed energia, Cosimo Latronico.

"A ogni modo - sottolinea Latronico - giova ricordare che la realizzazione dell'impianto potrà avvenire solo a seguito di rilascio di autorizzazione unica energetica.

La Regione ha già emesso una pronuncia sfavorevole in tale procedimento riguardante la proroga, ma tale decisione della Regione Basilicata è stata annullata dal TAR Basilicata, il quale in più parti della sentenza enuncia la necessità di svolgere la valutazione della compatibilità paesaggistica in seno alla conferenza di servizi di cui all'art. 12 del dlgs 387/2003, cioè nella successiva fase di rilascio dell'autorizzazione unica energetica.

Tale conferenza di servizi dovrà essere convocata solo a valle della proroga di VIA. Per cui l'allarmismo di queste ore non è in alcun modo giustificato", conclude Latronico.
  

Dopo Tricarico, ecografie anche in ospedali Policoro e Stigliano

L’azienda Sanitaria locale di Matera potenzia la rosa dei servizi della sanità territoriale con l’apertura degli ambulatori di ecografia a Stigliano e Policoro. Dopo l’annuncio della ripresa delle prestazioni ecografiche a Tricarico, dal prossimo 16 febbraio, l’ASM informa che da sabato 11 febbraio apre anche a Policoro l’ambulatorio di ecografia, dalle ore 8 alle ore 14, mentre a Stigliano le attività partono mercoledì 15 febbraio, dalle ore 9 alle 15. A dirigere gli ambulatori, aperti per un giorno a settimana, sarà il dottor Nicola Partipilo. Per garantire il miglior servizio di diagnostica ecografica nelle strutture sanitarie territoriali, la Direzione Strategica dell’ASM ha previsto anche un potenziamento degli apparati tecnologici.

Entro fine mese entrerà in funzione, nel presidio distrettuale di Stigliano, un ecografo di ultima generazione, acquistato con fondi regionali del “Programma Operativo Val d’Agri – Ospedale di Stigliano”. Altri ecografi ad alte prestazioni, in arrivo nelle prossime settimane, sono stati acquistati dall’ASM con i finanziamenti del Fondo per lo Sviluppo e Coesione e saranno destinati ai presidi di Tinchi e Stigliano. Per tutti i nuovi apparecchi è prevista anche la formazione dei medici per il loro utilizzo. “Continua la stretta vicinanza dell’ASM – si legge in una nota dell’ente - ai cittadini e ai sindaci dei comuni periferici per migliorare i percorsi di assistenza territoriale e le risposte all’esigenza clinica del paziente”. 

Spesa ambientale, Latronico: Basilicata tra le prime

“Il primato estrattivo della Basilicata ha contribuito a far maturare e consolidare negli anni l’attenzione della Regione nel settore delle politiche ambientali. La Basilicata è la settima regione italiana con il più elevato livello di spesa ambientale con 120 euro pro capite. Le performances, particolarmente virtuose rispetto alle altre regioni estrattive, evidenziano il buon livello della nostra Pubblica Amministrazione. Il peso degli investimenti nelle politiche ambientali è diretta conseguenza delle scelte della Regione Basilicata che vuole diventare un laboratorio permanente dove sperimentare soluzioni sfidanti in materia energetica e ambientale”.
È quanto ha dichiarato questa mattina a Matera l’Assessore all'Ambiente ed Energia, Cosimo Latronico nel corso della presentazione delle esperienze della Rete dei Conti Pubblici Territoriali organizzata dal Nucleo regionale CPT della Basilicata.
“Dal confronto tra i livelli pro capite di spesa ambientale con i valori medi delle altre regioni italiane – ha aggiunto Latronico - emerge il ruolo di primaria importanza della Regione Basilicata. La Basilicata si colloca molto in alto anche grazie all’ammontare delle royalties ricevute. Dall’analisi comparativa tra regioni italiane estrattive e non estrattive – ha sottolineato Latronico – emerge il dato che la presenza di attività estrattive a livello regionale non si associa sistematicamente a livelli di spesa ambientale pro capite della PA più elevati, a testimonianza della complessità dei fattori che determinano l’intensità dell’intervento pubblico in questo ambito e delle buone prassi adottate in Basilicata. Le manovre in campo energetico ed ambientale nell’ultimo triennio dalla Giunta Bardi – ha concluso Latronico - rafforzeranno l’incidenza delle politiche ambientali anche alla luce dei nuovi negoziati con le compagnie petrolifere che hanno liberato risorse aggiuntive per la transizione energetica ed ambientale della Basilicata”.

