Matera 2019 buona prassi per il progetto europeo Cre:Hub

Matera Capitale Europea della Cultura 2019 è la buona pratica europea selezionata dalla Regione Basilicata nell’ambito del progetto Interreg Europe “Cre:hub Politiche per le Industrie Culturali e Creative: l’HUB per lo sviluppo innovativo regionale” gestito per il tramite dell’Autorità di Gestione del PO FESR 2014-2020. Il percorso di Matera 2019 e il suo impatto sulle industrie culturali e creative è stato presentato oggi nel corso dell’evento online “Cultura e creatività: opportunità, sfide future e scenari di sviluppo” che ha chiuso il progetto.

Lo rende noto l’ufficio stampa della Fondazione Matera Basilicata 2019 specificando che “a raccontare tale percorso è stata la direttrice della Fondazione, Rossella Tarantino, in un viaggio attraverso il portale open data di Matera 2019, uno strumento che propone in formato aperto i dati sulla Capitale Europea della Cultura, affinché possano essere riutilizzati da ricercatori, giornalisti, studenti e generare così nuova cultura”.

“La gran mole di dati relativi ai servizi ed articoli dedicati a Matera 2019 sui media nazionali e internazionali – ha spiegato Tarantino – ci mostrano quanto il processo della Capitale Europea della Cultura sia riuscito a cambiare l’immagine della città, raccontata oggi come un luogo del Sud in cui tutto può diventare possibile. I dati raccontano inoltre l’importante investimento fatto in produzioni culturali originali di carattere internazionale, che ha generato degli impatti sia in termini di competenze e relazioni per la scena creativa locale, chiamata a realizzare una parte importante del programma di Matera 2019, sia a livello economico, con effetto spillover non solo sulle industrie culturali e creative, ma anche su altri settori. Questo ci consente di affermare la capacità della cultura di trainare l’economia, e non solo il contrario. Un assunto da tenere ben presente nel momento in cui si potrà far ripartire tutto il comparto culturale, così duramente colpito dalle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria, e che viene rilanciato in questi giorni attraverso le diverse manifestazioni organizzate dai lavoratori dello spettacolo".

“La dimensione internazionale del percorso di Matera 2019, insieme a quella del coinvolgimento attivo dei cittadini - ha concluso Tarantino - sono ben esemplificati da uno dei progetti pilastro della Capitale Europea della Cultura, che si candida a diventare una delle sue principali eredità, ovvero l’Open Design School, centro di ricerca e prototipazione aperto alla comunità, basato sull’apprendimento permanente e lo scambio tra professionisti di provenienza e specializzazioni diverse”. 

Deposito scorie, il 25/2 videoconferenza con gli enti locali

Una riunione in videoconferenza, per illustrare i contenuti del Documento Unico delle Osservazioni Tecnico - Scientifiche (DOTS) alla “Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee per la localizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi” (Cnapi) e raccogliere osservazioni e contributi.

L’ha convocata l’assessore all’Ambiente Gianni Rosa per giovedì 25 febbraio, alle ore 11,00. Saranno presenti all’incontro il presidente della Regione Vito Bardi ed i componenti del governo regionale. Sono stati inoltre invitati a partecipare i consiglieri regionali, i presidenti delle Province di Potenza e Matera, i sindaci dei Comuni lucani interessati (Oppido Lucano, Acerenza, Genzano di Lucania, Irsina, Matera, Montescaglioso, Bernalda e Montalbano Jonico), il direttore generale dell’Arpab e il presidente dell’Anci Basilicata.

Il Documento Unico delle Osservazioni Tecnico - Scientifiche (DOTS) è il frutto degli approfondimenti svolti dai gruppi di lavoro istituiti presso il Dipartimento Ambiente sulla struttura idro-geomorfologica, la struttura naturalistica, la struttura antropica e le strutture strategiche di relazione delle zone indicate come potenziali siti, nell’ambito di un percorso che ha visto la partecipazione dei rappresentanti degli enti locali, degli ordini professionali, delle istituzioni scientifiche e dei tecnici dei diversi Dipartimenti della Regione.

Dopo la riunione con gli enti locali, la prima parte del percorso amministrativo previsto dal decreto legislativo n. 31/2010 si concluderà nei prossimi giorni con la formale approvazione del DOTS, attraverso il quale la Giunta regionale parteciperà alla consultazione pubblica. Successivamente questo Documento sarà presentato pubblicamente in un incontro con i giornalisti.