Berrettini è il primo italiano a vincere un match alle Atp Finals

Il tennista romano batte in due set l'austriaco Thiem. Prima di lui, Panatta (1975) e Barazzutti (1978) erano riusciti a portare a casa solo un set.

Matteo Berrettini si congeda dalle Atp Finals di Londra con una vittoria, che non ne evita l’eliminazione ma lo fa entrare nella storia del tennis italiano. Il 23enne romano, nel terzo e ultimo incontro del gruppo B, ha battuto l’austriaco Dominic Thiem con il punteggio di 7-6 6-3, diventando così il primo tennista italiano vincere un match di singolare nelle Atp Finals. Prima di lui, Adriano Panatta nel 1975 a Stoccolma e Corrado Barazzutti nel 1978 a New York erano riusciti a conquistare solo un set nelle tre partite giocate: rispettivamente, contro Ilie Nastase e Raul Ramirez.

Le Atp Finals riuniscono gli otto giocatori che hano fatto più punti nell’anno solare. Berrettini si presentava a Londra da ottava e ultima testa di serie, Thiem da quinta. I due, prima dell’incontro odierno, avevano avuto un percorso opposto nel girone: Berrettini aveva perso entrambe le partite contro Novak Djokovic (testa di serie numero 2) e Roger Federer (3) e arrivava al match con l’austriaco già eliminato; Thiem, al contrario, aveva vinto sia con il serbo, sia con lo svizzero, strappando in anticipo il pass per le semifinali. La vittoria di Berrettini arriva a una settimana dal trionfo del 18enne altoatesino Jannik Sinner alle Atp Next Gen Finals di Milano, ulteriore conferma di un momento estremamente positivo per il tennis italiano.

È una stagione incredibile, spero di tornare il prossimo anno. Sono felice di chiudere con una vittoria

Matteo Berrettini

Al termine della partita, Berrettini ha commentato: «Sono molto fiero per il mio team, la mia famiglia e i miei amici. È una stagione incredibile, spero di tornare il prossimo anno. Senza questi ragazzi non sarebbe stato possibile. Sono felice di chiudere con una vittoria». «Con Thiem ho giocato sempre partite molto combattute (i precedenti erano 2-1 a favore dell’austriaco, ndr)», ha proseguito il tennista classe 1996. «Sono stato bravo a tenere mentalmente nel primo set, sono molto contento della mia prestazione nonostante non sia al 100% fisicamente». «Ho vissuto diversi momenti difficili in questa stagione, sono stato insopportabile nei giorni brutti ma il mio team è stato incredibile», ha detto Berrettini, che ora è atteso dall’incontro di Coppa Davis contro il Canada. «Mi devo riposare in vista del prossimo grande evento e poi ci saranno le vacanze».

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Jorge Lorenzo pronto ad annunciare il suo ritiro

Il campione spagnolo è pronto a lasciare il mondo delle corse. Tra il 2006 e 2015 ha vinto due campionati in classe 250 e tre mondiali MotoGp.

Il campione di motociclismo spagnolo Jorge Lorenzo (Repsol Honda) ha convocato per oggi 14 novembre, alle 15:00, una conferenza stampa nel circuito Ricardo Tormo di Cheste (Valencia) per annunciare il suo ritiro: lo scrivono i media spagnoli. Lorenzo è stato due volte campione del mondo nella categoria 250cc (nel 2006 e nel 2007) e tre volte campione del mondo nel MotoGP (2010, 2012 e 2015).

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A che punto è la trattativa sul nuovo stadio di Milan e Inter

I due club hanno espresso i loro dubbi sulla delibera del Comune di Milano. Chiesti dei chiarimenti soprattuto sul futuro del vecchio Meazza.

