Filippo Turetta è stato arrestato in Germania

Dopo una fuga di oltre una settimana, Filippo Turetta, accusato di aver ucciso l’ex fidanzata Giulia Cecchettin, è stato arrestato in Germania. Il giovane aveva oltrepassato il confine con l’Austria mercoledì e su di lui pendeva un mandato di arresto europeo. La conferma dell’arresto è arrivata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani che, su X, ha scritto: «Ringrazio gli inquirenti per il lavoro che ha portato all’arresto di Filippo Turetta in Germania. Una buona notizia che purtroppo non potrà mai lenire il dolore della famiglia e degli amici di Giulia, ai quali rivolgo le mie preghiere».

Era a bordo di un’auto

Filippo «si stava muovendo» in auto a Sud del paese quando è stato arrestato. Un giudice tedesco dovrà ora valutare il Mae (il mandato di arresto europeo) e decidere sulla consegna del giovane. Intanto spunta un nuovo video che lo riprende fare benzina, domenica 12 novembre, presso una stazione di servizio di Cortina. Ha pagato in contanti alla cassa automatica e poi è ripartito. Qualche giorno dopo il titolare dell’impianto si è reso conto che una banconota da 20 euro presentava macchie simili a sangue. Ha dunque chiamato polizia e carabinieri di Belluno che hanno acquisito sia le immagini della videosorveglianza sia le banconote, su cui ora sono in corso analisi per capire se possa trattarsi del sangue di Giulia.

Giulia Cecchettin uccisa con diverse coltellate: il corpo lasciato rotolare in un dirupo per 50 metri

Emergono nuovi dettagli sul caso di Giulia Cecchettin, la ragazza di 22 anni scomparsa insieme all’ex fidanzato e trovata morta dopo una settimana nei pressi del lago di Barcis. Secondo quanto emerso dall’ispezione cadaverica esterna svolta dal medico legale Antonello Cirnelli, la giovane sarebbe stata uccisa da svariate coltellate che l’hanno colpita alla testa e al collo. Avrebbe provato a difendersi, come dimostrano le numerose ferite alle mani e alle braccia. Poi è stata abbandonata al bordo della strada e lasciata rotolare lungo un dirupo per circa 50 metri, fino a quando il suo corpo si è fermato in un canalone. Al momento non è ancora stato stabilito se Giulia fosse già morta quando è stata abbandonata o meno.

La ricostruzione dell’omicidio di Giulia Cecchettin

La zona in cui è stato trovato il cadavere è così impervia da aver richiesto, per il recupero, l’intervento di una squadra speleo-alpino-fluviale. A rinvenirlo è stato il cane di un’unità cinofila della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, che l’ha individuato sotto il piano stradale. Sarà l’autopsia a fornire ulteriori dettagli sulla dinamica di quanto accaduto, mentre gli investigatori hanno fornito una prima possibile ricostruzione delle ultime ore di vita della giovane. Dopo aver cenato con Filippo Turetta, ancora disperso, la coppia si è fermata in un parcheggio accanto alla casa di Giulia, nel centro di Vigonovo, dove ha avuto luogo una prima discussione. «Lasciami! Mi fai male!», ha riferito di aver sentito un vicino affacciato alla finestra.

Il litigio in auto, l’aggressione e la fuga 

Poi il ragazzo l’ha caricata in macchina e si è diretto nella zona industriale di Fossò, fermandosi davanti allo stabilimento della Christian Dior la cui telecamera ha ripreso una seconda, cruenta, aggressione. I due sembrano litigare all’interno dell’auto, poi Filippo sembra colpirla con uno schiaffo o un pugno. Lei è riuscita a scendere per cercare di scappare, ma lui l’ha raggiunta alle spalle colpendola – forse con un coltello. A quel punto la 22enne è caduta a terra, sanguinante ed esanime, e Filippo l’ha trascinata fino alla sua Fiat Punto nera per poi caricarla nel portabagagli. Quindi la fuga e l’abbandono del corpo.

