Coppia di Brescia entra nella Ztl per portare il figlio a scuola: multe per 13 mila euro

Una coppia di Brescia è stata multata per essere entrata ben 104 volte nella Ztl della città in un punto non autorizzato, cioè dal portale di via San Martino della Battaglia. I genitori, a quanto si apprende, hanno varcato ripetutamente l’accesso della zona a traffico limitato per la necessità di accompagnare il figlio nella scuola elementare Tito Speri di via Trieste, accumulando una sanzione di 13 mila euro.

Le multe sono arrivate per problemi con il navigatore

In base a quanto riferito dal Giornale di Brescia, che ha intervistato la coppia di genitori, gli accessi nella Ztl sarebbero stati dovuti a problemi tecnici del navigatore utilizzato. Entrando più nel dettaglio, la mamma e il papà avrebbero impostato il percorso da seguire con le direttive di accesso alla zona a traffico limitato previste dal Comune, ma lo strumento GPS li avrebbe indotti all’errore, facendoli entrare da via San Martino della Battaglia. A tal proposito si ricorda che il Comune di Brescia ha previsto un itinerario ben preciso per chi ha la necessità, come i genitori che devono accompagnare i bambini a scuola, di accedere alla Ztl: l’entrata in centro è concessa da via Cattaneo e da via Gabriele Rosa.

La coppia prepara il ricorso al giudice di Pace

I due genitori si sono visti recapitare a casa le multe relative, al momento, solo al mese di settembre per un totale di 13 mila euro, 10 mila se il pagamento viene effettuato entro cinque giorni dall’avvenuta notifica. Per la coppia non sarebbe del tutto errato pensare che si tratti di un modo con cui il Comune di Brescia intenda fare cassa, tanto che ha deciso di presentare ricorso al giudice di Pace pur iniziando nel frattempo a saldare le somme dovute. Ciò che viene criticato è, più nel dettaglio, il fatto che la polizia locale non abbia provveduto ad avvisare per tempo dell’errore reiterato, con le contravvenzioni che sono state notificare soltanto due mesi dopo. Vista la particolarità del caso, non sarebbe del tutto da escludere che il giudice di Pace decida di riscontrare la buona fede della coppia, in possesso di un permesso per entrare alla Ztl e che vi accedeva solo per portare il figlio a scuola. Se così fosse, potrebbero essere annullate tutte le multe.

Incendio in un condominio a Padova: 20 intossicati

Venerdì 17 novembre 2023 circa 20 persone sono rimaste intossicate a causa di un incendio sviluppatosi poco prima delle ore 5.00 dall’appartamento di un condominio di cinque piani in zona Guizza a Padova. Alcuni degli intossicati, a causa del fumo, sono stati portati negli ospedali di Padova, ospedale pediatrico, Sant’Antonio, Abano e Schiavonia. Una mamma e un bambino, in particolare, hanno valori di carbossiemoglobina elevati e per loro si valuta la terapia iperbarica. In tutto sono stati evacuati 18 appartamenti e 60 persone.

Non sono chiare le ragioni dell’incendio

I vigili del fuoco, accorsi da Padova, Abano Terme e dal distaccamento volontario di Borgoricco con tre autopompe, l’autoscala, il carro aria e 20 operatori, coadiuvati dal funzionario di guardia, hanno iniziato le operazioni di spegnimento e controllato che non vi fossero altri residenti bloccati nell’edificio. L’incendio è stato spento e sono state avviate le operazioni di bonifica e di controllo dei danni statici, oltre che dell’accertamento delle cause del rogo. Le persone all’esterno sono state assistite da personale del Comune di Padova.

Firenze, donna morta dopo aver contratto la febbre Dengue

La Asl Toscana ha comunicato che una donna di 50 anni di Fucecchio, in provincia di Firenze, è morta dopo aver contratto la febbre Dengue. La 50enne era ritornata da un viaggio in Thailandia. Dopo i primi sintomi il quadro clinico è notevolmente peggiorato e la donna, che già soffriva di altre patologie, è stata ricoverata in terapia intensiva all’ospedale fiorentino di Careggi dove poi è deceduta.