Inter e Milan il 13 novembre hanno inviato una lettera all’Amministrazione Comunale di Milano nella quale le due società hanno chiesto chiarimenti in merito ad alcuni dei punti della delibera della Giunta sullo stadio, «potenzialmente critici per la sostenibilità finanziaria del progetto e per il rispetto dei tempi e delle procedure di approvazione». Il 28 ottobre, in particolare, Palazzo Marino aveva dato il suo parere favorevole per il nuovo impianto, ma aveva anche chiesto di salvaguardare il vecchio Meazza.

I DUBBI DEI CLUB SU VECCHIO IMPIANTO

Nel dettaglio, con riferimento alla delibera della Giunta che prevede appunto il «mantenimento e la rifunzionalizzazione dell’attuale impianto di San Siro», i due club chiedono in primo luogo che l’Amministrazione proceda quanto prima con la richiesta al Ministero competente della verifica relativa all’interesse culturale dell’impianto in quanto nessuna proposta potrà essere formulata senza conoscere le decisioni inerenti a un eventuale vincolo del bene.

I DUBBI SULLA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA

Inter e Milan, hanno chiesto inoltre a Palazzo Marino di indicare preliminarmente quali funzioni sportive si ritiene debbano essere inserite nel progetto di eventuale rifunzionalizzazione dell’attuale stadio Meazza e quali saranno i criteri per valutare la sostenibilità economico finanziaria del progetto. Infine, i due club ribadiscono l’opportunità di operare nell’ambito del percorso della “Legge sugli Stadi“, pur dichiarandosi disponibili a elaborare eventuali approfondimenti

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Mancini su Balotelli: «Non convoco per colore della pelle»

Il commissario tecnico dell'Italia ha spiegato la mancata chiamata in Nazionale: «Premierò Mario per questioni tecniche e quando farà bene». Il presidente della Figc Gravina aveva proposto di riportarlo in azzurro dopo il caso razzismo di Verona.

Per Mario Balotelli non è un grande momento. Da quella reazione contro i versi razzisti dei tifosi del Verona nei suoi confronti si è fatto tanto parlare di lui “politicamente” e non calcisticamente. Il leader della Lega Matteo Salvini non perde occasione per attaccarlo o sminuirlo, mentre persino gli ultrà del suo Brescia l’hanno accusato di «arroganza ingiustificata». Sul campo, le cose non sono andate meglio. Con il campionato fermo per la sosta delle nazionali, si parla di Italia. E il commissario tecnico Roberto Mancini non gli ha aperto le porte delle convocazioni: «Chiamerò Balotelli perché sta facendo bene e lo merita, non per il colore della pelle», ha detto per giustificare la sua decisione.

IGNORATA LA PROPOSTA DEL N.1 FIGC GRAVINA

A rilanciare la candidatura di Super Mario in azzurro come gesto simbolico era stato il presidente della Figc, Gabriele Gravina. Ma l’allenatore, nonostante la Nazionale sia già matematicamente qualificata per l’Europeo del 2020, per ora ha detto no. Anche se ha ribadito: «Ricordo che io fatto giocare Mario quando era un ragazzino, quindi lo conosco a fondo e gli voglio bene».

Se sarà richiamato sarà per questioni puramente tecniche: siamo nel 2020, ma si continua a fare considerazioni sul colore della pelle


Roberto Mancini

In chiusura, Mancini ha detto: «Se sarà richiamato sarà per questioni puramente tecniche: siamo nel 2020, ma si continua a fare considerazioni sul colore della pelle. Eppure lo sport deve sempre unire». Sabato 9 novembre, nell’anticipo di Serie A perso 4-0 in casa contro il Torino, Balotelli era stato sostituito nell’intervallo dal neo allenatore del Brescia Fabio Grosso, con la squadra in 10 uomini. Il motivo? Questioni di scarso sacrificio e poca generosità: «Rincorrere gli avversari non è la sua qualità principale», ha spiegato Grosso.

