Alsia, domani giornata formativa su tecnologie gestione irrigua

Conoscere e adottare pratiche agricole sostenibili e divulgare nuove tecniche per la difesa del territorio dal rischio idrogeologico. È questo l’obiettivo della giornata formativa sulle tecnologie per una gestione irrigua innovativa, organizzata per martedì 10 dicembre dall’Agenzia lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura (Alsia), in collaborazione con i gruppi operativi GO_TInnoGePra, GO_Inno_OlivoOlio, Eip Agri, GO_Prosit, a Scanzano Jonico, nella sede di Pan Agri in via degli Artigiani, con inizio alle ore 9. È quanto scritto in una nota dell’Alsia, in cui è evidenziato che “diffondere tecnologie innovative presso le aziende agricole per ridurre gli sprechi di acqua, ottimizzare l’utilizzo di fertilizzanti, migliorare la qualità delle produzioni e delle rese sono l’obiettivo del GO_TrasIrriMa, il gruppo operativo della Misura 16.1 del Psr 2014-20 della Regione Basilicata, per il trasferimento di tecnologie e protocolli di gestione irrigua maturi per l’ottimizzazione dell’irrigazione”. La giornata prevede anche una visita aziendale a Bernalda, in contrada Pizzica, in un campo di kiwi dove si potranno osservare diverse tecnologie disponibili sul mercato per il monitoraggio dell’umidità del suolo a supporto della decisione irrigua. All’incontro sono previsti gli interventi di Bartolomeo Dichio, docente Unibas e responsabile scientifico del progetto Tras.Irri.Ma, di Mirko Sgaramella, responsabile tecnico Pan Agri, mentre la visita in campo sarà guidata da Angelo Tuzio dell’Università degli Studi della Basilicata, da Domenico Laterza di Agreenment srl, spin-off accademico dell’Università degli Studi della Basilicata e da Antonio Satriani, dell’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale (Imaa) del Consiglio nazionale delle Ricerche. Interverranno alla discussione anche Giuseppe Montanaro, Vitale Nuzzo, Adriano Sofo, Carmelo Mennone, Emanuele Scalcione, Alba Mininni e Francesco Reyes.
 

Matera 2019, Ebraismo e Matematica: ne parlano Ovadia e Odifreddi

Saranno Moni Ovadia e Piergiorgio Odifreddi a chiudere il ciclo di appuntamenti pubblici legati alla grande mostra di Matera 2019 La poetica dei Numeri primi, coprodotta da Fondazione Matera Basilicata 2019 e Polo Museale della Basilicata con la direzione scientifica dello stesso Odifreddi.
Martedì 10 dicembre alle 21:00 nell’Auditorium Gervasio, Ovadia e Odifreddi saranno protagonisti dell’incontro su “Ebraismo e Matematica. Dalla Bibbia alle medaglie Fields”, in cui ripercorreranno l'uso cabalistico che gli Ebrei hanno fatto nell'antichità dei numeri nella gematria, raccontando le storie dei più famosi matematici ebrei della modernità.
Nel Primo Libro dei Re si trova infatti un brano da cui sembra che gli Ebrei usassero 3 come valore di pi greco (approssimato invece dai Greci con il famoso 3,14), mentre il 25% delle medaglie Fields, l'analogo del premio Nobel per la matematica, sono andate a ebrei. I due esperti illustreranno quindi il percorso di un popolo che è partito in maniera tanto approssimativa nel campo della matematica, ed è arrivato a esserne l'avanguardia più avanzata. Ingresso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione su MateraEvents o presso l’Infopoint di Matera 2019.
Nel pomeriggio, alle 18:30 nell’Open Dome allestita in Piazza San Francesco, Odifreddi racconterà il progetto La poetica numeri primi, una mostra che ha riscontrato un grande apprezzamento da parte del pubblico, in particolare di quello scolastico, non solo a Matera ma anche a Metaponto, tanto da essere prorogata anche nel prossimo anno. I visitatori potranno scoprire le opere esposte a Palazzo Acito a Matera fino al 20 gennaio 2020 e quelle presenti nel Museo Archeologico di Metaponto fino al 28 febbraio.

Bas 05

Matera 2019, al via la mostra “Scuole tra passato e futuro”

La storia non è soltanto un insieme di date, ma un archivio di fatti, eventi, memorie individuali e collettive. Memorie che raccogliamo nelle forme più disparate, dalle carte degli archivi ad oggetti di collezioni, a video e registrazioni delle memorie orali che ci riportano immagini e voci del passato.
Su questo si interroga la mostra di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 "Scuole tra passato e futuro" che si inaugura domani, 10 dicembre, alle 10:30 presso Ipogei di Piazza San Francesco D'Assisi, visitabile fino al 31 Dicembre (dal martedì alla domenica, ore 09.30 – 13.00 ; 15.30 – 20.00). Ingresso gratuito.
La mostra raccoglie i lavori realizzati dai ragazzi delle oltre 70 scuole lucane coinvolte nei progetti di Matera 2019 “19 Scuole X 19 Archivi” e “Patrimonio In Gioco”, sostenuti dalla Dileo Pietro SpA, School Partner di Matera 2019. Attraverso gli occhi degli studenti viene rianimato il rapporto fra passato e presente, immaginando un futuro costruito sulle memorie di chi vi ha abitato.
Con il progetto Patrimonio in Gioco, è stato chiesto alle scuole elementari e medie inferiori di costruire storie ed oggetti, utilizzando nel primo caso il coding per creare cartoni animati basati su figure femminili che si sono distinte nella tradizione popolare autoctona e, nel secondo caso, la stampa 3D per rielaborare in chiave moderna gli oggetti della tradizione locale.
Attraverso 19 scuole x 19 archivi, invece, i ragazzi delle scuole superiori hanno immaginato il futuro a partire dal patrimonio dei nostri archivi, cui è dedicato il progetto di Matera 2019 I-DEA. Per raccontare la loro scoperta, i ragazzi hanno usato strumenti a loro vicini, la scrittura creativa, il video, il fumetto, indagando memorie profonde, dalle prime emigrazioni alla condizione femminile, dalle riforme agrarie alla costruzione di nuovi insediamenti, fino ai primi documentari dell'antropologia italiana filmati nella terra lucani.
“La mostra dedicata ai lavori fatti con i ragazzi – sottolinea Rossella Tarantino, Manager Sviluppo e Relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019 - è un modo per interrogarci su cos'è per noi e per le nuove generazioni la memoria, e chiederci se sta cambiando il modo di catalogare e immaginare il passato, se l’enorme quantità di dati che il mondo digitale ci riversa quotidianamente sta cambiando il nostro modo di ricordare ed archiviare, se le giovani generazioni iniziano a ricordare in forme diverse da quelle delle persone più adulte. Siamo forse ad una svolta cruciale, nel mondo occidentale, nel nostro modo di percepirci e raccontarci: questo è un piccolo passo per prendere coscienza del cambiamento ed interrogarci consapevolmente sul futuro”.