Prima del ricovero la donna era andata a lavoro: al via la disinfestazione

Prima del ricovero si era recata anche a lavoro, in una conceria di San Miniato in provincia di Pisa. In accordo con i sindaci dei comuni di Fucecchio e San Miniato è stata disposta un’ordinanza urgente per motivi di sanità pubblica per predisporre una disinfestazione straordinaria nelle aree interessate nel raggio approssimativo di 100 metri dalla residenza e dal luogo di lavoro della donna. Le operazioni sono state svolte nella notte tra giovedì 16 e venerdì 17 novembre.

Per il Comune di Milano ci vorrà un restauro per l’Arco della Pace

Per ripulire l’Arco della Pace dalla vernice gettata mercoledì 15 novembre da alcuni attivisti di Ultima Generazione non sarà possibile procedere con un semplice intervento di idropulizia e potrebbero volerci tempi più lunghi. È quanto precisa il Comune di Milano in seguito a un’analisi più approfondita e al sopralluogo avvenuto nel pomeriggio di giovedì 16 novembre, a cui hanno partecipato gli uffici della soprintendenza della Città Metropolitana di Milano e i tecnici del Nuir, dal quale è emersa infatti la necessità di un accurato intervento di restauro. A gestire tutte le operazioni sarà la Soprintendenza di Milano.

La Liguria fa viaggiare gratis sui treni studenti under 19

Trasporto ferroviario gratuito sui treni regionali in Liguria per gli studenti under 19 e introduzione di un abbonamento mensile e annuale con sconti specifici per gli under 26. Sono queste le misure annunciate dal presidente della Regione Giovanni Toti in vista dell’approvazione definitiva della Manovra 2024 da parte del Consiglio regionale.

 

Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria
Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria (Imagoeconomica).

La rimodulazione delle tariffe per il Cinque Terre Express

Le agevolazioni saranno possibili grazie ad una rimodulazione delle tariffe per il Cinque Terre Express. «Gli aumenti riguarderanno esclusivamente i turisti mentre per i residenti sono previsti sconti di almeno il 50 per cento sugli abbonamenti», commentano il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e Augusto Sartori, assessore regionale ai Trasporti e al Turismo. Nello specifico, il documento stilato da Regione Liguria insieme a Trenitalia intende tutelare cittadini e Comuni con nuove risorse da investire sul territorio. I fondi per la gratuità dedicata agli under 19 sono a valere su un lieve aumento delle tariffe del Cinque Terre Express per i turisti sulla base dell’andamento dei picchi di domanda. Previsto inoltre il blocco degli aumenti sugli abbonamenti mensili e annuali per tutto il 2024.

L’Antitrust ha aperto una indagine sui prezzi del trasporto aereo per Sardegna e Sicilia

L’Antitrust ha avviato un’indagine conoscitiva sull’uso degli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo passeggeri sulle rotte di collegamento tra la penisola e la Sicilia e la Sardegna, caratterizzate da particolari esigenze di mobilità. Lo fa sapere l’Autorità garante della concorrenza e del mercato. «Alla base di questa decisione», si legge in una nota, «il fatto che, in concomitanza con la ripresa della domanda di trasporto aereo passeggeri, a partire dal 2022, sono stati rilevati, da soggetti istituzionali e non, livelli di prezzo elevati in corrispondenza dei periodi di picco di domanda».

Napoli, spara contro auto con bimbo e donne a bordo: arrestato

Per un banale diverbio sorto per questioni di viabilità, una mancata precedenza a un incrocio, un uomo ha esploso alcuni colpi con un potente revolver contro una Fiat 500 ferendo il conducente e malgrado a bordo ci fossero anche donne e bambini. La Squadra mobile della questura di Napoli, coordinata dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini, l’ha arrestato con l’accusa di tentato omicidio, porto di arma comune da sparo.

