Linea Verde Tour, domani puntata dedicata al Vulture

Il ricco patrimonio storico, ambientale e culturale del Vulture sarà protagonista della puntata di Linea Verde Tour sulla Basilicata che andrà in onda domani 10 ottobre, alle ore 15.00. Federico Quaranta, Giulia Capocchi, Peppone Calabrese e Donata Manzolillo guideranno i telespettatori di Rai 1 alla scoperta del territorio. Si tratta della sesta puntata di un ciclo che ha messo al centro le bellezze e il patrimonio naturalistico dell'intera regione.
“Come governo regionale, in sinergia con gli altri soggetti istituzionali in campo, Apt in primis, stiamo lavorando senza sosta per promuovere le meraviglie lucane” dichiara l’assessore all’Ambiente, Gianni Rosa. “In questa logica – aggiunge – si inserisce la partecipazione della Basilicata alla manifestazione Ttg Travel Experience, che si svolgerà a Rimini dal 14 al 16 ottobre, per intercettare l’attenzione di operatori turistici e key player delle più importanti aziende del settore provenienti da tutto il mondo. In quella sede presenteremo Naturarte, il progetto di valorizzazione dei parchi lucani, mettendo in vetrina ancora una volta la biodiversità, la storia e la cultura del nostro territorio. Con il presidente Bardi abbiamo creduto in questo investimento a valenza nazionale perché la nostra terra deve essere conosciuta in tutti i suoi aspetti. Quando la si conosce, ci si innamora”. 

Odori sulfurei, Rosa: “Nuove norme per i valori limite”

“Da alcuni mesi, ho incaricato un gruppo di lavoro congiunto tra gli Uffici del Dipartimento Ambiente e l’ARPAB, che con il supporto del CRIAB sta elaborando un disegno di legge per l’indicazione dei valori soglia e il monitoraggio delle emissioni odorigene in particolare degli idrocarburi non metanici”.

È quanto scrive l’assessore all’Ambiente ed Energia della Regione Basilicata, Gianni Rosa, rispondendo a una nota con la quale nei giorni scorsi i sindaci di Oliveto Lucano, Accettura e Stigliano avevano segnalato i cattivi odori percepiti nella zona e probabilmente legati alle attività petrolifere.

“Già in data 29 settembre ho richiesto agli Enti competenti un intervento urgente per il controllo delle cause degli odori percepiti dalla cittadinanza”, afferma Rosa chiarendo che non vi sono limiti stabiliti dalla legislazione nazionale per questo tipo di emissioni in atmosfera, e che comunque “in tutte le autorizzazioni dei Centri Olio presenti in Regione è stato imposto il monitoraggio delle emissioni odorigene”.

“Stiamo lavorando per approntare la migliore tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini – aggiunge l’assessore – e contiamo al più presto di poter disporre di norme in grado di poter intervenire anche sulle matrici ambientali per le quali i limiti di emissione non sono chiaramente disciplinati nella normativa nazionale”.

Piano Paesaggistico, riunito il Comitato tecnico paritetico

È tornato a riunirsi oggi, a distanza di due mesi, il Comitato tecnico paritetico per l’elaborazione congiunta del Piano Paesaggistico regionale in attuazione del protocollo d’intesa sottoscritto tra il Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la Regione Basilicata.

Nel corso della riunione è stata validata dal Comitato la delimitazione della zona di interesse archeologico dell’Ager Venusinus. Presentati inoltre il repertorio delle sorgenti e il censimento (parziale) delle strutture storico - architettoniche rurali non vincolate e l’analisi del territorio rurale regionale caratterizzato dagli otto ambiti di paesaggio, molto apprezzata dai rappresentanti ministeriali.

“Prosegue il lavoro di approfondimento e di ricerca che, nonostante gli impedimenti dovuti al periodo di emergenza sanitaria, spero possa portarci al più presto alla definizione di ogni aspetto del Piano – afferma l’assessore all’Ambiente Gianni Rosa -. Anche oggi sono state assunte decisioni importanti. In particolare sono state messe in evidenza le tipologie dei paesaggi rurali, la diversità e la fragilità di territori ora abbandonati ora trasformati nel corso del Novecento, le ‘tante agricolture’ da gestire affinché il paesaggio rurale viva nella sua specificità di contesto e di bellezza. Dalle analisi condotte è emerso inoltre il connubio forte tra agricoltura e paesaggio che impone la costruzione di una sinergia tra Dipartimenti per definire modelli di gestione e finanziamento per i diversi paesaggi da organizzare nel nuovo Piano di sviluppo rurale”.

