Ex Materit, Rosa: on line l’avviso per Piano di caratterizzazione

Scadrà il 22 luglio il termine entro il quale i professionisti, singoli o associati, potranno presentare manifestazioni di interesse indirizzate alla redazione di un piano di caratterizzazione e progettazione degli interventi di messa in sicurezza dell’ex Materit in Valbasento.
Nell’area dello stabilimento, negli anni successivi all’inclusione nel sito di interesse nazionale, sono stati eseguiti parziali interventi di messa in sicurezza e di caratterizzazione. Tuttavia, l’Ispra e l’Inail, organi tecnico-scientifici del Ministero per la Transizione Ecologica, con i rispettivi pareri, hanno evidenziato che il piano di caratterizzazione e progetto di bonifica approvato risultava obsoleto perché risalente al 2007 con tecnologie ormai sorpassate e incompleto considerato che prelievi eseguiti non erano sufficienti a dare informazioni precise sullo stato dei luoghi.
“Una vicenda, quella della bonifica del sito, che dopo quasi vent’anni – commenta l’assessore all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa - sembrava finalmente risolta con la gara indetta nel 2014. Così non è stato. Con il nuovo Piano di caratterizzazione aggiornato si definirà il perimetro del sito interessato dai processi di produzione della Materit nel rispetto della normativa tecnica specifica e delle indicazioni degli organi tecnici del Ministero, insieme al progetto degli interventi di messa in sicurezza, per avere il quadro chiaro dello stato dei luoghi”.
Non appena sarà approvato il piano di caratterizzazione comprendente gli interventi d’urgenza, si darà corso alla procedura per aggiudicare l’esecuzione dei lavori. Il quadro aggiornato dello stato ambientale del sito consentirà per la prima volta di quantificare le risorse necessarie per la definitiva bonifica del sito, in attuazione del Programma Liberi dall’Amianto 2020-2028 di cui alla dgr n. 853/2020. L’ex Materit è l’ultimo stabilimento di produzione di eternit ad essere bonificato ad oltre trent’anni dal divieto di utilizzo dell’amianto.
“Accogliamo la sfida di chiudere una volta per tutte questa brutta pagina per l’ambiente in Basilicata. Le comunità interessate – conclude Rosa - devono avere la certezza che tutto sarà fatto per bonificare l’area e risolvere i problemi legati all’inquinamento della Valbasento. E’ un impegno al quale non ci sottraiamo”.
L’avviso è pubblicato sul sito internet della Regione (https://portalebandi.regione.basilicata.it/PortaleBandi/detail-bando.jsp?id=681024) nella sezione avvisi e bandi.



Struttura a Fiumicello, la Regione chiede lo stop dei lavori

La Regione Basilicata ha sollecitato l’Ufficio tecnico del Comune di Maratea, in qualità di Ente preposto alla vigilanza sulle attività edilizie, a sospendere i lavori per la realizzazione di una struttura sulla spiaggia di Fiumicello in località Santa Venere. In merito a tale opera, la Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio della Basilicata aveva già segnalato l’assenza di autorizzazione paesaggistica.
Su disposizione dell’assessore regionale, Gianni Rosa, funzionari dell’Ufficio Urbanistica e Pianificazione territoriale del Dipartimento Ambiente hanno effettuato un sopralluogo per verificare la conformità dei lavori alla normativa in materia di autorizzazioni. Il sopralluogo ha rilevato che la struttura, oggetto della contestazione, non ha le caratteristiche per essere ricompresa tra gli interventi che non richiedono l’autorizzazione paesaggistica per la loro esecuzione.
La “struttura temporanea esterna” non è assimilabile a tale categoria per le dimensioni (circa 1000 mq), per le modalità di realizzazione, in quanto l’ancoraggio al suolo con plinti di calcestruzzo prefabbricati non ne consentirebbe una facile rimozione o spostamento, oltre che per l’esecuzione di ulteriori interventi di sistemazione dell’area, come documentato anche da organi di stampa. Né tanto meno si è in presenza di interventi di “lieve entità” o definiti come “minori, privi di rilevanza paesaggistica”, per i quali sono richieste autorizzazioni anche se semplificate.
“Sulla vicenda – ha commentato l’assessore Gianni Rosa – abbiamo posto la massima attenzione. Maratea è una delle località più suggestive della Basilicata, per le sue bellezze naturalistiche e ambientali e come tali soggette a specifici vincoli paesaggistici che devono essere rispettati.  Vigileremo perché non si verifichino questi o altri interventi invasivi che deturpino il paesaggio, risorsa da tutelare in ogni modo”.