Bas 05

Matera 2019, al via i laboratori della Scuola Open Source

Prederanno il via l’8 dicembre a Casino Padula i laboratori di ricerca e co-progettazione "XYZ 2019" frutto della chiamata pubblica lanciata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e La Scuola Open Source nell'ambito del progetto Matera 3019, dedicato all'ascolto delle parole e delle suggestioni dei giovani, che lavoreranno per generare una piattaforma digitale e un processo di community development attraverso la cultura.
Sul sito http://www.lascuolaopensource.xyz/xyz-hbfs sono disponibili i nomi e le biografie dei giovani selezionati da tutta Italia che parteciperanno ai laboratori fino al 15 dicembre, con l’obiettivo di creare, insieme alla Open Design School di Matera 2019, uno strumento con i seguenti obiettivi: raccogliere, misurare, sistematizzare e valorizzare quanto fatto durante Matera 2019; connettere tutte le persone che hanno partecipato alle attività, promuovere l'auto-organizzazione e la collaborazione; costruire un ecosistema di possibilità per la produzione culturale indipendente anche attraverso la condivisione dei mezzi di produzione.
La restituzione pubblica delle attività svolte durante i laboratori si svolgerà domenica 15 dicembre alle 17:30 presso l’Open Dome allestita in Piazza San Francesco. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

Bas 05

Alsia, visita ricercatori Kuwait al Centro Metapontum Agrobios

La gestione razionale delle risorse idriche in agricoltura, l’agricoltura di precisione e le biotecnologie applicate al miglioramento genetico di varietà tolleranti gli stress idrici: sono stati questi gli argomenti trattati durante una visita effettuata nei giorni scorsi da una delegazione dell’Istituto di Ricerca Scientifica del Kuwait (Kisr) al Centro ricerche Metapontum Agrobios dell’Alsia, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura. Il direttore generale del Kisr, Samira A.S. Omar ed il responsabile dell'Ufficio Accordi Scientifici Waleed Roy dello stesso istituto, accompagnati da Mauro Centritto, Claudio Di Iaconi e Marilena Rossano del Cnr, oltre che da Salvatore Masi dell'Università degli Studi della Basilicata, hanno presentato a dirigente e tecnici dell’Agrobios-Alsia le attività dell'Istituto Kuwaitiano, particolarmente impegnato in ricerche sullo sviluppo sostenibile in campo energetico, ambientale ed agricolo. In considerazione delle numerose iniziative di ricerca e sviluppo messe in campo dall’Alsia, la delegazione ha discusso di potenziali possibilità di collaborazione in ambito scientifico. Nel corso dell'incontro sono state illustrate anche le attività del Centro Ricerche “Ipazia d'Alessandria”, di recente inaugurato grazie alla collaborazione tra Eni e Cnr e ospitato proprio nei laboratori del Centro Ricerche Agrobios dell’Alsia. La visita, organizzata a valle di un accordo di collaborazione bilaterale tra Cnt e Kisr ed all'interno di un tour che il Kisr sta facendo presso strutture di eccellenza in Italia, si è poi concentrata sulla piattaforma robotizzata e informatizzata di plant phenomics dell’Agenzia, ubicata proprio nel Centro Agrobios. Una piattaforma unica in Italia per lo studio del fenotipo delle piante, utilizzata tra l’altro per testare l’efficacia di nuove formulazioni di biostimolanti, fertilizzanti e fitofarmaci, o per valutare la selettività di nuove sostanze attive, nonché per lo studio della risposta a stress idrici delle piante, tanto da essere riferimento nazionale di importanti infrastrutture europee scientifiche di settore.
 

Alsia, visita ricercatori Kuwait al Centro Metapontum Agrobios

La gestione razionale delle risorse idriche in agricoltura, l’agricoltura di precisione e le biotecnologie applicate al miglioramento genetico di varietà tolleranti gli stress idrici: sono stati questi gli argomenti trattati durante una visita effettuata nei giorni scorsi da una delegazione dell’Istituto di Ricerca Scientifica del Kuwait (Kisr) al Centro ricerche Metapontum Agrobios dell’Alsia, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura. Il direttore generale del Kisr, Samira A.S. Omar ed il responsabile dell'Ufficio Accordi Scientifici Waleed Roy dello stesso istituto, accompagnati da Mauro Centritto, Claudio Di Iaconi e Marilena Rossano del Cnr, oltre che da Salvatore Masi dell'Università degli Studi della Basilicata, hanno presentato a dirigente e tecnici dell’Agrobios-Alsia le attività dell'Istituto Kuwaitiano, particolarmente impegnato in ricerche sullo sviluppo sostenibile in campo energetico, ambientale ed agricolo. In considerazione delle numerose iniziative di ricerca e sviluppo messe in campo dall’Alsia, la delegazione ha discusso di potenziali possibilità di collaborazione in ambito scientifico. Nel corso dell'incontro sono state illustrate anche le attività del Centro Ricerche “Ipazia d'Alessandria”, di recente inaugurato grazie alla collaborazione tra Eni e Cnr e ospitato proprio nei laboratori del Centro Ricerche Agrobios dell’Alsia. La visita, organizzata a valle di un accordo di collaborazione bilaterale tra Cnt e Kisr ed all'interno di un tour che il Kisr sta facendo presso strutture di eccellenza in Italia, si è poi concentrata sulla piattaforma robotizzata e informatizzata di plant phenomics dell’Agenzia, ubicata proprio nel Centro Agrobios. Una piattaforma unica in Italia per lo studio del fenotipo delle piante, utilizzata tra l’altro per testare l’efficacia di nuove formulazioni di biostimolanti, fertilizzanti e fitofarmaci, o per valutare la selettività di nuove sostanze attive, nonché per lo studio della risposta a stress idrici delle piante, tanto da essere riferimento nazionale di importanti infrastrutture europee scientifiche di settore.
 