Hanno partecipato ai lavori, quali membri effettivi del Comitato, i rappresentanti della Regione Basilicata, Michele Busciolano, Anna Abate e Vincenzo Zarrillo, i rappresentanti del MiBACT, Francesco Canestrini e Rocco Rosario Tramutola e del MATTM, Giorgia Coviello oltre ai consulenti di Formez PA e di CNR-ISPC impegnati nel supporto alla redazione del Piano Paesaggistico.

Matera 2019, i bambini protagonisti de “La terra dei lombrichi”

Avvolti dai suoni e dai profumi del Parco della Murgia materana, i bambini si trasformano da spettatori a protagonisti di un lavoro che dà valore alle emozioni e che segue sviluppi diversi e imprevedibili a seconda della risposta del pubblico. È lo spettacolo La terra dei lombrichi, uno dei più importanti lavori di teatro infantile della drammaturga, regista, attrice e didatta Chiara Guidi, proposto in un allestimento site- specific in due date a Masseria Radogna a Matera, venerdì 2 e domenica 4 ottobre, per il Festival di arti performative “So Far So Close. Esercizi di vicinanza” prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 con la collaborazione artistica di Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci.
E' quanto si legge in un comunicato stampa della fondazione Matera-Basilicata 2019.
Una “tragedia per bambini” che si avventura oltre la soglia, nel mondo in cui i lombrichi, rimestando incessantemente la terra, portano in superficie ciò che è sepolto. Un lavoro ispirato ad Alcesti, eroina del mito greco resa immortale da Euripide e che si offre di morire al posto del marito Admeto, re di Fere in Tessaglia. Un gesto di generosità e di affetto che verrà premiato dagli dei, cosicché ella tornerà a vivere con lo sposo amatissimo. Lo spettacolo della Guidi, prodotto dalla Socìetas Raffaello Sanzio, ha proposto un percorso errante, un viaggio a lieto fine, in cui si sono alternati personaggi reali e figure mitologiche, che hanno condotto i bambini in un mondo sospeso, permettendo loro non solo di riflettere sul valore e sulla diversità delle emozioni, ma ponendoli davanti all’annosa questione dell’esistenza dell’anima e del aldilà, narrata con linguaggio fresco e ricercato.
Intorno a loro, ci sono gli adulti accompagnatori, che restano sempre un passo indietro rispetto ai bambini, mentre in scena, a tenere per mano in questo universo “altro” gli spettatori grandi e piccoli, compaiono diversi attori non professionisti, preparati durante il laboratorio svolto dal 29 settembre al 2 ottobre intitolato Il lavoro dell’attore davanti agli occhi di un bambino, basato sul Metodo errante di Chiara Guidi, così chiamato perché mette in primo piano il processo di lavoro come esperienza di una forma che si forma. “È un metodo che si rivolge ai bambini, agli attori e agli adulti - spiega la regista - e che sa dove procedere. Il bambino entra a far parte di questo meccanismo che è il risultato di mesi di lavoro e di progettazione”. Lo spettacolo affronta il tema della morte raccontata ai più piccoli. “Non lo ritengo un argomento delicato o troppo difficile da affrontare. È il tema della vita che prende ispirazione dalla tragedia greca di Euripide, Alcesti, che si offre di morire al posto del marito Admeto. Una tragedia a lieti fine perché l’ospite, Ercole, venendo a conoscenza di questo lutto, dopo una dura lotta riuscirà a strappare Alcesti a Thanatos, riportandola in vita. È un po' un’associazione con il lombrico, che scava la terra, va sotto e poi viene sopra. Il lombrico metteva sotto sopra i territori, addirittura le pavimentazioni di certe chiese sono state sollevate dai lombrichi. È un tema che rispetta la cultura dei bambini a cui non va sottratta la vita, né va edulcorata. È un lavoro - aggiunge - che non ha alcuna pretesa di dare delle risposte, ma come la fiaba, ti fa attraversare la fatica, la prova, per giungere al lieto fine, che è il completamento di una vita dove Amore vince la Morte”. È anche un lavoro che parla di relazioni umane e di emozioni. “Quando si parla di sentimenti molti forti proviamo emozioni molto forti che sono anche l’origine della nostra cultura - sottolinea la drammaturga. Sono le emozioni che stabiliscono le risposte, che trovano le soluzioni e che ti permettono di dare una risposta alle difficoltà dell’esistenza. I bambini in questo lavoro portano il nome delle emozioni. Sono le emozioni di ogni vita vera, di ogni esperienza e fanno capo al sentimento più forte che è Amore, che qui aspetta la sua amica perché dove affrontare un lungo viaggio”.
   

