Sordità, al San Carlo impiantate 6 protesi a conduzione ossea

“Prosegue l’attività della chirurgia della sordità presso il presidio ospedaliero San Carlo di Potenza. Nell’Otorinolaringoiatria del nosocomio potentino diretta dal dottor Lorenzo Santandrea, contemporaneamente alla gestione dei nuovi bisogni di salute provenienti dall’emergenza sanitaria con annesse rimodulazioni organizzative e gestionali, sono state impiantate sei protesi a conduzione ossea (Baha)”.

Lo rende noto il direttore generale Giuseppe Spera che sottolinea “l’egregio lavoro di coordinamento svolto dalla equipe di chirurgia otologica e della sordità è un successo che esalta la nostra azienda sia dal punto di vista professionale che, ancor più rilevante, dal lato umano. Infatti dietro l’erogazione di determinate prestazioni sanitarie, vi è la totale simbiosi tra equipe, personale medico, infermieristico, audiometristico e logopedico. Una complessa rete ospedaliera che - ha concluso il direttore Spera- ha sempre posto le esigenze dei pazienti al primo posto”.

Esprime soddisfazione per i risultati raggiunti anche il dottor Lorenzo Santandrea. “Con una situazione pandemica che ha stravolto inesorabilmente il quadro di erogazione delle prestazioni sanitarie – ha commentato -, tutto il nostro personale sanitario è lieto di aver dato prova di efficienza e totale dedizione verso il benessere dei pazienti. A tal proposito, nei giorni scorsi è stata sottoposta ad impianto di protesi a conduzione ossea una paziente pediatrica il cui esito chirurgico è stato ottimo, tanto che la paziente è stata dimessa dopo soli due giorni. Un risultato - ha concluso il dottor Santandrea- che ci rende orgogliosi di rappresentare la nostra azienda”. 

Prevenzione, visite gratuite all’Irccs Crob per la festa del papà

In occasione della festa del papà l’Irccs Crob aderisce al week end di sensibilizzazione della popolazione sul tumore della prostata promosso dalla Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere che prevede servizi gratuiti clinico-diagnostici e informativi all’interno degli ospedali con i Bollini Rosa e dei Centri multidisciplinari che si occupano di questa problematica di salute. Lo rende noto con un comunicato lo stesso Centro di riferimento oncologico regionale.

“L’obiettivo – si legge nella nota - è quello di sensibilizzare la popolazione maschile sull’importanza della corretta informazione e della prevenzione del tumore alla prostata, sottolineando sia l‘importanza della medicina di genere che l’apertura al genere maschile, ma anche il ruolo attivo della donna nell’affiancare il partner nella gestione della sua salute”.

Si parte venerdì 18 marzo alle ore 12 con la diretta Facebook sulla pagina ufficiale dell’Istituto @irccscrob. Gli urologi Ferdinando Di Giacomo e Antonio Nacchia incontreranno i cittadini per parlare di prevenzione urologica e risponderanno a tutte le domande e i dubbi dei followers. Sabato 19, un regalo speciale per la Festa del Papà con le visite urologiche gratuite. Sono disponibili 24 posti dedicati agli uomini a partire dai 45 anni età che non abbiano mai effettuato una visita urologica. È possibile prenotare una visita al numero 0972 726208 dal lunedì al venerdì dalle ore 12 alle ore 13 fino ad esaurimento posti.

“In Italia sono circa 37.000 le nuove diagnosi di tumore alla prostata che rappresenta il 19% di tutti i tumori maschili - spiega il dottor Ferdinando Di Giacomo - aderendo a questa iniziativa vogliamo contribuire a diffondere l’importanza di una cultura della prevenzione anche tra gli uomini che spesso sono restii a parlare della propria salute urologica, basti pensare che molti non sono mai andati dall’urologo. Il nostro è un invito alla prevenzione perché i controlli periodici consentono la diagnosi precoce e quindi l’intervento tempestivo in caso di necessità”. 

Ospedale Melfi, impiantato dispositivo per insufficienza cardiaca

“Per la prima volta in Basilicata, nella unità operativa di Cardiologia del presidio ospedaliero di Melfi diretta dal dottor Rocco Aldo Osanna, è stata eseguita una procedura di impianto di un generatore di impulsi, dal particolare carattere innovativo per la sua tecnologia. Il dispositivo, molto efficace per il trattamento dello scompenso cardiaco, ha lo scopo di migliorare la contrattilità cardiaca grazie all’erogazione di piccoli livelli di energia”. Lo rende noto con un comunicato l’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” di Potenza.

Soddisfatto per l’importante traguardo, il direttore generale dell’Aor San Carlo di Potenza Giuseppe Spera si congratula “con i medici della Cardiologia di Melfi per la capacità di innovarsi in una disciplina medica molto sensibile alle popolazioni più anziane, ma oramai decisiva anche per quelle più giovani in quanto, la medesima tecnologia che potenzia la sua efficacia è capace di garantire loro il recupero completo per condurre tutte le attività quotidiane. L’organizzazione della offerta ospedaliera, così variegata e qualificata nei cinque presidi dell’Aor, riesce ad esercitare un ruolo decisivo per le comunità locali che possono affidare le loro domande di salute agli ospedali della Basilicata, considerata la scelta della direzione strategica dell’Aor San Carlo di puntare non solo sul nosocomio di Potenza, polo di eccellenza per le acuzie e le funzioni di più alta qualificazione legate all’emergenza, ma anche – ha concluso Spera - su quelli dislocati sul territorio della provincia potentina, cui sono state riconosciute specifiche vocazioni mediche”.

