Autolettura consumi idrici, AL: al via una nuova campagna

Nei giorni scorsi Acquedotto Lucano ha rilanciato una nuova campagna per invitare gli utenti del servizio idrico integrato a comunicare autonomamente i propri consumi idrici attraverso l’autolettura. Fornire l’autolettura - si legge in un comunicato stampadi Acquedotto Lucano - permette di ricevere fatture calcolate sui consumi reali ed effettivi e dunque con importi esatti. L’autolettura che, di norma, può essere comunicata in qualsiasi momento dell’anno, per la prossima fatturazione prevista al 31 dicembre 2020, potrà essere comunicata fino al 2 dicembre 2020. Per essere valida ai fini della fatturazione, l’autolettura deve essere eseguita attraverso i seguenti canali:
- Internet: accedendo alla pagina www.acquedottolucano.it nella sezione “Autolettura”;
- Telefono: contattando il numero verde 800 992 292 (Digitare tasto 1);
- SMS: al numero 339 994 18 02
- Telegram: registrandosi al servizio di autolettura
Prima di procedere all’autolettura è necessario avere con sé i seguenti dati reperibili in fattura: Codice Cliente, ULM e lettura.
“L’autolettura consente a ciascun utente di aggiornare periodicamente la situazione dei consumi in bolletta, attraverso modalità semplici, veloci ed in maniera autonoma - afferma l’amministratore unico di Acquedotto lucano, Giandomenico Marchese. La lettura del misuratore effettuata costantemente, inoltre, porta con sé un ulteriore vantaggio per gli utenti, ossia di riscontrare eventuali consumi anomali derivanti da guasti o perdite ed intervenire tempestivamente. Soprattutto in questo delicato e particolare momento di emergenza sanitaria - prosegue Marchese -, pur continuando, al momento, ad effettuare le letture dei contatori attraverso gli operatori di Acquedotto Lucano, è indispensabile la collaborazione degli utenti per ottenere consumi reali ed effettivi attraverso la comunicazione dell’ autolettura del proprio contatore”.
  

Vitivinicoltura: Alsia, confronto con operatori del settore

Sperimentazione, servizi di consulenza mirati, formazione, trasferimento delle innovazioni per consentire alla vitivinicoltura lucana di vincere la sfida dei mercati non solo sul piano della qualità ma anche su quella dei costi di produzione. È quanto emerso nel secondo incontro tematico promosso il 17 novembre scorso dall’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, per costruire in modo condiviso il programma triennale 2021-2023 delle attività dell’Agenzia.
“Dopo esserci confrontati con il comparto della ricerca – ha spiegato il direttore dell’ALSIA, Aniello Crescenzi - attraverso un incontro che ha coinvolto l’Università degli Studi della Basilicata e del CREA-VE, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria di Turi (BA), oltre che il Centro ricerche dell’Agenzia “Metapontum Agrobios” e i tecnici 3 delle Aziende agricole sperimentali dimostrative dell’ALSIA impegnate nel comparto, abbiamo voluto incontrare produttori e trasformatori attivi sul territorio regionale per meglio calibrare, sulla base delle risorse disponibili, le attività più utili alle aziende”.
Punto di partenza del nuovo confronto, tenuto in videoconferenza su piattaforma Zoom, è stata l’enunciazione delle linee di attività già messe in campo dall’ALSIA nel comparto vitivinicolo. In particolare, in questi anni, l’Agenzia ha indirizzato il suo intervento sulla salvaguardia e caratterizzazione della biodiversità autoctona a rischio estinzione, sulla valutazione di nuove o antiche varietà da iscrivere al registro nazionale vitivinicolo, oltre che sulla partecipazione ad attività di ricerca e al trasferimento dell’innovazione. A queste attività si affianca l’erogazione di servizi specialistici, come il monitoraggio fitosanitario, la formazione e controllo dei Centri privati di controllo e taratura delle irroratrici, la consulenza aziendale per l’applicazione del Pan.
Da produttori e trasformatori è arrivato forte il bisogno di mantenere aperto il confronto con le aziende e la necessità di ricevere supporto costante dall’ALSIA per spingere sulla meccanizzazione delle aziende medio-piccole, e sulla formazione per disporre di personale qualificato e puntare di più sull’enoturismo.
Una sollecitazione accolta in pieno dal direttore Crescenzi che ha ricordato come il servizio gratuito di consulenza fitosanitaria dell’ALSIA, che rientra in uno specifico progetto approvato dalla Regione Basilicata a valere sulla Misura 2.1 del PSR 2014-20, va proprio in questa direzione.
“Ogni azienda – ha sottolineato  Crescenzi – potrà usufruire gratuitamente di un’analisi dei punti critici aziendali e delle possibili soluzioni e di consulenze, tra cui: quella fitosanitaria per la gestione aziendale finalizzata all’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari; quella sull’innovazione di tecniche e prodotti fitosanitari; quella sull’uso razionale delle macchine irroratrici dei prodotti fitosanitari; quella come supporto alla diagnosi di fitopatie e consigli di prevenzione e lotta”.