Giulia Cecchettin, il dolore della sorella: «È stato il vostro bravo ragazzo»

Dolore e rabbia tra i familiari di Giulia Cecchettin, trovata morta nei pressi del lago di Barcis dopo una settimana di ricerche. Nei giorni scorsi il padre Gino e la sorella Elena avevano lanciato numerosi appelli – sui giornali, sui social e in televisione – per sperare di ritrovare viva la loro familiare, vittima di un’aggressione da parte dell’ex fidanzato Filippo Turetta (ancora disperso) e abbandonata nel bacino in provincia di Pordenone. A poche ore dalla notizia del ritrovamento del cadavere, Elena ha condiviso una foto in cui lei e la sorella sorridono insieme, accompagnata dalla didascalia «Rest in power, I love you».

Anche Davide, il fratello, ha pubblicato un ritratto di Giulia mentre abbraccia un grande orso di peluche accanto alla scritta «I love you, susumina», ricordando il nomignolo con cui la chiamava.

Lo sfogo di Elena Cecchettin: «Per te bruceremo tutto»

Affetto ma anche rabbia, tra i parenti più stretti di Giulia, per la narrazione che in questi giorni è stata fatta di Filippo, «un bravo ragazzo che non avrebbe mai fatto del male alla sua ex compagna». E che invece, come mostra un video nelle mani degli inquirenti, l’ha aggredita ripetutamente, anche quando lei ha cercato di fuggire, e l’ha caricata sanguinante nella sua auto. A tal proposito, Elena Cecchettin ha condiviso alcuni messaggi che condannano le parole che sono state usate per descrivere il ragazzo. Come quello della scrittrice e attivista Carlotta Vagnoli: «Prevedibile dalla descrizione di quel bravo ragazzo, troppo bravo: non farebbe male neanche a un amosca. Certo, a una mosca no. Ma a una donna, beh, quella è tutta un’altra questione». E ancora, quello della scrittrice Valeria Fonte: «È stato il vostro bravo ragazzo».

Poi la scritta a caratteri cubitali bianchi su sfondo nero: «Per te bruceremo tutto». Infine la frase dell’attivista peruviana Cristina Torres Caceres: «Se domani sono io, se domani non torno, mamma, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima».

Milano, ragazza di 31 anni si sveglia nuda al ristorante: sospetta violenza sessuale

Una ragazza di 31 anni si è svegliata nuda sdraiata sul tavolo di un ristorante del centro di Milano, in piena notte, nel locale chiuso e dove si era svolta una festa. È stata soccorsa dai carabinieri, che ora indagano per una presunta violenza sessuale. La donna, che aveva assunto stupefacenti, è stata portata alla Mangiagalli, clinica specializzata in questo genere di reati. I suoi vestiti, che sono stati trovati in un altro punto del ristorante, sono stati sequestrati.

La donna avrebbe assunto droghe

I fatti si sono verificati in via Poliziano, zona Sempione. La donna, che aveva trascorso lì la serata per festeggiare il compleanno di un ex collega, ha chiamato il 112 alle 5.15 di notte dopo essersi svegliata nel locale, chiuso, senza vestiti. I carabinieri sono entrati da una finestra, dopodiché i sanitari del 118 l’hanno soccorsa e trasferita nella struttura sanitaria. I suoi vestiti sono stati ritrovati nel bagno del ristorante. La donna ha riferito di non ricordare nulla di quanto avvenuto ma, secondo quanto da lei raccontato, avrebbe assunto droghe. Quella della violenza sessuale è al momento soltanto un’ipotesi legata alle circostanze in cui è avvenuto il suo ritrovamento. I militari stanno interrogando il titolare del locale e verificando il sistema di videosorveglianza.

Giulia Cecchettin trovata morta: il cordoglio delle istituzioni da Zaia a Brugnaro

Sono ore di lutto per la famiglia di Giulia Cecchettin, la ragazza di 22 anni scomparsa da sabato 11 novembre e trovata morta all’interno di un canalone nei pressi del lago di Barcis. Le istituzioni locali e nazionali si sono strette al dolore dei fratelli e del padre, già sconvolti dalla morte della madre nel 2022. Sono ancora in corso, invece, le ricerche dell’ex fidanzato Filippo Turetta.

