Matera 2019, al via il FabLab di Open Design School “O+”

Con i primi workshop dedicati a bambini e ragazzi prendono il via, il 23 luglio presso Casino Padula a Matera, le attività del Fablab di Open Design School “O.Ma.S.” ovvero “Open Maker Space”, abbreviato in “O+”, un laboratorio di fabbricazione, analogica e digitale, in cui si promuove la sperimentazione ma anche uno spazio aperto all’apprendimento, all’invenzione, alla prototipazione, in cui centrale è il ruolo della comunità delle persone che partecipano alle iniziative. E' quanto si legge in un comunicato stampa della Fondazione Matera-Basilicata 2019. 
Utenti del FabLab “O+”, che rappresenta una delle eredità di Matera Capitale Europea della Cultura volute dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, saranno gli utenti esperti, che potranno usarlo come piattaforma di ricerca e sviluppo di progetti, gli utenti occasionali per soddisfare esigenze progettuali individuali, le persone di ogni età che desiderano acquisire nuove competenze, le imprese che intendono innovare un prodotto o processo, e la comunità dei FabLab per attività condivise.
Fra i servizi offerti dal FabLab "O+" ci saranno l’utilizzo di macchinari avanzati, la consulenza su prototipazione e produzione, i corsi di formazione, lo spazio coworking, gli eventi su temi di interesse dell’utenza. Grazie alla collaborazione con aziende locali, verrà inoltre sperimentata la formula del FabLab diffuso, che si avvarrà anche della partnership con la rete dei FabLab locali Officine Mediterranee, con cui Open Design School lavora da tempo.
Nella prima fase di attività, fra luglio e agosto, verranno attivati dei workshop gratuiti per i bambini dai 7 ai 12 anni e i ragazzi dai 13 ai 19 anni. Le attività proposte saranno differenziate in base alla fascia di età, ma avranno un comune denominatore nell’approccio non formale, nel learning by doing e nell’apprendimento tra pari, caratteristiche tipiche dei FabLab e anche del modello Open Design School. I principali ambiti di formazione saranno il design e la stampa 3D, il coding e la robotica, la fabbricazione analogica e digitale.
In particolare, le attività per i bambini dai 7 ai 12 anni si avvarranno di strumenti semplificati, che consentano un approccio alle tecnologie nella forma del gioco e con il raggiungimento di obiettivi immediati. La stampa 3D, ad esempio, sarà introdotta mediante l’uso di penne 3D, strumenti che consentono la comprensione della trasformazione fisica della materia e dei principi base della stampa in modo diretto e per mezzo della manualità del bambino. Il disegno 3D al computer utilizzerà il software TinkerCAD, pensato proprio per avvicinare i più piccoli ai principi del disegno virtuale. Il coding sarà applicato all’interazione con semplici robot autocostruiti e alla realizzazione di storie di fantasia in ambienti in cui l’architettura avrà un ruolo fondamentale. Saranno inoltre sperimentate applicazioni ludiche di Arduino.
Nei workshop destinati ai ragazzi dai 13 ai 19 anni saranno impiegati anche gli strumenti tecnologici disponibili in laboratorio, come la vinyl cutter, le stampanti 3D, il taglio laser. La formazione avrà lo scopo di sviluppare in loro la volontà di proporre e produrre, collettivamente, progetti originali nei campi della tecnologia, del design e dell’architettura mediante l’utilizzo di software professionali e kit Arduino.
I workshop si terranno il giovedì e venerdì, dalle 18:00 alle 20:00 a Casino Padula, e saranno accessibili ad un massimo di 8 utenti.
Il calendario degli appuntamenti, in costante aggiornamento, è consultabile sul sito www.odsmatera.it. Per l’iscrizione è necessario inviare una mail all’indirizzo info@odsmatera.it entro il martedì della settimana in cui si tiene il workshop di interesse.
Tutti i workshop si svolgeranno nel rispetto della normativa anti-Covid, pertanto gli utenti avranno l’obbligo di indossare la mascherina e saranno sottoposti alla rilevazione della temperatura in ingresso.
  