Matera 2019, auguri della Fondazione al nuovo Sindaco

Il vicepresidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Michele Somma, e il direttore, Rossella Tarantino, "porgono i migliori auguri a Domenico Bennardi, nuovo sindaco di Matera".
"La città che è stata Capitale Europea della Cultura 2019 - dichiarano -  ha davanti la grande sfida di riuscire a valorizzare al meglio l’eredità di questa straordinaria esperienza, e in questo sarà centrale il ruolo che il Sindaco di Matera avrà nel rafforzare il posizionamento sulla scena culturale internazionale ad oggi conseguito".

Arte contemporanea e natura al festival “So Far So Close”

Il connubio fra arte contemporanea e natura è stato al centro del lungo weekend dal 2 al 4 ottobre fra i borghi del Parco del Pollino, trasformati in palcoscenico a cielo aperto per gli appuntamenti del Festival di arti performative “So Far So Close. Esercizi di vicinanza” prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con la collaborazione artistica di Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci, in partenariato con Apt Basilicata e ASM Matera e il patrocinio dei Comuni di Matera, Montescaglioso, Venosa, San Mauro Forte, Cirigliano, Latronico, San Severino Lucano.

Le distese aree verdi del Parco delle Terme di Latronico e la fitta foresta di Bosco Magnano a San Severino Lucano sono stati lo scenario di “Trigger”, un’azione coreografica immaginata dall’affermata danzatrice e coreografa italiana Annamaria Ajmone per trasformare spazi aperti in dimore temporanee, creando paesaggi “altri” che si intersecano, dando vita a sovrapposizioni temporali. Una performance dinamica, ricercata, che ripensa la disposizione scenica in relazione a paesaggi o architetture.

«Si tratta di un lavoro “nomade” che è stato immaginato per ricollocarsi sempre in spazi differenti- spiega la danzatrice. L’idea di base che ha dato vita al lavoro era di immaginare una sorta di struttura coreografica che si potesse ricollocare e modificare a seconda dello spazio in cui viene ospitato. Una specie di “kit da campeggio” costruito su vari elementi di serie che in qualche modo vanno a rigenerarsi a seconda dello spazio dato».

Per idearlo e realizzarlo Annamaria Ajmone ha lavorato sulle fotografie dei luoghi. «Trigger è immaginato per essere l’anti-site specific per eccellenza- sottolinea. Il vero contatto con l’ambiente avviene nell’istante in cui lo faccio vivere e in cui lo spettatore lo guarda e lo subisce, perché anche lui è parte della scena. È una performance dunque che cambia a seconda del luogo e che ha una struttura modificabile. Un aspetto fondamentale di Trigger è come oriento lo sguardo del pubblico- prosegue-. Con il mio movimento e il mio spostamento posso creare spazi e una visione altra e quindi altri paesaggi. Mi piace questo sovraffollarsi di possibilità che la performance ha quando si inserisce all’interno di qualcosa che è vivo anche a livello sonoro». Quanto al rapporto con lo spazio e con l’ambiente, «Ho lavorato in spazi non teatrali, sia chiusi che aperti – racconta -, e questo per me è stata una grossissima pratica per la costruzione dello spettacolo in teatro. Quello che mi affascina soprattutto negli spazi aperti è questa impossibilità di controllo, in cui c’è l’aspetto dell’imprevedibile, in cui qualsiasi cosa accada devi gestirla. Questo aspetto di non aver il completo controllo è una pratica che mi elettrizza».

