Materadio: omaggio a Morricone con Calibro 35, Paci e Diodato

Le più celebri colonne sonore di film western, polizieschi e gialli composte dal compianto maestro Ennio Morricone, ma anche i grandi successi della canzone pop italiana di cui è stato autore o arrangiatore hanno reso magica l’atmosfera della Cava del Sole di Matera, sabato 26 settembre, nel concerto “Passaggi nel tempo - Omaggio a Ennio Morricone” con protagonista la band dei Calibro 35 e due ospiti speciali, il trombettista e cantante Roy Paci e il cantautore Diodato, organizzato da Fondazione Matera Basilicata 2019 e Rai Radio3 in occasione della decima edizione di Materadio, la festa di Rai Radio3 nella città dei Sassi.

Un’edizione speciale, in formato più limitato rispetto alle tradizionali tre giornate a causa delle restrizioni Covid, ma che non ha mancato di regalare emozioni al numeroso pubblico accorso per una seconda volta alla Cava del Sole, luogo simbolo di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, dopo l’annullamento del concerto di venerdì 25 a causa del forte maltempo, rinviato alla sera successiva. Il progetto musicale, pensato appositamente per Materadio con l’intento di omaggiare il grande maestro scomparso lo scorso 6 luglio, è stato presentato dal conduttore di Radio3, Valerio Corzani, che ha guidato gli spettatori in un viaggio nella storia del cinema musicato da Morricone, attraverso un percorso sonoro proposto dalla band milanese dei Calibro 35, con Massimo Martellotta (chitarre, sintetizzatori, tastiere), Enrico Gabrielli (organi e fiati), Fabio Rondanini (batteria), Luca Cavina (basso elettrico), Tommaso Colliva (produzione), a cui si sono aggiunti i musicisti Sebastiano De Gennaro (vibrafono e percussioni) e Beppe Scardino (sax baritono). Tra i grandi titoli eseguiti, “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, “Svegliati e uccidi”, “Milano odia: la polizia non può sparare”, “Una stanza vuota”, “Un tranquillo posto di campagna”, “Cosa avete fatto a Solange?”, “Una lucertola con la pelle di donna”, “Allegretto per signora”, “Il gatto a nove code”, “L’uomo dell’armonica”. Ad affiancare la band sul palco, in successi come “Passaggi nel tempo” e “La classe operaia va in paradiso”, oltre che in un medley Western, la tromba di Roy Paci, che ha inoltre cantato “Quello che conta”, e la voce di Diodato che ha interpretato “Il mondo”, “ Se telefonando” e “C’era una volta il West”.

“Come nella tradizione di Materadio e di Matera 2019, anche per questa decima edizione della festa di Radio3 dalla città dei Sassi abbiamo messo in piedi una produzione totalmente originale, esaltata dalla suggestione e dall’acustica di un luogo per noi fortemente simbolico come la Cava del Sole – sottolinea la direttrice della Fondazione Matera Basilicata 2019, Rossella Tarantino. Materadio ha accompagnato la crescita della nostra città per un decennio. Un appuntamento che abbiamo voluto non mancare anche quest’anno, seppure in un’edizione riadattata che però è riuscita ad emozionare attraverso un omaggio al maestro Morricone, uno dei simboli della cultura italiana nel mondo”.

Ad anticipare il concerto su Radio3 nel pomeriggio di venerdì 25, è stata la puntata di Fahrenheit, in cui è stato presentato anche il programma del Festival “So Far So Close. Esercizi di vicinanza” prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, in programma fino alla fine di ottobre a Matera e in diversi comuni della regione. Ospiti di Loredana Lipperini sono stati, insieme alla Direttrice della Fondazione, Silvia Bottiroli, curatrice del Festival insieme a Cristina Ventrucci, e due degli artisti coinvolti nel palinsesto, il coreografo e danzatore Virgilio Sieni e l’artista e attivista Luigi Coppola.
“L'edizione per forza di cose ridotta di Materadio ha però confermato la relazione profonda e ormai antica tra Radio3 e la città anche dopo il suo anno di Capitale Europea della Cultura – spiega il Direttore di Radio3, Marino Sinibaldi. In particolare il grande concerto serale, che ha superato pure la sfida del maltempo, ha ribadito che Matera e Radio3 insieme sono in grado di proporre prodotti originali, di grande valore spettacolare e culturale”.

