Asm assume 86 unità lavoratove

L’Azienda Sanitaria Locale di Matera ha dato il via libera all’assunzione di nuovo personale sanitario e alla stabilizzazione di quello già in servizio. A darne notizia è il Direttore Generale dell'ASM, Sabrina Pulvirenti, che in questi giorni ha firmato una serie di delibere per il potenziamento delle risorse umane in forza presso le strutture sanitarie di Matera e provincia, attraverso l’assunzione di nuovo personale medico, infermieristico, tecnico ed amministrativo e la stabilizzazione di quello interno, con la stipula di contratti a tempo indeterminato, per un totale di 61 unità. A queste si aggiungono altre 17 unità di personale infermieristico assunto a tempo indeterminato negli ultimi mesi, proveniente dallo scorrimento della graduatoria di mobilità interregionale. Delle 61 unità assunte, 41 derivano dalla procedura di stabilizzazione Covid, mentre 20 sono state assunte con la procedura di immissione in ruolo. L’ASM ha assunto, inoltre, 7 unità di personale amministrativo di livello C e 18 amministrativi di livello D che andranno a migliorare le performance dei servizi sanitari.

“Unica tra le aziende sanitarie lucane, l’ASM ha già espletato tutte le procedure previste per legge – afferma il DG, Pulvirenti -firmando quasi tutti i contratti a tempo indeterminato ed immettendo in ruolo tutti i profili previsti già a partire dal primo gennaio 2023. L’Asm ha pubblicato anche gli avvisi per attivare le collaborazioni con i medici specialisti ambulatoriali (ex sumaisti). L'attivazione di nuove collaborazioni specialistiche ambulatoriali permetterà di incrementare le prestazioni diagnostiche e terapeutiche erogate negli ambulatori e nei laboratori territoriali o ospedalieri”.

Oltre alle procedure di assunzione e stabilizzazione, l’Azienda Sanitaria di Matera ha attivato la Progressione economica orizzontale (PEO) e la Progressione verticale.
“La progressione verticale per i ruoli amministrativi, dopo la valutazione dei titoli posseduti ed acquisiti nell’arco della carriera - conclude il DG, Pulvirenti- rappresenta un importante riconoscimento delle professionalità che favorisce il miglioramento organizzativo e il potenziamento dell’Azienda attraverso la valorizzazione del personale interno”.

“Non posso che esprimere grande soddisfazione –ha commentato l’assessore regionale alla Salute e Politiche della persona, Francesco Fanelli- per le assunzioni e le stabilizzazioni del personale del comparto sanitario in corso di realizzazione. In questo particolare momento storico della sanità, non solo lucana, ma nazionale, abbiamo bisogno di tutte le risorse disponibili, che si rivelano sempre più preziose per l’erogazione dei servizi e che si vanno ad inserire nel globale processo di ammodernamento delle infrastrutture e delle tecnologie che stiamo implementando su diversi fronti. Allo stesso tempo, ritengo che sia doveroso riconoscere una stabilizzazione ai tanti lavoratori che si sono spesi senza remore in questi anni difficili di emergenza e che hanno continuato a farlo in questi mesi”.
Infine occorre ricordare che, in attesa dell’approvazione della Legge di Bilancio, l’ASM sta provvedendo alla proroga di tutti i contratti in scadenza al 31 dicembre, in modo da permettere al personale di maturare gli anni di servizio necessari ai fini della stabilizzazione.
  

Il 29/12 inaugurazione nuovo padiglione ospedale di Melfi

Giovedì 29 dicembre 2022, alle ore 10.00, sarà inaugurato il nuovo padiglione dell’Ospedale ‘San Giovanni di Dio’ di Melfi. Lo comunica il direttore generale dell’Aor San Carlo, Giuseppe Spera, che, nel “ringraziare l’Azienda Sanitaria di Potenza, titolare dell’intervento ai sensi della LR n. 2 del 2017, e il personale tecnico di ASP e AOR, coinvolti nell’iter di trasferimento dell’opera”, sottolinea come il nuovo fabbricato “assicurerà finalmente un adeguato ingresso all’ospedale e ospiterà il servizio cassa, la risonanza magnetica, la sala prelievi, il Gruppo Operatorio ed aree di degenza a varia intensità di assistenza. Tale opera – aggiunge il dg Spera - rappresenta un essenziale tassello per le successive fasi di ammodernamento dell’importante Presidio Ospedaliero, destinatario di ulteriore rilevante intervento infrastrutturale nell’ambito del PNRR”. All’inaugurazione parteciperanno il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, l’assessore alla Salute e alle Politiche Sociali, Francesco Fanelli, il sindaco di Melfi, Giuseppe Maglione, e il vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa, SE Mons. Ciro Fanelli, oltre alla direzione strategica dell’Azienda ospedaliera regionale San Carlo”, alla direzione medica del presidio di Melfi e agli operatori sanitari dello stesso ospedale.

Acqua, Latronico incontra il nuovo commissario EIPLI

L'assessore all'Ambiente e all'Energia della Regione Basilicata Cosimo Latronico ha incontrato oggi il nuovo commissario dell'EIPLI, Ente per lo sviluppo dell'Irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia Provincia di Bari, Luigi Giuseppe Decollanz. Al centro dell'incontro, cui ha partecipato da remoto anche il presidente della Regione, Vito Bardi, la strategia di rilancio delle attività dell'Ente, strategico per la valorizzazione della risorsa idrica lucana, l'incremento della capacità degli invasi lucani, la valorizzazione dei bacini ai fini energetici, e il rafforzamento degli schemi idrici. "Come ha detto oggi il presidente Bardi, l'acqua è la cifra identitaria della Basilicata. Dobbiamo recuperare il tempo perduto, valorizzare il nostro oro blu, la risorsa più importante della Basilicata e portare benefici tangibili alle imprese e alle famiglie lucane, così come già abbiamo fatto per il gas. Mi farò personalmente promotore di un incontro a breve con Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare nel governo Meloni, per convenire un rilancio della governance al fine di tutelare gli interessi e le specificità della Basilicata", afferma a margine Latronico.

“Basilicata fra le destinazioni turistiche d’eccellenza nel 2023”

La Basilicata è tra le 12 migliori destinazioni al mondo da visitare nel 2023. Lo dice la prestigiosa rivista “Vogue”, che in questo fine anno ha inserito la Basilicata nella sua speciale short list insieme a Giappone, Scozia, Patagonia, Singapore... Non si tratta solo di destinazioni già famose, ma come dice il managing director di Virtuoso, il principale network al mondo per il turismo di lusso, a creare tendenza oggi sono anche le vacanze "intenzionalmente isolate", in luoghi remoti e poco abitati, per lasciarsi tutto alle spalle.

“L'inserimento della Basilicata nella selezione più esclusiva della prestigiosa rivista Vogue, nella sua edizione internazionale, ci inorgoglisce perché significa che non abbiamo seminato invano. È un risultato che appartiene a tutte le istituzioni e a tutti gli operatori della filiera turistica lucana, ma al tempo stesso ci consegna ulteriori responsabilità. Dobbiamo rafforzare il nostro operato, coordinandoci nella realizzazione e nella promozione di un'offerta turistica di qualità, con una crescente vocazione internazionale, andando incontro alle preferenze di un mercato che esiste e che ci dedica sempre maggiore attenzione”, afferma il direttore generale di Apt Basilicata, Antonio Nicoletti.