“L'intervento - ha precisato il dottor Rocco Aldo Osanna - effettuato in anestesia locale dalla dr.ssa Anna Capuano su una paziente di 76 anni con un complesso quadro clinico, arricchisce l'offerta di interventistica elettrofisiologica della unità operativa di Cardiologia del presidio ospedaliero di Melfi che vede coinvolta, oltre alla dottoressa Anna Capuano, la dottoressa Rosa Manta, responsabile dell'incarico professionale di interventistica elettrofisiologica”. 

Successo per il contest “PaesaggiAMO – Dialoghi con la Basilicata”

È andato oltre ogni aspettativa la prima edizione del Contest “PaesaggiAMO - Dialoghi con la Basilicata”. Il contest, promosso dalla Direzione Generale dell’Ambiente del Territorio e dell’Energia della Regione Basilicata e attuato dalla FARBAS in collaborazione con l’APT, ha voluto lanciare una sfida al territorio: raccontare le bellezze paesaggistiche della nostra regione attraverso video e fotografie.
E' quanto si legge in una nota di Farbas. 
“La qualità e la narrazione dei lavori sono riuscite ad esaltare il territorio nella sua identità particolare, nei suoi elementi artistici e architettonici, naturali e paesaggistici, nelle persone e nei volti caratteristici, in aspetti inediti come gli scorci nascosti e ricchi di fascino, i momenti di festa e le tradizioni locali, le borgate, il paesaggio montano, la natura selvaggia, insomma tutto quello che è Basilicata” – fa sapere il Presidente FARBAS Antonino Capuano.
Il contest si è articolato in quattro sezioni: “FilmiAMO la Basilicata” rivolto a videomaker, creativi, artisti visuali e collettivi; “FotografiAMO la Basilicata” diretto a fotografi e artisti visuali; “PaesaggiAMO a scuola - video” e “PaesaggiAMO a scuola – foto”, queste ultime due riservate agli studenti delle Superiori lucane.
I numeri sono stati sorprendenti: “i circa 250 lavori ricevuti in meno di un mese sono stati un chiaro segnale di come l’iniziativa sia stata percepita dal territorio non soltanto nell’ottica di una mera competizione, bensì come la voglia di ognuno di fare il proprio omaggio alla terra in cui vive”.
La Giuria che ha valutato i lavori è composta da:
• Angelo Mellone (Vicedirettore di RAI 1);
• Raffaele Petralla (Docente di fotografia);
• Anna Abate (Funzionaria Direzione Generale dell’Ambiente del Territorio e dell’Energia della Regione Basilicata);
• Maria Teresa Lotito (Responsabile editoria APT e coordinatrice attività di comunicazione per basilicataturistica.it);
• Claudio Borneo (Vicepresidente FARBAS).
Il prossimo 14 Marzo, a partire dalle ore 9:30, presso il Museo Archeologico di Muro Lucano, saranno annunciati i vincitori delle quattro categorie, in occasione della Manifestazione “Le Giornate del Paesaggio”.


Apt e Regione, un bando per favorire gli educational tour

Attraverso un avviso pubblicato sul sito dell’Apt (www.aptbasilicata.it) le agenzie di viaggio ubicate nella nostra regione possono presentare proposte per la organizzazione di educational tour sul territorio della Basilicata ricevendo un contributo massimo di 20 mila euro per ciascuna iniziativa.
“L’avviso – spiega il direttore generale dell’Apt, Antonio Nicoletti – è stato interamente finanziato dalla Regione Basilicata con un investimento complessivo di 500 mila euro nell’ambito del programma “P.A.R.T.I. Basilicata! Piano di azione per la ripresa del turismo in Basilicata”, programma definito con il supporto degli operatori durante una serie di incontri tenutisi nel periodo della pandemia. L’azione ha lo scopo di far conoscere la nostra regione e le sue potenzialità turistiche mediante l’esperienza diretta”.
Per educational tour si intende una tipologia di ospitalità che prevede l’organizzazione e la realizzazione di itinerari di visita del territorio regionale destinati a soggetti in grado di promuovere sui propri canali le destinazioni ospitate (ad esempio blogger, influencer, giornalisti di settore di testate nazionali ed internazionali, ecc.) o ai cosiddetti buyers (tour operator interessati all’offerta turistica regionale).
L’avviso è rivolto alle agenzie di viaggio iscritte all’apposito Registro regionale, mentre gli educational tour dovranno essere indirizzati a: blogger e influencer, tour operator e agenti di viaggio nazionali ed internazionali, compagnie aeree e altri vettori di trasporto; giornalisti di settore appartenenti a testate nazionali ed internazionali o free lance; Mice manager e wedding planner.
“Si tratta – conclude Nicoletti - di un’opportunità in più messa a disposizione delle agenzie di viaggio per promuovere il territorio regionale attraverso diversi canali, così da favorire la promo-commercializzazione della nostra offerta e, si spera, di contribuire a ridare fiato all’industria della vacanza dopo la crisi dovuta alla pandemia. Siamo certi che questo avviso raccoglierà l’interesse di molti operatori nella consapevolezza che rappresenti un altro passo in avanti nel cammino per valorizzare, insieme, il ricco e diversificato patrimonio turistico-culturale e paesaggistico-ambientale della nostra regione”.
 