L’autore arrestato due giorni prima di diventare maggiorenne

Il fatto è avvenuto nel capoluogo campano all’alba del 15 ottobre 2023, due giorni prima che l’arrestato diventasse maggiorenne. Il conducente della vettura rimase ferito alla mano sinistra e di striscio alla gamba sinistra, ma in auto c’erano anche due sue sorelle, la moglie e il figlio piccolo della coppia. La Fiat 500 ha incrociato la vettura guidata da un maggiorenne e a bordo della quale viaggiava il ragazzo che ha sparato, legato non in maniera diretta ad ambienti malavitosi partenopei. Il provvedimento cautelare nei confronti del giovane è stato emesso dopo indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli.

Treviso, mangiano funghi selvatici e si sentono male: grave una coppia di coniugi

Una coppia di coniugi è stata ricoverata nel reparto di Medicina d’urgenza dell’ospedale Cà Foncello di Treviso dopo aver mangiato dei funghi raccolti in un prato. A quanto si apprende sarebbero in gravi condizioni, con l’intossicazione, confermata dai tecnici delle Prevenzione esperti micologi dell’Ulss 2, che avrebbe loro causato una grave insufficienza epatica.

I funghi ingeriti sono molto nocivi per l’uomo

Dopo i primi sintomi gastroenterici, la coppia si era recata al Pronto soccorso e, dalle analisi, era emersa l’intossicazione. La verifica macroscopica effettuata dai micologi ha permesso di riconoscere la specie di funghi raccolti e ingeriti dalla coppia. Si tratta di esemplari di piccola taglia di Lepiota, una specie velenosa. A rendere potenzialmente mortali questi funghi è la presenza, al loro interno, di un alto quantitativo di amatossine, molto nocive per l’uomo.

Le indicazioni per la sicurezza di chi raccoglie i funghi

L’episodio di Treviso, purtroppo, non rappresenta una rarità, specie in un periodo come questo che è molto produttivo per chi ha l’usanza di raccogliere funghi selvatici. In tal senso arrivano da più parti delle indicazioni per la sicurezza, le quali sottolineano l’importanza di far controllare sempre tutti i funghi raccolti prima di mangiarli. Questa pratica dovrebbe essere seguita da chiunque, anche da coloro che credono di essere molto esperti sul tema.

Roma, studenti fanno il saluto romano davanti al prof che annuisce

È già diventato virale, nelle chat degli studenti, un video in cui si vedono sei ragazzi di una classe dell’Istituto superiore Federico Caffè, nel quartiere Monteverde di Roma, fare il saluto romano. Nel filmato, pubblicato da Repubblica Roma, è possibile vedere i ragazzo in piedi, sulla sedia o sul banco, mentre tendono il braccio destro in alto. Davanti a loro un docente che attende quei saluti romani e annuisce. E al suo fianco un altro studente che riprende la scena con uno smartphone. Repubblica ha contattato il dirigente scolastico Vincenzo Colucci,che ha assicurato di aver immediatamente provveduto a convocare un consiglio di classe straordinario, venerdì 17 novembre, per l’adozione dei provvedimenti disciplinari.

Ex Ilva, lavoratori bloccano la strada per l’aeroporto a Genova

In seguito a un’assemblea che ha seguito lo stato di mobilitazione generale degli stabilimenti ex Ilva dopo gli incontri a Roma con il governo e in attesa della prossima assemblea del Consiglio di amministrazione, i lavoratori dell’ex Ilva di Genova hanno organizzato una manifestazione. Durante il corteo, hanno bloccato la strada per l’aeroporto Cristoforo Colombo, causando disagi al traffico. Inoltre, sono stati bruciati copertoni di camion, generando un denso fumo.

Fiom: «Dobbiamo dare un segnale»

Armando Palumbo della Rsu Fiom dell’ex Ilva di Genova, ha detto: «Daremo un segnale alla città e al Paese che il tempo è scaduto, c’è bisogno di investimenti. Speriamo che terminino presto queste liti tra pubblico e privato perché a farne le spese sono i lavoratori che pagano con la cassa e un deterioramento degli impianti troppo rischioso per chi lavora. Le preoccupazioni sono forti, la trattativa è ingessata. Uno stabilimento come Genova, ma anche Novi e Taranto, sono inchiodati sulla produzione. Genova finirà l’anno a 200 mila tonnellate su un milione, Taranto è sotto i 3 milioni di tonnellate: un’azienda così non può durare». I lavoratori hanno voluto ricordare anche Anila Grishaj, l’operaia 26enne morta nei giorni precedenti in fabbrica a Pieve di Soligo (Treviso).