E SALVINI INSISTE: «BALO NON È UN MODELLO»

Dal canto suo Salvini, continuamente stuzzicato sull’argomento, non ha risparmiato commenti nemmeno a Non è l’arena, su La7: «Balotelli non è un esempio dentro e fuori dal campo. Difendo il suo diritto a giocare tranquillamente, ma penso che gli italiani abbiano problemi ben più gravi. Far assurgere Balotelli o la signorina Carola (Rackete, ndr)… penso che gli italiani abbiano altri modelli».

Povero innocente Balotelli, povera stellina, una personcina così posata ed educata…


Matteo Salvini

L’ex ministro dell’Interno ha detto di ritenere eccessiva la polemica sul razzismo di Verona. Sabato 9 novembre, parlando dell’attaccante con un visitatore di Eicma (Esposizione internazionale ciclo motociclo e accessori), ha aggiunto altro veleno: «Povero innocente Balotelli, povera stellina, una personcina così posata ed educata… Condanno ogni gesto di violenza e di razzismo però preferisco altri in campo, a Balotelli».

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Mancini su Balotelli: «Non convoco per colore della pelle»

Il commissario tecnico dell'Italia ha spiegato la mancata chiamata in Nazionale: «Premierò Mario per questioni tecniche e quando farà bene». Il presidente della Figc Gravina aveva proposto di riportarlo in azzurro dopo il caso razzismo di Verona.

Per Mario Balotelli non è un grande momento. Da quella reazione contro i versi razzisti dei tifosi del Verona nei suoi confronti si è fatto tanto parlare di lui “politicamente” e non calcisticamente. Il leader della Lega Matteo Salvini non perde occasione per attaccarlo o sminuirlo, mentre persino gli ultrà del suo Brescia l’hanno accusato di «arroganza ingiustificata». Sul campo, le cose non sono andate meglio. Con il campionato fermo per la sosta delle nazionali, si parla di Italia. E il commissario tecnico Roberto Mancini non gli ha aperto le porte delle convocazioni: «Chiamerò Balotelli perché sta facendo bene e lo merita, non per il colore della pelle», ha detto per giustificare la sua decisione.

IGNORATA LA PROPOSTA DEL N.1 FIGC GRAVINA

A rilanciare la candidatura di Super Mario in azzurro come gesto simbolico era stato il presidente della Figc, Gabriele Gravina. Ma l’allenatore, nonostante la Nazionale sia già matematicamente qualificata per l’Europeo del 2020, per ora ha detto no. Anche se ha ribadito: «Ricordo che io fatto giocare Mario quando era un ragazzino, quindi lo conosco a fondo e gli voglio bene».

Se sarà richiamato sarà per questioni puramente tecniche: siamo nel 2020, ma si continua a fare considerazioni sul colore della pelle


Roberto Mancini

In chiusura, Mancini ha detto: «Se sarà richiamato sarà per questioni puramente tecniche: siamo nel 2020, ma si continua a fare considerazioni sul colore della pelle. Eppure lo sport deve sempre unire». Sabato 9 novembre, nell’anticipo di Serie A perso 4-0 in casa contro il Torino, Balotelli era stato sostituito nell’intervallo dal neo allenatore del Brescia Fabio Grosso, con la squadra in 10 uomini. Il motivo? Questioni di scarso sacrificio e poca generosità: «Rincorrere gli avversari non è la sua qualità principale», ha spiegato Grosso.

E SALVINI INSISTE: «BALO NON È UN MODELLO»

Dal canto suo Salvini, continuamente stuzzicato sull’argomento, non ha risparmiato commenti nemmeno a Non è l’arena, su La7: «Balotelli non è un esempio dentro e fuori dal campo. Difendo il suo diritto a giocare tranquillamente, ma penso che gli italiani abbiano problemi ben più gravi. Far assurgere Balotelli o la signorina Carola (Rackete, ndr)… penso che gli italiani abbiano altri modelli».