AL VIA I LABORATORI DI COOPERATIVE LEARNING IN BASILICATA

Attivare una concreta e sinergica governance sulle tematiche legate all'immigrazione, mettendo in rete gli interventi esistenti che, seppur puntuali, sono frammentati e legati soprattutto all'emergenza: è questo l'obiettivo dei laboratori di cooperative learning organizzati in Basilicata nell'ambito del progetto Com.In.4.0 – Competenze per l’integrazione, finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 – Obiettivo Specifico 2.Integrazione / Migrazione legale – Obiettivo nazionale ON 3 – Capacity building – lett. j) Governance dei servizi – Capacity building 2018.
Il progetto si propone di consolidare, in continuità con le edizioni precedenti Com.In.2.0 e Com.In.3.0, meccanismi di governance multisettoriale, multilivello, multistakeholder, plurifondo, che attraverso un approccio integrato alla pianificazione strategica consentano di perseguire risultati stabili per il governo territoriale dei fenomeni legati alla presenza di migranti regolari. Il partenariato è composto dalle cinque regioni del Sud Italia: Regione Puglia beneficiario capofila, Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia e da Nova consorzio nazionale per l’innovazione sociale in qualità di partner tecnico di supporto.
Il primo appuntamento si svolgerà giovedì 10 marzo alle 9 a Potenza, nella Sala A del Consiglio Regionale. Il modulo ha come obiettivo quello di portare i destinatari a conoscere i nuovi strumenti e le opportunità normative, per la gestione integrata ed in rete, di servizi rivolti in generale all’utenza fragile o a rischio di fragilità.
Parteciperanno il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi; Giovanni Di Bello dell'Ufficio Speciale di Presidenza della Regione Basilicata; il direttore del Consorzio Nova Gianpietro Losapio; Giovanni Casaletto, project manager Nova; Pierpaolo Inserra, ricercatore e formatore, responsabile Area ricerca e sviluppo del Consorzio Nova; e Donato Di Sanzo, ricercatore.










Al, Sospensione erogazione idrica in Comuni del Vulture

Per consentire l’esecuzione da parte di Acquedotto Pugliese di indagini strutturali sui ponti canale Tragino, Vonchia e Atella del Canale Principale - Acquedotto del Sele, l’erogazione idrica sarà sospesa negli abitati di Melfi (tranne centro storico e zona industriale San Nicola di Melfi), Rionero in Vulture (tranne frazioni di Monticchio), Atella, Barile, Ginestra, Ripacandida, Filiano (tranne frazioni Dragonetti e Scalera) e le zone rurali Monteserico e Insertafumo di San Fele secondo il programma seguente:
-nel giorno 7 marzo, sospensione dalle ore 21 alle ore 7 del mattino successivo;
-nei giorni 8 – 9 e 10 marzo, sospensione dalle ore 14 alle ore 7 del mattino successivo.
Nell’abitato di Lavello:
-nei giorni 8 – 9 e 10 marzo, sospensione nelle sole ore notturne, dalle ore 21 alle ore 7 del mattino successivo.
Negli abitati di Montemilone e Palazzo San Gervasio:
-nei giorni  8 – 9 e 10 marzo, l’erogazione idrica nel centro abitato potrà subire cali di pressione o sospensioni temporanee dalle ore 21 alle ore 7 del mattino successivo.
Considerata la complessità dell’intervento il ritorno alla normalità dell’erogazione idrica potrebbe subire variazioni rispetto al programma previsto, che è pertanto da considerare indicativo.  





Al San Carlo bollino azzurro per la cura del tumore alla prostata

La Fondazione Onda ha assegnato all’Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza – unica per la Regione Basilicata ad essere inserita in un ristretto gruppo di 94 aziende nazionali – il Bollino Azzurro, riconoscendo la medesima Azienda quale centro capace di garantire un approccio multidisciplinare e interdisciplinare nei percorsi diagnostici e terapeutici del tumore alla prostata. In precedenza l’Aor San Carlo aveva ricevuto tre bollini rosa per la medicina di genere.

“Esprimo grande orgoglio per l’importante attestazione sanitaria riconosciuta alla nostra azienda -ha commentato il Direttore Generale Giuseppe Spera- conscio del fatto che risultati come questo sono frutto della dedizione e della professionalità dei nostri medici, del personale sanitario e di chiunque si prodighi per il bene dei nostri pazienti. Premura che, inevitabilmente, si declina in offerta sanitaria qualitativamente all’avanguardia e in conseguente soddisfazione degli utenti regionali ed extraregionali, in un rapporto di crescente fiducia professionale. Il bollino azzurro -ha proseguito Spera- rafforza l’importante lavoro del gruppo uro-oncologico multidisciplinare del San Carlo che, di recente, si era già visto attribuire una certificazione di qualità UNI EN ISO 9001 per il percorso diagnostico terapeutico assistenziale del paziente con patologie prostatiche. Attestazioni come queste -ha concluso Spera- rappresentano un ulteriore incentivo per la costante ricerca dell’eccellenza, attraverso le migliori soluzioni di cura da assicurare per il benessere dei nostri utenti”.