Rosa incontra Eni e Total dopo eventi dei giorni scorsi

L’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa, ha incontrato nel pomeriggio l’Eni e, a seguire, la Total, dopo gli eventi che nei giorni scorsi si sono verificati nei Centri Olio di Viggiano e a Tempa Rossa provocando fiammate e l’emissione di fumi.
Al tavolo, oltre al dirigente generale del Dipartimento, Michele Busciolano, presente anche in qualità di commissario straordinario dell’Arpab, e alle compagnie petrolifere, hanno partecipato tecnici dell’Agenzia regionale per l’Ambiente, rappresentanti dell’Unmig, dell’Ispra, questi ultimi in videoconferenza, e dell’Ufficio Compatibilità ambientale della Regione.
Nel rilevare il ripetersi degli eventi anomali negli impianti petroliferi lucani, l’assessore ha sottolineato “il clima di incertezza e le preoccupazioni che vivono i cittadini per la salute e la sicurezza. E’ una situazione non più tollerabile. Dobbiamo comunicare con la massima chiarezza e trasparenza quanto accade all’interno degli impianti. Auspico, perciò, la collaborazione di tutti per ridare serenità alle popolazioni interessate”
Rosa ha chiesto alle compagnie petrolifere di conoscere preventivamente le attività di manutenzione programmate, per informare subito i cittadini su eventuali variazioni nel funzionamento degli impianti. Nel caso malaugurato di incidenti, l’assessore ha chiesto alle compagnie petrolifere una interlocuzione più immediata. “Mi aspetto – ha aggiunto Rosa – che oltre a comunicazioni più tempestive, Eni e Total garantiscano ai nostri tecnici l’accesso agli impianti, per avere riscontri immediati su quanto è successo”.
Negli incontri con le compagnie petrolifere si è parlato, entrando nel merito specifico delle questioni, dei fatti accaduti nei giorni scorsi.

  

Pubblicato bando per la realizzazione di “Infrastrutture Verdi”

E’ stato pubblicato oggi il bando per la presentazione e selezione di progetti finalizzati alla realizzazione di “Infrastrutture Verdi” a scala locale a valere sull’azione 6d.6.5.a.2. dell’asse 5 “tutela dell’ambiente ed uso efficiente delle risorse” del Po Fesr Basilicata 2014 – 2020.
Approvato dalla Giunta regionale con Deliberazione n. 400/2020 è rivolto ai Comuni della regione Basilicata, ha una dotazione di 3.225.000,00 euro, con un contributo massimo pari a 500.000,00 euro per singolo intervento.
L’obiettivo dell’avviso è rafforzare la connessione tra i paesaggi a residua naturalità esterni alle aree urbane e le aree verdi interne agli ambiti urbani, riqualificandoli entrambi.
“In coerenza con le scelte programmatiche del Piano paesaggistico regionale adottate dalla Giunta regionale – dichiara l’assessore Gianni Rosa - l’avviso intende dare attuazione allo sviluppo di spazi verdi urbani, recupero e valorizzazione sia delle cosiddette cinture verdi sia degli spazi destinati a parchi e giardini storici, in un’ottica di integrazione e rete degli spazi verdi all’interno di una identificata infrastruttura verde territoriale”.
“Si intende sperimentare, – aggiunge Rosa - con riferimento a casi pilota, l’integrazione di visioni politiche per la tutela della biodiversità e la valorizzazione del paesaggio per dare un solido contributo alla riduzione della frammentazione del territorio ed alla lotta alla semplificazione ed omologazione del paesaggio”.
L’unità organizzativa responsabile dell’attuazione dell’avviso è l’Ufficio Parchi, Biodiversità e Tutela della Natura del Dipartimento Ambiente ed Energia.
La presentazione delle istanze potrà avvenire entro venerdì 07/08/2020 ore 12:00 sulla piattaforma regionale nella sezione “Avvisi e Bandi”. I progetti, candidati e selezionati, si dovranno presentare entro il 28 settembre 2020.


  

Ambiente, Rosa: lavoriamo per un efficace sistema di monitoraggio

“Quando sono diventato assessore mi sono reso conto che in Basilicata il tema dell’ambiente è vissuto soprattutto come un dato relativo al controllo o al mancato controllo delle emissioni delle industrie petrolifere. Giorno per giorno ho scoperto tante cose che non andavano, ma ho verificato anche che nelle nostre strutture ci sono tecnici e professionisti che hanno portato avanti un lavoro di studio conosciuto da pochi. Quando manca la conoscenza si fanno deduzioni semplici e purtroppo a volte imprecise, come è accaduto anche di recente. Ecco perché ci stiamo impegnando per costruire un sistema di monitoraggio ambientale in cui tutto venga fatto per bene, per far conoscere alle persone i dati reali, perché i cittadini possano conoscere lo stato dei fatti ed esprimere quindi i propri giudizi con cognizione di causa. Lo facciamo scommettendo sulla nuova Arpab, cioè sulla nuova concezione e sulla nuova organizzazione dell’agenzia, che il governo regionale ha deciso di potenziare con 2 milioni di trasferimenti in più, che si aggiungono ai 7,5 milioni di euro del finanziamento ordinario nonostante i mille problemi del bilancio regionale, e soprattutto con i concorsi per 80 nuovi posti con i quali proviamo a superare la fase della temporaneità e dare continuità e stabilità all’attività dell’agenzia”.