Il concerto “Passaggi nel tempo - Omaggio a Ennio Morricone” verrà trasmesso su Radio3 e in streaming sulla pagina Facebook di Matera 2019.

Alsia promuove corso di introduzione analisi sensoriale miele

Si terrà il 20, 21, 27 e 28 novembre 2020, nel Centro di Ricerca dell’ALSIA “Metapontum Agrobios” (SS 106 Jonica km 448,2 – Metaponto, Bernalda - MT), il “Corso di introduzione all’analisi sensoriale del miele”. Il Corso, organizzato dall’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, e dall’AAL, l’Associazione Lucana Apicoltori, in collaborazione con gli Ambasciatori dei Mieli (AMI), preparerà i tecnici a dare valutazioni e formulare giudizi obiettivi sul miele attraverso l'analisi sensoriale. Lo rende noto l’Alsia.
Il corso, della durata complessiva di 30 ore, è riconosciuto dall'Ufficio Centrale dell'Albo Nazionale degli Esperti in Analisi Sensoriale del Miele del Crea, ed è rivolto a tutti coloro che vogliano approcciarsi all’analisi del miele. Tutti gli allievi che seguiranno almeno il 75% delle lezioni potranno accedere a un corso di perfezionamento di I livello.
Le lezioni sarà la dottoressa Maria Lucia Piana.
Produzione, caratteristiche, tecnologia, legislazione e promozione saranno alcune delle nozioni fornite ai partecipanti per migliorarne le conoscenze sul miele e introdurli alla pratica dell'analisi sensoriale. Alla parte teorica si alterneranno prove pratiche e esercizi di degustazione.
La frequenza è consigliata ad apicoltori e tecnici del settore, ma anche altre figure professionali spesso a contatto con il miele, come ad esempio erboristi, alimentaristi o dietisti, desiderosi di aumentare le proprie conoscenze su questo prodotto ed acquisire la pratica dell'analisi sensoriale come strumento di valutazione della qualità, per migliorarla e impegnarsi nel campo della valorizzazione e promozione.
La quota di iscrizione è fissata in 200 euro per i soci AAL e loro congiunti, e in 220 euro per i non soci. Per tutti, l’acconto di 50 euro dovrà essere versato entro il 31 ottobre sul conto corrente intestato all’AAL. Il saldo dovrà essere versato sempre con bonifico bancario entro il giorno antecedente l’inizio del corso.
La partecipazione è riservata a un massimo di 25 persone. Per iscriversi è necessario inviare via mail il modulo di adesione entro il 31 ottobre 2020.
Per ulteriori informazioni: pietro.zienna@alsia.it
Per le modalità di iscrizione contattare: a.apicoltorilucani@gmail.com
  

