Struttura a Fiumicello, la Regione chiede lo stop dei lavori

La Regione Basilicata ha sollecitato l’Ufficio tecnico del Comune di Maratea, in qualità di Ente preposto alla vigilanza sulle attività edilizie, a sospendere i lavori per la realizzazione di una struttura sulla spiaggia di Fiumicello in località Santa Venere. In merito a tale opera, la Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio della Basilicata aveva già segnalato l’assenza di autorizzazione paesaggistica.
Su disposizione dell’assessore regionale, Gianni Rosa, funzionari dell’Ufficio Urbanistica e Pianificazione territoriale del Dipartimento Ambiente hanno effettuato un sopralluogo per verificare la conformità dei lavori alla normativa in materia di autorizzazioni. Il sopralluogo ha rilevato che la struttura, oggetto della contestazione, non ha le caratteristiche per essere ricompresa tra gli interventi che non richiedono l’autorizzazione paesaggistica per la loro esecuzione.
La “struttura temporanea esterna” non è assimilabile a tale categoria per le dimensioni (circa 1000 mq), per le modalità di realizzazione, in quanto l’ancoraggio al suolo con plinti di calcestruzzo prefabbricati non ne consentirebbe una facile rimozione o spostamento, oltre che per l’esecuzione di ulteriori interventi di sistemazione dell’area, come documentato anche da organi di stampa. Né tanto meno si è in presenza di interventi di “lieve entità” o definiti come “minori, privi di rilevanza paesaggistica”, per i quali sono richieste autorizzazioni anche se semplificate.
“Sulla vicenda – ha commentato l’assessore Gianni Rosa – abbiamo posto la massima attenzione. Maratea è una delle località più suggestive della Basilicata, per le sue bellezze naturalistiche e ambientali e come tali soggette a specifici vincoli paesaggistici che devono essere rispettati.  Vigileremo perché non si verifichino questi o altri interventi invasivi che deturpino il paesaggio, risorsa da tutelare in ogni modo”.



“Difesa integrata fitofagi degli agrumi”, il 24/6 seminario Alsia

“La difesa integrata dai fitofagi degli agrumi. Il dopo clorpirifos”: è questo il titolo del seminario ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, in programma in videoconferenza per il giorno 24 giugno 2021, con inizio alle ore 17:00.

Il clorpirifos (o chlorpyrifos), insetticida ad ampio spettro particolarmente utilizzato sugli agrumi, è stato vietato nell’Unione Europea da fine gennaio 2020 perché ritenuto da diversi studi dannoso per la salute. Il divieto si inserisce in una più generale, crescente riduzione di prodotti insetticidi registrati per gli agrumi, sia in termini di disponibilità di sostanze attive che di limitazione nel loro uso.

Si impone dunque un cambio delle strategie di difesa fitosanitaria, che deve necessariamente integrare metodi e prodotti biologici con quelli chimici tradizionali e di nuova introduzione, con un approccio sempre più attento all’intero agroecosistema dell’agrumeto.

Il seminario ALSIA, dopo i saluti del direttore dell’Agenzia, Aniello Crescenzi, e di Dino Marchitelli, dell’Ordine dottori Agronomi e Forestali della provincia di Matera, prevede la relazione di Stefano Foschi, del CRPV dell’Emilia Romagna. A seguire, gli interventi programmati di Vincenzo Montesano – di Assofruit Italia – e di Raffaello Tita – di Apofruit, quali testimonianze delle Organizzazioni dei produttori del Metapontino. Carmelo Mennone, responsabile dell’Azienda agricola “Pantanello” dell’ALSIA, commenterà poi la mostra pomologica abbinata all’evento.

Per partecipare alla videoconferenza occorre compilare il modulo ISCRIVITI che si trova sul sito web dell’ALSIA all’indirizzo https://bit.ly/ALSIA-agrumi. Ai dottori agronomi e forestali verranno anche rilasciati CFP ai sensi del regolamento CONAF 3/2013.

L'evento sarà comunque trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook di ALSIA Basilicata.