Matera 2019, “Intensional Particle” con artista giappomese Humeda

Una linea orizzontale proiettata sui tremori dello schermo. All'improvviso, per caso, la linea si moltiplica drasticamente come per scaricare la sua energia immanente. Allo stesso modo, - spiega una nota dell'uffcio stampa della Fondazione Matera Basilicata 2019 -  quando l’artista giapponese Hiroaki Umeda trema sul palco, l'energia nascosta trattenuta nel suo corpo viene trasmessa dal bacino alla colonna vertebrale, alle braccia e, infine, allo schermo digitale situato nella parte posteriore, in cui l'energia viene visualizzata attraverso linee curve che ricordano una corona solare. Quando cascate e fiumi vengono osservati da lontano, sembrano mantenere forme statiche; tuttavia, se si esegue lo zoom sugli stessi oggetti a livello microscopico, si nota che essi sono costituiti da movimenti incessanti come gonfiori, onde, vortici e correnti incrociate. Sulla base di questo concetto creativo, Umeda reinterpreta le particelle nello spazio non come molecole statiche ma piuttosto come "particelle attive (o punti di massa)"; e, visualizza, nello spazio, la "forza intenzionale" che le particelle nascondono.
L’unione dei linguaggi della danza e dell’arte digitale è alla base della performance “Intensional Particle”, ideata e messa in scena dall’artista nipponico Hiroaki Umeda, che andrà in scena, nell’ambito dell’Open Culture Festival di Matera 2019, l’8 e il 9 dicembre alle 19:00 e alle 21:00 presso il Cinema Comunale Guerrieri (Ingresso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione su MateraEvents o in Infopoint).
Sul palco, le forze corporee, fotiche e sonar convergono a velocità esponenziale e, ad un certo punto, raggiunge il punto critico dell'energia. Le forme transitorie di particelle digitali che evocano immagini di dissoluzione di solidi, sublimazione di liquidi e algoritmi di trasferimento di calore, si sincronizzano e si sintetizzano con i movimenti di Umeda, producendo un intero universo che danza come un organismo vivente. Il pubblico vivrà una realtà digitale satura di "stabilità instabile": le linee di flusso impetuose svaniscono dopo un minuto e la cascata luminosa si vaporizza dopo un secondo. Come per incarnare l'estetica effimera alla base della performance, sul palco le forze invisibili vengono alla ribalta e l'universo visivo sprofonda alla vista. Tuttavia, il residuo di calore ancora bollente dopo l'esperienza del sovraccarico informativo rimarrà a lungo nei corpi del pubblico.
Hiroaki Umeda è un coreografo e un artista multidisciplinare riconosciuto come una delle figure di spicco della scena artistica giapponese d'avanguardia. Sin dal lancio della sua compagnia S20, le sue performance di danza sottili ma violente hanno girato il mondo ottenendo il plauso del pubblico e della critica. Il suo lavoro è riconosciuto per la metodologia artistica altamente olistica con un forte background digitale, che considera non solo elementi fisici come la danza, ma anche componenti ottici, sonori, sensoriali e, soprattutto, spaziotemporali come parte della coreografia. A partire dal suo profondo interesse per la coreografia di tempo e spazio, Umeda ha diffuso il suo talento non solo come coreografo e ballerino, ma anche come compositore, lighting designer, scenografo e artista visivo.
Nelle stesse giornate, sullo schermo istallato in Piazza Vittorio Veneto, verranno trasmesse (negli orari 18.30 - 18.40, 20.30- 20.40, 21.45 - 21.55), le animazioni audiovideo dell’artista Ryoichi Kurokawa, che presentano all'osservatore motivi visuali e sonori apparentemente casuali e caotici, rivelando ad uno sguardo più attento abbinamenti di elaborati modelli astratti, sviluppati a partire dalla riflessione dell'artista sui temi della sensazione e della percezione. Le animazioni fanno parte del progetto “ground.alt”, frutto di una collaborazione tra Kurokawa e il regista e cameraman belga Daniel Demoustier. L'opera vuole proporre un nuovo approccio alle immagini di guerra e di disastri naturali, focalizzandosi sul paesaggio, abbandonato dall'uomo a causa degli sconvolgimenti occorsi.