“Come esploratore ossessivo dell'Italia meridionale – scrive Liam Hess, redattore di Vogue – la mia scommessa va sulla Basilicata come regione emergente da tenere d'occhio (e idealmente da visitare) nel 2023. I viaggiatori potrebbero già conoscere le antiche grotte, le tortuose salite e le chiese barocche di Matera — la città è stata anche lo sfondo di un adrenalinico inseguimento automobilistico nel più recente film di Bond, No Time to Die — ma questa regione ancora da scoprire vanta anche spiagge incontaminate, una storia affascinante e frutti di mare freschi da leccarsi le dita. Cercate la base perfetta? Dirigetevi verso Maratea, la cosiddetta "perla del Tirreno".

Vogue è la più importante rivista nel settore della moda e del Lifestyle. I suoi numeri sono da capogiro: l’edizione cartacea è letta ogni mese da 22,5 milioni di persone, l’edizione digitale da più di 80 milioni di lettori (visitatori unici), mentre sui social è seguita da 167 milioni di follower.

 

NUOVO BLOCCO PARTO ALL’OSPEDALE MADONNA DELL GRAZIE DI MATERA

L’ospedale Madonna della Grazie di Matera avrà un nuovo blocco parto che potenzierà l’attuale servizio ostetrico ginecologico. Con delibera n. 882 del 27 dicembre 2022, è stata aggiudicata la gara per la realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica, di circa 600 metri quadrati, che sorgerà in contiguità del corpo A dell’ospedale materano, adiacente al blocco operatorio.
I lavori della nuova struttura avranno inizio a partire da marzo 2023 e si concluderanno in un periodo di un anno e otto mesi. L’opera, dal costo di 1milione e 890mila euro, è finanziata dal Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020, da risorse ASM autorizzate con delibera di Giunta Regionale, e con fondi derivanti dal Decreto Aiuti. Il progetto prevede tre sale parto, di cui una attrezzata per il parto in acqua, 3 sale travaglio con annesse aree osservazione post parto, un ambulatorio dedicato alle gestanti, una sala di attesa per gli accompagnatori e tutti gli ambienti tecnici e funzionali previsti dall’attuale normativa.
Peculiarità del progetto, oltre ad una rinnovata funzionalità degli spazi rispetto all’attuale blocco parto, è il collegamento diretto con il blocco operatorio del quale una sala operatoria sarà dedicata esclusivamente alle attività ostetriche e ginecologiche.
“L’ospedale di Matera si doterà di un blocco parto di alto livello, moderno ed efficiente – afferma il Direttore Generale dell’Asm, Sabrina Pulvirenti- che garantirà la migliore assistenza alla gravidanza con spazi dedicati, riservati e tranquilli. Le aree per l’assistenza ostetrica e neonatale saranno funzionalmente collegate tra loro e con la sala operatoria in modo da garantire elevati standard di sicurezza, pur garantendo la possibilità di vivere il parto come evento naturale”.
 

CER, OLTRE L’INDIVIDUALISMO

La CCIAA di Salerno potrebbe favorire le Comunità Energetiche Rinnovabili contribuendo a finanziare studi di fattibilità, che rappresentano l’investimento iniziale di cui devono farsi carico

Sul territorio salernitano si sta lavorando per rendere presto realtà le Comunità Energetiche Rinnovabili. Quale potrebbe essere il ruolo delle Camere di Commercio?

C’è molto interesse per questo strumento che può rivelarsi prezioso per lo sviluppo dell’economia del nostro territorio e foriero di un nuovo modo di ragionare per e tra le imprese. La Camera potrebbe favorire le CER contribuendo a finanziare gli studi di fattibilità, che rappresentano l’investimento iniziale di cui la CER deve farsi carico. Nel caso di Buccino, Confindustria Salerno ci ha manifestato l’interesse di un gruppo di imprese di costituire una CER. La stessa proposta, in futuro, potrebbe arrivare anche da altre associazione di imprese energivore con grossi spazi disponibili per l’installazione degli impianti. La Camera vuole sostenere tale iniziativa non solo per gli effetti benefici che potrebbe comportare ma anche per enfatizzare la positività che c’è dietro a questo approccio, capace finalmente di  superare frammentazioni e individualismi che tanto hanno nuociuto alla crescita del nostro territorio. La sinergia è la chiave giusta per lo sviluppo.

Avete pensato a misure di sostegno mirate per il caro energia?

Attualmente due sono gli interventi allo studio. Il primo potrebbe essere un voucher per audit energetici, in grado di restituire all’azienda una diagnosi puntuale sui consumi e sulle soluzioni per un miglioramento in termini di efficientamento energetico. La seconda, invece, l’istituzione di uno sportello di consulenza che consenta alle imprese di leggere nel modo corretto la bolletta energetica, così da ricevere informazioni e soluzioni specifiche per l’ottimizzazione delle fatture.

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Latronico: “PNRR, finanziato progetto EGRIB da 9,7 milioni”

"Con Decreto del MITE n. 206 del 21.12.2022 è stato finanziato l’intervento “Realizzazione di impianti di essiccazione dei fanghi di depurazione - Viggiano e Baragiano” per un importo complessivo di € 9.701.531,60, candidato dall’EGRIB nell’ambito del Bando PNRR – M2C1.1.I1.1 – Linea C – Proposte volte all’ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e alla realizzazione di nuovi impianti innovativi di trattamento/riciclaggio per lo smaltimento di materiali assorbenti ad uso personale (PAD), i fanghi di acque reflue, i rifiuti di pelletteria e i rifiuti tessili (Ai sensi del decreto del Ministero della transizione ecologica n. 396 del 28 settembre 2021 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 15 ottobre 2021).
Con tale intervento, che ha come obiettivo il trattamento dei fanghi – prodotto di scarto degli impianti di depurazione, la Basilicata si avvia verso un percorso teso a ridurre i costi per lo smaltimento dei fanghi degli impianti di depurazione, fino ad oggi portati fuori regione con elevati costi di trasporto e di conferimento.
Il percorso avviato ha l’obiettivo di raggiungere la piena autonomia nella gestione del Servizio Idrico Integrato e dei Rifiuti". Lo afferma in una nota l'assessore all'Ambiente ed energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico.
  

DECARBONIZZAZIONE, ELETTRIFICAZIONE E DIGITALIZZIONE: I TRE PILLAR DI ENEL

L’impegno del Gruppo per rendere ogni comunità energetica un vero e proprio ecosistema efficiente e sostenibile. Ne parliamo con Roberto Marconi, Key Account Manager Flexibility Solutions Enel X Italia

 

Ingegner Marconi, complice la fame energetica e lo slancio del PNRR nel favorire la diffusione delle modalità di autoproduzione e autoconsumo collettivo, le Comunità energetiche rinnovabili cominciano a diffondersi anche nel nostro Paese. Ma cosa sono le Cer e quali sono i vantaggi di aderire a una comunità energetica per cittadini e imprese?