“Basilicata da ascoltare”, un canale dell’Apt su Spotify

La Basilicata che si vede, ma anche la Basilicata che si sente. L’Agenzia di promozione territoriale allarga i propri strumenti di comunicazione mettendo a disposizione degli appassionati di viaggio podcast che narrano storie, esperienze, racconti riguardanti tutto il nostro territorio.
“Prosegue il nostro lavoro di esplorazione dei nuovi strumenti di comunicazione – afferma il direttore generale dell’Apt Basilicata, Antonio Nicoletti – con l’apertura di un canale podcast tutto dedicato alla nostra regione su una delle più importanti piattaforme audio, Spotify. Il canale si chiama “Basilicata da ascoltare”, una nuova opportunità per tutti coloro che vogliono vivere la Basilicata attraverso la forza della parola e dell’immaginazione”.
Al momento sono quattro i podcast pubblicati sul canale.
In “La mia Basilicata”, Paola Saluzzi, giornalista e conduttrice televisiva, padre nato ad Acerenza, racconta uno dei suoi viaggi in Basilicata disegnando con le sue parole le emozioni delle origini.
Non meno significativa la descrizione che fa di questa terra il giornalista Fabio Zavattaro, fra i vaticanisti più accreditati alla Santa Sede. Nel suo podcast “Matera. Sassi di vita e di Fede” si immerge nei giochi di luce degli antichi rioni di tufo camminando lungo le stradine per un’esperienza “da accogliere come un dono”.
“La via dell’Agri” è, invece, il podcast firmato dallo scrittore e saggista lucano Giuseppe Lupo, vincitore di numerosi premi letterari e docente di letteratura italiana contemporanea all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e di Brescia. Con la sua voce indossa i panni di un viaggiatore che si sposta in auto da Potenza in cerca del mar Jonio facendosi abbracciare dal continuo saliscendi dell’Appennino “come se fosse a bordo di un’altalena sospesa nel vuoto. La sua è una prova di fedeltà: il mare c’è”.
Di un altro viaggia parla anche un altro grande scrittore lucano, Raffaele Nigro, nel suo podcast “Uomini e cinghiali”. E’ un viaggio che da Bari lo porterà a Potenza sulle carrozze della Appulo Lucana discutendo di falchi, lepri e cinghiali con un amico giornalista consigliere interregionale della Lega per la protezione degli animali”.
“Il podcast – aggiunge Nicoletti – sta diventando sempre più un potente strumento di comunicazione, complementare agli altri, perché consente di raggiungere tutti quelli che non possono, o non vogliono, restare incollati ad uno schermo. E anche perché può essere ascoltato mentre si fa contemporaneamente altro, ad esempio quando si è in palestra o in viaggio. Cercheremo di implementare questa sezione attraverso altri podcast e aprendoci ad altre piattaforme”.
“Grazie ad un avviso pubblico – conclude Nicoletti - il canale dell’Apt su Spotify, Basilicata da ascoltare, sarà aperto a tutti, enti, associazioni culturali, singoli artisti che, con l’affascinante forza della parola, vogliono far conoscere la Basilicata attraverso le sue storie e le emozioni di esperienze narrate”.
Per popolare il canale “Basilicata da ascoltare” giovedì 10 marzo verrà pubblicato un avviso con il quale sarà possibile proporre la pubblicazione di podcast audio.
Per accedere al canale basta cercare sul motore di ricerca di Spotify “Basilicata da ascoltare”.
Intanto, da domani e per quattro settimane i quattro podcast saranno messi in onda sul canale radio dell’Enit "VISIT ITALY WEB RADIO" seguito in tutto il mondo.
Visit Italy Web Radio è la prima web radio internazionale per la promozione e il rilancio del turismo italiano attraverso l’intrattenimento musicale. Notiziari multilingua, dirette live con corrispondenti da 23 nazioni, podcast, aggiornamenti minuto per minuto sul turismo, programmi tematici, travel talk show, rubriche sulle novità della letteratura e sui viaggi, interviste esclusive a personaggi noti a livello nazionale e internazionale ma soprattutto tanta musica italiana quale potente strumento di diffusione della cultura, storia, tradizioni e del lifestyle italiano.
Questa la programmazione:
Da domani, 2 marzo, Paola Saluzzi - la mia Basilicata. Seguirà da mercoledì 9 marzo la messa in onda del podcast Fabio Zavattaro - Matera sassi di vita e di fede. Da mercoledì 16 marzo andrà in onda Giuseppe Lupo - La via dell'Agri. Il 22 marzo chiuderà la serie di podcast lucani Raffaele Nigro - Uomini e Cinghiali Parte 1 e nella settimana successiva parte 2.
La programmazione sarà la seguente: Ogni mercoledì alle ore 11. Repliche ogni giovedì alle ore 17.00 subito dopo il meteo e l'infotraffico, ogni sabato alle 2.00 di mattina e ogni domenica alle ore 22.00.
La radio è ascoltabile attraverso il player sul sito ufficiale dell'Italia (Italia.it) e sul sito di Enit.it, su mac app store, google play, huawei app gallery, ascoltabile su amazon alexa e su google home.

Link spotify: https://open.spotify.com/show/56YUXdehO0BB437IlrtXnE 

Alsia, seminario su filiera peperone Senise

"Peperone di Senise IGP. Un approccio integrato per la qualificazione della filiera": è il seminario in programma il 4 marzo 2022, alle ore 16:30, a Senise (PZ), promosso dall'ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, in collaborazione con il Consorzio di tutela del Peperone di Senise IGP. L’incontro è finalizzato a presentare le attività realizzate e quelle in programma per la prossima campagna di produzione del peperone lucano.
E' quanto si legge in un comunicato stampa dell'Alsia. 
“L’evento del 4 marzo – ha spiegato il direttore dell’ALSIA, Aniello Crescenzi - rientra nell’ambito del progetto dell’ALSIA "FitoConsult", relativo al Servizio di consulenza per la difesa fitosanitaria a basso apporto di pesticidi, finanziato dalla Sottomisura 2.1 del PSR 2014-2020 della Regione Basilicata. Si tratta di un progetto molto articolato, che prevede l'erogazione di servizi di consulenza gratuita alle imprese agricole lucane per affrontare problematiche specifiche, con l'obiettivo di migliorare le prestazioni economiche e la sostenibilità ambientale”.
“Riguardo al Peperone di Senise IGP – ha detto ancora Crescenzi – l’obiettivo delle azioni del progetto è la qualificazione del prodotto IGP intervenendo lungo l’intera filiera, dagli aspetti genetici e fitosanitari del seme, alla gestione agronomica e della lavorazione per arrivare a quelli sanitari e commerciali. Per questo motivo – ha precisato Crescenzi – sebbene l’incontro – gratuito - sia rivolto prioritariamente agli orticoltori aderenti al progetto FitoConsult, la partecipazione è aperta a tutti: il Peperone di Senise IGP è quasi un prodotto “iconico” della Basilicata, ed è molto apprezzato anche a livello internazionale, tanto da rendere possibile un forte ampliamento della sua base produttiva. Occorre infine poi considerare – ha concluso Crescenzi – che l’attività di consulenza dell’ALSIA con il progetto FitoConsult si svolge nel triennio 2021-23, ed è ancora possibile accedervi gratuitamente attraverso il Bando a sportello attivato dall’Agenzia”.
Dopo i saluti di Giuseppe Castronuovo, Sindaco di Senise, e di Francesco Fanelli, Assessore alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Regione Basilicata, nel seminario saranno illustrate le “Prospettive per la qualificazione della filiera del Peperone di Senise IGP” da parte di Enrico Fanelli, Presidente del Consorzio di tutela del Peperone di Senise, e i “Primi risultati dell’indagine epidemiologica condotta nel 2021 sul Peperone di Senise” da un gruppo di tecnici dell’ALSIA. Introdurrà e modererà l’incontro Arturo Caponero, responsabile ALSIA del progetto FitoConsult, mentre le conclusioni saranno affidate ad Aniello Crescenzi, direttore dell’ALSIA.
La preiscrizione all’evento è possibile dal sito dell’ALSIA, all’indirizzo https://bit.ly/ALSIA-peperonesenise.
  