Bas 05

Matera 2019, “Intensional Particle” con artista giappomese Humeda

Una linea orizzontale proiettata sui tremori dello schermo. All'improvviso, per caso, la linea si moltiplica drasticamente come per scaricare la sua energia immanente. Allo stesso modo, - spiega una nota dell'uffcio stampa della Fondazione Matera Basilicata 2019 -  quando l’artista giapponese Hiroaki Umeda trema sul palco, l'energia nascosta trattenuta nel suo corpo viene trasmessa dal bacino alla colonna vertebrale, alle braccia e, infine, allo schermo digitale situato nella parte posteriore, in cui l'energia viene visualizzata attraverso linee curve che ricordano una corona solare. Quando cascate e fiumi vengono osservati da lontano, sembrano mantenere forme statiche; tuttavia, se si esegue lo zoom sugli stessi oggetti a livello microscopico, si nota che essi sono costituiti da movimenti incessanti come gonfiori, onde, vortici e correnti incrociate. Sulla base di questo concetto creativo, Umeda reinterpreta le particelle nello spazio non come molecole statiche ma piuttosto come "particelle attive (o punti di massa)"; e, visualizza, nello spazio, la "forza intenzionale" che le particelle nascondono.
L’unione dei linguaggi della danza e dell’arte digitale è alla base della performance “Intensional Particle”, ideata e messa in scena dall’artista nipponico Hiroaki Umeda, che andrà in scena, nell’ambito dell’Open Culture Festival di Matera 2019, l’8 e il 9 dicembre alle 19:00 e alle 21:00 presso il Cinema Comunale Guerrieri (Ingresso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione su MateraEvents o in Infopoint).
Sul palco, le forze corporee, fotiche e sonar convergono a velocità esponenziale e, ad un certo punto, raggiunge il punto critico dell'energia. Le forme transitorie di particelle digitali che evocano immagini di dissoluzione di solidi, sublimazione di liquidi e algoritmi di trasferimento di calore, si sincronizzano e si sintetizzano con i movimenti di Umeda, producendo un intero universo che danza come un organismo vivente. Il pubblico vivrà una realtà digitale satura di "stabilità instabile": le linee di flusso impetuose svaniscono dopo un minuto e la cascata luminosa si vaporizza dopo un secondo. Come per incarnare l'estetica effimera alla base della performance, sul palco le forze invisibili vengono alla ribalta e l'universo visivo sprofonda alla vista. Tuttavia, il residuo di calore ancora bollente dopo l'esperienza del sovraccarico informativo rimarrà a lungo nei corpi del pubblico.
Hiroaki Umeda è un coreografo e un artista multidisciplinare riconosciuto come una delle figure di spicco della scena artistica giapponese d'avanguardia. Sin dal lancio della sua compagnia S20, le sue performance di danza sottili ma violente hanno girato il mondo ottenendo il plauso del pubblico e della critica. Il suo lavoro è riconosciuto per la metodologia artistica altamente olistica con un forte background digitale, che considera non solo elementi fisici come la danza, ma anche componenti ottici, sonori, sensoriali e, soprattutto, spaziotemporali come parte della coreografia. A partire dal suo profondo interesse per la coreografia di tempo e spazio, Umeda ha diffuso il suo talento non solo come coreografo e ballerino, ma anche come compositore, lighting designer, scenografo e artista visivo.
Nelle stesse giornate, sullo schermo istallato in Piazza Vittorio Veneto, verranno trasmesse (negli orari 18.30 - 18.40, 20.30- 20.40, 21.45 - 21.55), le animazioni audiovideo dell’artista Ryoichi Kurokawa, che presentano all'osservatore motivi visuali e sonori apparentemente casuali e caotici, rivelando ad uno sguardo più attento abbinamenti di elaborati modelli astratti, sviluppati a partire dalla riflessione dell'artista sui temi della sensazione e della percezione. Le animazioni fanno parte del progetto “ground.alt”, frutto di una collaborazione tra Kurokawa e il regista e cameraman belga Daniel Demoustier. L'opera vuole proporre un nuovo approccio alle immagini di guerra e di disastri naturali, focalizzandosi sul paesaggio, abbandonato dall'uomo a causa degli sconvolgimenti occorsi.

Bas 05

Intesa Acquedotto Lucano e Anaci per le utenze condominiali

Un filo diretto tra Acquedotto Lucano e gli amministratori di condominio, nel segno della collaborazione, per facilitare la risoluzione delle problematiche contrattuali ed amministrative che potrebbero insorgere tra il gestore del servizio idrico integrato e le utenze condominiali. È questo - si legge in una nota di Al -  lo scopo dell’intesa siglata questa mattina da Giandomenico Marchese, amministratore unico di Acquedotto Lucano Spa e Mario Tancredi, presidente regionale dell’ANACI (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari) presso il Consiglio Regionale di Basilicata nel corso dell’incontro “La regolazione della morosità nel settore idrico”, organizzato da Acquedotto Lucano in collaborazione con ANACI. All’incontro sono intervenuti anche Canio Santarsiero, amministratore unico Egrib, Donatella Romaniello, presidente Anaci Potenza, Francesco dell’Acqua, presidente Anaci Matera, Barbara Salvatori, direzione Arera dei sistemi idrici, degli assetti e innovazione idrica, Gerardo Marotta e Pasquale Ronga rispettivamente direttore generale e direttore commerciale di Acquedotto Lucano e Gaetano Mulina vice presidente nazionale Anaci.
Acquedotto Lucano e Anaci rinnovano così l’intesa siglata nel 2013 e, alla luce del nuovo regolamento ARERA n. 311/2019 che disciplina modalità e tempi delle procedure di gestione delle morosità individuali e condominiali nel settore dell’erogazione idrica, si impegnano ad istituire un tavolo tecnico, aperto anche ad altre associazioni di amministratori di condominio, per la sottoscrizione di un nuovo protocollo di intesa entro il 31 gennaio 2020.
Gli obiettivi del protocollo saranno ispirati, in sintesi, ai seguenti principi: assicurare l’utilizzo di uno sportello e di strumenti di comunicazione dedicati, conseguire rateizzazioni nel pagamento delle fatture particolarmente onerose, individuare modalità operative per agevolare la lettura dei misuratori condominiali, accelerare la definizione delle pratiche amministrative e attivare specifiche attività informative.
“Questa giornata sigla la collaborazione pluriennale, attiva e proficua tra Acquedotto Lucano e Anaci e rinnova il reciproco impegno - precisa Marchese - ad individuare percorsi e strumenti volti ad assicurare sempre maggiore chiarezza e trasparenza nelle regole, nonché ad incentivare l’uso consapevole della risorsa idrica”.
In presenza di casi di morosità è bene secondo Tancredi “salvaguardare il valore della risorsa acqua che non può perdere la sua valenza sociale intrinseca e al contempo consentire al Gestore una gestione efficiente del servizio”.
Importante, dunque, l’intervento dell’ARERA sull’argomento che ha approvato la delibera 311/2019 recante le disposizioni in materia di morosità nel servizio idrico integrato a far data dal 1 gennaio 2020 (REMSI). “Il nuovo provvedimento – precisa Salvatori – prevede l’introduzione di regole certe e uguali in tutta Italia in caso di mancato pagamento da parte degli utenti e alle quale tutti gli Enti Gestori, per continuare ad assicurare un servizio ottimale, dovranno uniformarsi tenendo conto delle utenze vulnerabili in stato di disagio economico e sociale accertato e di quelle pubbliche non disalimentabili come ospedali e scuole”.