Grazie al recepimento della Direttiva Europea RED II (2018/2001/UE), anche in Italia è possibile sviluppare modelli associativi tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali e PMI che decidono di unire i propri sforzi con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale. Le CER stimoleranno l’autonomia energetica e la decarbonizzazione delle aree industriali, riducendo il costo energetico e rendendo sempre più sostenibile l’uso della rete elettrica locale. È importante infatti che tutta l’energia rinnovabile prodotta dagli impianti interni alla CER sia consumata contemporaneamente, così da minimizzare gli impatti sulla rete elettrica e massimizzare l’incentivo ricevuto. In sintesi, quindi i vantaggi si riassumono in:

  • Economici – gli incentivi per l’energia prodotta e autoconsumata creano un “reddito energetico” da redistribuire;
  • Ambientali – riduzione della CO2 e annullamento delle perdite di rete;
  • Sociali – l’aggregazione sociale stimola i partecipanti alla condivisione rivolta alla sostenibilità urbana, diventando così protagonisti della transizione energetica.

Qual è la differenza tra sistemi di autoconsumo e una CER?

Il sistema di autoconsumo collettivo premia il comune interesse di utenze collocate tutte in un unico edificio, si presta quindi ad avere benefici limitati dalle effettive capacità di generazione e consumo al di sotto di un unico tetto. La Comunità energetica rinnovabile, invece, estende questo confine fino a tutto il territorio coperto dalla stessa cabina elettrica primaria, permettendo quindi di disporre di un portafoglio di utenze differenziato e soprattutto di capacità di generazione rinnovabile più ampia.

Enel ha una grossa tradizione nelle rinnovabili ma, nello specifico, qual è il ruolo di Enel X in una Comunità Energetica Rinnovabile tipo?Roberto Marconi

Enel X, che ha da sempre l’obiettivo di velocizzare l’innovazione e guidare la transizione energetica, si pone come importante acceleratore del processo di diffusione delle comunità energetiche rinnovabili. Possiamo offrire ai soggetti interessati le soluzioni e i servizi per dar vita e far crescere in modo virtuoso la comunità energetica: dalla realizzazione degli impianti fotovoltaici alla creazione e gestione tecnico/economica della comunità stessa, dal monitoraggio dello stato di servizio della comunità agli stimoli all’elettrificazione dei consumi attraverso tecnologie efficienti (pompe di calore, piani cottura a induzione ecc.) e piattaforme digitali. Per rendere ogni comunità energetica un vero e proprio ecosistema efficiente e sostenibile.

La burocrazia pesa molto nell’avvio di una CER?

Il modello necessita di una particolare attenzione e conoscenza di dettaglio della materia, in modo da poterne assicurare l’avvio e la corretta gestione per gli interi 20 anni di vita. Enel X offre la migliore expertise in tal senso, derivante dai diversi progetti che stiamo studiando in Italia e all’Estero.

Il limite dei 1000 kilowatt di produzione massima non è un freno allo sviluppo delle comunità energetiche tra imprese?

La forte propensione alla elettrificazione dei consumi richiederà, in un futuro ormai prossimo, importanti quantità di energia rinnovabile, soprattutto nelle vicinanze di aree industriali, per questo il limite ad 1MW per ciascun impianto potrebbe non essere il miglior risultato per la minimizzazione dei costi di realizzazione.

Quali regole tecniche sono necessarie per calibrare bene gli impianti perché produzione e consumo si equivalgano o quasi?

Lo scopo della CER è la “socializzazione” della produzione e del consumo di energia rinnovabile locale quindi, fondamentale, sarà lo sviluppo della sua capacità generativa in risposta ai fabbisogni energetici sottostanti: nessun kWh dovrà essere prodotto senza che ci sia un utente ad attenderlo.La CER di Enel X deve essere vista come vivente, nasce con un suo progetto “ancora” e si sviluppa massimizzando gli sforzi di tutti coloro che manifestano il loro interesse, anche in tempi diversi!

In Sardegna avete portato a compimento un importante progetto. È un modello ideale e scalabile quello realizzato?

Le CER si rivolgono, tra l’altro, anche alle PA, così da rendere “sociale” l’energia che può essere generata attraverso le superfici nella loro disponibilità, aumentando il contrasto alla povertà energetica e sviluppando un supporto alle attività imprenditoriali del luogo. Il caso Sardegna si inserisce proprio in questo contesto; per Enel è ulteriore motivo di orgoglio perché sta investendo molto nel progetto Sardinia Isola Verde, che mira a renderla la prima regione Carbon Neutral di Italia.

Green e digitale offriranno nei prossimi anni nuovi spazi di occupazione. Anche le CER possono creare nuovo lavoro?

Assolutamente sì! La transizione energetica in Enel viene declinata secondo 3 pillars: Decarbonizzazione, Elettrificazione e Digitalizzazione; riteniamo quindi che il futuro sostenibile di questo Paese, come per l’intero pianeta, non potrà prescindere dalle skill innovative che le nuove generazioni saranno capaci di iniettare nel mondo del lavoro.

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PNRR:FIRMATO PROTOCOLLO INTESA TRA ASM E AMBITI SOCIO TERRITORIALI

E’ stato firmato ieri, a Matera nella sede dell’ASM, il protocollo di intesa con gli Ambiti Socio Territoriali (ATS) della Provincia di Matera per l’attuazione del PNRR Missione 5 “Inclusione Sociale” e Missione 6 “Salute”. L’intesa permetterà l’integrazione e il coordinamento socio sanitario tra l’ASM e Comuni, per la realizzazione e l’attuazione degli obiettivi previsti dal PNRR in ambito sanitario.
Gli Ambiti Socio Territoriali coinvolti sono “Matera”, “Bradanica – Medio Basento” (Comune capofila Irsina) e “Metapontino – Collina Materana” (Comune capofila Policoro). Alla firma del protocollo il sindaco di Irsina Nicola Morea, il sindaco di Policoro, Enrico Bianco e l’assessore alle politiche sociali del Comune di Matera, Valeria Piscopiello in rappresentanza del sindaco di Matera, mentre per l’ASM ha firmato il documento il Direttore Generale, Sabrina Pulvirenti.
L’Azienda Sanitaria di Matera rappresenta l’interlocutore privilegiato per la realizzazione dell’integrazione socio sanitaria nell’ambito di una programmazione di rete delle misure per evitare l’eventuale duplicazione di interventi. E’ inoltre finalizzata alla realizzazione di progetti ed iniziative condivise che determinino vantaggi per le comunità locali e per i cittadini, nonché per lo sviluppo di percorsi di prevenzione e promozione della salute. La collaborazione tra l’ASM e gli ATS, attraverso tavoli di lavoro congiunti ed attraverso l’attuazione di interventi specifici, migliorerà e renderà maggiormente efficiente la rete dei servizi territoriali coinvolgendo figure specialistiche in equipes multiprofessionali che garantiscano una presa in carico della persona, in particolar modo fragile, con approccio globale.
“Con la firma del protocollo – hanno commentato i Sindaci- si dà il via, ufficialmente, all’attuazione delle due missioni che permetteranno di fornire servizi fondamentali alle popolazioni locali”. Soddisfazione è stata espressa dal Direttore Generale dell’ASM, Sabrina Pulvirenti che ha aggiunto: “Ringrazio i sindaci con i quali, sin dall’inizio, è stato instaurato un dialogo franco che ha portato, in tempi brevi, alla sigla di questo importante protocollo che permetterà di attuare gli obiettivi del PNRR con un approccio multidisciplinare. Ciò consentirà di pianificare meglio i servizi, performando la qualità di vita del cittadino e generando una reale integrazione tra ospedale e territorio che rappresenta, dopo la malattia pandemica, il vero obiettivo del sistema sanitario regionale”.
  