Lo ha detto l’assessore all’Ambiente ed Energia della regione Basilicata Gianni Rosa,
che oggi a Potenza ha portato il saluto del governo regionale (il presidente Bardi non ha potuto partecipare per concomitanti impegni istituzionali) al convegno su “Qualità dell'aria: stato dell'arte, la normativa, gli attori. La programmazione regionale nell’ottica di uno sviluppo sostenibile”, promosso dalla Regione e dall’Arpab.

La Regione e l’Arpab – ha spiegato il dirigente generale del Dipartimento Ambiente Michele Busciolano - hanno predisposto una rete di misura e un programma di valutazione della qualità dell’aria, adeguando la propria programmazione alle disposizioni del Decreto Legislativo 155/2010 (Direttiva europea 2008/50/CE). Un programma importante che ha nei sindaci i principali referenti sul territorio in sinergia con l’Arpab.

Maggiore sensibilità nei riguardi degli impatti di carattere sanitario, migliore organicità nell’esposizione dei principi base della valutazione della qualità dell’aria e delle metodologie applicative, maggiore chiarezza nella definizione del ruolo dei contributi di origine naturale e non antropogenica e nella loro gestione operativa, nuova apertura all’utilizzo di tecniche di modellizzazione e/o metodologie di analisi indicative per la valutazione della qualità dell’aria, maggiore attenzione alle differenti scale spaziali e temporali dei fenomeni, maggiore chiarezza e tempestività nelle informazioni al pubblico, maggiore attenzione alla qualità ed all’ uniformità ’uniformità di formato del dato ambientale: questi, in estrema sintesi, i principali elementi di novità introdotti dalla direttiva europea.

Nei brevi saluti che sono seguiti il presidente dell’Anci Basilicata Salvatore Adduce ha sottolineato la necessità di ampliare la rete di monitoraggio per renderla più affidabile e in grado di generare dati non confutabili e trasparenti, mentre il prorettore dell’Unibas Michele Perniola e il direttore dell’Imaa – Cnr Vincenzo Lapenna hanno sottolineato il ruolo degli enti di ricerca che intendono operare in sinergia nel rispetto delle rispettive competenze e funzioni.

Poi sono state svolte le relazioni dei tecnici Arpab Lucia Mangiamele (Introduzione su Piano di Zonizzazione e Rete di Monitoraggio della Qualità dell'Aria della Basilicata), Raffaella Esposito (Analisi statistiche per la valutazione della ridondanza dei dati di qualità dell’aria), Mauro Di Pierro e Daniele Zasa (Applicazioni modellistiche per la stima della rappresentatività spaziale), Adelchi Acampora (Indice di rappresentatività dell’esposizione della popolazione) e Michele D'Aniello (Analisi dell’attuale rete di monitoraggio ARPAB e Istruttoria tecnica di razionalizzazione della rete).

La registrazione dell’evento potrà essere rivista sul canale YouTube della Regione Basilicata. 

Valorizzazione reflui zootecnici, il 21/7 seminario Alsia

La valorizzazione dei refluii zootecnici attraverso un processo di bioconversione, mediante l'utilizzo dell'insetto Hermetia illucens: sarà questo il tema del prossimo seminario dell’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura (Alsia), in programma martedì 21 luglio dalle 16.00 alle 17.00 in videoconferenza su piattaforma Zoom.

L’argomento è l’obiettivo di #GO_ValorizZoo, uno dei progetti dei Gruppi Operativi finanziati dalla Misura 16 - Cooperazione sottomisura 16.1 - Sostegno per la costituzione e la gestione dei Gruppi Operativi del Pei in materia di produttività e sostenibilità in agricoltura. L’incontro organizzato dall’Alsia è il quinto appuntamento del ciclo dei seminari didattici #dalcampo promossi appunto dall’Agenzia per proseguire l’azione di trasferimento delle conoscenze alle imprese e ai tecnici pur in questo periodo difficile di emergenza sanitaria.