La vicinanza del sindaco di Venezia e del governatore del Veneto alla famiglia di Giulia Cecchettin

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha così scritto sui suoi canali social: «L’epilogo peggiore a una vicenda che ha tenuto l’Italia intera col fiato sospeso per una settimana. Mi stringo al papà e ai familiari di Giulia, ai suoi amici e a coloro che le erano vicini. Un segnale di vicinanza anche alla famiglia di Filippo Turetta che in queste ore deve affrontare una tragica realtà. E una preghiera per giulia, con tutto il cuore».

Gli ha fatto eco il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro: «Una notizia che nessuno avrebbe mai voluto ricevere. È stato trovato il corpo di Giulia Cecchettin, giovane veneziana scomparsa pochi giorni fa. Tutta la Città si unisce al dolore della famiglia, degli amici, dei suoi cari e di tutti coloro che le hanno voluto bene».

Il cordoglio di Fontana e Salvini

Così il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana: «Apprendo con sgomento la notizia della tragica fine di Giulia Cecchettin. Mi stringo al dolore dei genitori, della famiglia e dei suoi cari ai quali rivolgo le espressioni di profondo cordoglio e della più sentita vicinanza. Il mio pensiero commosso va a questa ragazza strappata alla vita nel fiore degli anni».

Anche Matteo Salvini ha rivolto «una preghiera per Giulia».

Alla notizia del ritrovamento del corpo di Giulia, i dirigenti di Forza Italia riuniti a Taormina per una convention del partito hanno interrotto i lavori per un minuto di silenzio. Mentre la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella ha annunciato la calendarizzazione al Senato dell’esame del disegno di legge per il rafforzamento e la velocizzazione delle misure preventive e cautelari già approvato all’unanimità dalla Camera. «Abbiamo anche aumentato i fondi per i centri anti-violenza ed è già pronta una campagna di sensibilizzazione nelle scuole che illustreremo nei prossimi giorni con i ministri della Cultura e dell’Istruzione. E continueremo a diffondere dovunque e senza sosta, con sempre maggiore intensità, il numero anti-violenza 1522, perché una richiesta di aiuto, o anche solo un consiglio di fronte a una percezione, può salvare la vita», ha aggiunto.

Giulia Cecchettin, come si è arrivati al lago di Barcis: la svolta grazie alle telecamere di Piancavallo

Giulia Cecchettin, la ragazza di 22 anni di cui si erano perse le tracce sabato 11 novembre, è stata trovata morta in un canalone tra il lago di Barcis e Piancavallo, in provincia di Pordenone. Proprio qui gli inquirenti avevano concentrato le ricerche negli ultimi giorni dopo che, giovedì mattina, era stato confermato il passaggio dell’auto dell’ex fidanzato Filippo Turetta, ancora disperso. Una svolta arrivata in maniera casuale grazie alla riaccensione della telecamera che registra il passaggio dei veicoli all’ingresso dell’area turistica di Piancavallo, rimasta off per quattro giorni per manutenzione.

L’indizio grazie al Targa-system di Piancavallo

Come riportato dal Gazzettino, il software aveva continuato a registrare i transiti, pur senza trasmetterli al sistema operativo. Alla riaccensione, dunque, è scattato l’alert con la targa dell’auto di Filippo. Trattandosi di una zona completamente periferica e per la quale il giovane aveva fatto una deviazione anomala rispetto al successivo rilevamento, alla diga del Vajont, gli investigatori hanno iniziato a scandagliare i 12 km di strada che separano Piancavallo dal lago di Barcis. Sabato 18 novembre, intorno a mezzogiorno, il tragico rinvenimento. La zona è stata interdetta al traffico per consentire alle autorità di svolgere i rilievi del caso. Il medico legale Antonello Cirnelli ha già eseguito una prima ispezione esterna del cadavere confermandone l’identità.