A Potenza il Comitato di Sorveglianza del PO FESR 2014/2020

Si è svolto ieri a Potenza nella Galleria Civica di Palazzo Loffredo la seduta del settimo Comitato di Sorveglianza del Programma operativo FESR 2014/2020. Il Sindaco della Città di Potenza, Mario Guarente, ha portato i saluti di accoglienza ai Membri del Comitato presenti: i rappresentanti dell’Unità “Italia-Malta” della Direzione Generale Politiche regionali e urbane della Commissione europea e numerosi rappresentanti del Partenariato economico e sociale. Hanno preso parte in videoconferenza il Dipartimento Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Agenzia per la Coesione, alcune Amministrazioni Centrali ed altri componenti del Partenariato.

Ha presieduto i lavori, su delega del Presidente Bardi, l’Assessore alle Attività Produttive, Alessandro Galella, che ha manifestato soddisfazione per lo stato di avanzamento del PO FESR Basilicata 2014/2020 con oltre il 77% della capacità di spesa rispetto alla dotazione di 550 milioni di euro. L’Assessore Galella ha rimarcato il contributo in ottica anticiclica assicurato dal POR FESR durante il periodo pandemico, grazie ai contributi rivolti alle famiglie, alle imprese ed alla sanità per circa 85 milioni di euro, nonché il contributo alla ripresa con i tre Avvisi Pubblici a favore delle PMI delle città di Potenza e Matera e delle quattro aree interne. L’Assessore Galella ha mostrato apprezzamento per il lavoro condotto dall’Autorità di Gestione del PO FESR Basilicata 2014/2020.

Antonio Bernardo, Autorità di Gestione del PO FESR Basilicata 2014/2020, ha evidenziato che il target di spesa al 31.12.2022 è stato raggiunto e superato già da mesi ed ha relazionato sullo stato di attuazione dei 9 assi del Programma, richiamando le principali procedure selettive, le attività di accompagnamento e di accelerazione della spesa poste in essere nel corso del 2022 e le principali criticità incontrate dai beneficiari a causa della crisi congiunturale (es. aumento dei prezzi). L’Autorità di Gestione ha illustrato l’ipotesi di rimodulazione del POR FESR che si intende sottoporre all’approvazione del Comitato di Sorveglianza e della Commissione nel primo semestre del 2023 sulla base delle previsioni di spesa relative alle singole operazioni. È stata altresì fornita una breve informativa sull’attuazione del Programma operativo complementare (POC) Basilicata 2014/2020 al POR FESR e sulle modifiche apportate allo stesso nel 2022 inserendo la nuova azione che ha consentito di approvare l’Avviso Pubblico rivolto ai Comuni per l’adeguamento delle infrastrutture sportive esistenti.

La Commissione europea, l’Agenzia per la Coesione e il DPCOE hanno espresso apprezzamento per l’avanzato stato di attuazione del Programma, che fa presagire il raggiungimento degli obiettivi di spesa entro i tempi stabiliti dal Regolamento (CE) n. 1303/2013 (31 dicembre 2023), ed hanno assicurato la propria disponibilità nell’accompagnare la riprogrammazione di assestamento annunciata.

Sono stati illustrati al Comitato di Sorveglianza sei progetti significativi del POR FESR da parte dei rispettivi beneficiari: Azienda di Promozione Turistica (progetto Minecraft), E-Distribuzione (smart grid – Progetto di Potenza), E.I.P.L.I. (Ripristino dell’officiosità idraulica del canale di derivazione della traversa sul torrente Sarmento - invaso di Monte Cotugno), Unibas (progetto di cooperazione interregionale Urges), Comune di Irsina (adeguamento di un edificio scolastico), una impresa beneficiaria a valere sull’Avviso Pubblico per l’efficientamento energetico delle PMI.

Sono intervenuti al dibattito sullo stato di attuazione e sugli esiti delle valutazioni la Commissione europea (Lucio Paderi e Sebastiano Zilli), il Dipartimento Politiche di Coesione (Antonia Sanna), l’Agenzia per la Coesione Territoriale (Annamaria Poso e Emanuela Busignani), l’Università di Basilicata (Angelo Masi), Alleanza Cooperative Basilicata (Caterina Salvia), l’ANCI Basilicata (Sindaco di Tito Graziano Scavone), Confindustria Basilicata (Nicola Sileo), Consigliera regionale di Parità (Ivana Pipponzi), Comune di Potenza (Mario Guarente), Confimi Basilicata (Nicola Fontanarosa), l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli esperti contabili di Potenza e Lagonegro (Leonardo Critone), CNA Basilicata (Leo Montemurro).

Il DPCOE, l’Agenzia per la Coesione territoriale e l’Autorità di Gestione hanno presentato l’informativa sul Programma Interreg Grecia-Italia 2021-2027, approvato dalla Commissione europea il 1° aprile 2022, che per la prima volta includerà anche il territorio della Provincia di Matera e che prevede la istituzione di un “contact point” nella città di Matera.

Alfonso Morvillo, Dirigente Generale della Direzione Generale per la programmazione e la gestione delle risorse strumentali e finanziarie, ha fornito una informativa sul Programma regionale FESR e FSE plus 2021/2027 approvato dalla Commissione europea la settimana scorsa, illustrando i principali Assi ed obiettivi specifici che lo compongono.

In occasione della suddetta riunione del Comitato di Sorveglianza, lunedì 19 a Potenza, in compagnia dei soggetti beneficiari degli interventi, il rapporteur della Commissione europea, Sebastiano Zilli, l’Autorità di Gestione, Antonio Bernardo, e l’Assessore alla Programmazione del Comune di Potenza, Gianmarco Blasi, hanno visitato alcuni progetti attuati o in corso di attuazione nella città: il sottopasso di Via Calabria ed il cantiere per la realizzazione del sottopasso di Via Roma insieme al direttore FAL Matteo Colamussi; il cantiere per la valorizzazione della Torre Guevara insieme al Presidente della Provincia, Christian Giordano, ed al dirigente Enrico Spera; l’immobile dell’Azienda Sanitaria di Potenza di Via della Fisica con il Direttore D’Angola e la Dirigente Franca Cicale; i laboratori di due PMI insieme al Direttore Business di Sviluppo Basilicata, Marco Ponzio; il punto di accesso Wi-Fi di Piazza Mario Pagano. 

Le tende del Quatar all’ospedale di Matera non saranno smontate

Le tendostrutture nell’area dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera per le vaccinazioni Covid resteranno in uso all’Azienda Sanitaria Locale che continuerà ad utilizzarle per scopi sanitari. Lo rende noto l’ASM, che in una nota ricorda di averne fatto richiesta “all’Assessore regionale alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli, che ha preso in carico la proposta e se ne è fatto promotore, al fine di mantenere attive le strutture collocate nell’area, per usarle come presidi operativi durante le campagne vaccinali contro l’influenza ed il Covid, e anche come ambulatori delle nuove UCA, unità previste per rafforzare la continuità assistenziale, come stabilito dal nuovo modello nazionale di assistenza territoriale. Dunque, le tendostrutture, per la cui allocazione è stato realizzato un importante investimento tra opere infrastrutturali, impiantistiche e di sicurezza, non saranno smontate bensì permetteranno il potenziamento dei servizi dell’Ospedale di Matera e dell’ASM”.