Giornata mondiale malattie rare, il 28/2 iniziative nei capoluoghi

Il prossimo 28 febbraio in occasione della "XV giornata mondiale delle malattie rare", a partire dalle ore 18,00 le facciate del Teatro Stabile di Potenza e del Palazzo dell’Annunziata di Matera saranno illuminate di verde, segno di speranza. Lo rende noto l’Asp. L’iniziativa, promossa dal Centro di Coordinamento Malattie Rare del Dipartimento Salute e Politiche della Persona della Regione Basilicata, diretto da Giulia Motola, intende focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema promuovendone la consapevolezza, la conoscenza e l’informazione. Uguale invito a illuminare di verde le facciate di tutti i Comuni è stato rivolto ai sindaci lucani.
 

Violenza di genere, Asm tra gli enti del progetto Ipazia Ccm 2021

Accrescere le capacità di operatori e operatrici, soprattutto della sanità territoriale, per individuare tempestivamente i casi di violenza, favorire l’accesso alle reti territoriali in sicurezza, facilitare percorsi di fuoriuscita dai contesti d’abuso e di violenza e prevenire i casi di re-vittimizzazione. E’ questo uno dei principali obiettivi del progetto “Ipazia Ccm 2021 - Strategie di prevenzione della violenza sulle donne e sui minori”, presentato ufficialmente insieme al logo, nel corso dell’evento nazionale di lancio, tenutosi oggi, nella sede della Regione Toscana in Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze.
Lo comunica l'Asm in una nota. 
Il raggiungimento di questo obiettivo sarà possibile attraverso l’erogazione di un modello formativo a distanza (corso fad) e la costituzione o il rafforzamento di reti tra le strutture sociosanitarie, gli enti, le istituzioni, i centri antiviolenza e le associazioni, che saranno coinvolte anche nella costruzione della formazione sul territorio.
Contemporaneamente, per la prima volta in Italia, vista la centralità e la trasversalità della figura infermieristica, grazie alla collaborazione con il team del professor Maurizio Masini del dipartimento di Scienze sociali politiche e cognitive dell’Università di Siena, verrà realizzata una community infermieristica con una piattaforma dedicata, finalizzata alla creazione di una rete professionale dinamica attraverso la condivisione rapida di idee, progetti e criticità.
Il progetto #IpaziaCcm2021, della durata di due anni, è finanziato dal Ministero della Salute nell’ambito della linea 4 del Programma Ccm 2021 (Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie) ed ha l’obiettivo di rafforzare i servizi di assistenza e supporto a donne e minori vittime di violenza attraverso la formazione di operatrici e operatori di area sanitaria e socio-sanitaria, con particolare riguardo agli effetti del Covid-19
Capofila del progetto è la Regione Toscana - Asl sud est, gli enti partecipanti sono: l’Istituto Superiore di Sanità, l’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà, la Fondazione Irccs Cà Granda ospedale maggiore policlinico di Milano e le Aziende sanitarie locali del Friuli Occidentale, dell’Umbria 1, di Lecce e di Matera. Il logo del progetto, presentato oggi nel corso dell’evento di lancio rivolto al personale sanitario e socio-sanitario, ha un grande valore simbolico a partire dal nome (Ipazia) e dal colore, sintesi di varie sfumature (glicine).
Il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria di Matera, Sabrina Pulvirenti, ha dichiarato che “L’ASM continuerà la collaborazione iniziata nel 2013 con la Rete Codice Rosa con l’auspicio che questo percorso metta insieme professionalità e saperi diversi su un obiettivo che è sanitario, perché la violenza sulle donne, sui minori e sugli anziani va considerata come un’emergenza sanitaria.”
L’ASM ha scelto la parola ponte come metafora di ciò che mette in relazione unità che stanno tra loro distanti. Quel ponte che può rappresentare per la vittima la possibilità di passaggio in una direzione diversa, il superamento di una serie di ostacoli.
Il ponte per gli operatori è l’altro punto di vista “collega le due rive, ma non le confonde fra loro” è l’inizio di un dialogo.


 

Malattie del fagiolo, domani seminario ALSIA in videoconferenza

Le malattie batteriche e virali del Fagiolo di Sarconi IGP, e la situazione in Alta Val D’Agri: se ne parlerà il 22 febbraio 2022, con inizio alle 17:30, in un seminario dell’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, organizzato in videoconferenza su piattaforma Zoom.
L’evento rientra nell’ambito del progetto dell’ALSIA "FitoConsult", relativo al Servizio di consulenza per la difesa fitosanitaria a basso apporto di pesticidi, ed è realizzato in collaborazione con il Consorzio di tutela del Fagiolo di Sarconi IGP.