Carcere di Siracusa, droga e telefoni dentro i calamari: 19 arresti

Nella casa circondariale Cavadonna di Siracusa assumere droga e comunicare con l’esterno tramite cellulare era diventato molto semplice. Cocaina nascosta nell’insalata di mare, microcellulari inseriti nei calamari ripieni, smartphone incartati come tavolette di cioccolato e telefoni criptati recapitati con i droni. Due anni di indagini da parte delle forze dell’ordine guidate dal colonnello Gabriele Barecchia hanno documentato tutti i modi con cui gli apparecchi e stupefacenti venivano portati in carcere.

19 arresti dopo due anni di indagini

I carabinieri hanno impiegato 100 militari nell’operazione, eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Catania su richiesta della Dda nei confronti di 19 persone del quartiere Borgata. Sono accusate di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e reati legati alle armi. Il gruppo criminale manteneva forti legami con i membri detenuti nel carcere di Siracusa e ha ideato vari modi creativi per mantenere i contatti. Nel corso del blitz, i carabinieri hanno colto due degli indagati in flagrante vicino al carcere mentre legavano tre cellulari a un drone per inviarlo oltre le mura della casa circondariale. Altri quattro smartphone, insieme a confezioni di cocaina e hashish, sono stati trovati nascosti all’interno di calamari e barrette di cioccolata, pronti per essere consegnati.

La sorella di Giulia Cecchettin: «Filippo possessivo, ho visto un controllo anomalo su di lei»

Continuano senza esito le ricerche di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, i due ex fidanzati scomparsi da Marghera sabato 11 novembre. Nel frattempo, mercoledì i famigliari sono stati convocati in caserma a Vigonovo, dove hanno fornito ai carabinieri tutte le informazioni necessarie per cercare di ricostruire il quadro della vicenda. Rimane ignoto il motivo della fuga, così come non è chiaro se sia stata forzata o condivisa, o se i due ragazzi siano insieme: l’unica cosa che emerge dal resoconto della famiglia di Cecchettin è che Turetta non aveva superato la fine della relazione, e che aveva nei confronti della giovane un atteggiamento possessivo e controllante. Lo ha raccontato Elena Cecchettin, la sorella della ragazza, in un’intervista al Corriere della Sera.

La sorella di Giulia Cecchettin: «Era geloso anche del tempo che passava con me»

Elena Cecchettin, che vive a Vienna dove studia Microbiologia, è molto legata alla sorella, con la quale si sente costantemente, e aveva notato da tempo da un atteggiamento anomalo di Filippo Turetta: «Lui era molto possessivo nei suoi confronti, era geloso anche del tempo che lei passava con me e questa cosa non mi faceva stare tranquilla, soprattutto quando uscivano da soli dopo che lei l’aveva lasciato». Una preoccupazione che aveva portato Elena a «provare a dissuaderla dall’uscire con lui», ma Turetta «le diceva di sentirsi solo, di essere disperato, di non vedere un futuro senza di lei. Io li chiamo ricatti emotivi». E quindi alla fine «Giulia si dispiaceva e accettava. Ma uscire con lui, dopo che in agosto si sono lasciati, non era in cima ai suoi desideri». La sorella della giovane ricorda un episodio in particolare: «Lo scorso febbraio eravamo andate insieme a Milano a un concerto e lui continuava a scriverle. Allora Giulia mi ha dato il telefonino, gli rispondevo di stare tranquillo, di non essere in apprensione che Giulia era con me. Quel fatto mi ha lasciato un po’ interdetta perché ci ho visto un controllo anomalo nei confronti di mia sorella».