L’auto di Filippo Turetta registrata mercoledì in Austria

Intanto continuano le ricerche del ragazzo, su cui pende un mandato di arresto europeo. Un provvedimento firmato dalla magistratura veneziana dopo la conferma del passaggio della sua auto in Austria. La vettura, mercoledì, è stata infatti registrata dal Targa-system a Lienz, nel Tirolo orientale. Inizialmente si pensava potesse essere tra quelle parcheggiate nei pressi del parcheggio del lago di Barcis, ma l’ipotesi è stata successivamente smentita. Il procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi, al Tg1, l’ha invitato a costituirsi: «La ricostruzione che potrebbe fare il ragazzo sarebbe molto importante, anche per lui. L’invito che gli rivolgo è quello di non continuare in questa fuga verso l’Austria, si costituisca».

Domenica Ercolani morta a 113 anni: era la donna più longeva d’Italia

È morta a Pesaro Domenica Ercolani, la donna più longeva d’Italia. Aveva 113 anni, era nata ad Urbino ed era nota per non aver mai preso medicinali e per non aver mai dovuto affrontare malattie invalidanti. Moglie di un capostazione, che non si è mai mosso dalla provincia di Pesaro Urbino, ha sempre fatto la casalinga ed è stata assistita fino all’ultimo dalla figlia di 87 anni Alessandra Rupalti.

«Ad esser buoni si vive meglio»

«Un fisico eccezionale», l’aveva definita il suo medico. Ultima di cinque figli, aveva avuto due figli. La sua vita si svolgeva tra le mura di casa con sveglia alle 7, colazione abbondante, e poi Teleradio Padre Pio per tutta la giornata. Non rifiutava mai un bicchiere di vino, unito a pasti leggeri. La sua porta era sempre aperta alle visite della gente e diceva che «ad esser buoni si vive meglio». Aveva superato indenne due pandemie, la Spagnola del 1918 e il Covid, e due guerre mondiali. Oltre che il lutto per la perdita del figlio, morto nel 1994 a 45 anni a causa di un tumore.

Cadavere di una donna trovato nel lago di Barcis: è di Giulia Cecchettin

È di Giulia Cecchettin il cadavere ritrovato nei pressi del lago di Barcis in provincia di Pordenone. La scoperta nella mattinata di sabato 18 novembre 2023 da parte degli uomini impiegati nelle ricerche della giovane e dell’ex fidanzato Filippo Turetta. Proprio intorno al bacino si stavano concentrando le operazioni dei vigili del fuoco, non perché avessero a disposizione puntuali elementi ma perché il lago si trova lungo la direttrice seguita dalla vettura del giovane dopo l’aggressione all’ex fidanzata.

Reggio Emilia, camion perde il carico che travolge tre auto: due morti e cinque feriti, arrestato l’autista scappato

È stato rintracciato e arrestato dai carabinieri di Guastalla il presunto conducente del camion che, nella serata di venerdì 17 novembre 2023, aveva perso un carico di impalcature causando due morti e cinque feriti a Caprara di Campegine (Reggio Emilia). Il materiale caduto dall’autocarro aveva travolto tre auto e il camionista aveva abbandonato il luogo dell’incidente senza prestare soccorso. L’uomo, 39 anni, era alla guida con patente sospesa – gli era stata ritirata ad agosto per guida in stato di ebbrezza – e si è rifiutato di sottoporsi all’alcol-test. È accusato di omicidio stradale, lesioni personali gravissime e fuga da incidente in caso di omicidio e lesioni.

Due ragazzi di 19 e 12 anni sono morti sul colpo

Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, i tubi per le impalcature che stava trasportando l’autocarro hanno inizialmente travolto una Citroen Picasso con a bordo il conducente di 19 anni, morto sul colpo, e due passeggeri 21enni, uno dei quali deceduto. L’altro è rimasto gravemente ferito ed è stato ricoverato all’ospedale di Parma. Il carico ha quindi sfiorato una Bmw, il cui guidatore è rimasto illeso, e una Peugeot 208 con a bordo quattro persone, portate in via precauzionale in ospedale. Le salme delle vittime sono state trasferite al cimitero di Coviolo di Reggio Emilia e sono a disposizione della procura diretta dal procuratore Calogero Gaetano Paci.