“Il progetto FitoConsult dell’Agenzia – ha spiegato Aniello Crescenzi, direttore dell’ALSIA - è finanziato dalla Sottomisura 2.1 del PSR 2014-2020 della Regione Basilicata ("Sostegno per l’utilizzo dei servizi di consulenza da parte delle aziende"), e prevede l'erogazione di servizi di consulenza gratuita alle imprese agricole lucane per affrontare problematiche specifiche, con l'obiettivo di migliorare le prestazioni economiche e la sostenibilità ambientale. L’incontro del 22 febbraio – ha aggiunto Crescenzi – favorirà il confronto sulle attività realizzate e su quelle in programma per la prossima campagna di produzione del fagiolo. L’obiettivo è la qualificazione del prodotto IGP intervenendo lungo l’intera filiera, dagli aspetti genetici e fitosanitari del seme, alla gestione agronomica e della lavorazione per arrivare a quelli sanitari e commerciali”.

“L’incontro – ha chiarito Crescenzi - è rivolto prioritariamente agli orticoltori aderenti al progetto FitoConsult, ma la partecipazione è aperta a tutti: il Fagiolo di Sarconi IGP è infatti un prodotto apprezzato anche a livello internazionale, con margini consistenti per l’ampliamento della sua coltivazione. Occorre poi considerare – ha concluso – che l’attività di consulenza dell’ALSIA con il progetto FitoConsult si svolge nel triennio 2021-23, ed è ancora possibile accedervi attraverso il Bando a sportello attivato dall’Agenzia”.

La partecipazione al seminario del 22 febbraio è gratuita. Altre informazioni sull’evento e il link per l’iscrizione alla videoconferenza si trovano sulla pagina del sito internet dell’ALSIA raggiungibile all’indirizzo https://bit.ly/ALSIA-IGPsarconi. L’evento sarà comunque trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook di ALSIA Basilicata.

Alsia, numeri significativi per il corso su fattorie didattiche

Sono oltre 100 i partecipanti al corso di formazione per nuove Fattorie didattiche della Basilicata avviato il 15 febbraio scorso dall’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura. Un corso completamente on-line su piattaforma Zoom dell’Agenzia, a causa del persistere dell’emergenza sanitaria da covid-19, ma che grazie alla abilità dei docenti sta facendo registrare ottimi riscontri.
E' quanto si legge in un comunicato stampa dell'Alsia. 
“Il corso, che si sviluppa in 10 moduli di 4 ore ciascuno fino al 28 febbraio – ha commentato Aniello Crescenzi, direttore dell’ALSIA – discende dalla delega specifica che la Regione Basilicata ha fatto all’ALSIA con l’approvazione della “Carta della Qualità delle Fattorie didattiche lucane” con la Delibera di Giunta n. 1052/2008. Un corso “abilitante”, quindi, propedeutico per l’iscrizione nell’Elenco regionale”.
“Nel primo modulo – ha aggiunto Crescenzi - tenuto dalla dottoressa Gaetana Dibenedetto del consorzio Taste&Tour in Masseria di Bari, sono stati trattati gli argomenti di carattere generale di una fattoria didattica: aspetti amministrativi e fiscali; requisiti soggettivi e strutturali della fattoria, la Scia, l’assicurazione a copertura dei rischi. Nel secondo modulo, i docenti Margherita Rizzuto e Giuseppe Orefice dell’Associazione Agrigiochiamo di Napoli hanno svolto una lezione su analisi del Genius Loci, identità della propria azienda, strumenti di base, comunicazione educativa, principi dell’outdoor education ed il gioco emozionale. L’importanza degli argomenti trattati – ha puntualizzato Crescenzi - ha visto la partecipazione continua di 106 partecipanti, di cui circa il 10% Agriturismi e il 90% aziende agricole”
“Tutto questo – ha concluso il direttore Crescenzi – evidenzia ancora una volta il grande interesse che esiste in Basilicata sugli aspetti della multifunzionalità in agricoltura. Le fattorie didattiche, infatti, offrono un’opportunità impareggiabile di crescita educativa per tutti, oltre che un’integrazione al reddito per l’azienda. Soprattutto in questo periodo, dove l’emergenza del coronavirus ha imposto un cambiamento radicale dei comportamenti di tutti, c’è una gran voglia da parte delle aziende di investire in questo settore, contribuendo ad un graduale ritorno alla socializzazione e alle attività di gruppo all’aperto”.
  

Alsia, numeri significativi per il corso su fattorie didattiche

Sono oltre 100 i partecipanti al corso di formazione per nuove Fattorie didattiche della Basilicata avviato il 15 febbraio scorso dall’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura. Un corso completamente on-line su piattaforma Zoom dell’Agenzia, a causa del persistere dell’emergenza sanitaria da covid-19, ma che grazie alla abilità dei docenti sta facendo registrare ottimi riscontri.
E' quanto si legge in un comunicato stampa dell'Alsia. 
“Il corso, che si sviluppa in 10 moduli di 4 ore ciascuno fino al 28 febbraio – ha commentato Aniello Crescenzi, direttore dell’ALSIA – discende dalla delega specifica che la Regione Basilicata ha fatto all’ALSIA con l’approvazione della “Carta della Qualità delle Fattorie didattiche lucane” con la Delibera di Giunta n. 1052/2008. Un corso “abilitante”, quindi, propedeutico per l’iscrizione nell’Elenco regionale”.
“Nel primo modulo – ha aggiunto Crescenzi - tenuto dalla dottoressa Gaetana Dibenedetto del consorzio Taste&Tour in Masseria di Bari, sono stati trattati gli argomenti di carattere generale di una fattoria didattica: aspetti amministrativi e fiscali; requisiti soggettivi e strutturali della fattoria, la Scia, l’assicurazione a copertura dei rischi. Nel secondo modulo, i docenti Margherita Rizzuto e Giuseppe Orefice dell’Associazione Agrigiochiamo di Napoli hanno svolto una lezione su analisi del Genius Loci, identità della propria azienda, strumenti di base, comunicazione educativa, principi dell’outdoor education ed il gioco emozionale. L’importanza degli argomenti trattati – ha puntualizzato Crescenzi - ha visto la partecipazione continua di 106 partecipanti, di cui circa il 10% Agriturismi e il 90% aziende agricole”
“Tutto questo – ha concluso il direttore Crescenzi – evidenzia ancora una volta il grande interesse che esiste in Basilicata sugli aspetti della multifunzionalità in agricoltura. Le fattorie didattiche, infatti, offrono un’opportunità impareggiabile di crescita educativa per tutti, oltre che un’integrazione al reddito per l’azienda. Soprattutto in questo periodo, dove l’emergenza del coronavirus ha imposto un cambiamento radicale dei comportamenti di tutti, c’è una gran voglia da parte delle aziende di investire in questo settore, contribuendo ad un graduale ritorno alla socializzazione e alle attività di gruppo all’aperto”.
  

