Dopo il calcio, Cristiano Ronaldo sogna il cinema di Hollywood

Una volta detto addio allo sport, il campione vorrebbe recitare in film importanti: «Voglio uscire dalla mia zona di confort. Quando lo fai, è una grande sfida».

«C’è vita dopo il calcio, ed è importante ricordarselo: vincere più Palloni d’oro e Champions mi rende più felice ma è solo una tappa». A Dubai, dove si trova per l’assegnazione dei Globe Soccer Awards, ecco il Cristiano Ronaldo che non ti aspetti, che mantiene intatto il desiderio di vincere («Spero che il 2020 sia un anno eccellente, come lo sono stati questi ultimi, anzi spero sia fantastico») ma filosofeggia sulla vita e rivela i suoi desideri per quando smetterà di giocare: «Non succederà a breve, ma quando accadrà avrò l’umiltà giusta di rendermi conto se la mia mente sarà più veloce del mio corpo». E tra i suoi sogni c’è Hollywood: «Recitare al top è un qualcosa a cui voglio prepararmi». Ecco quindi il CR7 in futuro attore, non tanto per vanità personale come potrebbe pensare chi non lo conosce e si ferma alle apparenze: «Voglio uscire dalla mia zona di confort. Quando lo fai, è una grande sfida e a me piacciono le sfide: voglio sorprendere prima me stesso e poi gli altri, e continuare a raggiungere traguardi».

LA LETTURA COME HOBBY PER IL TEMPO LIBERO

Nel frattempo c’è il Cristiano extra calcio di oggi, quello per il quale è importante trovare ogni giorno un paio d’ore da dedicare a se stesso: «Magari per rilassarmi o leggere un libro». Già i libri, forse uno dei rimpianti di uno che dalla vita ha avuto tutto. «Ho quattro figli e se mi chiedono qualcosa e non so rispondere mi vergogno, quindi devo autoeducarmi, perché per via del calcio non ho potuto studiare molto, ma quando mi chiedono qualcosa devo poter rispondere. Così quando avevo 26-27 anni ho cominciato ad essere più curioso nei confronti della vita, ad informarmi di più, a parlare meglio l’inglese, e a leggere un buon libro che fa crescere la tua intelligenza e la tua cultura».

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Dopo il calcio, Cristiano Ronaldo sogna il cinema di Hollywood

Una volta detto addio allo sport, il campione vorrebbe recitare in film importanti: «Voglio uscire dalla mia zona di confort. Quando lo fai, è una grande sfida».

«C’è vita dopo il calcio, ed è importante ricordarselo: vincere più Palloni d’oro e Champions mi rende più felice ma è solo una tappa». A Dubai, dove si trova per l’assegnazione dei Globe Soccer Awards, ecco il Cristiano Ronaldo che non ti aspetti, che mantiene intatto il desiderio di vincere («Spero che il 2020 sia un anno eccellente, come lo sono stati questi ultimi, anzi spero sia fantastico») ma filosofeggia sulla vita e rivela i suoi desideri per quando smetterà di giocare: «Non succederà a breve, ma quando accadrà avrò l’umiltà giusta di rendermi conto se la mia mente sarà più veloce del mio corpo». E tra i suoi sogni c’è Hollywood: «Recitare al top è un qualcosa a cui voglio prepararmi». Ecco quindi il CR7 in futuro attore, non tanto per vanità personale come potrebbe pensare chi non lo conosce e si ferma alle apparenze: «Voglio uscire dalla mia zona di confort. Quando lo fai, è una grande sfida e a me piacciono le sfide: voglio sorprendere prima me stesso e poi gli altri, e continuare a raggiungere traguardi».

LA LETTURA COME HOBBY PER IL TEMPO LIBERO

Nel frattempo c’è il Cristiano extra calcio di oggi, quello per il quale è importante trovare ogni giorno un paio d’ore da dedicare a se stesso: «Magari per rilassarmi o leggere un libro». Già i libri, forse uno dei rimpianti di uno che dalla vita ha avuto tutto. «Ho quattro figli e se mi chiedono qualcosa e non so rispondere mi vergogno, quindi devo autoeducarmi, perché per via del calcio non ho potuto studiare molto, ma quando mi chiedono qualcosa devo poter rispondere. Così quando avevo 26-27 anni ho cominciato ad essere più curioso nei confronti della vita, ad informarmi di più, a parlare meglio l’inglese, e a leggere un buon libro che fa crescere la tua intelligenza e la tua cultura».

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Cristiano Ronaldo ancora fuori con la Juventus sta diventando un caso?