Reggino, dottoressa della guardia medica uccisa in un agguato: ferito il marito

Dramma nel Reggino, dove una dottoressa della guardia medica di Santa Cristina in Aspromonte è stata uccisa in un agguato. La donna, 67 anni, stava rientrando a casa in auto, dopo avere finito il proprio turno, assieme al marito Antonio Napoli, anche lui medico, che è rimasto ferito di striscio a un braccio. Secondo quanto emerso, due persone nascoste nei terreni circostanti avrebbero fatto fuoco contro l’autovettura nei pressi di una curva a gomito sulla strada che collega Santa Cristina a Taurianova.

Si indaga sul contesto in cui è maturato l’omicidio

La vittima, Francesca Romeo, era originaria di Seminara dove risiedeva con il marito, originario di Locri e in servizio nel Csm di Palmi. I due erano a bordo della loro auto quando sono stati colpiti dai proiettili. Sul luogo dell’agguato sono intervenuti gli investigatori della squadra mobile di Reggio Calabria che hanno eseguito i primi rilievi e stanno cercando di ricostruire la dinamica del fatto, su cui è stata aperta un’inchiesta dalla procura della Repubblica di Palmi. La magistratura sta cercando di capire il contesto in cui è maturato il delitto che, dalle primissime ipotesi, tutte da verificare, sembrerebbe non collegato alla criminalità organizzata.

Mandato di arresto europeo per Filippo Turetta: in un video l’aggressione a Giulia Cecchettin

La procura di Venezia ha firmato un mandato d’arresto europeo per Filippo Turetta, l’ex fidanzato di Giulia Cecchettin scomparso insieme a lei sabato 11 novembre. Il giovane risulta indagato per tentato omicidio dopo che gli investigatori hanno acquisito un video che lo mostra aggredire ripetutamente la ragazza per poi caricarla in auto sanguinante. La sua Fiat Punto nera targata FA015YE è stata avvistata l’ultima volta domenica in località Ospitale di Cortina, in direzione Dobbiaco. Potrebbe dunque aver attraversato il confine con l’Austria – dove, secondo il direttore del Gazzettino intervenuto a Quarto Grado, sarebbe stata segnalata nella giornata di mercoledì – e per questo la magistratura ha ritenuto di estendere le ricerche del ragazzo oltreconfine.

Il video dell’aggressione a Giulia Cecchettin

Il filmato che mostra Filippo aggredire Giulia è stato registrato dalle telecamere di un’azienda lungo la strada di Fossò, dove nei giorni scorsi erano state rinvenute macchie di sangue e alcuni capelli. A poca distanza dalla casa della giovane e dal punto in cui, intorno alle 25.15 di sabato, un testimone aveva riferito di una discussione accesa tra due ragazzi. Nelle riprese si vede Turetta colpire l’ex «a mani nude» e porre in essere «atti idonei e diretti in modo non equivoco a cagionare la morte colpendola nuovamente al fine di evitare che la stessa fuggisse» (così riporterebbero le carte degli inquirenti secondo quanto scritto dall’Adnkronos). Dopo essere stata caricata in auto, Giulia sarebbe riuscita a fuggire ma, rincorsa, sarebbe stata colpita alle spalle. Un’azione che le avrebbe provocato «ulteriori ferite e ulteriori copiosi sanguinamenti» a seguito dei quali «Filippo ha caricato il suo corpo nella propria auto allontanandosi dal luogo dei fatti e rendendosi immediatamente irreperibile». Gli investigatori stanno analizzando le macchie di sangue rinvenute comparandole con il Dna dei due ragazzi.