ASM, ATTIVATI VARI AVVISI PUBBLICI DI RICERCA DI PERSONALE

L’Azienda Sanitaria Locale di Matera ha pubblicato negli ultimi giorni una serie di avvisi pubblici per sopperire, attraverso procedure più snelle, alla carenza di organico accumulatasi negli ultimi anni, in attesa che vengano sbloccati i concorsi per assumere a tempo indeterminato.
E' quanto si legge in un comunicato stampa dell'Asm. 
I bandi che prevedono assunzioni a tempo determinato serviranno ad alleggerire il sovraccarico di lavoro sull’attuale organico dell’Asm, già ridotto all’osso. Tra le procedure aperte (consultabili nella sezione concorsi del sito asmbasilicata.it) figurano avvisi per la ricerca di infermieri, dirigenti medici di varie discipline, collaboratori amministrativi di categoria D, oltre ad un bando per la ricostituzione dell’elenco dei professionisti avvocati.
“Con riferimento a quest’ultimo avviso che scade tra qualche giorno - afferma il Direttore Generale dell’Asm, Sabrina Pulvirenti- abbiamo ricevuto, finora, circa 100 domande provenienti dalla Basilicata e da tutta Italia. Tutte queste azioni mirano ad allargare la rosa di professionisti e dei collaboratori di cui l’Asm necessita, senza tuttavia ledere gli interessi del personale interno. A questo proposito voglio sottolineare che è in corso la procedura per la pubblicazione dell’avviso di progressione verticale riservato al personale interno dell’Asm. Con queste procedure che erano ferme da anni, e che finalmente stiamo sbloccando, è salvaguardata la carriera del personale interno e si creano, al contempo, nuove opportunità di lavoro per tante figure professionali, con positive ricadute economiche sul territorio”.
Gli stessi dipendenti dell’Asm hanno accolto con favore questa strategia di potenziamento delle risorse umane e la supportano perchè risponde al concreto bisogno che ha l’Asm di dotarsi di figure professionali qualificate per dare nuovo impulso alle attività amministrative e sanitarie, alleggerendo i ritmi di lavoro dei dipendenti a tutti i livelli.
“Con queste prime azioni - conclude Pulvirenti - inauguriamo una nuova stagione di programmazione ed efficientamento della sanità materana volta a migliorare e potenziare le strutture e l’offerta dei servizi per riportare al centro della nostra agenda i bisogni del paziente”.
  

Turismo religioso, accordo tra APT Basilicata e diocesi di Rieti

La Basilicata sarà protagonista delle celebrazioni per gli 800 anni dalla realizzazione del primo presepe a Greccio e dalla stesura della Regola dei Frati Minori, scritta da San Francesco a Fonte Colombo e approvata il 29 novembre 1223 da Papa Onorio III.
Lo rende noto l'Apt Basilicata. 
E’ infatti stato siglato un accordo con la diocesi di Rieti, promotrice delle iniziative di celebrazione. La notizia è stata lanciata dal direttore generale dell’Apt Basilicata, Antonio Nicoletti, nel corso di una diretta online moderata dal Vescovo di Rieti, Mons. Domenico Pompili e organizzata per annunciare i vincitori della quinta edizione del contest “Valle del Primo Presepe” che ha visto fra i giurati anche il maestro lucano Franco Artese.
“Sono molto felice di questa collaborazione iniziata già da qualche anno con la produzione del grande presepe realizzato dal maestro lucano Franco Artese allestito nel Palazzo Papale di Rieti e ammirato in quell’occasione da oltre 50 mila persone. Una collaborazione che abbiamo voluto ampliare e strutturare in vista delle celebrazioni per gli 800 anni dal primo presepe di Greccio. Nei presepi di Franco Artese si racconta l’identità lucana basata sull’accoglienza, e si promuovono i nostri paesi e le nostre aree interne attraverso la rappresentazione di scorci e momenti di vita della nostra tradizione. Un esempio ne è la recente iniziativa promozionale presso il Duomo di Torino dove è stato esposto il grande presepe lucano che è stato ammirato da oltre 45 mila persone con una copertura mediatica su tutte le principali reti televisive nazionali registrando un grande interesse anche sulla rete (i banner online sul presepe lucano al Duomo di Torino sono stati visti per circa 5 milioni e mezzo di volte registrando più di 6 mila click).
Sulla scia di quest’esperienza che lega l’arte del presepe alla valorizzazione del nostro patrimonio storico culturale, in occasione delle celebrazioni con la diocesi di Rieti abbiamo scelto di valorizzare il patrimonio artistico diffuso nel territorio lucano, attraverso la promozione dei presepi di arte contemporanea custoditi nel Museo Internazionale del Presepio Vanni Scheiwiller di Castronuovo Sant’Andrea. Presepi che rilanciano la tradizione della Natività utilizzando il linguaggio espressivo dell’arte contemporanea, come mostrato nella Galleria Nazionale Arte Moderna e contemporanea di Roma a dicembre 2020, con l’esposizione del presepe di luce di Guido Strazza, appartenente alla stessa collezione. Nelle prossime settimane definiremo i dettagli della collaborazione, che ha lo scopo di valorizzare e far conoscere alle tante persone che nel 2023 raggiungeranno la Valle del Presepe i suggestivi tesori custoditi nei nostri borghi”.


