Amianto a Ferrandina, Rosa: problema affrontato e risolto
Tra amianto compatto e amianto friabile sono circa 80 le tonnellate che la ditta specializzata conta di dover smaltire. Molti i big bags con segni di lacerazioni evidenti, dovuti alla lunga esposizione alle intemperie e anche ad un recente incendio di origine ignota. Accanto alla rimozione dei sacchi, la cui pericolosità era stata certificata da una relazione dell’Ispra al Ministero dell’Ambiente, Fibroservice provvederà anche al campionamento all’interno anche nel sottosuolo per verificare l’eventuale contaminazione da fibre da amianto negli strati sottostanti il materiale pericoloso. Tutto, insomma, come hanno potuto verificare di persona l’assessore Rosa e il consigliere regionale Vizziello, procede secondo quanto previsto dal progetto di bonifica e messa in sicurezza dell’area presentato dal Comune di Ferrandina e finanziato dalla Regione Basilicata.
“Questa è una bonifica fortemente voluta e finalmente arrivata, dopo decenni di assenza anche della politica- ha commentato, visibilmente soddisfatto il consigliere Giovanni Vizziello- I problemi ambientali rappresentano una priorità e la prima mission per un classe politica che abbia il senso della responsabilità. Oggi partiamo da questo sito, ma il programma ha un respiro più ampio. La prossima tappa è la Materit”.
E a proposito della fabbrica dei veleni che da decenni attende la bonifica e la rimozione degli 800 sacchi di polvere d’amianto che mettono a rischio la salute dei cittadini e dei lavoratori delle aziende circostanti, l’assessore Gianni Rosa rassicura: “E’ una questione che stiamo affrontando di petto. Ieri siamo stati al Ministero dell’Ambiente, a Roma. Abbiamo smosso le acque. E’ stato sottoscritto un crono programma che ci impegniamo a rispettare. E’ importante partire col cantiere e avviare a soluzione un problema ambientale e di salute pubblica che da troppi anni attende di essere avviato a soluzione”.