La valorizzazione dei refluii zootecnici attraverso la bioconversione consente di smaltire e trasformare le deiezioni prodotte da bovini, suini, ovicaprini e cunicoli, in prodotti di pregio, mediante l'utilizzo dell'insetto Hermetia illucens, un dittero appartenente alla famiglia Stratiomyideae. Uova e larve di questo insetto saranno messe a disposizione degli allevatori del comparto della zootecnia da carne, in modo da consentirgli di valutare direttamente la capacità dell’insetto di bioconvertire i reflui zootecnici. Verrà realizzata una singola unità di trattamento dei substrati, mobile ed itinerante, per dimostrare il funzionamento della tecnologia e portare a compimento il processo di trasferimento dell’innovazione dal laboratorio al campo.

Dopo i saluti del direttore dell’Agenzia, Aniello Crescenzi, alla videoconferenza interverranno Michele Catalano, referente ALSIA del progetto e responsabile dell’Azienda agricola dell’Alsia “Pantano” di Pignola, e i docenti del Dipartimento Scienze Biologiche Università degli Studi della Basilicata Patrizia Falabella, Rosanna Salvia e Franco Luongo, che illustreranno nei dettagli il progetto #Go_ValorizZoo.

La videoconferenza è organizzata dalla redazione della rivista Agrifoglio dell'Alsia. Per parteciparvi, inviare una mail all'indirizzo urp@alsia. La videoconferenza sarà anche trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Alsia (“Alsia Basilicata”). 

Qualità dell’aria, domani a Potenza convegno Regione – Arpab

“Qualità dell'aria: stato dell'arte, la normativa, gli attori. La programmazione regionale nell’ottica di uno sviluppo sostenibile”, è il titolo del convegno promosso dalla regione Basilicata e dall’Arpab che avrà luogo domani, mercoledì 15 luglio, nella sala Inguscio della Regione con inizio alle ore 10,30.

Prevista la presentazione del progetto di adeguamento della rete di monitoraggio della qualità dell’aria.

Dopo i saluti del presidente della Regione Vito Bardi, dell’assessore regionale all’Ambiente Gianni Rosa e del presidente dell’Anci Basilicata Salvatore Adduce, seguiranno gli interventi del dirigente generale del Dipartimento Ambiente Michele Busciolano, della rettrice dell’Unibas Aurelia Sole, del direttore dell’Imaa – Cnr Vincenzo Lapenna e le relazioni dei tecnici Arpab Lucia Mangiamele (Introduzione su Piano di Zonizzazione e Rete di Monitoraggio della Qualità dell'Aria della Basilicata), Raffaella Esposito (Analisi statistiche per la valutazione della ridondanza dei dati di qualità dell’aria), Mauro Di Pierro e Daniele Zasa (Applicazioni modellistiche per la stima della rappresentatività spaziale), Adelchi Acampora (Indice di rappresentatività dell’esposizione della popolazione) e Michele D'Aniello (Analisi dell’attuale rete di monitoraggio ARPAB e Istruttoria tecnica di razionalizzazione della rete).

La registrazione dell’evento potrà essere rivista sul canale YouTube della Regione Basilicata.

Concorsi Arpab: sono 2635 i partecipanti

Sono complessivamente 2635 le domande pervenute per l’Avviso pubblico destinato a 80 unità di personale da inserire nell’organico dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente  di Basilicata.
Il bando, scaduto lo scorso 8 luglio, ha visto la corposa partecipazione di professionisti,  più numerosi di tutti i lucani, che ha visto nell’emanazione del bando una opportunità per contribuire a incrementare le professionalità dell’Agenzia restando nella propria terra d’origine.
Il profilo professionale di “Ingegnere” registra il più alto livello di partecipazione (sul totale dei cittadini che ha inoltrato domanda) seguito da “Biologo” ma anche dai laureati in Giurisprudenza ed Economia .
Numeri oltremodo soddisfacenti anche per il profilo da “assistente tecnico” a riprova della crescente richiesta da parte di tutti gli operatori in possesso dei requisiti stabiliti.
In tempi brevi saranno comunicate e fissate le date della modalità della selezione: una preselezione, prima prova scritta e ancora una seconda prova orale per l’assunzione per 18 mesi.
“Insomma, la risposta più che positiva dei neo aspiranti dipendenti prospetta non solo l’opportunità di assunzione nel settore pubblico nei prossimi mesi, ha ribadito il Commissario straordinario dott. MIchele Busciolano,  ma conferma lo sforzo  di riuscire a investire sulle risorse del territorio, che resta una priorità di questa Agenzia”.