L'allenatore Sarri annuncia che Cr7 «non ci sarà al 99% contro l'Atalanta» per noie fisiche. Dopo i quattro gol in due partite col Portogallo. Ruggini per la doppia sostituzione e voci di un addio a fine stagione: cosa sta succedendo attorno al fuoriclasse.

Ancora fuori. E questa volta dal primo minuto, senza lo “sfregio” di un’altra sostituzione. Cristiano Ronaldo non sta vivendo un grande momento con la Juventus, tanto che c’è già qualcuno che parla di «caso». A Bergamo, nella sfida di sabato 23 novembre alle 15 contro l’Atalanta, Cr7 non dovrebbe esserci. Come ha chiarito l’allenatore bianconero Maurizio Sarri nella conferenza stampa della vigilia: «Il problema è che nella seconda partita con la nazionale portoghese ci ha detto di avere avuto gli stessi problemi fisici che lamentava prima di partire. Stiamo cercando di togliere questo acciacco che lo sta condizionando, anche mentalmente. Domani al 99% non ci sarà, l’obiettivo è la partita di Champions league con l’Atletico Madrid» in programma martedì 26 novembre alle 21.

SARRI: «I GIOCATORI VANNO LASCIATI SBOLLIRE»

Solo questioni fisiche? A Torino si respirano ancora le scorie per quel doppio cambio nelle partite contro Lokomotiv Mosca e Milan che Ronaldo non ha digerito, con tanto di imprecazioni contro Sarri nella gara di campionato. Il tecnico però ha ridimensionato la questione: «Di chiarimenti ce n’è poco bisogno. Anche tra i dilettanti le reazioni ai cambi erano le stesse. I giocatori vanno lasciati sbollire».

QUATTRO GOL IN DUE PARTITE COL PORTOGALLO

Eppure col Portogallo aveva segnato quattro gol in due partite contro Lituania e Lussemburgo che sembrano avergli fatto ritrovare sorriso e forma fisica. Uno scambio di vedute coi compagni dovrebbe essere comunque previsto, anche se difficilmente qualcuno rimprovererà al fuoriclasse portoghese un atteggiamento da primadonna.

Nelle ultime tre settimane ho avuto un rendimento limitato, ma ho voluto aiutare la Juventus pur non essendo in perfette condizioni fisiche


Cristiano Ronaldo

Ronaldo ritiene di avere già abbondantemente spiegato tutto, confermando, per l’aspetto delle precarie condizioni, la ricostruzione fatta da Sarri subito dopo la coraggiosa scelta di sostituirlo già al 55′ contro i rossoneri. «Sapete tutti che non amo essere sostituito», ha precisato CR7, «e nelle ultime tre settimane ho avuto un rendimento limitato, ma ho voluto aiutare la Juventus pur non essendo in perfette condizioni fisiche».

NOTIZIE DI MERCATO SU UN IMMINENTE ADDIO

Finirà tutto bene? Dalla Spagna è circolata la notizia, ripresa anche in prima pagina dal Corriere dello sport, sull’intenzione che avrebbe Cristiano di lasciare la Juventus a fine stagione: starebbe cercando una exit strategy per salutare l’Italia.

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Cristiano Ronaldo ancora fuori con la Juventus sta diventando un caso?

L'allenatore Sarri annuncia che Cr7 «non ci sarà al 99% contro l'Atalanta» per noie fisiche. Dopo i quattro gol in due partite col Portogallo. Ruggini per la doppia sostituzione e voci di un addio a fine stagione: cosa sta succedendo attorno al fuoriclasse.

Ancora fuori. E questa volta dal primo minuto, senza lo “sfregio” di un’altra sostituzione. Cristiano Ronaldo non sta vivendo un grande momento con la Juventus, tanto che c’è già qualcuno che parla di «caso». A Bergamo, nella sfida di sabato 23 novembre alle 15 contro l’Atalanta, Cr7 non dovrebbe esserci. Come ha chiarito l’allenatore bianconero Maurizio Sarri nella conferenza stampa della vigilia: «Il problema è che nella seconda partita con la nazionale portoghese ci ha detto di avere avuto gli stessi problemi fisici che lamentava prima di partire. Stiamo cercando di togliere questo acciacco che lo sta condizionando, anche mentalmente. Domani al 99% non ci sarà, l’obiettivo è la partita di Champions league con l’Atletico Madrid» in programma martedì 26 novembre alle 21.