“Le tendostrutture – afferma il Direttore Generale dell’Asm, Sabrina Pulvirenti- potranno essere utilizzate anche come ambulatori per i codici a basso impatto assistenziale (codici bianchi e verdi) migliorando i percorsi di arrivo al dipartimento di emergenza e accettazione che accolgono i codici gialli e rossi, cioè i casi di vera urgenza ed emergenza. Ancora una volta, nello spirito di collaborazione e vicinanza all’ASM, la Regione Basilicata, la Presidenza e l’Assessorato alla Salute confermano la centralità dell’Ospedale Madonna delle Grazie nel sistema sanitario regionale, smentendo, nei fatti, il mainstream dell’informazione che ipotizza lo smantellamento del nosocomio materano”. L’Asm a seguito del comodato d’uso gratuito concesso dalla Regione Basilicata ha già dato mandato ai propri uffici tecnici di espletare velocemente tutte le pratiche obbligatorie, tecniche e amministrative, presso i competenti uffici del Comune di Matera e del Genio civile, in modo da abilitare le strutture a queste nuove funzioni. 

Le Azioni per la tutela degli habitat marino-costieri

La Direzione Ambiente Territorio ed Energia della Regione Basilicata, ha attuato recentemente, una serie di azioni che delineano una strategia di tutela e conservazione della biodiversità sul territorio lucano con particolare riferimento ai siti Natura 2000 marino-costieri. Lo rende noto Cosimo Latronico, assessore all’Ambiente, territorio ed energia.
Per quanto riguarda gli 8 siti Natura 2000 delle coste lucane, sono vigenti 2 Piani di Gestione in attuazione della normativa comunitaria (Direttiva Habitat 92/43/CE) al fine di mantenere gli habitat in uno «stato di conservazione soddisfacente».
Recentemente è stato riconosciuto, nell’elenco UE un nuovo sito Natura 2000: IT9220300 - Mare della Magna Grecia, grazie al ricco contingente di mammiferi marini: delfini, megattere, capodogli, ed in particolare: il Tursiops truncatus un delfino ritenuto vulnerabile dal IUCN e la Caretta caretta, la tartaruga marina, che utilizza l’habitat caratterizzato dalla Cymodocea nodosa, come prateria di alimentazione e che predilige le due coste lucane per nidificare.
L’Ufficio Parchi Biodiversità Tutela della Natura ha avviato il progetto pilota "Attuazione MTC e Piani di Gestione ZSC: mitigazione degli impatti ambientali" afferente al Programma INNGREENPAF, al fine di attuare specifiche azioni orientate alla mitigazione degli impatti e alla sperimentazione di buone pratiche in termini di governance e fruizione degli otto siti marino - costieri lucani. Le azioni progettuali sono state delineate in coerenza con le indicazioni della Direttiva sulla Strategia per l’Ambiente Marino (2008/56/CE), tra queste: la raccolta di rifiuti “marine litter” in mare e la mitigazione dei loro impatti, delineate dal relativo Programma Nazionale di Misure.
Si è inteso pertanto coinvolgere direttamente i Comuni costieri, recependo le indicazioni ritenute coerenti con le impostazioni del progetto, finanziato sui fondi PO FESR (oggi POC Azione n. 10).
L’Ufficio Parchi, Biodiversità Tutela della Natura, che coordina l’intero progetto, ha sottoscritto un disciplinare attuativo con le amministrazioni di BERNALDA, SCANZANO JONICO, POLICORO, PISTICCI, ROTONDELLA e NOVA SIRI, individuate quali soggetti attuatori delle seguenti azioni progettuali:
• Azione n. 2 Fornitura e istallazione raccoglitori per la raccolta differenziata
• Azione n. 3 Raccolta beach litter sugli arenili
• Azione n. 5 Individuazione e rimozione discariche
La Regione Basilicata ha iniziato a trasferire le risorse finanziarie, già impegnate a favore dei Comuni costieri, per la realizzazione degli interventi.
Un ulteriore attenzione a questi delicati ecosistemi è rappresentata dalla partecipazione dell’Ufficio Parchi al progetto LIFE SEA.NET, approvato recentemente dalla UE, che consentirà la redazione di adeguati strumenti normativi e gestionali per il Sito marino Natura 2000 “Mare della Magna Grecia” (300 Kmq nel mare Jonio), nonché di sperimentare buone pratiche in termini di governance e fruizione degli 8 altri siti marino - costieri anche con la partecipazione di portatori di interesse del territorio e del mare lucano.



  

Trasporto dializzati, risolta la vicenda dei rimborsi Asm

Si è risolta positivamente la vicenda del rimborso della quota IVA per il trasporto dei pazienti dializzati afferenti all’ASM di Matera. Con la determina n. 3084 del 19 dicembre 2022, l’Azienda Sanitaria Locale di Matera ha versato all’azienda Dima l’IVA sui trasporti effettuati, da gennaio a ottobre 2022, a seguito della certificazione presentata dalla stessa azienda Dima e che ha consentito all’ASM di applicare il corretto regime fiscale.
È quanto si legge in una nota dell’Asm.
Si chiude dunque positivamente una vicenda che ha creato preoccupazione nei pazienti dializzati ed ha coinvolto l’ASM che, tuttavia, non ha nessuna responsabilità, non avendo alcun rapporto contrattuale con la ditta Dima ma, in base all’art. 33 della Legge regionale 30 dicembre 2009, n. 42, provvede soltanto al rimborso delle spese di trasporto effettivamente sostenute e debitamente dimostrate dagli assistiti.
“La rapida risoluzione della vicenda – afferma il Direttore Generale, Sabrina Pulvirenti – una volta appurata la corretta aliquota da applicare nei pagamenti spettanti alla ditta Dima, conferma, l'attenzione dell’ASM verso i propri assistiti, in questo caso i dializzati, ed ha permesso di scongiurare l’interruzione del servizio. A giorni verranno saldate alla ditta Dima anche le spettanze degli ultimi due mesi del 2022 relative al trasporto dei dializzati”.
  

PNRR, l’intervento di Latronico al tavolo di partenariato

Di seguito l’intervento dell’assessore regionale all’Ambiente, Territorio ed Energia, Cosimo Latronico, al tavolo di partenariato territoriale, economico e sociale sullo stato dell’arte del PNRR.


“Il PNRR in Basilicata rappresenta una sicura opportunità per affrontare i temi di coesione e di convergenza.
La Regione Basilicata è tuttora nell'area della convergenza, ci sono divari storici da colmare nel settore delle infrastrutture, dei servizi sociali e delle reti produttive.
La manovra come sappiamo è complessa, ha dei limiti che riguardano la tempestività della realizzazione degli interventi, mi riferisco ai limiti temporali e alla complessità delle procedure amministrative per realizzare i progetti programmati nel ciclo di un triennio.
La parte che più riguarda il dipartimento che ho l'onore di guidare, ambiente, territorio ed energia, vede la presenza di interventi importanti che vorrei sottolineare.
In particolare le missioni che riguardano il dipartimento ambiente si riferiscono alla missione due, rivoluzione verde e transizione ecologica, che contiene alcune azioni volte a colmare quelle lacune strutturali che oggi non consentono la realizzazione di interventi circolari proprio per esempio nel campo del trattamento dei rifiuti, ove ad oggi è evidente un deficit impiantistico.
La missione due del PNRR Basilicata ha una dotazione di circa 356 M€, a fronte di richieste dell'ordine di 652 M€, e di questi 61 M€ sono in capo alle direzioni competenti per materia, 36 milioni a Comuni e Province e 196 milioni ad enti sub regionali, 11,5 milioni all’ Autorità di Distretto idrografico dell'appennino meridionale.

