Parco Gallipoli, Rosa: diploma europeo prestigioso riconoscimento

“Il conferimento del Diploma europeo delle Aree Protette al Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane è una notizia che ci riempie di orgoglio. Si tratta di un prestigioso riconoscimento, che attesta ancora una volta le straordinarie qualità di quest’area protetta della Basilicata, della sua biodiversità ed anche degli sforzi che insieme le istituzioni preposte, dal Parco, ai Comuni interessati, alla stessa Regione Basilicata, stanno facendo per valorizzare quest’area della Regione”.

È quanto afferma l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Gianni Rosa, commentando la notizia del conferimento del diploma europeo delle Aree Protette al Parco di Gallipoli Cognato. Nell’esprimere il proprio plauso “per il lavoro svolto dal Parco per la tutela di un’area dove sono presenti emergenze naturalistiche di grande rilievo”, Rosa conferma “l’impegno del governo regionale guidato dal presidente Bardi in direzione di una Basilicata regione dello sviluppo sostenibile e della tutela ambientale, con al centro la valorizzazione a fini turistici dei Parchi e delle riserve naturali e le attività economiche basate sulla promozione della tipicità e della bellezza dei nostri luoghi”.

Il Diploma Europeo delle Aree Protette viene conferito dal 1965 ad aree naturali e paesaggi di particolare importanza dal punto di vista della conservazione della diversità biologica, geologica e paesaggistica. È stato conferito a 71 aree distribuite in 26 paesi europei: in Italia sono 7 le aree ad essere state insignite questo riconoscimento: l’ultimo Parco ad averlo ottenuto, prima del Parco di Gallipoli Cognato, è stato quello del Gran Paradiso nel 2006. Il Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane è l’unica area protetta a sud di Roma ad aver ottenuto il diploma, che è il risultato della candidatura avanzata due anni fa dal Ministero dell’Ambiente, a seguito di proposta del Consiglio Direttivo del Parco, avallata dal Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata.

Servizio idrico, proseguono i lavori alla diga del Camastra

“Proseguono incessantemente i lavori dei tecnici di Acquedotto Lucano per la risoluzione della problematica verificatasi a causa della torbidità della diga Camastra conseguente alle abbondanti precipitazioni dei giorni scorsi”. Lo rende noto la stessa azienda specificando in una nota diffusa alla stampa che “il fenomeno si è verificato a causa del lungo periodo di siccità che ha determinato un eccessivo deposito di materiale solido nella diga Camastra”.

L’acquedotto lucano precisa inoltre che “le operazioni di trattamento di potabilizzazione, con i necessari tempi tecnici, stanno creando difficoltà di approvvigionamento dello schema idrico Basento - Camastra con ricaduta nell’alimentazione idrica del capoluogo di regione e del territorio provinciale servito”, e che “a partire dalle ore 18.00 di oggi si verificheranno interruzioni idriche nei comuni di, Acerenza, Banzi, Genzano di Lucania, Picerno, Pignola (escluso centro storico), Potenza (esclusivamente in cda Faloppa, zona Betlemme, cda Bucaletto e zona industriale), Tito (compresa zona industriale ed escluso centro storico), Tricarico”.

“Il fenomeno – prosegue la nota di AL - determinerà, inoltre, cali di pressione e/o interruzioni idriche nei comuni di Avigliano (cda Mezzomiero e zone limitrofe), Pietragalla (cda San Nicola e zone limitrofe), Potenza (via Fontana del Cerro, parte alta di cda Lavangone e Piani del Mattino,). Nel comune di Vaglio di Basilicata, le interruzioni si verificheranno già a partire dalle ore 15.00 di oggi. Nel comune di Potenza alla Via Fontana del Cerro, a partire dalle ore 14.00 della giornata odierna, sarà disponibile il servizio sostitutivo mediante autobotte. I tecnici di acquedotto lucano stanno monitorando costantemente i valori di torbidità per gestire al meglio il processo del trattamento di potabilizzazione e consentire il ripristino dei livelli dei serbatoi già a partire dalle ore 07.00 del giorno 25 novembre 2020”.

Acquedotto Lucano precisa infine “che l’acqua erogata è potabile e risponde a tutti i requisiti di legge per il consumo umano e alimentare, come attestato dalle continue e quotidiane analisi della risorsa idrica”.