Congresso Legacoop Basilicata: l’intervento di Latronico

Pubblichiamo, di seguito, l’intervento dell’assessore all’Ambiente, territorio ed energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, al 12° Congresso Legacoop Basilicata, in corso di svolgimento al Centro polifunzionale Caritas di Tito Scalo.

Latronico si è soffermato, in particolare, sulle aree prioritarie di intervento necessarie per promuovere la transizione energetica verso un’economia a impatto climatico neutro, seguendo un percorso ordinato e graduale.
“Per quanto riguarda l’incremento del peso delle fonti rinnovabili nel mix energetico si rende necessario provvedere da un lato al potenziamento del parco impianti e, dall’altro, all’adeguamento delle infrastrutture di trasmissione e distribuzione in ottica “intelligente” e allo sviluppo di sistemi di accumulo per superare le intermittenze di produzione. LA Regione Basilicata ha finalizzato parte delle compensazioni ambientali con le compagnie petrolifere per assicurare il Bonus gas a oltre 130.000 utenti lucani e 88 milioni di euro per la misura Bonus e per il Bando non metanizzati, promuovendo un importante ricorso al rinnovabile. Sono già 2.000 le istanze per oltre 10 milioni di euro prenotate al momento”.

“Per l’elettrificazione dei consumi energetici – ha sottolineato l’esponente della Giunta regionale – gli interventi devono concentrarsi, in via prioritaria, verso i comparti del trasporto e degli usi civili, promuovendo da un lato lo sviluppo di una filiera industriale in grado di intercettare le potenzialità della transizione verso le motorizzazioni elettriche, dall’altro lo sfruttamento delle potenzialità legate alle nuove tecnologie per il riscaldamento/raffrescamento”.

“Sull’’efficienza energetica le maggiori opportunità – ha detto l’assessore all’Ambiente ed energia - riguardano il settore civile e, in particolare, interventi di riqualificazione del parco immobiliare orientati alla conversione in edifici a energia quasi zero, la diffusione di tecnologie perl’efficientamento energetico nell’edilizia come pompe di calore e teleriscaldamento, e lo sviluppo di soluzioni per la realizzazione di smart buildings.
L’iniziativa della Regione di acquistare i crediti di imposta maturati per i lavori con ecobonus e 110% per compensarli con i propri debiti fiscali, sostiene l’obiettivo della efficienza energetica e del risparmio energetico.
Su questo fronte, oltre che sulla promozione del turismo sostenibile, di stili di vita più responsabili, consumi e produzioni sostenibili (agricoltura), - ha precisato Latronico - la Regione Basilicata conseguirà importanti traguardi grazie al programma straordinario di supporto a 8 progetti di rigenerazione culturale dei borghi della Basilicata (per un importo complessivo di circa 50 milioni di euro): Magna Grecia, Aliano, Irsina, Colobraro, Rotonda (San Severino Lucano, Chiaromonte, Latronico, Nova Siri), San Costantino Albanese, Moliterno, Maratea, Vietri di Potenza.
Questi luoghi possono svolgere un ruolo decisivo nella risposta alle sfide poste dalla crisi climatica e pandemica: dalle politiche di mitigazione legate alle opportunità offerte dall’economia circolare a quelle di adattamento necessarie per continuare ad assicurare l’erogazione di servizi ecosistemici, fino alla costruzione di nuovi equilibri territoriali e sociali capaci di innalzare il livello di anti-fragilità delle nostre società”.

“La rigenerazione urbana – ha aggiunto l’assessore Latronico - ricomprende azioni e interventi che non riguardano solamente il recupero urbanistico o paesaggistico ma includono l’ambito della salvaguardia e della valorizzazione e delle risorse socioeconomiche, culturali e ambientali di un intero territorio, poiché strettamente correlata con quelle della salvaguardia dell’assetto territoriale, dell’ambiente, del paesaggio, con l’obiettivo di conferire maggior valore ai tessuti esistenti aumentandone la vivibilità, la qualità edilizia, la distribuzione dei servizi, l’efficienza nell’uso delle risorse.
Tre sono le principali categorie coinvolte dai processi di rigenerazione: le persone, le imprese e i luoghi.
In termini di persone, la rigenerazione mira a migliorare le competenze, le capacità e le aspirazioni per consentire loro di partecipare e di beneficiare delle opportunità;
con riferimento alle imprese essa mira a migliorare la competitività economica in termini di prestazioni aziendali per creare più posti di lavoro e generare prosperità a livello locale.
Per richiamare sia le persone che le imprese, la rigenerazione mira a migliorare dunque l’attrattiva generale, le qualità di un luogo e la sua resilienza da un punto di vista ecologico, sociale ed economico.
I tre elementi in equilibrio tra loro si combinano per assicurare la traiettoria ascendente di una località in modo sostenibile e a lungo termine.
Una ricerca condotta dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e dal CLES, finalizzata a valutare gli impatti economici e occupazionali per le misure di rigenerazione urbana, arriva alle seguenti conclusioni: l’investimento di 1 euro in rigenerazione urbana attiva un impatto sulla produzione pari a 3,2 euro e un valore aggiunto pari a 1,2 euro.
Le esperienze di successo insegnano che gli interventi di rigenerazione urbana sono tra gli investimenti che producono un maggiore impatto sociale, soprattutto se accompagnati da iniziative di innovazione sociale come lo sviluppo di servizi e modelli collaborativi e cooperativi che soddisfano i bisogni delle comunità creando relazioni e innalzando la qualità della vita”.