Rifiuti e bonifiche
Tra queste azioni che sono contemplate nella missione due intendo segnalare quella che va nella direzione di costruire un'economia circolare valorizzando i rifiuti e facendone un'occasione di sviluppo attraverso la realizzazione di un'adeguata e distribuita impiantistica.
La missione va nella direzione di costruire una impiantistica distribuita su scala territoriale, siamo riusciti a collocarci con successo su alcuni bandi che ci metteranno in condizione di realizzare il trattamento dell'umido proprio qui in regione, superando una situazione controversa che attualmente comporta l’esportazione dei rifiuti in altri siti di altre regioni italiane con oneri non indifferenti a carico dei degli utenti e ricadute ambientali in generale.
Non meno importante l’azione finalizzata alla bonifica dei siti inquinati spesso per passate attività industriali e dei cosiddetti siti orfani.

Risorse Idriche
L'altro dato, altrettanto significativo, riguarda la risorsa idrica.
Sia il gestore del servizio idrico integrato, l'Acquedotto Lucano, sia di altri organismi che a vario titolo si occupano della distribuzione dell'acqua, il Consorzio di Bonifica piuttosto che l'Ente Irrigazione, lamentano e patiscono una situazione di vetustà delle reti con perdite idriche che superano il 60% rispetto ai volumi immessi in rete.
Si sopportano costi diretti a causa della dispersione della risorsa idrica, che è una risorsa di straordinario valore, a cui si aggiungono costi indiretti che attengono alla gestione di queste reti vetuste.
C'è un costo occulto potremmo dire che riguarda il costo energetico perché l'orografia della Basilicata comporta oneri di sollevamento quindi costi energetici significativi che in quest’ultimo anno sono diventati insostenibili per l’esplosione dei costi.
L'intervento sulle reti avrà non solo l'obiettivo di abbattere la dispersione idrica, ma avrà anche di contenere i costi energetici medesimi.
Sono da evidenziare a questo riguardo le preoccupazioni per stare nei tempi definiti dal PNRR e dal REACT EU nel settore dell’ammodernamento delle reti idriche e raggiungere l’obiettivo delle progettazioni esecutive e dell’appalto delle opere.
La risorsa idrica rappresenta un tema di valore strategico per il mezzogiorno e per la Basilicata che è produttrice di questa risorsa con ipoteche sul suo assetto territoriale non sempre totalmente e concretamente apprezzato dalle regioni contermini che pure si avvalgono di questa preziosa risorsa.
A questo riguardo Ministro Fitto richiamiamo la sua consueta attenzione proprio sull’accordo di programma sull’acqua tra le regioni Puglia e Basilicata, di cui lei fu artefice, perché non si disperda la sua ispirazione originaria di solidarietà tra le Regioni e nel contempo l’acqua diventi un potenziale di accrescimento dello sviluppo e della collaborazione tra Regioni del sud est del paese.
Insieme all’attuazione di una nuova governance sull’acqua che valorizzi il potenziale degli invasi e degli schemi idrici attuali secondo una visione unitaria che concentri e qualifichi l’efficacia delle azioni.
La regione a questo riguardo ha assegnato all’autorità regionale del ciclo delle acque e dei rifiuti Egrib un fondo di rotazione per la progettazione degli interventi sulle reti idriche e fognanti al fine di potenziare le attività di progettazione dei soggetti attuatori degli interventi.
Uguale assistenza è stata assicurata dall’EGRIB ai comuni per la proposta di candidatura in seguito ai bandi del ministero della transizione a valere sulle misure A, B, C (missione 2 componente 1) per sostenere un ciclo di raccolta e di riuso dei rifiuti sull’intero territorio regionale.
Alcuni finanziamenti sono stati acquisiti sulla linea A, ad oggi si attendono gli esiti degli altri bandi.

Fonti Energetiche Rinnovabili (FER)
E’ da segnalare il lavoro che la Regione sta facendo per dare attuazione alla realizzazione dei progetti nel campo delle fonti rinnovabili.
La Basilicata ha un parco progetti significativo, sono più di 200 i progetti presentati da privati che attendono una istruttoria.
Colgo l’occasione della presenza del ministro Fitto, che ringrazio, per segnalare che proprio l’attuazione delle azioni del PNRR suggerisce una valutazione sulla capacità amministrativa delle regioni, degli enti locali che va analizzata e supportata.
Occorre valutare, come già ho avuto modo di segnalare sia al ministro Fitto che al ministro Pichetto Frattin, l’urgenza di elaborare una strategia di semplificazione amministrativa per consentire una istruttoria in tempi ragionevoli e contestualmente un potenziamento delle competenze adeguate per l’istruttoria di progetti privati e pubblici da mettere a disposizione delle Regioni e dei comuni, competenze adeguate e quindi possibilità di reclutamenti anche straordinari in posizioni di staff temporanei per poter garantire lo smaltimento di questi arretrati in tempi rapidi.
Abbiamo un potenziale di investimenti a carico dei privati nel campo dell'energia alternativa che potrebbe essere una vera e propria leva di sviluppo, oltre che contribuire al fabbisogno energetico della regione e della nazione.
Su questo tema sarebbe anche utile determinare un quadro legislativo che metta in condizione le Regioni che sono detentrici di questa potenzialità energetica, che in Basilicata si aggiunge al contributo che la Regione già dà nel campo delle estrazioni fossili, di cedere una quota di energia prodotta da rinnovabili a favore dei fabbisogni civili e produttivi dei territori in cui si genera l’energia medesima (Comunità Energetiche).
Sarebbe l’anticipo di un sano federalismo, prevedendo che le realtà territoriali, che contribuiscono al fabbisogno energetico della nazione ed alla sua indipendenza, possano godere di una quota di energia prodotta per fronteggiare i propri fabbisogni energetici sia per uso domestico che per finalità produttive.

Idrogeno
Una citazione merita la strategia dell’idrogeno.
La Basilicata è tra le regioni bandiera che sono chiamate a sviluppare la produzione di idrogeno verde per il suo impiego nell’industria, nelle p.m.i. e nel trasporto locale. Con la previsione che l’idrogeno venga prodotto da fonti rinnovabili ed utilizzato localmente. Scopo del progetto è la riutilizzazione di zone industriali dismesse e relative aree limitrofe. Sono state già assegnate risorse per 18,5 M€.
A questo riguardo è di imminente emanazione uno specifico bando pilota per selezionare i soggetti pubblici e privati interessati a questa azione.
A questa azione si aggiunge quella gestita a livello centrale per le imprese energivore a cui potrebbero orientarsi gruppi industriali significativi della nostra regione (Stellantis, cementerie, siderurgica, etc.).
Sarà attuato un tavolo dell’idrogeno per coinvolgere tutti gli stakeholder e capace di cogliere tutte le opportunità regionali e nazionali.

Borghi
Un’ ultima menzione meritano le azioni volte a valorizzare i borghi su cui la regione ha scommesso risorse proprie in aggiunta a quelle ministeriali per la misura 2.1.
Ai 20 M€ del Ministero, la Regione ha aggiunto altri 20 M€ circa per sostenere almeno in parte quei progetti che si erano candidati ai bandi ministeriali, ma non avevano ottenuto il finanziamento pure essendo stati valutati validi come proposte progettuali.
A conferma dello straordinario interesse che la Regione annette alle politiche di valorizzazione dei paesi e delle aree interne afflitte da fenomeni di impoverimento economico e sociale a cui porre rimedio.
Si iscrive in questa direzione l’azione portata avanti in collaborazione tra Ministero Beni Culturali e Regione per la valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale.
Sono 82 i beni da recuperare per un importo di circa 6 M€.