   

Aor San Carlo: doppia sostituzione valvolare trans-catetere

“La Cardiochirurgia dell’ospedale San Carlo di Potenza è tra i primi Centri in Italia ad aver eseguito un impianto della protesi mitralica trans-catetere, confermandosi, così, all'avanguardia nel trattamento delle patologie valvolari cardiache. L’ evento consolida la strada intrapresa dalla Cardiochirurgia potentina guidata dal dottor Giampaolo Luzi, con utilizzo costante di tecniche mini-invasive e impiego sempre più estensivo di procedure trans-catetere e protesi valvolari di ultima generazione”. E’ il direttore generale dell’Aor San Carlo di Potenza Giuseppe Spera a comunicare questi ultimi importanti traguardi che “dimostrano l’impegno posto dalla direzione strategica nel facilitare e stimolare percorsi di crescita e segnano un decisivo passo in avanti sul terreno della innovazione e della ricerca, qualificando il nosocomio del capoluogo lucano quale punto di riferimento nel centro-sud per il trattamento di patologie cardiovascolari. La cura delle malattie valvolari cardiache –ha proseguito il direttore generale- è diventata complessa a causa dell’età sempre più avanzata dei pazienti e della presenza di multiple comorbilità, con aumento considerevole del rischio chirurgico. La chirurgia mini-invasiva mediante metodiche trans-catetere, che ha avuto negli ultimi anni sempre più garanzie di efficacia e sicurezza, richiede tuttavia mani esperte ed un Centro in cui tutte le soluzioni siano fruibili, dalla chirurgia tradizionale alla mini-invasiva e a quella alla trans-catetere, ritagliando così a misura –ha concluso Spera- l’intervento più adatto per ciascun paziente”.
“Per il trattamento di una severa insufficienza mitralica ed aortica su un paziente di 67 anni affetto da multiple patologie concomitanti –ha precisato il dottor Giampaolo Luzi nel presentare l’operazione chirurgica effettuata- un ulteriore intervento di doppia sostituzione valvolare, mediante la sternotomia con circolazione extra-corporea, avrebbe avuto un rischio troppo elevato. Il planning chirurgico studiato per il paziente ha previsto un primo step con impianto di una protesi aortica per via trans-femorale e, a distanza di alcune settimane, un impianto attraverso l’apice del ventricolo sinistro della protesi mitralica trans-catetere. Dopo sette giorni dall’impianto della protesi mitralica –ha concluso Luzi- il paziente è stato dimesso al domicilio e, dopo un periodo di recupero di alcuni giorni, è tornato a svolgere le sue normali attività”.

Crob, eseguito intervento mininvasivo su paziente oncologico

L’equipe di Chirurgia Addominale e Minivasiva dell’Irccs Crob, diretta dal dott. Dario Scala, ha eseguito un intervento laparoscopico combinato di resezione del colon e asportazione di metastasi epatica. Il paziente – si legge in un comunicato stampa dell’Irccs Crob – è un cinquantenne lucano affetto da tumore del colon destro e da metastasi epatica di due cm e mezzo. Nel corso della stessa seduta operatoria, della durata tre ore e trenta, è stato possibile intervenire sia sul colon che sul fegato asportando la metastasi, il tutto completamente per via laparoscopica, senza praticare ampie incisioni. Grazie alla mininvasività della procedura il paziente era già in piedi il pomeriggio stesso dell’intervento ed ha subito iniziato l’assunzione di liquidi. Dal giorno dopo ha cominciato un’alimentazione post-operatoria e dopo un decorso regolare è stato dimesso a una settimana dall’intervento.
“Questo intervento rientra nell’attività della chirurgia addominale del Crob che dal giugno 2020 ha effettuato oltre 100 interventi per tumore del colon e del retto, eseguendone più del 70 per cento con tecnica laparoscopica e riservando la chirurgia tradizionale laparotomica solo ai casi con evidente impossibilità di eseguire l’approccio laparoscopico” spiega il dott. Scala che prosegue “questi risultati sono stati possibili grazie alla collaborazione di tutto lo staff sanitario coinvolto, a cominciare dall’equipe della Unità Operativa Complessa di anestesia e rianimazione che ha condiviso i principi dell’Enhanced Recovery After Surgery ERAS, ovvero miglior recupero post intervento chirurgico, favorendo la ripresa precoce e il ritorno alle normali attività del paziente. Inoltre, occorre ringraziare sia l’impegno dell’equipe infermieristica di sala operatoria per le competenze dimostrate e in continuo accrescimento per le procedure mininvasive, sia l’impegno dell’equipe infermieristica di reparto che ha applicato scrupolosamente i principi dell’ERAS nel decorso post-operatorio dei pazienti”.
Anche per quanto riguarda il trattamento dei tumori gastrici, al Crob è iniziato un percorso di approccio laparoscopico che segue la recente progressiva diffusione a livello internazionale della metodica mininvasiva anche per quanto riguarda questo tipo di tumori.
“Dopo la partecipazione a importanti studi clinici multicentrici nazionali sull’ERAS, il prossimo step sarà quello di istituzionalizzare, ossia standardizzare, l’applicazione di questo approccio a tutti i pazienti chirurgici” conclude il direttore della Chirurgia Addominale e Mininvasiva.