Materani protagonisti degli esercizi di vicinanza di Sieni

Un rito collettivo che attraverso la sinuosità del gesto si interroga sulla complessa relazione tra l’uomo e la natura oppure come in una dolce lotta permette di addentrarsi nei ricordi, scoprendo, attraverso il rapporto con oggetti cari e dimenticati, la parte più intima di sé. Sono le armoniche pratiche di vicinanza ideate dal grande coreografo e danzatore Virgilio Sieni per il Festival di arti performative “So Far So Close. Esercizi di vicinanza” prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con la collaborazione artistica di Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci, portate in scena nella città dei Sassi in due serate, giovedì 24 e sabato 26 settembre. Nel primo lavoro “La tattilità delle chiome” presentato nel giardino di Casino Padula, nel Rione Agna, la performance ha preso forma intorno alla chioma di un albero dove i performers hanno costruito sequenze di movimento, utilizzando il proprio corpo come strumento di conoscenza e relazione con la pianta. Pratiche che invitano ad assumere una nuova postura chiedendo all’albero il dono di abilità e di virtù capaci di indicare nuovi modi di abitare lo spazio. “La tattilità delle chiome - spiega il maestro Sieni- è un lavoro che si concentra sulla relazione dell’uomo con la natura. Tutta l’esperienza con i cittadini ha ruotato intorno alla chioma di un gelso, preso come tramite ma anche mediatore di cura della distanza. Si tratta di sofisticare, addolcire, sensibilizzare il gesto rispetto anche alle traiettorie che la chioma che ci indica. Mettersi in ascolto degli alberi, della natura è in questo momento uno dei temi fondamentali del mio lavoro”.
Sabato sera in Piazza Montegrappa nel borgo La Martella, che ha riaccolto con emozione il coreografo ospitato lo scorso anno nell’ambito del programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, è stata presentata la seconda performance “Dolce lotta. La Martella #Ballo 1952”. Un lavoro di creazione incentrato sul senso della memoria in relazione alla pratica del gesto. Un percorso esperienziale ed emozionale che ha visto il coinvolgimento dei cittadini, molti dei quali provenienti dal borgo La Martella, chiamati a portare con loro un oggetto di affezione, caro, dimenticato. “Attraverso questo oggetto - racconta il maestro - abbiamo dato vita a un rito fisico e gestuale in cui ogni azione coreografica singola è stata collegata all’altra, fino a comporre una coreografia rituale che ha fatto emergere il concetto di relazione sia con gli oggetti che con il proprio corpo”. Con questo lavoro, aggiunge il coreografo “abbiamo continuato un percorso iniziato lo scorso anno. Abbiamo fatto una cosa semplice ma al tempo stesso molto complessa, durata pochi giorni. Ho invitato i cittadini a portare degli oggetti cari e io stesso ho utilizzato un mattone antico de La Martella, che avevo fatto mettere da parte lo scorso anno durante i laboratori di Matera 2019. È un oggetto per me molto bello oltre ad avere una storia. Tutti questi oggetti rappresentano il vissuto, per cui l’idea che ha animato il lavoro, era quella di stare intorno all’oggetto che ha fatto parte della nostra esistenza”.
Entrambi i lavori sono stati il risultato di laboratori aperti a tutti i cittadini e curati dal maestro Virgilio Sieni nelle due aree periferiche di Matera. Percorsi che hanno fatto emergere la volontà dei partecipanti di mettersi in gioco, di partecipare, di accettare sfide e provocazioni. “I cittadini che partecipano ai laboratori immediatamente esprimono con la loro presenza un desiderio di esserci – sottolinea il coreografo- La proposta nasconde sempre elementi di una certa meravigliosa complessità e quindi il cittadino reagisce bene nel momento in cui riesce a comprenderne il significato. La cosa più importante da annotare – aggiunge - è che i partecipanti vanno a comporre giorno dopo giorno una piccola comunità che si conosce ed insieme sorreggono il lavoro con forza, grazie alla loro capacità di interloquire.” Gli spettacoli hanno profondamente colpito il pubblico che ha salutato con lunghi applausi il ritorno del danzatore in Basilicata. “Una terra dalle risorse inestimabili dalle quali attingere per imparare tutte le strategie più sofisticate e più sottili per abitare il mondo - dice - Basta percorrere questi luoghi o semplicemente camminare in questi spazi per avvertirlo. Dopo l’esperienza dello scorso anno, ho preso casa nel borgo La Martella, un luogo che amo, perché camminando tra quelle case è come se ritrovassi delle misure, un modo di stare in piedi.”
Il prossimo 11 ottobre il maestro Sieni e i cittadini di Matera coinvolti nel percorso di “Dolce lotta” porteranno la creazione andata in scena nella città dei Sassi al “Talos Festival” di Ruvo di Puglia.