Cosimo Latronico
Assessore regionale all’Ambiente, Territorio ed Energia”. 

Aor S. Carlo, Spera su dichiarazioni Pittella ospedale Lagonegro

In riferimento alla segnalazione del Consigliere dott. Marcello Pittella, il Direttore Generale del San Carlo formula il seguente chiarimento.
“La momentanea sospensione delle attività operatorie presso il Presidio Ospedaliero di Lagonegro è connessa non a fenomeni di infiltrazione, ma all’eccezionale sbalzo di tensione intervenuto nel corso dell’importante evento atmosferico del 14 dicembre, che ha comportato il blocco dei compressori di aria medicale a servizio del Gruppo Operatorio. L’area tecnica dell’Azienda Ospedaliera è prontamente ed efficacemente intervenuta rimuovendo il problema e riattivando l’intero impianto in sole 24 ore: già nel pomeriggio del successivo giorno 15 le sale operatorie risultavano, infatti, perfettamente funzionanti e allo stato in piena attività.
Quanto alla segnalata infiltrazione di acque meteoriche – che, come detto, nulla ha a che fare con la contenuta e superata sospensione – la stessa va inquadrata in un contesto di vetustà edile ed impiantistica del Presidio, conseguente a decenni di mancanza di investimenti per i necessari e rilevanti interventi infrastrutturali. Tanto in attesa della realizzazione del nuovo ospedale, il cui iter procedurale è risultato quanto mai travagliato e caratterizzato da complesse e articolate fasi. La problematica delle infiltrazioni è, comunque, stata oggetto di alcune attività manutentive negli scorsi mesi, con ulteriore intervento – complicato dalla presenza delle Unità di Trattamento Aria in copertura, costantemente funzionanti in quanto a servizio del Gruppo Operatorio – in procinto di essere avviato grazie al materiale già in opera. Una risposta più significativa, anche in termini di spazi da destinare alle prestazioni sanitarie ai cittadini, sarà costituita dalla costruzione del nuovo padiglione da parte dell’Azienda Sanitaria di Potenza”.
Manifestando la disponibilità a qualsiasi confronto e approfondimento, il Direttore Spera ha rimarcato che “l’ospedale di Lagonegro rappresenta un elemento essenziale per l’AOR San Carlo, la cui direzione strategica sta profondendo tutto l’impegno per ampliare i servizi erogati alla collettività, anche rinnovando il datato parco tecnologico, nonostante le note e generali difficoltà di reclutamento di personale specialistico”.
 

In tempo per te, il piano dell’ASM per abbattere le liste d’attesa

Si chiama “In tempo per te” il piano operativo approvato dall’Azienda Sanitaria Locale di Matera, già da gennaio 2022, per recuperare le prestazioni non erogate a causa della Pandemia da Sars Cov2 ed abbattere le liste d’attesa, sia per le prestazioni specialistiche ambulatoriali, che per i ricoveri chirurgici.

Per garantire l’erogazione dei volumi delle prestazioni ambulatoriali non fornite durante la pandemia, l’ASM ha messo in atto azioni volte ad assicurare la presa in carico dei pazienti, rispettando la data di prenotazione e la priorità, attraverso un aumento delle prestazioni per singola agenda, soprattutto per gli ambulatori che presentano le maggiori criticità dal punto di vista delle liste di attesa. In particolare, per le prestazioni ambulatoriali di cardiologia, radiologia, senologia ed endocrinologia, sono state coinvolte nel piano anche le strutture private accreditate e contrattualizzate con l’ASM. Grazie al contributo delle strutture accreditate si stanno recuperando un numero significativo di prestazioni arretrate. L’ASM prevede di recuperare, entro la fine dell’anno, circa il 40% delle prestazioni specialistiche ambulatoriali non erogate per via del Covid.

Per quanto riguarda il recupero dei ricoveri chirurgici, grazie alla disponibilità di tutti gli operatori sanitari, l’ASM ha provveduto ad incrementare le sedute operatorie sia nei giorni infrasettimanali che nei prefestivi, ampliando anche la finestra di operatività di alcune sale chirurgiche alle 12 ore giornaliere. In questo modo il piano permette il recupero del 30% del volume degli interventi in lista di attesa.

“Nonostante i problemi di carenza del personale, criticità comune a tutte le aziende sanitarie italiane, la Direzione Sanitaria dell’Azienda -afferma Sabrina Pulvirenti, Direttore Generale dell’Asm -si è sempre adoperata, e continua a farlo, per individuare la migliore strategia volta a fronteggiare, in maniera efficace, le criticità del sistema, nell’ottica di garantire il diritto di cura e assistenza ai cittadini. L’adozione del piano ‘In tempo per te’ ha comportato una riorganizzazione complessiva delle attività dopo due anni di pandemia in cui la piena funzionalità degli ospedali è stata compromessa. Grazie alle azioni adottate dalla Direzione Strategica dell’Asm e all’abnegazione di tutto il personale sanitario, stiamo recuperando il tempo perso. Sicuramente c’è ancora molto lavoro da fare sull’abbattimento delle liste di attesa che rimane per noi una imprescindibile priorità per garantire la più ampia accessibilità e la migliore risposta al fabbisogno assistenziale”. 

AGGRESSIONE AL CUP DELL’OSPEDALE MATERA: CONDANNA DA ASM

Dal 2021 l’ASM, ha elaborato la “Procedura Generale Prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori” in cui vengono definite le strategie più opportune per la sicurezza degli operatori e degli utenti
Il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera, Sabrina Pulvirenti, ha espresso ferma condanna in merito all’aggressione subita dall’operatrice del Centro unico di prenotazioni (CUP) dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera avvenuta ad opera di un utente recatosi lì, questa mattina, per prenotare un esame di elettromiografia. Il Direttore Generale ha espresso vicinanza e solidarietà all’operatrice coinvolta in questo spiacevole episodio di inciviltà non giustificabile e si è subito attivato per appurare come si sono svolti i fatti, a tutela di tutto il personale e degli utenti. A tal proposito in osservanza e in applicazione della raccomandazione Ministeriale n.8 dell’aprile 2007 (Raccomandazione per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari) a tutela della sicurezza del personale, dal 2021 l’ASM, ha elaborato la “Procedura Generale Prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori” in cui vengono definite le strategie più opportune per la sicurezza degli operatori attraverso la predisposizione e l’adozione di misure che consentono di ridurre il rischio. Grazie alle strategie messe in atto, l’episodio si è risolto non in una aggressione fisica ai danni dell’operatrice ma di una aggressione verbale, atteso che il personale del Cup lavora in ambiente protetto, inaccessibile all’utente, che non permette il contatto fisico. Il pronto intervento della vigilanza ha permesso di evitare ulteriori atti di aggressività verbale da parte dell’utente. Come da prassi l'Asm ha provveduto a notificare l'accaduto all'utorità giudiziaria competente.
  

