Scorie, da tavoli tecnici le osservazioni contro il deposito unico

Facendo seguito alle intese raggiunte nella riunione del 7 gennaio per la creazione di una cabina di regia attraverso la quale esprimere una posizione univoca rispetto alla “localizzazione, costruzione ed esercizio del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e del Parco tecnologico”, il Dipartimento regionale all’Ambiente ha definito i tavoli tecnici che dovranno predisporre le osservazioni di carattere tecnico - scientifico contro l’ipotesi di una eventuale localizzazione del sito in Basilicata. Ipotesi sulla quale il governo Bardi si è più volte pronunciato con forza esprimendo la sua netta contrarietà.

Poiché la Sogin ha indicato una serie di luoghi nell’Alta Murgia ai confini tra la Basilicata e la Puglia, le due Regioni hanno stabilito un percorso comune per partecipare unitariamente e in modo coordinato alla consultazione pubblica sulla carta dei siti potenzialmente idonei.

I tavoli tecnici si svolgeranno in raccordo con la Regione Puglia e con la collaborazione della Farbas con l’obiettivo di arrivare alla stesura delle osservazioni in merito al valore naturalistico e faunistico delle aree interessate, che in parte rientrano nel patrimonio Unesco con i Sassi di Matera. Saranno approfondite la struttura idro-geomorfologica, la struttura naturalistica, la struttura antropica e le strutture strategiche di relazione delle zone indicate come potenziali siti. Ai tavoli, coordinati dalla direzione generale del Dipartimento Ambiente, partecipano gli enti locali, gli ordini professionali, l’Arpab, l’Apt e i soggetti portatori di interessi sul territorio.

Sono state stabilite anche le modalità di lavoro e il cronoprogramma per presentare le osservazioni nei 60 giorni a disposizione delle comunità locali.

“Arriviamo con voce unanime – hanno commentato il presidente Bardi e l’assessore all’Ambiente, Gianni Rosa – a dire no alla localizzazione del deposito unico delle scorie nucleari in Basilicata. La nostra regione ha già dato nel passato e continua a fare la sua parte contribuendo al fabbisogno energetico del Paese. Non accettiamo altri carichi. Perciò invitiamo i Comuni che non hanno ancora provveduto a indicare i nominativi dei loro rappresentanti ai tavoli tematici. Non stiamo perdendo tempo, anzi stiamo dando priorità massima e tutte le energie necessarie per scongiurare questa situazione di pericolo per la nostra terra”.

Scorie, da tavoli tecnici le osservazioni contro il deposito unico

Facendo seguito alle intese raggiunte nella riunione del 7 gennaio per la creazione di una cabina di regia attraverso la quale esprimere una posizione univoca rispetto alla “localizzazione, costruzione ed esercizio del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e del Parco tecnologico”, il Dipartimento regionale all’Ambiente ha definito i tavoli tecnici che dovranno predisporre le osservazioni di carattere tecnico - scientifico contro l’ipotesi di una eventuale localizzazione del sito in Basilicata. Ipotesi sulla quale il governo Bardi si è più volte pronunciato con forza esprimendo la sua netta contrarietà.

Poiché la Sogin ha indicato una serie di luoghi nell’Alta Murgia ai confini tra la Basilicata e la Puglia, le due Regioni hanno stabilito un percorso comune per partecipare unitariamente e in modo coordinato alla consultazione pubblica sulla carta dei siti potenzialmente idonei.

I tavoli tecnici si svolgeranno in raccordo con la Regione Puglia e con la collaborazione della Farbas con l’obiettivo di arrivare alla stesura delle osservazioni in merito al valore naturalistico e faunistico delle aree interessate, che in parte rientrano nel patrimonio Unesco con i Sassi di Matera. Saranno approfondite la struttura idro-geomorfologica, la struttura naturalistica, la struttura antropica e le strutture strategiche di relazione delle zone indicate come potenziali siti. Ai tavoli, coordinati dalla direzione generale del Dipartimento Ambiente, partecipano gli enti locali, gli ordini professionali, l’Arpab, l’Apt e i soggetti portatori di interessi sul territorio.

Sono state stabilite anche le modalità di lavoro e il cronoprogramma per presentare le osservazioni nei 60 giorni a disposizione delle comunità locali.

“Arriviamo con voce unanime – hanno commentato il presidente Bardi e l’assessore all’Ambiente, Gianni Rosa – a dire no alla localizzazione del deposito unico delle scorie nucleari in Basilicata. La nostra regione ha già dato nel passato e continua a fare la sua parte contribuendo al fabbisogno energetico del Paese. Non accettiamo altri carichi. Perciò invitiamo i Comuni che non hanno ancora provveduto a indicare i nominativi dei loro rappresentanti ai tavoli tematici. Non stiamo perdendo tempo, anzi stiamo dando priorità massima e tutte le energie necessarie per scongiurare questa situazione di pericolo per la nostra terra”.