SARRI: «I GIOCATORI VANNO LASCIATI SBOLLIRE»

Solo questioni fisiche? A Torino si respirano ancora le scorie per quel doppio cambio nelle partite contro Lokomotiv Mosca e Milan che Ronaldo non ha digerito, con tanto di imprecazioni contro Sarri nella gara di campionato. Il tecnico però ha ridimensionato la questione: «Di chiarimenti ce n’è poco bisogno. Anche tra i dilettanti le reazioni ai cambi erano le stesse. I giocatori vanno lasciati sbollire».

QUATTRO GOL IN DUE PARTITE COL PORTOGALLO

Eppure col Portogallo aveva segnato quattro gol in due partite contro Lituania e Lussemburgo che sembrano avergli fatto ritrovare sorriso e forma fisica. Uno scambio di vedute coi compagni dovrebbe essere comunque previsto, anche se difficilmente qualcuno rimprovererà al fuoriclasse portoghese un atteggiamento da primadonna.

Nelle ultime tre settimane ho avuto un rendimento limitato, ma ho voluto aiutare la Juventus pur non essendo in perfette condizioni fisiche


Cristiano Ronaldo

Ronaldo ritiene di avere già abbondantemente spiegato tutto, confermando, per l’aspetto delle precarie condizioni, la ricostruzione fatta da Sarri subito dopo la coraggiosa scelta di sostituirlo già al 55′ contro i rossoneri. «Sapete tutti che non amo essere sostituito», ha precisato CR7, «e nelle ultime tre settimane ho avuto un rendimento limitato, ma ho voluto aiutare la Juventus pur non essendo in perfette condizioni fisiche».

NOTIZIE DI MERCATO SU UN IMMINENTE ADDIO

Finirà tutto bene? Dalla Spagna è circolata la notizia, ripresa anche in prima pagina dal Corriere dello sport, sull’intenzione che avrebbe Cristiano di lasciare la Juventus a fine stagione: starebbe cercando una exit strategy per salutare l’Italia.

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Cristiano Ronaldo e lo spauracchio squalifica per la fuga in Juventus-Milan

Il portoghese, andandosene prima dei compagni, avrebbe violato il regolamento antidoping per il quale poteva essere uno dei sorteggiati chiamati a sottoporsi ai controlli. Sulla carta rischia fino a due anni. Ma non esistono precedenti.

Nessuna multa dalla Juventus, che pare aver fatto buon viso a cattivo gioco alle intemperanze seguite al cambio con Paulo Dybala, al 55esimo minuto del match col Milan. Ma per Cristiano Ronaldo qualche guaio potrebbe comunque arrivare. La pulce nell’orecchio l’ha messa Antonio Cassano che, ospite di Tiki Taka, ha ipotizzato possibili sanzioni per il portoghese, reo di essersi allontanato dall’Allianz Stadium prima dei compagni, eludendo di fatto il possibile controllo antidoping a sorpresa per il quale poteva essere sorteggiato.

PER CHI NON SI PRESENTA LA SANZIONE VA DA UNO A DUE ANNI

Secondo le norme applicate dalla Figc in ossequio al regolamento della Wada, infatti, «per la violazione dell’articolo 2.4 (mancata reperibilità), il periodo di squalifica sarà di due anni, con possibilità di riduzione a un periodo minimo di un anno a seconda del grado di colpa dell’atleta. La flessibilità di comminare una squalifica di due o un anno prevista dal presente articolo non è estesa agli atleti il cui comportamento sia caratterizzato da cambiamenti all’ultimo momento relativi alla loro reperibilità, ovvero la cui condotta induca a sospettare fortemente che l’atleta stesse cercando di evitare di rendersi disponibile per lo svolgimento dei controlli». Dal regolamento Uefa, tuttavia, si evince come i club siano informati almeno 15 minuti prima del triplice fischio dei giocatori destinati al controllo.

NESSUN COMMENTO DA NADO, E CONI

Dalla Nado (l’agenzia antidoping nazionale, diretta derivazione della Wada) e dal Coni filtra assoluto riserbo sull’eventualità. E ancor più sulle tempistiche di un possibile intervento per censurare il comportamento di Cristiano. Di certo, a parte il caso confessato dallo stesso Cassano, che in un derby tra Roma e Lazio fu richiamato in fretta e furia dopo essersene andato stizzito, non si ricordano casi analoghi in tempi recenti nel campionato italiano.

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Cristiano Ronaldo e lo spauracchio squalifica per la fuga in Juventus-Milan

Il portoghese, andandosene prima dei compagni, avrebbe violato il regolamento antidoping per il quale poteva essere uno dei sorteggiati chiamati a sottoporsi ai controlli. Sulla carta rischia fino a due anni. Ma non esistono precedenti.