A Castelmezzano si ricorda Luigi Za, “sociologo di strada”

“Memoria, margine, comunità: conoscere è incontrare la gente. I percorsi di Luigi Za, sociologo di strada” è il titolo dell’incontro promosso dal Comune di Castelmezzano in collaborazione con la Fondazione Leonardo Sinisgalli di Montemurro che si terrà a Castelmezzano (PZ) il 17 dicembre alle ore 17:30 nella Sala del Consiglio Comunale per ricordare il sociologo e scrittore scomparso a settembre.

Nato a Castelmezzano e trapiantato nel territorio salentino, Luigi Za è stato docente di Sociologia all’Università del Salento. Ha condotto studi e ricerche riguardanti territori e comunità della Basilicata e del Mezzogiorno, oltre che dell’Albania. Intellettuale, studioso, ricercatore gentile, sempre aperto all’incontro con le persone e le comunità, ha dato alle stampe, la scorsa primavera, il volume “Percorsi di un sociologo” (Edizioni Ergot). Una sorta di libro-testamento nel quale Luigi Za ricapitola il suo percorso professionale, gli incontri, le scoperte. Percorso nel quale si autodefinisce “sociologo di strada”.

L’iniziativa a Castelmezzano sarà l’occasione per presentare il volume e ricordare Luigi Za attraverso una serie di testimonianze (in presenza e da remoto) di quanti lo hanno conosciuto e stimato. Interverranno il sindaco di Castelmezzano, Nicola Valluzzi, il professor Mariano Longo, Direttore del Dipartimento di scienze umane e sociali dell’Università del Salento, e il Presidente della Fondazione Leonardo Sinisgalli, Mimmo Sammartino.

L’incontro potrà essere seguito in streaming al link che sarà disponibile sul sito della Fondazione Leonardo Sinisgalli  e del Comune di Castelmezzano

Latronico: Pnrr, Transizione ecologica, 304 milioni per Basilicata

Ammonta a 304 milioni di euro lo stanziamento a favore della regione Basilicata per la realizzazione della progettualità previste dalla della Missione 2 del PNRR denominata “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”.
Lo ha reso noto l’assessore all’Ambiente, territorio ed energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, nel corso del suo intervento, questa mattina, al congresso territoriale della Cgil di Potenza, evidenziando quali sono le principali azioni contenute nella Missione alle quali i fondi saranno destinati, e cioè colmare le lacune strutturali che ostacolano il raggiungimento di un nuovo e migliore equilibrio fra natura, sistemi alimentari, biodiversità e circolarità delle risorse, in linea con gli obiettivi del Piano d’azione per l’economia circolare varato dall’Unione europea.

I 304 milioni di euro destinati alla Basilicata, a fronte di una richiesta totale di 605 milioni, - ha spiegato Latronico - sono stati così di seguito suddivisi ed assegnati:
61 milioni alle Direzioni della Regione Basilicata competenti per la materia;
36 milioni ai Comuni e alle Province;
196 milioni per gli Enti sub-regionali;
11,5 milioni per il distretto idrografico dell’Appennino meridionale, che gestirà il Commissario straordinario di Governo.

“Esprimo grande soddisfazione per l’ingente somma destinata alla Basilicata, a fronte di una richiesta totale di 605 milioni, dalla importantissima Misura destinata a sviluppare e potenziare il le azioni per la transizione ecologica nelle quali il presidente Bardi, l’Assessorato all’Ambiente, territorio ed energia e il Governo regionale credono fortemente ed investono sia con la progettualità che con lo stanziamento di ingenti risorse economiche. L’esempio più recente – ha sottolineato Latronico - è senza dubbio rappresentato dallo stanziamento di 88 milioni di euro destinati, nell’ambito dell’intervento “Bonus Gas” a sostegno di tutti i cittadini residenti in Basilicata, per il finanziamento del Bando “Non metanizzati”, che prevede contributi fino a 10 mila euro per le famiglie che acquistano ed installano impianti fotovoltaici, termici e microeolici. Un Bando al quale i cittadini stanno aderendo fortemente, come testimoniato dalle oltre 700 domande presentate nella prima settimana per una cifra richiesta corrispondente a circa 4 milioni e mezzo di euro”.
  

A Matera e Metaponto, il 15 e 16 dicembre, il 3° Meeting Alsia

La presentazione delle innovazioni in agricoltura sviluppate con 8 progetti di ricerca finanziati dal PSR Basilicata, la valorizzazione del patrimonio rurale e paesaggistico lucano, la prevenzione della corruzione e le pari opportunità come tutela dei diritti: saranno questi i macrotemi del 3° Meeting Annuale dell’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, in programma a Matera e a Metaponto per il 15 e 16 dicembre 2022.
 “Un appuntamento oramai consueto, quello del Meeting annuale dell’ALSIA – ha commentato il direttore dell’Agenzia, Aniello Crescenzi – sviluppato d’intesa con la Direzione Generale delle Politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Basilicata non solo per fare il punto sulle attività svolte sul territorio regionale per la crescita del settore primario, ma per rilanciare anche a livello nazionale il confronto con altri soggetti che operano nel comparto agro-ambientale”.
“Due giornate di lavoro per 3 Sessioni – ha spiegato Crescenzi: apertura alle 9:00 del 15 dicembre a Matera, nell’Hotel San Domenico di via Roma, con la 1^ Sessione della mattina tutta dedicata al trasferimento delle innovazioni degli 8 progetti di ricerca di cui l’ALSIA è partner o capofila, finanziati dalla sottomisura 16.1 del PSR Basilicata 2014-22. In quella circostanza, è previsto anche l’intervento di Rocco Vittorio Restaino, Autorità di Gestione PSR Basilicata e Politiche di Sviluppo Agricolo del PSR Basilicata, mentre le conclusioni saranno affidate al Direttore Generale del Dipartimento Politiche Agricole, alimentari e forestali della Regione, Emilia Piemontese”.
“Seconda Sessione dalle 15:00 del pomeriggio, sempre nella stessa sede a Matera - ha detto ancora Crescenzi - per il Convegno sulla 2^ Giornata di studio internazionale della Ruralità della Basilicata, istituita dalla Legge Regionale 28 dicembre 2020, n. 46. L’evento, del quale l’Agenzia ha curato l’organizzazione per conto della Regione, permetterà di approfondire lo stato dell’arte sull’attuazione della dismissione dei beni ex Riforma fondiaria e sui temi del paesaggio rurale. A questo proposito, grazie alla collaborazione della Direzione Generale dell’Ambiente, del Territorio e dell’Energia della Regione Basilicata, si farà anche il punto sulla visione di territorio rurale nel Piano Paesaggistico regionale. Concluderà i lavori il Presidente della Giunta regionale di Basilicata, Vito Bardi. Entrambe le Sessioni si svolgeranno in modalità mista (in presenza e in videoconferenza) e sarà quindi possibile assistere ai lavori anche da remoto”.
“La 3^ Sessione, invece – ha proseguito Crescenzi – dalle 9:00 alle 13:00 del 16 dicembre, tutta dedicata al solo personale dell’ALSIA, si terrà nel Centro Ricerche dell’Agenzia “Metapontum Agrobios”, a Pantanello di Metaponto (Bernalda, MT). Si parlerà di prevenzione della corruzione e di trasparenza, e – insieme alla Consigliera regionale di Parità della Basilicata, Ivana Pipponzi - di pari opportunità come tutela dei diritti”.
Il programma completo dell’evento e i link per le videoconferenze sono disponibili qui: https://bit.ly/ALSIA-Meeting2022