Fiammata Cova Viggiano, Rosa: attivati controlli e segnalazioni

In merito a quanto occorso questa mattina al Centro Olio di Viggiano, dove si è verificata una nuova fiammata con conseguente blocco dell’impianto e attivazione del piano di emergenza interno, la Regione Basilicata e l’Arpab, ognuna per le proprie competenze, sono già intervenute per effettuare i dovuti controlli.
Si precisa che la Regione ha integrato, riportando quanto accaduto oggi, la nota già inviata all’Unmig, nella quale sono stati segnalati gli accadimenti verificatisi nei giorni scorsi. Tutte le risultanze dei controlli saranno tempestivamente rese pubbliche.
Lo rende noto l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa. 


Rosa: tutte balneabili le acque dei nostri mari

“Il messaggio lanciato da Legambiente è fuorviante e trasmette all’opinione pubblica uno scenario dei mari lucani non rispondente alla realtà. I riscontri che abbiamo si basano sulle procedure di campionamento previste dalla normativa nazionale e ci dicono altro. Confermano che le acque dei nostri mari sono prive di contaminazione microbiologica e, sono, dunque, tutte balneabili, ad esclusione delle foci che, come tutti sanno, non sono state mai balneabili”.
Lo puntualizza l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa, in riferimento ai risultati di un monitoraggio effettuato da Goletta Verde sulle coste della Basilicata e diffuso da Legambiente.
“Che esista una criticità sul sistema di depurazione lucano è dato noto, in quanto la Regione Basilicata rientra proprio per i depuratori nelle procedure di infrazione europea. Ma, al contempo, va anche precisato che sono investiti circa 84 milioni di euro per l’ammodernamento e la manutenzione degli stessi impianti al fine di sbloccare la situazione.
Altra cosa, invece, è asserire che siamo di fronte a punti ‘inquinati’ o ‘fortemente inquinati’, cosa che non può dirsi per i nostri mari.
La costa jonica è tra le più monitorate d’Italia con una media di un punto di prelievo ogni 900 metri di costa. Nel caso del sito denominato “foce Canale Toccacielo” la frequenza di campionamento e la distanza di campionamento scende a un prelievo ogni 300 metri di costa.
Ho sempre apprezzato, e apprezzo tuttora, l’impegno di Legambiente e delle altre associazioni ambientaliste. Sarebbe, però, opportuno che ci fosse una maggiore condivisione esclusivamente finalizzata a tutelare l’ambiente”.  

 

Riunita task force per ripristino officiosità dei corsi d’acqua

Nei prossimi giorni saranno effettuati dai tecnici degli uffici preposti i primi sopralluoghi per verificare la reale situazione dei fiumi lucani.
E’ quanto emerso dalla riunione della task force interdipartimentale, riunitasi questa mattina presso il Dipartimento Ambiente, alla presenza dell’assessore Gianni Rosa. Prosegue così il lavoro per l’attuazione di un programma di interventi per il ripristino dell’officiosità dei corsi d’acqua regionali, previsti dalla delibera regionale n. 401 approvata il 17 giugno scorso.
Nella riunione sono state evidenziate da parte degli uffici preposti una serie di priorità relative a particolari situazioni di carenza di manutenzione dei fiumi. Sarà pubblicata, sempre nei prossimi giorni, una manifestazione di interesse con la quale si chiederà alle imprese del comparto di presentare proprie progettualità che saranno valutate ed eventualmente approvate dalla task force.

Riunita task force per ripristino officiosità dei corsi d’acqua

Nei prossimi giorni saranno effettuati dai tecnici degli uffici preposti i primi sopralluoghi per verificare la reale situazione dei fiumi lucani.
E’ quanto emerso dalla riunione della task force interdipartimentale, riunitasi questa mattina presso il Dipartimento Ambiente, alla presenza dell’assessore Gianni Rosa. Prosegue così il lavoro per l’attuazione di un programma di interventi per il ripristino dell’officiosità dei corsi d’acqua regionali, previsti dalla delibera regionale n. 401 approvata il 17 giugno scorso.
Nella riunione sono state evidenziate da parte degli uffici preposti una serie di priorità relative a particolari situazioni di carenza di manutenzione dei fiumi. Sarà pubblicata, sempre nei prossimi giorni, una manifestazione di interesse con la quale si chiederà alle imprese del comparto di presentare proprie progettualità che saranno valutate ed eventualmente approvate dalla task force.