“Sul tema delle nuove tecnologie e nuovi vettori energetici, come l’idrogeno e i biocombustibili – ha detto ancora Latronico - per permettere lo sviluppo di vettori energetici alternativi è fondamentale intervenire sul fronte delle infrastrutture e delle reti (miscelazione con il gas, infrastrutture nuove o convertite) e sul fronte industriale e della mobilità. Per questo è stato pensato il bando Pnrr sull’idrogeno verde da biomassa per un importo di 18,5 milioni di euro”.

“Per ciò che attiene la promozione della sicurezza energetica – ha concluso Latronico - alla luce dell’evoluzione del contesto internazionale, si profila l’opportunità di rafforzare e diversificare le interconnessioni con l’estero e di presidiare le infrastrutture di approvvigionamento, con particolare riferimento al gas naturale”.

  

Senise, Latronico: “Lavori nuova condotta entro metà febbraio”

"Monitoriamo costantemente la situazione su Senise e possiamo dire che le erogazioni a zone alterne vi sono per circa 10 ore al giorno e l'acqua in paese arriva alla velocità di 11 litri al secondo (il flusso abituale è 25 l/s). La situazione resta ovviamente lontana dalla normalità e siamo vicini alla comunità Senise in questo momento così delicato. Per quanto riguarda i lavori della nuova condotta idrica, procedono speditamente e contiamo di completarli entro metà febbraio. Successivamente alla fine dei lavori, convocheremo una riunione con il sindaco, AQL e tutti gli enti preposti per progettare l’iter che deve condurci alla condotta alternativa, così da evitare in futuro che possa accadere un evento del genere. In pochi mesi risolveremo gli errori di decenni che oggi si stanno riversando sui senisesi". Lo afferma in una nota l'assessore all'energia e ambiente della Regione Basilicata, Cosimo Latronico.
 

Latronico: l’impegno del governo regionale per tutela delle coste

“Con la deliberazione n. 28 del 14 gennaio 2020 la Giunta regionale ha approvato le modalità attuative per l’aggiornamento del Piano Regionale delle Coste (PRC), demandando al dirigente generale del Dipartimento Ambiente l’adozione degli atti conseguenziali a questo provvedimento, che traccia le linee strategiche per un’attenta valutazione delle condizioni dei litorali della Basilicata e definisce in quale modo operare per difendere le coste e ristabilire gli equilibri ambientali compromessi, perseguendo l’obiettivo della ricostruzione delle spiagge in crisi strutturale. In tale contesto viene ripreso un tema importante per lo sviluppo e la salvaguardia delle aree costiere, tema fermo al 2016, quando l’allora Giunta regionale adottò una versione non completa di un piano di gestione delle aree che non ha concluso mai il suo iter di approvazione. Questa impostazione è finalizzata anche a facilitare il lavoro del Commissario Straordinario delegato volto alla realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e alla verifica dell’efficacia dei sistemi di difesa adottati fino ad oggi permettendo quindi una ridefinizione di interventi finanziati. Il Documento conferma l’impegno politico a redigere e ad approvare quanto prima non solo il Piano regionale delle coste ma anche di procedere alla revisione dell’intero impianto normativo in merito alla gestione delle aree del demanio marittimo. Intanto si sta lavorando anche alla revisione della legge regionale n. 39 del 2009 che disciplina le funzioni di programmazione, pianificazione e gestione integrata degli interventi di difesa della costa”.

Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Territorio ed Energia Cosimo Latronico, che è intervenuto ieri nel corso del convegno su “La sicurezza alla balneazione sulle coste lucane: l’area pilota di Metaponto Lido”, che si è svolto ieri pomeriggio nell’auditorium del Comune di Bernalda.