La performance di danza è stata una tappa dei percorsi di visita delle opere del progetto ArtePollino, voluto nel 2009 dalla Regione Basilicata e dal Ministero per valorizzare attraverso l’arte contemporanea il Parco del Pollino. A condurre queste visite è stata l’associazione ArtePollino che da oltre dieci anni promuove la scoperta di queste opere, realizzate da artisti internazionali in dialogo con il paesaggio e le comunità.

«Questa estate abbiamo avuto un incremento di richieste per le visite alle istallazioni artistiche – spiega Gaetano Lofrano, Presidente di ArtePollino-. Nel tempo si è infatti completamente trasformata la percezione di questa area da parte dei visitatori, passando da una iniziale richiesta di turismo religioso, legata al santuario della Madonna del Pollino, a quella di tipo escursionistica, prevalente fino agli ultimi anni, quando l'attenzione si è spostata sul turismo culturale».

Nelle giornate del Festival, ai partecipanti è stata data la possibilità di conoscere due di queste opere d’arte: a Latronico Earth Cinema dell’artista anglo-indiano Anish Kapoor, in cui centrale è il concetto di profondità sia storica che concettuale, a San Severino Lucano la giostra RB Ride di Carsten Höller che richiama momenti di svago e di gioco, trasportando il visitatore in una dimensione surreale dominata dalla circolarità dello sguardo e dalla lentezza. I percorsi guidati hanno inoltre portato i visitatori lungo il corso del fiume Frido a San Severino Lucano e nella frazione Calda di Latronico fra grotte preistoriche, sorgenti di acque minerali e resti della vecchia centrale idroelettrica. Il programma sul Pollino si è concluso negli spazi del MULA+ Museo di Latronico, con la presentazione degli esiti del progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 Ka art. Per una cartografia corale della Basilicata – coprodotto da ArtePollino e Fondazione Matera Basilicata 2019 – che, come un’opera aperta, ha intrecciato energie artistiche e sociali per fare emergere le ricchezze dei luoghi. I percorsi sviluppati per il progetto sono stati raccolti all’interno di due volumi pubblicati dalla casa editrice Corraini. 

Progetti InnGreenPaf, Rosa incontra gli enti gestori

Verificare lo stato di attuazione dei circa 40 progetti InnGreenPaf, inseriti nel programma lucano “Natura 2000”, individuando e risolvendo assieme agli enti gestori le eventuali criticità allo scopo di accelerarne il completamento.
Con questo spirito l’assessore all’Ambiente ed energia della Regione Basilicata, Gianni Rosa, affiancato dalla referente dell’Ufficio Parchi, biodiversità e tutela della natura Antonella Logiurato, ha messo in agenda una serie di incontri tra oggi e domani con la Provincia di Matera, il Parco della Murgia materana, la Provincia di Potenza, il Parco del Pollino, il Parco del Vulture, Il Parco Gallipoli-Cognato, Il Parco dell’Appennino Lucano e i Carabinieri Forestali.
“I fondi europei vanno spesi bene, se ci sono intoppi amministrativi li superiamo insieme ma ciascun soggetto deve fare la propria parte per velocizzare le procedure in corso e portare a compimento le iniziative candidate” ha detto l’assessore Rosa nel primo incontro di oggi al dipartimento Ambiente.
“Questi strumenti europei – ha aggiunto Rosa – ci offrono l’opportunità di conservare, tutelare e valorizzare la biodiversità lucana, sempre più unica e attrattiva. Ecco perché dobbiamo impiegare tutte le nostre energie per utilizzarli al meglio, in modo da consegnare ai nostri figli un patrimonio naturalistico migliore di come lo abbiamo trovato”.
  

Matera 2019, dal 6 ottobre in città “Cinéma Imaginaire”

Da martedì 6 a giovedì 15 ottobre il centro storico di Matera sarà attraversato dalla performance itinerante "Cinéma Imaginaire", progetto di Lotte van den Berg e drammaturgia di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, nell’ambito del Festival di arti performative “So Far So Close. Esercizi di vicinanza” prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con la collaborazione artistica di Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci, in partenariato con Apt Basilicata e ASM Matera e il patrocinio dei Comuni di Matera, Montescaglioso, Venosa, San Mauro Forte, Cirigliano, Latronico, San Severino Lucano.