Ricerche anche con droni e cani

Intanto proseguono incessanti le ricerche, coordinate dalla prefettura e svolte dal comando provinciale dei Vigili del fuoco con personale specializzato nella ricerca persone. Le squadre stanno scandagliando la zona del lago di Barcis, anche con droni e cinofili, non perché siano in possesso di puntuali elementi ma perché il bacino si trova lungo la direttrice seguita dalla vettura dopo l’aggressione. Le verifiche sono state estese, anche grazie all’utilizzo di un elicottero, all’impervia strada secondaria che collega con la località turistica del Piancavallo e lungo l’intera strada regionale 251, fino alla diga del Vajont.

Lecco, 12enne finisce nel lago a dieci metri di profondità: è in condizioni disperate

Un ragazzo di 12 anni è stato riportato a riva dopo essere finito in acqua mentre si trovava su un pontile a Civiate, sulle rive del lago in provincia di Lecco con altri giovani. L’adolescente, inizialmente disperso, è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco a una decina di metri di profondità. A dare l’allarme sono stati i passanti. Rianimato sul posto dai soccorritori, il 12 enne è stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Lecco in condizioni disperate. Sono in corso le indagini per accertare il motivo che ha causato la caduta del ragazzino in acqua. In quel momento tra l’altro le condizioni del lago erano particolarmente critiche per le alte onde e le forti raffiche di vento.

 

Milano, auto investe e uccide un ciclista di 63 anni: alla guida un 87enne

Ennesimo incidente stradale nel Milanese con protagonista un ciclista. Stavolta è successo a Basiglio, quando un uomo di 63 anni è morto dopo essere stato investito da un’auto mentre era in bicicletta. Secondo la ricostruzione dei soccorritori, alla guida della vettura, una Fiat Panda, c’era un 87enne, rimasto lievemente ferito. L’impatto è avvenuto sulla strada statale 113. La vittima è caduta battendo la testa e perdendo conoscenza, mentre l’auto è finita in un canale che costeggia la carreggiata. Inutili i tentativi di rianimarlo, all’arrivo del personale del 118 e dei vigili del fuoco.

Blitz degli studenti, maxi bandiera della Palestina sulla Torre di Pisa

Blitz di una quindicina di studenti aderenti ai movimenti antagonisti, che hanno fatto irruzione all’interno della Torre di Pisa, superando i controlli, per poi esporre una maxi bandiera della Palestina dal campanile più famoso del mondo. I manifestanti hanno anche acceso un paio di fumogeni prima di scendere. Non risultano danni.

Il blitz è durato pochi minuti e si è concluso in modo ordinato

Gli studenti hanno agito al termine del corteo composto da circa 500 persone che in mattinata ha attraversato le principali vie del centro di Pisa fino a Piazza dei Miracoli. Arrivati di fronte al campanile, un gruppetto di studenti ha colto di sorpresa il servizio delle forze dell’ordine e anche gli addetti alla vigilanza della Torre Pendente, riuscendo a entrare con la forza nel monumento. Sono così saliti di alcuni piani prima di srotolare un grande stendardo con i colori della Palestina per esprimere solidarietà alla popolazione di Gaza. Il blitz è durato pochi minuti e si è concluso in modo ordinato. La Digos e la polizia scientifica, attraverso i filmati, cercheranno di identificare gli autori del gesto.

Blitz degli studenti, maxi bandiera della Palestina sulla Torre di Pisa. Accesi anche dei fumogeni. Non risultano danni.
Il corteo in Piazza dei Miracoli (Ansa).

Filippo Turetta avrebbe aggredito Giulia Cecchettin: un video ha ripreso la scena

Un video, girato dalla telecamera di sicurezza di un capannone nella zona industriale di Fossò, avrebbe ripreso l’aggressione di Filippo Turetta, iscritto venerdì mattina nel registro degli indagati della procura di Venezia per tentato omicidio. A riferirlo ai giornali sono fonti vicine agli inquirenti. I due ragazzi, di 22 anni, risultano scomparsi dallo scorso sabato.

