Arpab, Rosa: “Legge segna nuovo passo per controlli ambientali”

“L’approvazione della legge di riforma dell’Arpab segna un nuovo passo per i controlli e il monitoraggio ambientali. Abbiamo voluto un’Agenzia che fosse incentrata sulla sua vera mission: dare certezze ai cittadini sullo stato dell’ambiente in cui vivono. Lo abbiamo fatto privilegiando l’implementazione delle funzioni di controllo e snellendo l’apparato amministrativo. Abbiamo sperimentato in questi anni che l’organizzazione complessiva, in particolare l’organizzazione in dipartimenti non ha funzionato. La nuova organizzazione va verso la specializzazione degli uffici che coprirà l’intero territorio regionale”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, commentando l’approvazione in Consiglio del disegno di legge sul riordino dell’Arpab.
“Una riforma – ha continuato Rosa – che sarà a costo zero e non peserà sulle tasche dei lucani e avverrà attraverso la riduzione dei compensi del direttore generale e del direttore tecnico scientifico e l’abolizione della figura del direttore amministrativo. La riforma si completerà con i concorsi pubblici per assumere tecnici e aumentare l’efficienza delle attività di analisi e controllo. Ringrazio il presidente Bardi, la giunta tutta e i consiglieri tutti che hanno dimostrato che con il confronto si riesca a lavorare per il bene dei lucani”.

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Approvato il programma di gestione di Acquedotto lucano

L’Assemblea degli azionisti di Acquedotto Lucano ha approvato, questa mattina, il programma delle attività di gestione e degli investimenti, gli obiettivi assegnati all’amministratore unico da perseguire nel corso del 2020, nonché le azioni da mettere in campo per il raggiungimento dell’equilibrio economico- finanziario. Lo rende noto l’ufficio stampa della società precisando che ai lavori hanno partecipato il dirigente generale del Dipartimento Programmazione e Finanze della Regione Basilicata Domenico Tripaldi, l’amministratore unico dell’Egrib Canio Santarsiero e i sindaci dei Comuni in rappresentanza del 69,39 per cento del capitale sociale.

L’amministratore unico di AL, Giandomenico Marchese, ha tracciato le linee programmatiche di gestione e gli obiettivi che nel corso del 2020 dovranno essere perseguiti e raggiunti per l’ottimizzazione del servizio idrico integrato. “Le attività per l’anno 2020 – ha spiegato – prevedono un ambizioso programma che, oltre ad assicurare l’ordinaria gestione del servizio idrico integrato, punterà a favorire azioni di contrasto alla dispersione della risorsa idrica, di implementazione tecnologica e relativa razionalizzazione nella fatturazione dei consumi, di contrasto all’evasione ed alla morosità, di efficientamento gestionale delle risorse umane, conciliando il raggiungimento degli obiettivi di gestione con gli obiettivi di risparmio dei costi nelle principali voci di spesa”.

“Acquedotto Lucano – prosegue la nota diffusa dall’ufficio stampa della società - continuerà l’attuazione del piano degli investimenti, utilizzando prevalentemente risorse nazionali e comunitarie messe a disposizione dalla Regione Basilicata, nonché investimenti finanziati dalla tariffa. In particolare, oltre agli investimenti nel settore idrico, fognario e depurativo, proseguiranno i lavori di realizzazione di impianti fotovoltaici in autoproduzione e le gare, per importi oltre 16 milioni di euro, per efficientare i consumi energetici. Proseguirà altresì l’azione del gestore nel recupero dei crediti che nel corso del 2019 ha già prodotto risultati più che soddisfacenti e, sempre a tutela dei crediti della società, si procederà all’addebito del deposito cauzionale, ove non ancora richiesto, con un beneficio finanziario stimato di circa 8 milioni di euro”.

“Con l’assemblea ordinaria dei soci – si legge ancora nella nota - si è aperto un proficuo confronto tra il gestore e tutti i soggetti istituzionali coinvolti sulle condizioni di sostenibilità economico-finanziaria del gestore del servizio idrico lucano. L’attenzione è stata focalizzata sulle principali criticità che rendono difficoltosa la gestione ottimale del servizio, in parte di origine strutturale e congenita, in parte rivenienti dalla necessità di rispettare regole e prescrizioni dettate dall’Autorità competente, con inevitabili ricadute sull’organizzazione, pianificazione, tariffazione e gestione del servizio, spesso con il sostenimento di ulteriori costi di gestione”.