Bas 05

Intesa Acquedotto Lucano e Anaci per le utenze condominiali

Un filo diretto tra Acquedotto Lucano e gli amministratori di condominio, nel segno della collaborazione, per facilitare la risoluzione delle problematiche contrattuali ed amministrative che potrebbero insorgere tra il gestore del servizio idrico integrato e le utenze condominiali. È questo - si legge in una nota di Al -  lo scopo dell’intesa siglata questa mattina da Giandomenico Marchese, amministratore unico di Acquedotto Lucano Spa e Mario Tancredi, presidente regionale dell’ANACI (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari) presso il Consiglio Regionale di Basilicata nel corso dell’incontro “La regolazione della morosità nel settore idrico”, organizzato da Acquedotto Lucano in collaborazione con ANACI. All’incontro sono intervenuti anche Canio Santarsiero, amministratore unico Egrib, Donatella Romaniello, presidente Anaci Potenza, Francesco dell’Acqua, presidente Anaci Matera, Barbara Salvatori, direzione Arera dei sistemi idrici, degli assetti e innovazione idrica, Gerardo Marotta e Pasquale Ronga rispettivamente direttore generale e direttore commerciale di Acquedotto Lucano e Gaetano Mulina vice presidente nazionale Anaci.
Acquedotto Lucano e Anaci rinnovano così l’intesa siglata nel 2013 e, alla luce del nuovo regolamento ARERA n. 311/2019 che disciplina modalità e tempi delle procedure di gestione delle morosità individuali e condominiali nel settore dell’erogazione idrica, si impegnano ad istituire un tavolo tecnico, aperto anche ad altre associazioni di amministratori di condominio, per la sottoscrizione di un nuovo protocollo di intesa entro il 31 gennaio 2020.
Gli obiettivi del protocollo saranno ispirati, in sintesi, ai seguenti principi: assicurare l’utilizzo di uno sportello e di strumenti di comunicazione dedicati, conseguire rateizzazioni nel pagamento delle fatture particolarmente onerose, individuare modalità operative per agevolare la lettura dei misuratori condominiali, accelerare la definizione delle pratiche amministrative e attivare specifiche attività informative.
“Questa giornata sigla la collaborazione pluriennale, attiva e proficua tra Acquedotto Lucano e Anaci e rinnova il reciproco impegno - precisa Marchese - ad individuare percorsi e strumenti volti ad assicurare sempre maggiore chiarezza e trasparenza nelle regole, nonché ad incentivare l’uso consapevole della risorsa idrica”.
In presenza di casi di morosità è bene secondo Tancredi “salvaguardare il valore della risorsa acqua che non può perdere la sua valenza sociale intrinseca e al contempo consentire al Gestore una gestione efficiente del servizio”.
Importante, dunque, l’intervento dell’ARERA sull’argomento che ha approvato la delibera 311/2019 recante le disposizioni in materia di morosità nel servizio idrico integrato a far data dal 1 gennaio 2020 (REMSI). “Il nuovo provvedimento – precisa Salvatori – prevede l’introduzione di regole certe e uguali in tutta Italia in caso di mancato pagamento da parte degli utenti e alle quale tutti gli Enti Gestori, per continuare ad assicurare un servizio ottimale, dovranno uniformarsi tenendo conto delle utenze vulnerabili in stato di disagio economico e sociale accertato e di quelle pubbliche non disalimentabili come ospedali e scuole”.

Bas 05

Matera 2019, programma pubblico della mostra Blind Sensorium

Nelle giornate dell’8 e del 10 dicembre per la quarta grande mostra di Matera 2019, Blind Sensorium. Il paradosso dell'Antropocene di Armin Linke, ci sarà un programma pubblico con presentazioni e workshop, realizzato grazie al Goethe Institute di Napoli e il Ministero Federale degli Affari Esteri di Berlino.
L’8 dicembre dalle 10:00 alle 18:30 presso il Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola che ospita la mostra, si alterneranno una serie di presentazioni frontali in lingua inglese, tenute da artisti, attivisti, scienziati e ricercatori che indagano l’Antropocene.
Fra gli altri interverranno Armin Linke, fotografo e filmmaker; Colin Waters, segretario dell'Anthropocene Working Group; Bettina Korintenberg, curatrice dello ZKM | Center for Art and Media Karlsruhe; Daniel Irrgang, coordinatore della Masterclass di Bruno Latour alla HfG di Karlsruhe; 10 ricercatori della Masterclass di Bruno Latour alla HfG di Karlsruhe; xtro realm, un collettivo di artisti ungherese divulgatori di teorie ecologiste; Studio Obelo, curatrici del programma education della mostra Blind Sensorium. Alle 18.30 nell’Open Dome allestita in Piazza San Francesco verrà presentato il catalogo della mostra, composto da due volumi. Le iniziative della giornata sono sempre a ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti.
Il 10 dicembre, sempre presso il Museo Ridola, si svolgeranno invece una serie di laboratori aperti al pubblico. Dalle 10:00- 13:00 si lavorerà con lo Studio Obelo per la produzione di un Manifesto dell'Antropocene; dalle 14:30 – 18:30 con i ricercatori della masterclass di Bruno Latour alla HfG di Karlsruhe si esplorerà il tema dell'Antropocene da un punto di vista artistico. Ingresso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione al seguente indirizzo: giuliano@matera-basilicata2019.it .

Bas 05

La Biennale di Venezia Virtual Reality per Matera 2019

Si terrà dal 8 al 20 dicembre a Matera nell’ambito dell’Open Culture Festival della Capitale Europea della Cultura 2019, la prima rassegna decentrata di opere della sezione Venice Virtual Reality e di Biennale College Cinema – Virtual Reality, provenienti dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.
La rassegna, che presenta 10 opere di Virtual Reality e che si tiene negli spazi degli Ipogei Motta (Via San Bartolomeo), è organizzata dalla Biennale di Venezia e dalla Fondazione di Partecipazione Matera-Basilicata 2019, costituita per attuare le linee di intervento per Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Ingresso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione sul sito www.materaevents.it o presso l’Infopoint di Matera 2019.
Venice Virtual Reality è la prima competizione assoluta di opere in Realtà Virtuale (VR), che dal 2017 si svolge durante la Mostra Internazionale d’arte Cinematografica, diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.
Biennale College Cinema – Virtual Reality è il progetto che dal 2017 seleziona ogni anno team formati da un regista e un produttore giovani che lavorano allo sviluppo di progetti di Realtà Virtuale, supportandoli nel loro percorso, che vengono poi presentati alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.
La rassegna decentrata di Matera presenta 10 opere di Virtual Reality provenienti dalla 76. Mostra del Cinema 2019 e dalla 75. Mostra del Cinema 2018.