Povero innocente Balotelli, povera stellina, una personcina così posata ed educata…


Matteo Salvini

L’ex ministro dell’Interno ha detto di ritenere eccessiva la polemica sul razzismo di Verona. Sabato 9 novembre, parlando dell’attaccante con un visitatore di Eicma (Esposizione internazionale ciclo motociclo e accessori), ha aggiunto altro veleno: «Povero innocente Balotelli, povera stellina, una personcina così posata ed educata… Condanno ogni gesto di violenza e di razzismo però preferisco altri in campo, a Balotelli».

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Chi è Jannik Sinner, vincitore delle Next Gen Finals

Cosa sappiamo del tennista azzurrino che da numero 95 nella Top 100 del ranking ATP ha letteralmente spazzato via il numero 18 del mondo, Alex De Minaur.

La stella di Jannik Sinner per il momento brilla nel cielo di Milano, presto però risplenderà anche nel firmamento del tennis mondiale. Il 18enne nato in provincia di Bolzano (a San Candido), infatti, al termine di un incontro senza storia, ha vinto la terza edizione delle Next Gen Finals disputate nell’Allianz Cloud. Da numero 95 del mondo – ma ancora per poco – l’azzurrino ha letteralmente spazzato via il 20enne australiano e numero 18 del mondo, Alex De Minaur. Di 3-0 il punteggio finale, frutto di un doppio 4-2 e di un secco 4-1, che vale il primo titolo Atp per un ragazzo che farà molto parlare di sé e fa già sognare giustamente il movimento tennistico italiano. L’australiano era un avversario proibitivo in finale, dall’alto dei 3 titoli Atp in stagione (Sydney, Atlanta e Zhuhai), ma Sinner non ne ha tenuto conto, giocando un tennis aggressivo e concreto, brillante e assai preciso. Contro Tiafoe, Ymer, Humber e Kecmanovic era stato bravissimo, ma la sera del 9 novembre si è elevato al ruolo di fuoriclasse con un futuro di altissimo profilo tecnico. Ecco cosa sappiamo su di lui.

È APPASSIONATO DI SCI

Da buon abitante della Val Pusteria è appassionato di sci. Fino al 2013 il tennis era solo un passatempo.

È IL PIÙ GIOVANE TENNISTA ITALIANO ENTRATO NELLA TOP 100 DEL RANKING ATP

Quello che era solo un passatempo è diventato in breve tempo una fonte di soddisfazioni e record: Sinner è infatti il più giovane italiano di sempre ad avere vinto un Challenger e a entrare nella Top 100 del ranking ATP.

NEL 2019 HA GIÀ GUADAGNATO 258 MILA DOLLARI

Risultati che negli anni l’hanno portato a vincite sempre più ricche tanto che nel 2019 ha già guadagnato 258 mila dollari. Cifra che esclude il premio delle Next Gen ATP Finals.

È TESTIMONIAL DELLA NIKE

Ma le entrate di Sinner non sono solo legate ai vari tornei a cui partecipa: a maggio 2019 ha firmato anche un contratto di sponsorizzazione con la Nike per quanto riguarda il suo abbigliamento.

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EICMA 2019, sulla via della sostenibilità

Attenzione all’ambiente e alle tematiche sociali durante l’evento dedicato alle due ruote che segue la certificazione ISO 20121

Viaggia sulla linea della sostenibilità l’edizione 2019 di EICMA, l’Esposizione Internazionale del Ciclo e Motociclo, in programma da oggi, 5 novembre, fino a domenica 10 novembre a Fiera Milano-Rho. EICMA S.p.A., l’organizzatore di EICMA, per la 77esima edizione dell’evento fieristico di caratura mondiale che detiene la leadership nel settore delle due ruote, ha deciso di impegnarsi nel rendere sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale la manifestazione analizzando le caratteristiche di impatto ambientale e sociale nella progettazione e organizzazione dell’evento, promuovendo buone pratiche prima, durante e dopo l’evento. Obiettivo? La certificazione ISO 20121, ovvero lo standard internazionale per la gestione sostenibile degli eventi grazie alla quale EICMA sarà la prima esposizione al mondo del suo settore (ciclo e motociclo) ad essere certificata secondo questo standard.