L’amministratore unico, oltre ad evidenziare “una strutturale sottocapitalizzazione della società che, per garantire un servizio efficiente ed adeguato, necessita di una congrua patrimonializzazione”, ha rappresentato “le azioni poste in essere dal management nel corso degli ultimi 18 mesi e numerosi strumenti attivabili che potrebbero concorrere a determinare l’equilibrio economico-finanziario del gestore. E’ incontrovertibile la significativa importanza economica, politica e sociale che - ha aggiunto Marchese - la gestione del servizio idrico assume nel territorio regionale. Acquedotto Lucano oggi si trova ad un punto di svolta importante. Portare l’acqua è un’impresa, soprattutto in un territorio come quello lucano, ma l’acqua intesa quale opportunità di sviluppo per la comunità intera, necessita della gestione quanto più possibile condivisa e partecipata da tutti gli attori coinvolti, ai fini di assicurare, attraverso soluzioni ragionate e percorribili, condizioni di sostenibilità economica e finanziaria al gestore”.

“L’assemblea ha dato pieno mandato all’amministratore Marchese di proporre all’Egrib ogni utile strumento, tra quelli previsti nella Convenzione di Gestione, per il mantenimento dell’equilibrio economico e finanziario – si legge ancora nella nota -, nonché di procedere alla verifica sulla fattibilità tecnico-giuridica dell’aumento di capitale sociale del gestore che consenta la patrimonializzazione della società, comunque garantendo la più ampia partecipazione societaria e la tutela dei soci nell’espletamento delle attività di controllo. Nel programma delle attività di Acquedotto Lucano occupa un posto di rilievo anche l’attuazione di un modello di impresa sostenibile, innovativo ed efficiente che garantisca la qualità della risorsa e il rispetto dell'ambiente attraverso, tra l’altro, l’acquisizione della certificazione di qualità della direzione risorse umane, amministrazione e finanza e vigilanza igienica”. 

Sviluppo Basilicata a Lubiana per il progetto Labelscape

Si terrà a Lubiana in Slovenia il 15 e il 16 gennaio il primo incontro del progetto Labelscape, finanziato all’interno del Programma Interreg Med 2014-2020, che ha l’obiettivo di sviluppare ed assegnare un marchio di sostenibilità turistica ai territori che vogliono indirizzarsi su percorso di sviluppo turistico sostenibile. Per l’Italia partecipano al progetto la Città Metropolitana di Roma e Sviluppo Basilicata, che nell’occasione sarà rappresentata dall’amministratrice unica Gabriella Megale. Il progetto ha un valore complessivo di circa 2,4 milioni di euro, mentre il budget assegnato a Sviluppo Basilicata dal programma InterregMed è pari a circa 200 mila euro ed ha una durata complessiva di 32 mesi.

“Il cambio dei modelli di scelta e consumo da parte dei turisti – afferma Megale -, l’aumento di concorrenza tra gli operatori e la necessità di un uso più responsabile delle risorse naturali e del patrimonio culturale, impongono alle principali destinazioni del Mediterraneo di affrontare i seguenti fenomeni: una crescente domanda di turismo di qualità; la necessità di rafforzare la cooperazione tra gli operatori turistici e le comunità locali; il trasferimento ai turisti di esperienze e soggiorni autentici e di qualità. Nelle aree più interne e con un basso numero di abitanti, come la Basilicata, queste sfide devono essere affrontate con maggiore attenzione a causa di specifiche caratteristiche socioeconomiche e maggiore vulnerabilità dei territori, che rischiano di essere oscurati da mete più grandi e più conosciute. La certificazione di sostenibilità turistica diventa quindi uno strumento efficace per rafforzare l'offerta turistica e attrarre un turismo di qualità perché maggiormente sensibile alle dinamiche legate alla sostenibilità. Al momento la Basilicata è priva di questo marchio ma, grazie a questo progetto, attraverso uno studio di percorsi ad hoc e lo scambio delle best practice con gli altri partner coinvolti, l’obiettivo è di creare in Basilicata una nuova etichetta turistica sostenibile e rientrare così nel circuito internazionale di mete con queste caratteristiche”.

Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 0971/50661 o inviare una mail a info@sviluppobasilicata.it .