«Cerco di essere positiva ma ho paura»

In questo momento difficile, i familiari di Giulia Cecchettin non hanno perso la speranza: «Vorrei che lei avesse scelto di fuggire con lui, per assecondarlo», ha concluso la sorella nell’intervista, «mi auguro che Giulia sia viva e che lo sia anche Filippo. Cerco di essere positiva, mi sforzo di esserlo ma la verità è che ho tanta paura».

Sciopero studenti 17 novembre: tutte le piazze e le iniziative previste

Come avviene ormai da diversi anni, il 17 novembre, in occasione della giornata internazionale dello studente, i ragazzi e le ragazze delle scuole superiori scenderanno in piazza per un sciopero che ha lo scopo di continuare a chiedere e promuovere un cambiamento nel mondo dell’istruzione italiano. Al centro della mobilitazione, che si inserisce nel più ampio sciopero generale indetto da Cgil e Uil, c’è l’Unione degli studenti che sfilerà con Link e Rete della conoscenza in tutto il Paese.

Contro la scuola del merito

I ragazzi e le ragazze chiedono di abolire la scuola del merito, perché crea, nella loro visione, soltanto esclusione e diseguaglianza, punisce e reprime, dando alla formazione il ruolo di completa subordinazione alle logiche aziendali.  Gli studenti lamentano anche lo scarsa comunicazione con il ministero dell’Istruzione: «Non accettiamo più che le nostre proposte e richieste vengano ignorate dalla politica».

Cosa chiedono gli studenti

Nel manifesto nazionale «I diritti non si meritano», realizzato da un confronto tra gli studenti di tutto il Paese, emergono anche le principali rivendicazioni dello sciopero del 17 novembre. In particolare si cerca di ottenere:

  • il diritto ad un’istruzione completamente gratuita, con una Legge nazionale sul diritto allo studio e almeno il 5 per cento del PIL all’istruzione;
  • il diritto ad una scuola non subordinata alle aziende e ai privati, con l’abolizione dei PCTO e delle forme di alternanza scuola – lavoro in favore dell’istruzione integrata;
  • il diritto a spazi sicuri e adeguati, con interventi massivi sull’edilizia scolastica;
  • il diritto ad una scuola tutelante, con una riforma della didattica e della valutazione ed interventi per la tutela del benessere psicologico;
  • il diritto a decidere nelle nostre scuole, con il potenziamento della rappresentanza studentesca ed un nuovo Statuto dei diritti degli studenti e delle studentesse.

Le piazze dello sciopero del 17 novembre 

Lo sciopero del 17 novembre degli studenti interesserà circa 40 città in tutta Italia, con i presìdi ed i cortei che si svolgeranno nelle seguenti piazze:

  • Torino, Piazza XVIII dicembre, ore 9.30;
  • Cuneo, Stazione, ore 9;
  • Genova, Piazza Corvetto, ore 9;
  • La Spezia, Piazza Saint Bon, ore 9;
  • Milano, Largo Cairoli, ore 9.30;
  • Bergamo, Piazza Marconi, 8.30;
  • Brescia, Stazione, 8.30;
  • Monza, Stazione, ore 8;
  • Como, Comune, ore 9;
  • Busto Arstizio, Largo Ugo Foscolo, ore 8;
  • Lecco, Piazza Garibaldi, ore 15;
  • Udine, Piazza Cavedalis, ore 8:30;
  • Bologna, Piazza Verdi alle ore 10 e Piazza Scaravilli alle 13;
  • Firenze, Piazza Indipendenza alle ore 9 e Santa Maria Novella alle ore 15;
  • Roma, Piazza del Popolo, alle ore 9.30;
  • L’Aquila, Collesapone, alle ore 8.30;
  • Pescara, Piazza Salotto, alle ore 8.30;,
  • Chieti, Piazza Garibaldi, alle ore 9;
  • Lanciano, Piazza Plebiscito, alle ore 10.30;
  • Perugia, Piazza Partigiani, ore 8.15;
  • Terni, Piazza dell’orologio, ore 8.30;
  • Campobasso, Piazza della Prefettura, ore 9.30;
  • Napoli, Piazza Garibaldi, ore 10;
  • Salerno, Piazza della Concordia, ore 8:30;
  • Avellino, via de Concilis, ore 9;
  • Sarno, Piazza 5 Maggio, ore 9.30;
  • Afragola, viale S. Antonio, ore 10;
  • Potenza, Piazza Zara, ore 9;
  • Cagliari, Piazza Giovanni XXIII, ore 9.30;
  • Palermo, Piazza Verdi, ore 9;
  • Bari, Piazza Umberto, ore 9;
  • Foggia, Palazzo Dogana, ore 9.30;
  • Ostuni, viale dello Sport, ore 9;
  • San Severo, Stazione, ore 9;
  • Francavilla, Piazza Umberto, ore 9.