Filippo avrebbe aggredito Giulia nel piazzale dove sono state trovate tracce di sangue

Nel video si vedrebbe Filippo aggredire fisicamente Giulia nel piazzale in cui sono state trovate le macchie di sangue e i capelli. I carabinieri, guidati dal comandate provinciale Nicola Conforti e dal comandante del reparto operativo Giuseppe Battaglia, stanno intanto facendo delle perquisizioni nell’abitazione del 22enne e potrebbero farle anche in quella della ragazza. Lo riferisce la Repubblica. Vanno intanto avanti le ricerche in almeno quattro province: da Venezia a Treviso, da Pordenone a Belluno, dunque dal Veneto al Friuli. Ma anche l’Alto Adige nelle scorse ore è stato interessato dall’operazione, perché non lontano da quelle zone di montagna, domenica scorsa, la Fiat Grande Punto nera di Filippo è stata registrata l’ultima volta. La storia tra Giulia e Filippo era finita nell’agosto del 2023, ma i familiari della giovane hanno raccontato che il ragazzo aveva un atteggiamento possessivo e controllante nei confronti dell’ex fidanzata.

Bergamo, rider di 22 anni morto durante una consegna

Nicholas Foresti, un giovane di 22 anni di Albegno di Treviolo in provincia di Bergamo, stava lavorando come rider in una pizzeria d’asporto per pagarsi gli studi quando, intorno alle 21 di mercoledì 15 novembre 2023, una Volkswagen Touran gli avrebbe tagliato la strada in via Grumello a Bergamo, già teatro di incidenti del genere. Il conducente dell’auto è rimasto illeso, mentre le ferite riportate da Foresti sono state subito giudicate gravi. Il giovane, infatti, non ce l’ha fatta ed è deceduto il giorno dopo, 16 novembre, all’ospedale Papa Giovanni XXIII.

Nicholas era prossimo alla laurea

Il 22enne lavorava come pony express per pagarsi gli studi all’Università di Bergamo, facoltà di Economia, dove avrebbe conseguito la laurea il mese prossimo. «Sono un entusiasta del settore economico, in particolare dell’ambito finanziario. Ho iniziato la mia esperienza come investitore poco prima di compiere i 18 anni e attualmente gestisco un mio portfolio personale. Oh, quasi dimenticavo di dire che nel tempo libero studio Economia e finanza all’Università di Bergamo», si presentava su LinkedIn. Nicholas, grande appassionato di calcio e tifoso dell’Atalanta, aveva giocato a lungo nella Giovanile Trealbe. Amante dei viaggi, come testimoniato dalle numerose foto pubblicate sul suo profilo Instagram, aveva visitato diverse città tra cui Düsseldorf, Stoccolma, Barcellona e Roma. La data del funerale non è ancora stata fissata, ma i genitori hanno già dato il consenso per la donazione degli organi.

Antegnate, assalto di un commando di 15 persone in una ditta tessile

All’alba della mattina di venerdì 17 novembre 2023, un commando di una quindicina di persone ha preso d’assalto la Cam, un’azienda tessile nella zona industriale di Antegnate, in provincia di Bergamo.

Una dinamica simile ad altri furti avvenuti in Lombardia

Il maxi furto è stato preparato nei minimi dettagli: i ladri hanno bloccato la strada con i furgoni e auto rubate nella zona, disseminando chiodi per bucare le gomme e bloccare l’arrivo dei carabinieri. A questo punto, con un furgone, hanno buttato giù il cancello d’entrata e il portellone del capannone. Una dinamica simile ad altri furti avvenuti nelle zone industriali della Lombardia negli ultimi mesi. Nel piazzale della Cam è arrivato poi un camion con una quindicina di uomini che si sono precipitati nel magazzino saccheggiando cappotti e abiti, già ultimati e confezionati, che avrebbero dovuto essere spediti il giorno seguente. Quando sul posto sono arrivati i carabinieri per i rilievi, i ladri erano già fuggiti con il bottino, che supera diverse centinaia di migliaia di euro.