La coppia di registi e performer Deflorian / Tagliarini – affermatasi in questi anni per un teatro che scardina la percezione della realtà attraverso un delicato quanto incisivo straniamento – riprende il lavoro dell’artista olandese Lotte van den Berg invitando piccoli gruppi di spettatori a osservare la vita della città come se fosse un film e scrivendo su questa carrellata personale la propria sceneggiatura. Infatti, per Lotte van den Berg che da anni da vita a progetti partecipativi, “per creare immagini forti non c’è bisogno di attori, registi e scenografie: basta solo il coraggio di guardare”. Cinéma Imaginaire/Matera è dunque una performance creata dagli spettatori, i quali sono invitati a realizzare un film che sarà reale solo nella loro immaginazione.

Dopo aver già realizzato il progetto in Italia una prima volta nel 2017 grazie al network Finestate Festival, Deflorian e Tagliarini hanno scelto di lavorare nuovamente alla drammaturgia della performance per adattarla – nel totale rispetto della forma originale – al loro linguaggio. I due artisti inviteranno i partecipanti, attraverso semplici istruzioni e suggerimenti, a “girare” un film su Matera, personale e collettivo allo stesso tempo. Esercitando lo sguardo su ciò che già si conosce, questa esperienza ritrova la capacità di proiettarvi nuove narrazioni e visioni, come un percorso a ritroso all’origine del cinema.

La performance si svolgerà dal 6 al 15 ottobre alle 18:00, replica sabato 10 ottobre alle 11:00 e riposo lunedì 12 ottobre, partendo dalla sede della Fondazione Matera Basilicata 2019 in Via La Vista 1 e muovendosi fra Piazza San Francesco e Piazza Vittorio Veneto. L’accesso all’evento è gratuito previa prenotazione su www.materaevents.it . Durante la performance saranno rispettate tutte le norme anti-Covid, pertanto il pubblico è invitato alla massima collaborazione.

Matera 2019, dal 6 ottobre in città “Cinéma Imaginaire”

Da martedì 6 a giovedì 15 ottobre il centro storico di Matera sarà attraversato dalla performance itinerante "Cinéma Imaginaire", progetto di Lotte van den Berg e drammaturgia di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, nell’ambito del Festival di arti performative “So Far So Close. Esercizi di vicinanza” prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con la collaborazione artistica di Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci, in partenariato con Apt Basilicata e ASM Matera e il patrocinio dei Comuni di Matera, Montescaglioso, Venosa, San Mauro Forte, Cirigliano, Latronico, San Severino Lucano.

La coppia di registi e performer Deflorian / Tagliarini – affermatasi in questi anni per un teatro che scardina la percezione della realtà attraverso un delicato quanto incisivo straniamento – riprende il lavoro dell’artista olandese Lotte van den Berg invitando piccoli gruppi di spettatori a osservare la vita della città come se fosse un film e scrivendo su questa carrellata personale la propria sceneggiatura. Infatti, per Lotte van den Berg che da anni da vita a progetti partecipativi, “per creare immagini forti non c’è bisogno di attori, registi e scenografie: basta solo il coraggio di guardare”. Cinéma Imaginaire/Matera è dunque una performance creata dagli spettatori, i quali sono invitati a realizzare un film che sarà reale solo nella loro immaginazione.

Dopo aver già realizzato il progetto in Italia una prima volta nel 2017 grazie al network Finestate Festival, Deflorian e Tagliarini hanno scelto di lavorare nuovamente alla drammaturgia della performance per adattarla – nel totale rispetto della forma originale – al loro linguaggio. I due artisti inviteranno i partecipanti, attraverso semplici istruzioni e suggerimenti, a “girare” un film su Matera, personale e collettivo allo stesso tempo. Esercitando lo sguardo su ciò che già si conosce, questa esperienza ritrova la capacità di proiettarvi nuove narrazioni e visioni, come un percorso a ritroso all’origine del cinema.

La performance si svolgerà dal 6 al 15 ottobre alle 18:00, replica sabato 10 ottobre alle 11:00 e riposo lunedì 12 ottobre, partendo dalla sede della Fondazione Matera Basilicata 2019 in Via La Vista 1 e muovendosi fra Piazza San Francesco e Piazza Vittorio Veneto. L’accesso all’evento è gratuito previa prenotazione su www.materaevents.it . Durante la performance saranno rispettate tutte le norme anti-Covid, pertanto il pubblico è invitato alla massima collaborazione.