Da Napoli alla Liguria per truffare anziani, fermato minore

Un 17enne campano che aveva truffato un’anziana donna di Sanremo (Imperia) dicendole che la figlia era finita nei guai per una falsa firma in banca ed avrebbe dovuto pagare circa 4000 euro per evitare conseguenze penali è stato arrestato dalla polizia. L’ennesima truffa ad un anziano è stata risolta dalla polizia del commissariato di Sanremo che con l’esame delle telecamere di videosorveglianza è risalita al giovane si era servito di un taxi sia per raggiungere l’abitazione della donna che per recarsi alla stazione e rientrare a Napoli in treno dopo aver commesso la truffa.

Lo stesso minore aveva messo a segno una truffa analoga

Nel corso delle indagini si è anche appurato che lo stesso minore aveva messo a segno una truffa analoga a un’ultraottantenne di Chiavari (Genova). Utilizzando lo stesso modus operandi era riuscito a sottrarle novantamila euro, anche con numerosi prelievi al bancomat. Il tribunale dei Minori di Genova ha emesso nei confronti del minore – già ristretto in una comunità della provincia di Caserta per un altro reato commesso in provincia di Napoli – la misura cautelare personale del collocamento in comunità.

 

Bergamo, anziana morta cadendo da balcone: arrestata la domestica

La Squadra mobile della questura di Bergamo ha arrestato durante la mattinata di mercoledì 15 novembre una donna ucraina con l’accusa di aver ucciso, il 22 aprile del 2022, la donna di 77 anni che assisteva come badante, facendola cadere dal balcone della sua casa al quarto piano di un palazzo di Colognola, alle porte di Bergamo. Inizialmente la morte dell’anziana era stata classificata come suicidio. Le indagini della polizia hanno portato alla svolta. È così emerso che il giorno del delitto la vittima aveva scoperto che la sua domestica le aveva sottratto il bancomat e prelevato 2 mila euro. Questo sarebbe, per gli investigatori, il movente del delitto.

È morta Alessandra Bianchi, la giornalista ambasciatrice del calcio italiano in Francia

È morta all’età di 59 anni la giornalista sportiva Alessandra Bianchi, per quattro anni nell’area comunicazione della Lega Pro e ambasciatrice del calcio italiano in Francia. Si è spenta dopo una breve malattia.

“Ambasciatrice” in Francia ma fedele tifosa della Roma

Nel 1999 Bianchi fu assunta da Mario Sconcerti al Corriere dello Sport e vi restò fino al 2004 prima di trasferirsi in Francia, dove ha lavorato per L’Équipe, L’Équipe du Dimanche su Canal +, le Parisien e Radio Montecarlo. È stata per anni il volto della Ligue 1 (la Serie A d’Oltralpe), ma rimanendo una tifosa della Roma e dell’ex capitano dei giallorossi Francesco Totti. Alessandra Bianchi ha anche lavorato per la Lega Pro, che sul suo sito ha voluto ricordarla così: «Sei sempre stata una collega disponibile all’aiuto e hai sempre messo a nostra disposizione le tue capacità. In ognuno di noi rivivono tanti ricordi che non verranno mai meno: quelli legati al lavoro e quelli delle tue tante passioni: il giornalismo, la Roma, i libri, Parigi, Modigliani. Ti sei contraddistinta sempre nello svolgere i tuoi impegni con serietà e disponibilità. Il tuo ricordo e le nostre risate saranno vivi per sempre. Ciao Alessandra, ci mancherai». Giovedì 16 novembre si terrà la camera ardente al campus biomedico di Roma dalle 8 alle 10. Alle 11, invece, il funerale alla cappella di San Nicola al Borghetto dei pescatori, a Ostia.