Nessuna multa dalla Juventus, che pare aver fatto buon viso a cattivo gioco alle intemperanze seguite al cambio con Paulo Dybala, al 55esimo minuto del match col Milan. Ma per Cristiano Ronaldo qualche guaio potrebbe comunque arrivare. La pulce nell’orecchio l’ha messa Antonio Cassano che, ospite di Tiki Taka, ha ipotizzato possibili sanzioni per il portoghese, reo di essersi allontanato dall’Allianz Stadium prima dei compagni, eludendo di fatto il possibile controllo antidoping a sorpresa per il quale poteva essere sorteggiato.

PER CHI NON SI PRESENTA LA SANZIONE VA DA UNO A DUE ANNI

Secondo le norme applicate dalla Figc in ossequio al regolamento della Wada, infatti, «per la violazione dell’articolo 2.4 (mancata reperibilità), il periodo di squalifica sarà di due anni, con possibilità di riduzione a un periodo minimo di un anno a seconda del grado di colpa dell’atleta. La flessibilità di comminare una squalifica di due o un anno prevista dal presente articolo non è estesa agli atleti il cui comportamento sia caratterizzato da cambiamenti all’ultimo momento relativi alla loro reperibilità, ovvero la cui condotta induca a sospettare fortemente che l’atleta stesse cercando di evitare di rendersi disponibile per lo svolgimento dei controlli». Dal regolamento Uefa, tuttavia, si evince come i club siano informati almeno 15 minuti prima del triplice fischio dei giocatori destinati al controllo.

NESSUN COMMENTO DA NADO, E CONI

Dalla Nado (l’agenzia antidoping nazionale, diretta derivazione della Wada) e dal Coni filtra assoluto riserbo sull’eventualità. E ancor più sulle tempistiche di un possibile intervento per censurare il comportamento di Cristiano. Di certo, a parte il caso confessato dallo stesso Cassano, che in un derby tra Roma e Lazio fu richiamato in fretta e furia dopo essersene andato stizzito, non si ricordano casi analoghi in tempi recenti nel campionato italiano.

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Cristiano Ronaldo e lo spauracchio squalifica per la fuga in Juventus-Milan

Il portoghese, andandosene prima dei compagni, avrebbe violato il regolamento antidoping per il quale poteva essere uno dei sorteggiati chiamati a sottoporsi ai controlli. Sulla carta rischia fino a due anni. Ma non esistono precedenti.

Nessuna multa dalla Juventus, che pare aver fatto buon viso a cattivo gioco alle intemperanze seguite al cambio con Paulo Dybala, al 55esimo minuto del match col Milan. Ma per Cristiano Ronaldo qualche guaio potrebbe comunque arrivare. La pulce nell’orecchio l’ha messa Antonio Cassano che, ospite di Tiki Taka, ha ipotizzato possibili sanzioni per il portoghese, reo di essersi allontanato dall’Allianz Stadium prima dei compagni, eludendo di fatto il possibile controllo antidoping a sorpresa per il quale poteva essere sorteggiato.

PER CHI NON SI PRESENTA LA SANZIONE VA DA UNO A DUE ANNI

Secondo le norme applicate dalla Figc in ossequio al regolamento della Wada, infatti, «per la violazione dell’articolo 2.4 (mancata reperibilità), il periodo di squalifica sarà di due anni, con possibilità di riduzione a un periodo minimo di un anno a seconda del grado di colpa dell’atleta. La flessibilità di comminare una squalifica di due o un anno prevista dal presente articolo non è estesa agli atleti il cui comportamento sia caratterizzato da cambiamenti all’ultimo momento relativi alla loro reperibilità, ovvero la cui condotta induca a sospettare fortemente che l’atleta stesse cercando di evitare di rendersi disponibile per lo svolgimento dei controlli». Dal regolamento Uefa, tuttavia, si evince come i club siano informati almeno 15 minuti prima del triplice fischio dei giocatori destinati al controllo.

NESSUN COMMENTO DA NADO, E CONI

Dalla Nado (l’agenzia antidoping nazionale, diretta derivazione della Wada) e dal Coni filtra assoluto riserbo sull’eventualità. E ancor più sulle tempistiche di un possibile intervento per censurare il comportamento di Cristiano. Di certo, a parte il caso confessato dallo stesso Cassano, che in un derby tra Roma e Lazio fu richiamato in fretta e furia dopo essersene andato stizzito, non si ricordano casi analoghi in tempi recenti nel campionato italiano.

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