“Negli ultimi decenni – ha aggiunto Latronico - il deficit di trasporto solido dei corsi d’acqua della Basilicata ha determinato, con particolare rilevanza lungo la costa ionica, una crisi del sistema di alimentazione del litorale modificando sensibilmente gli equilibri che regolano la dinamica costiera. La causa principale del mancato apporto solido dei fiumi lucani è stata facilmente correlata alla realizzazione di invasi destinati ad uso irriguo, plurimo, industriale o per la produzione di energia elettrica, che hanno interessato, tra il 1955 ed il 1994, tutti fiumi ad eccezione del Cavone. L’apporto di sedimenti è stato ulteriormente ridotto dal prelievo di inerti lungo gli alvei e dalle opere di regimazione idraulica realizzate in questo periodo. Tra gli effetti più rilevanti del modificato equilibrio delle dinamiche costiere lungo la fascia ionica quello più evidente è stato un importante arretramento della linea di costa lungo ampi tratti di litorale ionico, che ha determinato significativi danni o limitazioni significative delle attività economiche presenti in quelle aree.
Nel corso degli anni, soprattutto nel settore nord orientale, sono stati eseguiti interventi più o meno localizzati finalizzati a contrastare il processo di arretramento della linea di costa i cui effetti sono stati di norma o inefficaci o non risolutivi”.

“L’aggiornamento del Piano Stralcio della Costa Ionica - ha detto ancora l’assessore -, riguarderà l’acquisizione di ulteriori dati, e quindi l’integrazione ed il completamento del quadro conoscitivo; contestualmente si procederà alla redazione del Piano Stralcio della Costa Tirrenica, per il quale oltre alle attività già previste per il primo aggiornamento della costa ionica, saranno realizzati ulteriori e mirate indagini finalizzate all’acquisizione dei dati necessari alla definizione del Piano ed alla popolazione del data base a supporto del Sistema informativo. La seconda fase prevedrà inoltre un programma dettagliato di monitoraggio dei parametri che sovrintendono alla dinamica costiera. Queste ultime attività saranno realizzate con innovative tecniche di rilevamento e monitoraggio di remote sensing, sia satellitari che attraverso l’uso di droni specializzati, con l’utilizzo di immagini sia ottiche che radar”.

“La nuova proposta di Piano prevede due distinte fasi e l’approvazione di due distinti stralci riguardanti il primo la costa ionica, il secondo quella tirrenica attraverso la riorganizzazione delle informazioni disponibili, anche in funzione della creazione di un S.I.T. dedicato, e ad integrare il Piano stesso sia con nuovi tematismi, e con un incremento della definizione dei dati geologici disponibili, con particolare riferimento agli aspetti inerenti la dinamica costiera ed al trasporto dei sedimenti lungo costa. Nella seconda fase è prevista l’approvazione del secondo aggiornamento del Piano Stralcio della Costa Ionica e del secondo stralcio della Costa Tirrenica. Il secondo aggiornamento del Piano Stralcio della Costa Ionica, riguarderà l’acquisizione di ulteriori dati, e quindi il completamento del quadro conoscitivo; contestualmente si procederà all’aggiornamento del Piano anche per la costa tirrenica, per la quale oltre alle attività già previste per il primo aggiornamento della costa ionica, saranno realizzate ulteriori e mirate indagini finalizzate all’acquisizione dei dati necessari alla definizione degli interventi ed alla popolazione del database a supporto del Sistema Informativo. Quest’ultima attività sarà svolta con la collaborazione dell’I.N.G.V. e dell’Agenzia Spaziale Italiana”.

“Sulla base delle conoscenze acquisite per il litorale ionico lucano e delle prime elaborazioni condotte sulla dinamica costiera – ha concluso Latronico -, pur non trascurando gli effetti che hanno avuto le barriere soffolte nel ridurre l’energia e quindi il potere erosivo delle mareggiate, nel documento preliminare al PRC si sottolinea la necessità di prevedere interventi finalizzati principalmente e prioritariamente ad impedire la perdita continua dei sedimenti costieri trasportati verso nord est dalle correnti longshore, evitando che questi si disperdano poi nei canyon della valle di Taranto. Attualmente è in corso la procedura di VAS del redigendo piano stralcio fase 1 il cui obiettivo è quello di intervenire sulle decisioni ‘a monte’ e durante tutto il processo di formazione e approvazione del Piano, al fine di orientare le scelte verso la posizione più sostenibile”.