I PRINCIPI VERSO LA SOSTENIBILITÀ

Un nuovo approccio dunque che passa attraverso la valorizzazione e l’incremento dell’attenzione verso l’ambiente e le tematiche sociali, puntando al coinvolgimento di tutti gli attori facenti parte della manifestazione (organizzazione, fornitori, espositori, operatori, media e visitatori) il tutto con una gestione che si fonda su alcuni principi che per EICMA S.p.A. sono dei capisaldi: trasparenza, integrità, inclusività, accessibilità, eredità, partecipazione e miglioramento continuo. Per tutte le info nello specifico durante i cinque giorni dell’evento verrà organizzata una postazione fissa di riferimento, presso la palazzina uffici di Fiera Milano dedicata a tutti gli stakeholder che avessero necessità di eventuali chiarimenti e informazioni sulle attività previste dal programma e dalla certificazione ISO 20121.

OBIETTIVI PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Nello specifico due sono gli obiettivi che EICMA ha pianificato di raggiungere seguendo lo standard ISO 20121. Da una parte è importante «aumentare la  consapevolezza da parte dei visitatori, espositori e operatori di essere partecipi di un evento organizzato con un’attenzione particolare alla sostenibilità, mirando a creare un maggiore coinvolgimento di tutti gli stakeholder» hanno specificato gli organizzati e dall’altro è essenziale anche «migliorare e potenziare la gestione dei rifiuti prodotti prima, durante e dopo l’evento, con una particolare attenzione ad espositori e punti di ristoro, bar e ristoranti». Comunicazione e sensibilizzazione, gestione dei rifiuti e riciclo materiali sono dunque un quartetto imprescindibile in questa 77edizione dell’Esposizione attraverso il quale passa il profondo impegno per il miglioramento dell’impatto ambientale e sociale della manifestazione.

VADEMECUM DEL VISITATORE SOSTENIBILE

Per rendere possibile tutto questo l’organizzazione di EICMA ha stilato un vero vademecum del visitatore sostenibile che propone sei “regole”, o meglio consigli e indicazioni di comportamento da adottare durante la visita nei padiglioni fieristici. Niente di così difficile o restrittivo ma solo delle semplici linee guida che permettono di vivere l’evento in modo non solo corretto per sé stesso e gli altri ma anche per l’ambiente, pensando al futuro. Eccole qui di seguito:

  • 1° REGOLA, RISPETTA LE REGOLE! Segui le nostre indicazioni e contribuisci anche tu a rendere più sostenibile l’evento EICMA 2019 e la vita di tutti i giorni.
  • DIFFERENZIA-TI Non gettare i rifiuti a terra. All’interno e all’esterno dei padiglioni trove­rai i contenitori per la raccolta differenziata.
  • FATTI PIÙ IN LÀ! Ricorda di non parcheggiare moto e auto nei parcheggi ri­servati ai disabili e non ingom­brare gli accessi a loro necessari.
  • USA LA TESTA ANCHE QUANDO TI DIVERTI Continua ad avere comporta­menti sostenibili anche quando ti diverti, non solo a casa. Non sprecare acqua ed energia nelle strutture che ti ospitano.
  • NO MOZZICONI A TERRA! Non gettare i mozziconi di sigaretta a terra, una volta spenti puoi gettarli nei contenitori per i rifiuti indifferenziati o, se presenti, negli appositi contenitori per i mozziconi. Se puoi usa il posacenere da tasca.
  • MUOVITI IN MODO SOSTENIBILE Per raggiungere l’esposizione In primis i mezzi pubblici, biciclette, scooter e i vari sistemi di sharing che sono ottime soluzioni per muoversi in modo sostenibile. Utilizza l’autovettura solo se strettamente necessario e condividi il viaggio con amici o colleghi di lavoro.

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Chi è Vincenzo Novari, ceo delle Olimpiadi Milano Cortina 2026

Genovese, 60 anni, ex ad di Omnitel e 3, ha alle spalle una carriera nel marketing.