Bas 05

Matera 2019, capitale per un giorno con il ministro Lamorgese

Sono passati 6 anni da quel 6 settembre del 2013 quando tutti i sindaci della Basilicata si diedero appuntamento nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi per sostenere la candidatura di Matera a Capitale europea della cultura e per scattare la foto di gruppo che sarebbe poi finita nel primo dossier “Together”. Oggi tutti i sindaci della Basilicata - si legge in una nota diffusa dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 - si sono rivisti nello stesso luogo, anche questa volta tutti con la fascia tricolore, per chiudere simbolicamente il progetto “Capitale per un giorno” voluto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 in collaborazione con l’Anci Basilicata. All’incontro hanno partecipato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, il vicepresidente della Regione Basilicata, Francesco Fanelli, il sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, il presidente e il segretario generale della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce e Giovanni Oliva. Dopo i saluti di Marta Ragozzino, direttore del Polo museale della Basilicata, è stato presentato un video realizzato dalla Tgr Basilicata, con il quale si racconta in sintesi il significato di Capitale per un giorno. “È stata una esperienza straordinaria - ha detto Oliva - perché ha consentito a tutti i Comuni della Basilicata di produrre progetti di qualità coerenti con il programma di Matera 2019 e, soprattutto, di diventare una vera e propria comunità. Per l’impegno profuso i comuni lucani meritano di essere capitale non solo per un giorno ma per sempre”. Ma il progetto “Capitale per un giorno” non è l’unico che ha visto coinvolti i comuni lucani, come ha spiegato Massimiliano Burgi, referente per la Fondazione della dimensione città e cittadini. “Penso soprattutto - ha detto Burgi - al grande programma delle residenze che si è sviluppato intorno a due iniziative su base regionale, Gardentopia e Altofest. Nel primo caso abbiamo messo in relazione la riqualificazione di aree verdi dismesse con artisti di fama internazionale, nel secondo caso abbiamo invitato i cittadini a mettere a disposizione di numerosi artisti le loro abitazioni per produrre spettacoli “human specific”. In ambedue i casi abbiamo coinvolti complessivamente una trentina di comuni”. All’incontro odierno hanno partecipato anche i sindaci di Isola Capo Rizzuto e di Calitri che sono diventati capitale per un giorno nell’ambito del progetto “Trenodia” curato da Mariangela e Vinicio Capossela. Dopo l’intervento del vicepresidente della Regione Basilicata, Francesco Fanelli, il sindaco di Matera si è soffermato sull’emergenza occupazione. “Sono davvero grato a tutti i sindaci della Basilicata - ha detto de Ruggieri - per aver compreso fino in fondo il nostro cammino. I sindaci sono dei veri e propri missionari che impiegano il loro tempo per far guadagnare ai comuni quello che io chiamo profitto sociale, ovvero la possibilità per i cittadini di vivere nella piena coesione e condivisione. Un obiettivo non facile in una terra come la nostra dove manca il lavoro. Occorre il massimo impegno di tutti per rafforzare le possibilità occupazionali dei nostri giovani e ridurre il rischio spopolamento molto forte nei nostri piccoli comuni”. Il presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Salvatore Adduce, nel ripercorrere il tragitto che ha portato a “Capitale per un giorno” ha sottolineato “lo straordinario impegno di tutti i sindaci che ha prodotto risultati molto al di là delle pur ambiziose previsioni. È stata un’occasione per migliorare la qualità delle proposte incentivando la produzione di eventi originali e interpellando la scena creativa locale e nazionale. Voglio rimarcare, infine, non solo l’impegno dei singoli sindaci, ma anche quello di alcuni comuni che si sono messi insieme creando reti molto interessanti anche per il futuro”. La giornata si è conclusa con l’intervento del ministro Lamorgese: “Voglio ringraziare tutti i sindaci lucani per essere qui oggi. Lo dico sempre: il ministero dell’Interno deve essere la casa dei sindaci, deve avere un ruolo di ascolto e di confronto. Oggi vedo con soddisfazione che è la Basilicata una regione sempre più conosciuta. Un traguardo reso possibile dal lavoro di squadra fatto in questi anni. Il fatto che siamo tutti qui presenti e vedere tutte le fasce tricolori sono motivi di grande orgoglio. Nel decreto fiscale abbiamo aumentato l’indennità dei sindaci. Solo un piccolo segnale, ma tante altre cose faremo per valorizzare il ruolo dei comuni”. Subito dopo il presidente della Fondazione e il ministro hanno consegnato l’attestato di partecipazione al progetto “Capitale per un giorno” a tutti i sindaci presenti. Inoltre, tutti i sindaci hanno colto l’occasione anche per firmare il “Manifesto della comunicazione non ostile”, una carta che elenca dieci princìpi utili a migliorare lo stile e il comportamento di chi sta in Rete. Il Manifesto della comunicazione non ostile è un impegno di responsabilità condivisa. Vuole favorire comportamenti rispettosi e civili. Vuole che la Rete sia un luogo accogliente e sicuro per tutti.
 

Matera 2019 in audizione pubblica al Parlamento europeo

Si è parlato anche di Matera 2019 ieri a Bruxelles, presso l’edificio Altiero Spinelli, durante l’audizione pubblica su “Le Capitali Europee della Cultura: impatti, sfide e prospettive” davanti alla Commissione per la cultura e l’istruzione del Parlamento europeo.

Nel corso dell’incontro, moderato dalla presidente della Commissione Sabine Varheyen che è stata in visita a Matera insieme ad altri eurodeputati a fine ottobre, sono state raccontate le esperienze di precedenti capitali europee della cultura come Donostia / San Sebastian 2016, Pilsen 2015, Pécs 2010, Riga 2014 e quella in fase di chiusura di Matera 2019.