Casal di Principe, sequestrate due ville al killer dei Casalesi

Vasche idromassaggio, camini e altri spazi in marmo, mobili di pregio. Vivevano nel lusso fuori le righe tipico dei boss di camorra i familiari di Giuseppe Setola, killer dei Casalesi, che hanno subìto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca della villa da 400 metri quadrati, protetta da alte mura e situata in centro a Casal di Principe (Caserta). Per ora la moglie, i figli e i suoceri di Setola continueranno a risiedervi, ma se dovesse arrivare la confisca definitiva verranno probabilmente mandati via.

Sequestrata anche una seconda villa dei familiari del boss

Accanto all’immobile dove vivono i parenti del boss, c’è una seconda villa di 120 metri quadrati finita sotto sequestro perché sempre riconducibile a Setola, disabitata e risultata realizzata, sulla base anche di analisi di immagini satellitari, in nove mesi nel 2008, proprio l’anno in cui Setola e i suoi killer scatenarono il terrore nel Casertano uccidendo 18 persone tra parenti di collaboratori di giustizia, imprenditori che si erano rifiutati di pagare il pizzo e i sei immigrati ghanesi vittime della cosiddetta strage di San Gennaro. Il valore degli immobili “sfuggiti” alla confisca del 2004, che aveva interessato una buona parte del patrimonio di Setola, ammonta a circa 450 mila euro.

Naufragio a Lampedusa, «forse 40 dispersi»: l’annuncio dell’Oim

Nuovo naufragio nel Mediterraneo. A lanciare la notizia è Flavio Di Giacomo, portavoce dell’Oim, l’Ufficio di coordinamento per il Mediterraneo dell’Organizzazione internazionale per le Migrazioni. In un tweet scrive: «Naufragio a Lampedusa, forse 40 dispersi. Dinamiche e numero da confermare». In attesa di aggiornamenti lancia anche un appello: «Urgente rafforzare i soccorsi sulla rotta tunisina i fragili barchini di ferro su cui sono costretti a viaggiare i migranti in fuga dal Paese stanno causando quest’anno un inaccettabile numero di morti». Il nuovo naufragio arriva a una decina di giorni dalla tragedia avvenuta in Grecia, dove sono morti 82 migranti nella notte tra il 13 e il 14 giugno.

Il portavoce dell'Oim annuncia un nuovo naufragio: 40 dispersi al largo di Lampedusa
Il barcone di migranti affondato in Grecia (Imagoeconomica).

Porsche e Lexus a ministri e politici, Minenna: «Ognuno si scelga l’auto che vuole»

Su Marcello Minenna, ex direttore dell’Agenzia delle Dogane attualmente agli arresti domiciliari per l’inchiesta della procura di Forlì sull’approvvigionamento delle mascherine, pende un altro capo d’accusa. All’interno del fascicolo spuntano nuovi dettagli su alcune supercar, poste sotto sequestro e confiscate dall’Agenzia, che Minenna avrebbe destinato a politici e ministri come «auto di cortesia». L’ex direttore, si legge nell’atto, d’accusa «tra il 2020 ed il 2022 assegnava le auto in violazione di qualunque normativa di riferimento e con il solo fine di accrescere la propria personale sfera di influenza su esponenti politici e alti rappresentanti delle istituzioni, ha consegnato svariate autovetture confiscate dall’Agenzia delle Dogane e dei monopoli disponendone come se fossero suoi beni personali».

Minenna assegnava le auto di lusso sequestrate ai vari ministri
Marcello Minenna, ex direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli (Imagoeconomica).