Vincenzo Novari, il nuovo ad del comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali di MilanoCortina, è considerato un manager a tutto tondo. Genovese, 60 anni, laureato in Economia aziendale all’università di Genova, Novari è stato amministratore delegato di 3 Italia dal 2001 al 2016, fino alla fusione con Wind.

LA CARRIERA NEL MARKETING E LA TELEFONIA

Inizia a lavorare nel 1987 presso Parfume et Collections (gruppo L’Oréal) come Direttore Marketing. Rimane in L’Oréal fino al 1992 poi dal 1993-1995 è nel Gruppo Danone (Johnson Wax e in Saiwa). Per Omnitel Pronto Italia S.p.A. è Direttore Marketing nel 1995, nel 1996 ne diventa Vice-Presidente delle vendite, marketing e logistica. Nel 1999 diventa Amministratore Delegato di Omnitel 2000 S.p.A. Fonda nel 2000 Andala S.p.a di cui è Amministratore Delegato sin dall’inizio, lo rimane quando Andala diventa 3 Italia e lascia solo nel dicembre 2016 quando 3 Italia e Wind si fondono.

NEL 2016 LA FONDAZIONE DI UNA STARTUP

Nell’ottobre 2016 fonda SoftYou, una startup nel campo del business e dei servizi a valore aggiunto. Sempre nello stesso anno diventa Special Advisor Italia per CK Hutchinson. È noto alle cronache rosa come il fidanzato di Daniela Ferolla, ex Miss Italia.

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La paralimpica Martina Caironi positiva al controllo anti doping

Gli esami a sorpresa ordinati da Nado Italia hanno rilevato una sostanza proibita: un metabolita di steroide anabolizzante. L'Azzurra si difende: «Sostanza contenuta in una crema cicatrizzante».

Martina Caironi, medaglia d’oro alle Paralimpiadi di Londra nei 100 metri e portabandiera della rappresentativa italiana a quelle di Rio de Janeiro, è risultata positiva a un test antidoping a sorpresa ordinato da Nado Italia. La sostanza proibita rinvenuta è un metabolita di steroide anabolizzante.

Printa la difesa della campionessa: «Conosco la sostanza contenuta nella crema cicatrizzante che ho assunto: l’ho acquistata a gennaio dopo tre mesi di sofferenza per un’ulcera all’apice del moncone. Si tratta di una ferita aperta che nessuno farmaco è riuscito a richiudere».

L’azzurra ha spiegato anche di aver usato in questi mesi la crema e che «all’ultimo controllo di ottobre ho dichiarato tale sostanza. Mi ritrovo a dover saltare un Mondiale in un anno fondamentale senza ancora aver provato una definitiva cura per la mia ulcera».

CAIRONI: «AVEVO INFORMATO LE AUTORITÀ DELL’USO DEL FARMACO»

La campionessa azzurra, che dal 7 novembre sarebbe stata impegnata a Dubai per i mondiali di atletica paralimpica, ha spiegato di aver avuto l’ok all’uso della pomata. «In attesa dell’esito delle controanalisi del campione B», ha sottolineato l’atleta, «sono a conoscenza della sostanza contenuta nella crema cicatrizzante che ho assunto. E che ho comprato nel gennaio 2019 dopo tre mesi di sofferenza. A gennaio ha chiesto al medico federale la possibilità di usare questa crema e mi viene detto che deve essere impiegata in modo locale e a piccole dosi, e che non è necessario il TUE (esenzione per uso terapeutico ndr) per le quantità troppo basse. Faccio il test antidoping a luglio che risulta negativo. Da quel momento la ferita si apre altre due volte ma in maniera meno grave e quindi ritengo di poter continuare in piccole dosi in quanto sicura di non incorrere in alcun tipo di infrazione, tanto è vero che all’ultimo controllo antidoping di ottobre ho dichiarato tale sostanza».

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