Anziana morta cadendo dal balcone, la domestica arrestata: «Non l’ho uccisa»

Krystyna Mykhalchuk, la 27enne ucraina arrestata mercoledì 15 novembre dalla Squadra mobile di Bergamo con l’accusa di omicidio volontario ai danni dell’anziana che assisteva, si è avvalsa nella mattina del 17 novembre della facoltà di non rispondere alle domande del gip di Bergamo, al quale ha voluto tuttavia rilasciare una breve dichiarazione spontanea – messa a verbale – per negare ogni responsabilità nella morte di Rosanna Aber, la pensionata di 77 anni morta il 22 aprile del 2022 precipitando dal balcone di casa dal quarto piano di un palazzo di Colognola (Bergamo).

Nessun riferimento al prelievo di denaro dal bancomat dell’anziana 

Krystyna Mykhalchuk – accusata anche di aver sottratto denaro all’anziana – è comparsa davanti al gip di Bergamo Alessia Solombrino e ai pm Emanuele Marchisio e Guido Schininà, assistita dal suo legale di fiducia, l’avvocato Andrea Pezzotta. Proprio Pezzotta, rispondendo alle domande dei giornalisti all’uscita dal carcere, ha sottolineato che l’indagata nella sua breve dichiarazione spontanea non ha toccato nessun altro argomento dell’indagine: nessun riferimento dunque ai prelievi di denaro con il bancomat della vittima e nemmeno alla sua presunta ludopatia che, secondo gli inquirenti, sarebbe all’origine dell’omicidio, inizialmente scambiato per suicidio.

Giulia Cecchettin scomparsa, Filippo Turetta indagato per tentato omicidio

Filippo Turetta, il ragazzo padovano di 22 anni scomparso da sabato sera, 11 novembre, con l’ex fidanzata Giulia Cecchettin, è stato inserito nel registro degli indagati per tentato omicidio dalla procura di Venezia. Lo ha comunicato la procura stessa venerdì 17 novembre, sottolineando che è un atto dovuto a seguito della denuncia di sparizione esposta dai famigliari.

Trovati dei capelli vicino alle macchie di sangue

Alle 13 della giornata di giovedì 16 novembre, i sommozzatori hanno trovato un pezzo di tessuto bianco nel fiume Muson, incastrato in una rete metallica, vicino al Castello di Stigliano, nel Veneziano. Il reperto sta venendo analizzato insieme alle tracce di sangue e a dei capelli ritrovati a Fossò, in un parcheggio della zona industriale, vicino al luogo in cui un testimone ha riferito che avrebbe visto i due giovani litigare. Di quella zona sono state anche acquisite le riprese delle telecamere di videosorveglianza. I genitori di Filippo hanno consegnato agli inquirenti un suo spazzolino per prelevare materiale da confrontare con i reperti trovati.

Brevi piogge e tanto vento, poi freddo da sabato

Tempo instabile nelle prossime ore caratterizzato da brevi piogge, concentrate soprattutto al Sud, e tanto vento di maestrale. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, annuncia l’arrivo di una modesta e rapida perturbazione atlantica che investirà le regioni meridionali. Se al Nord il bel tempo sarà prevalente, al Centro-Sud le nubi saranno diffuse, soprattutto sugli Appennini. Verso sera delle piogge andranno a bagnare Puglia, Basilicata, Calabria tirrenica e più localmente la Campania. La perturbazione verrà spazzata via dai venti di maestrale che scorreranno lungo i bordi dell’alta pressione in arrivo. Il freddo vento da Nordovest sferzerà le coste tirreniche e il medio e basso Adriatico (soprattutto in Puglia) con raffiche fino a 60-70 km/h e conseguenti mareggiate. I mari risulteranno molto mossi o localmente agitati. Anche le temperature subiranno una sensibile diminuzione, tornando nelle medie stagionali. Al Settentrione, invece, il vento da nord, sbattendo contro le Alpi, scenderà sulle vallate riscaldandosi e così sarà il foehn a soffiare su questi settori, rendendo il clima piuttosto mite.

Sole nel weekend in tutte le regioni

Diverso lo scenario del weekend: sia sabato che domenica il sole splenderà su tutte le regioni, anche se il vento continuerà a soffiare forte sul basso Adriatico e lo Ionio e le temperature all’alba saranno di poco sopra lo zero su gran parte dello stivale.