Minenna al telefono: «Gli ho dato una macchina sequestrata»

La tesi degli inquirenti è confermata anche da alcune intercettazioni. Il 16 aprile 2021 Minenna, parlando con Gianluca Pini, suo referente all’interno della Lega, raccontava  di aver inviato una delle auto sequestrate all’allora ministro del Turismo Massimo Garavaglia. «Io gli sto dando una mano a costruire la sua segreteria», diceva, «gli ho anche dato la macchina di servizio … gli ho dato una macchina sequestrata». Questo particolare «omaggio» è stato anche confermato da un collaboratore dell’allora direttore delle Dogane. Durante un interrogatorio ha parlato di una Lexus assegnata a Garavaglia e ha aggiunto: «Se non ricordo male ne diede una anche a Brunetta e a diversi altri ministri in carica».

L’intercettazione con Visco: «Ognuno si sceglie l’auto che vuole»

Un altro elemento cruciale di questa parte di indagine è l’intercettazione del 31 ottobre 2021 che vede protagonisti Minenna e l’ex ministro dell’Economia Vincenzo Visco.  Durante la telefonata, Visco chiede spiegazioni su come funzioni la gestione delle vetture sequestrate: «Ho capito della distribuzione delle auto, delle auto … cioè ma a quello gli dovevi dare una Porsche? Perché gli dovevi dare una Porsche?». Minenna risponde senza esitare: «Enzo perché ognuno si sceglie dal sistema l’auto che vuole».

Minenna assegnava le auto di lusso sequestrate ai vari ministri
L’ex ministro Vincenzo Visco (Imagoeconomica).

Alessandra Pederzoli morta a 48 anni: addio alla moglie del sindaco di Modena

Un terribile lutto ha colpito nelle scorse ore il sindaco di Modena: è morta a soli 48 anni Alessandra Pederzoli, la moglie del primo cittadino della città emiliana.

Chi era Alessandra Pederzoli, la moglie del sindaco di Modena

La compagna di vita del sindaco modenese Gian Carlo Muzzarelli era una docente universitaria, una commercialista e un revisore legale. Sconfitta da una lunga malattia, aveva reso il marito padre di una bambina, Emma.

Del male che l’aveva colpita Pederzoli aveva parlato in modo approfondito nel suo primo libro intitolato Al Volante della mia vita, pubblicato dalla casa editrice Artioli editore. L’opera era il racconto del suo toccante viaggio interiore e della sua voglia di essere protagonista della sua esistenza, in barba agli eventi. Come riporta Il Resto del Carlino, l’autrice aveva raccontato che l’idea del libro era nata circa 3 anni fa, quando il tumore che l’aveva colpita l’aveva costretta ad un ricovero di 5 mesi in ospedale.

Insieme al marito Muzzarelli Alessandra Pederzoli si era sposata nel 2012.

Tanti i messaggi di cordoglio, a partire da quello di Stefano Bonaccini

Tutta la comunità modenese e quella dell’Emilia-Romagna si è stretta in queste ore intorno alla famiglia della donna. Tra i messaggi di condoglianze arrivati subito dopo la conferma della tragica notizia anche quello del presidente di Regione Stefano Bonaccini, che ha commentato: «Hai affrontato la malattia con straordinario coraggio. Il tuo sorriso e la tua tenacia, unitamente ad una enorme sensibilità umana, sono stati e saranno un esempio non solo per coloro che ti sono stati accanto, ma per tutti quelli che ti hanno conosciuto e incontrato. Non c’è mai un tempo giusto per andarsene, ma chi vive nei cuori di chi resta non se ne va mai per davvero. E nei nostri cuori, ti garantisco, rimarrai per sempre. Hai dato immenso amore a Gian Carlo e alla meravigliosa Emma, e altrettanto amore da loro hai ricevuto. A loro, sappilo, staremo vicino tutti noi, perché sarà come stare a fianco a te. Fai buon viaggio, Alessandra».

Parole colme di dolore anche da parte del presidente del consiglio comunale locale, Gian Carlo Muzzarelli, che ha dichiarato: «Sono stati anni di speranza e di dolore. Gian Carlo è riuscito a non venir mai meno ai suoi impegni istituzionali e conosco, purtroppo, quali siano le difficoltà che si devono affrontare. Insieme ad Alessandra è stato un esempio, anche di impegno, per tutti noi».