A parlare del percorso di Matera 2019 è stata la manager sviluppo e relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019, Rossella Tarantino, che ha illustrato “come una piccola città del Sud abbia voluto lanciare la sfida di produrre cultura coinvolgendo i suoi cittadini e facendo dialogare i creativi locali con gli artisti internazionali. Un’esperienza raccolta nel Manifesto della co-creazione in fase di produzione – ha aggiunto Tarantino - che sarà presentato al presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, il 20 dicembre in occasione della cerimonia di chiusura dell’anno di Matera Capitale Europea della Cultura. Una buona pratica, quella di unire locale e globale, da suggerire anche alle future città capitali”.

Nel corso dell’audizione, Tarantino ha sottolineato anche “l’esigenza, condivisa da diverse Ecoc, di creare una rete strutturata e ufficiale delle capitali europee della cultura, funzionale sia a condividere e scambiare esperienze che a promuovere e comunicare i progetti delle diverse città a livello internazionale”.

Insediato il Comitato paritetico di amministrazione dell’Ardsu

“Il Comitato paritetico di amministrazione dell’Ardsu si impegna ad operare con imparzialità e a svolgere i compiti assegnati con trasparenza, nel preminente interesse dell’intero corpo studentesco”. È quanto afferma il presidente dell’organismo, Antonio Zottarelli, a margine dell’insediamento dell’organismo avvenuto il 29 novembre scorso. Zottarelli augura inoltre “un proficuo anno accademico a tutti gli studenti”.

Il Comitato paritetico di amministrazione dell’Ardsu è composto anche dalla rettrice dell’Unibas Aurelia Sole e da Francesco Nigro, Barbara Cristina Verrastro e Francesca Trotta.        

Insediato il Comitato paritetico di amministrazione dell’Ardsu

“Il Comitato paritetico di amministrazione dell’Ardsu si impegna ad operare con imparzialità e a svolgere i compiti assegnati con trasparenza, nel preminente interesse dell’intero corpo studentesco”. È quanto afferma il presidente dell’organismo, Antonio Zottarelli, a margine dell’insediamento dell’organismo avvenuto il 29 novembre scorso. Zottarelli augura inoltre “un proficuo anno accademico a tutti gli studenti”.

Il Comitato paritetico di amministrazione dell’Ardsu è composto anche dalla rettrice dell’Unibas Aurelia Sole e da Francesco Nigro, Barbara Cristina Verrastro e Francesca Trotta.        

Matera 2019, scambi internazionali per il team dei volontari

Matera Capitale Europea della Cultura 2019 si configura anche come una straordinaria opportunità di partecipare a scambi culturali in tutto il mondo per coloro che hanno deciso di unirsi al team dei volontari. In una nota dell’ufficio stampa della Fondazione Matera-Basilicata 2019 è spiegato che “diverse sono state le esperienze europee fatte dai volontari di Matera 2019 nel corso dell’anno: a gennaio alcuni di loro sono stati a Plovdiv, la città bulgara con cui Matera condivide il titolo di Capitale Europea della Cultura 2019, per dare il loro contributo alla cerimonia inaugurale; altri vi sono tornati a maggio per l’"Alyak parade", mentre a giugno un altro gruppo è stato per 3 settimane a Sibiu, ECoC romena nel 2007, per collaborare al FITS - Sibiu International Theatre Festival”. A ottobre due volontari hanno varcato i confini europei per raggiungere il Giappone, dove hanno dato il loro contributo al Tokyo Festival 2019 - Outdoor Theatre "I am a cat", caratterizzato da 27 programmi sul tema “Incontrarsi, cambiare il mondo” in cui il teatro è stato il viaggio per incontrare qualcun altro, lasciarsi cambiare da questo incontro e cambiare il mondo. Numerosi sono stati inoltre “gli scambi che nel corso del 2019 hanno portato a Matera volontari da tutta Europa, grazia alla collaborazione con B-Link. Sino ad oggi sono oltre 50 i volontari arrivati da Bulgaria, Francia, Spagna, Grecia, Ungheria, Serbia, Russia, Turchia, Portogallo, Russia, Lettonia, Germania, Malta. A ciò si aggiunge la presenza di un gruppo di volontari giapponesi arrivati a Matera grazie alla collaborazione con Eu Japan Fest, organizzazione giapponese di imprese private che da 30 anni collabora con tutte le Capitali europee della cultura per creare occasioni di scambio e lavoro fra i rispettivi Paesi”. Importanti sono infine “gli scambi con altre le Capitali europee della cultura, che hanno fatto arrivare volontari da Plovdiv 2019, Rijeka e Galway 2020. Molti dei volontari internazionali sono stati ospitati presso le case dei volontari di Matera 2019, nello spirito di accoglienza che contraddistingue la comunità materana e permea tutto il programma culturale del 2019”. Nei giorni scorsi, una delegazione dei volontari di Aarhus, città danese che è stata Capitale Europea della Cultura nel 2017 “è giunta in città per incontrare il team dei volontari di Matera 2019 e per raccontare la loro esperienza di team ancora operativo, essendo stato inglobato dall’ente di promozione turistica della città (Visit Aarhus). Il team ha preso il nome di “Rethinkers” ed è diventato un punto di riferimento per la città e l’intera Danimarca, supportando tutta una serie di iniziative culturali e sportive”. Per celebrare l’incredibile contributo dei volontari al processo di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e per aprire una discussione sul futuro di questa brillante squadra, è in programma il 15 dicembre un’intera manifestazione dal titolo “Volontari Matera 2019 in festa”.

  

Matera 2019, scambi internazionali per il team dei volontari

Matera Capitale Europea della Cultura 2019 si configura anche come una straordinaria opportunità di partecipare a scambi culturali in tutto il mondo per coloro che hanno deciso di unirsi al team dei volontari. In una nota dell’ufficio stampa della Fondazione Matera-Basilicata 2019 è spiegato che “diverse sono state le esperienze europee fatte dai volontari di Matera 2019 nel corso dell’anno: a gennaio alcuni di loro sono stati a Plovdiv, la città bulgara con cui Matera condivide il titolo di Capitale Europea della Cultura 2019, per dare il loro contributo alla cerimonia inaugurale; altri vi sono tornati a maggio per l’"Alyak parade", mentre a giugno un altro gruppo è stato per 3 settimane a Sibiu, ECoC romena nel 2007, per collaborare al FITS - Sibiu International Theatre Festival”. A ottobre due volontari hanno varcato i confini europei per raggiungere il Giappone, dove hanno dato il loro contributo al Tokyo Festival 2019 - Outdoor Theatre "I am a cat", caratterizzato da 27 programmi sul tema “Incontrarsi, cambiare il mondo” in cui il teatro è stato il viaggio per incontrare qualcun altro, lasciarsi cambiare da questo incontro e cambiare il mondo. Numerosi sono stati inoltre “gli scambi che nel corso del 2019 hanno portato a Matera volontari da tutta Europa, grazia alla collaborazione con B-Link. Sino ad oggi sono oltre 50 i volontari arrivati da Bulgaria, Francia, Spagna, Grecia, Ungheria, Serbia, Russia, Turchia, Portogallo, Russia, Lettonia, Germania, Malta. A ciò si aggiunge la presenza di un gruppo di volontari giapponesi arrivati a Matera grazie alla collaborazione con Eu Japan Fest, organizzazione giapponese di imprese private che da 30 anni collabora con tutte le Capitali europee della cultura per creare occasioni di scambio e lavoro fra i rispettivi Paesi”. Importanti sono infine “gli scambi con altre le Capitali europee della cultura, che hanno fatto arrivare volontari da Plovdiv 2019, Rijeka e Galway 2020. Molti dei volontari internazionali sono stati ospitati presso le case dei volontari di Matera 2019, nello spirito di accoglienza che contraddistingue la comunità materana e permea tutto il programma culturale del 2019”. Nei giorni scorsi, una delegazione dei volontari di Aarhus, città danese che è stata Capitale Europea della Cultura nel 2017 “è giunta in città per incontrare il team dei volontari di Matera 2019 e per raccontare la loro esperienza di team ancora operativo, essendo stato inglobato dall’ente di promozione turistica della città (Visit Aarhus). Il team ha preso il nome di “Rethinkers” ed è diventato un punto di riferimento per la città e l’intera Danimarca, supportando tutta una serie di iniziative culturali e sportive”. Per celebrare l’incredibile contributo dei volontari al processo di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e per aprire una discussione sul futuro di questa brillante squadra, è in programma il 15 dicembre un’intera manifestazione dal titolo “Volontari Matera 2019 in festa”.

  

Matera 2019, al via sabato l’Open Culture Festival

L’Open Culture Festival - dedicato al tema della cultura aperta - inizierà sabato a Matera, alla Serra del Sole, con la manifestazione internazionale “Open Future - The Conference”, organizzata in collaborazione con Fiera Milano Media Divisione Business International e con il coordinamento di Carlo Antonelli, giornalista e Ceo di Fiera Milano Media. Lo annuncia la Fondazione Matera-Basilicata 2019 attraverso una nota in cui è spiegato che “la conferenza proverà a rispondere alle domande sul futuro della produzione culturale e sulla sua relazione con i principali temi del dibattito contemporaneo: rapporto uomo natura, arte e medicina, dall’homo sapiens all’uomo ridisegnato da strutture sintetiche e dati, all’inborg. Come possiamo esplorare le possibilità di convivenza tra tre diverse specie viventi in modo che possano creare una possibilità di futuro e di coabitazione, ad ogni costo? La specie umana, sottoposta ad una necessità di adattamento ai cambiamenti mai esperita prima; le specie vegetali e animali, in lotta per l’estinzione o comunque sotto impetuosa mutazione, entrambe darwiniane; la specie non umana, delle creature o intelligenze tecnologiche, digitali, artificiali, dotate di potenza esponenziale e anch’essa potenzialmente definitiva. Il tema è specificatamente italiano, essendo il nostro un Paese maestro nella capacità unica di unione tra uomo e paesaggio naturale. L’evento vuole quindi tracciare la strada per la designazione della prossima Capitale europea della cultura in Italia, nel 2033, ascoltando i più autorevoli esponenti internazionali e italiani sul tema, quali Andrea Lissoni, Carolyn Christov-Bakargiev, Francesco Urbano Ragazzi, Paola Antonelli, Stefano Gustincich, Federico Campagna, Ilaria Capua, Ida Dominijanni, Armin Linke, Victoria Delgado, Emanuele Coccia, Matteo Pasquinelli, Stefano Mirti, Bettina Korintenberg”. Gli esiti dei lavori svolti nel corso della giornata verranno presentati al pubblico alle ore 18.30 alla Serra del Sole. Ingresso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione su MateraEvents o presso l’Infopoint di Matera 2019. Per raggiungere la Cava del Sole sarà istituito un servizio navetta con partenza da Piazza Matteotti dalle 17.45 alle 18, con fermata intermedia a Villa Longo e rientro alla fine dell’evento.

  

Matera ospita mostra “Trama doppia. Maria Lai, Antonio Marras”

Dall’8 dicembre 2019 all’8 marzo 2020 nel Museo nazionale d’arte medievale e moderna della Basilicata, all’interno del seicentesco Palazzo Lanfranchi di Matera, sarà aperta al pubblico la mostra Trama doppia. Maria Lai, Antonio Marras, coprodotta, organizzata e coordinata dal Polo Museale regionale della Basilicata e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, nell’ambito del programma culturale della Capitale Europea della Cultura. E' quanto si legge in un comunicato della Fondazione Matera-Basilicata 2019.
Con questa mostra Matera vuole celebrare Maria Lai, a cui era dedicata la candidatura di Cagliari (che fu una delle città finaliste alla selezione della Capitale Europea della Cultura) nell’anno in cui ricorre il centenario della sua nascita. Lo speciale progetto espositivo racconta il singolare incontro con Antonio Marras ripercorrendo le tappe di un dialogo intimo, determinante e operoso, basato sulla leggerezza e sulle sensibilità dell’inusuale connubio; una relazione sorta tra i due spiriti, accomunati dalla libertà di sottrarsi ai sistemi organizzati e dalla capacità di unire, assemblare, tenere insieme pensieri, esistenze, luoghi, persone, progetti.