“Difesa integrata fitofagi degli agrumi”, il 24/6 seminario Alsia

“La difesa integrata dai fitofagi degli agrumi. Il dopo clorpirifos”: è questo il titolo del seminario ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, in programma in videoconferenza per il giorno 24 giugno 2021, con inizio alle ore 17:00.

Il clorpirifos (o chlorpyrifos), insetticida ad ampio spettro particolarmente utilizzato sugli agrumi, è stato vietato nell’Unione Europea da fine gennaio 2020 perché ritenuto da diversi studi dannoso per la salute. Il divieto si inserisce in una più generale, crescente riduzione di prodotti insetticidi registrati per gli agrumi, sia in termini di disponibilità di sostanze attive che di limitazione nel loro uso.

Si impone dunque un cambio delle strategie di difesa fitosanitaria, che deve necessariamente integrare metodi e prodotti biologici con quelli chimici tradizionali e di nuova introduzione, con un approccio sempre più attento all’intero agroecosistema dell’agrumeto.

Il seminario ALSIA, dopo i saluti del direttore dell’Agenzia, Aniello Crescenzi, e di Dino Marchitelli, dell’Ordine dottori Agronomi e Forestali della provincia di Matera, prevede la relazione di Stefano Foschi, del CRPV dell’Emilia Romagna. A seguire, gli interventi programmati di Vincenzo Montesano – di Assofruit Italia – e di Raffaello Tita – di Apofruit, quali testimonianze delle Organizzazioni dei produttori del Metapontino. Carmelo Mennone, responsabile dell’Azienda agricola “Pantanello” dell’ALSIA, commenterà poi la mostra pomologica abbinata all’evento.

Per partecipare alla videoconferenza occorre compilare il modulo ISCRIVITI che si trova sul sito web dell’ALSIA all’indirizzo https://bit.ly/ALSIA-agrumi. Ai dottori agronomi e forestali verranno anche rilasciati CFP ai sensi del regolamento CONAF 3/2013.

L'evento sarà comunque trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook di ALSIA Basilicata. 

Oscar italiano del cicloturismo, menzione speciale alla Basilicata

La Green Road dell’Acqua, percorso tra le valli e lungo l’acqua della Provincia Autonoma di Trento, e la Ciclovia dei Parchi, dalle montagne al mare della Calabria, salgono insieme sul podio più alto dell’edizione 2021 dell’Italian Green Road Award, sesta edizione dell'Oscar italiano del cicloturismo che ogni anno viene assegnato alle “vie verdi” di quelle regioni italiane che si sono particolarmente distinte nell’attenzione al turismo “lento” e che hanno saputo valorizzare i percorsi ciclabili completandoli con servizi idonei allo sviluppo del turismo su due ruote.

Il secondo premio - nonostante l’ex aequo non si è voluto rinunciare alla piazza d’onore – va alla Regione Emilia Romagna con la Ciclovia del Sole, il terzo alla Regione Marche, con il GABA - Grande Anello del Borghi Ascolani, mentre la menzione speciale di Legambiente è stata assegnata alla Regione Basilicata, con la ciclovia Da Matera alle Dolomiti Lucane.

Sommando le ciclovie premiate si sfiorano i 1000 chilometri di piste che spaziano tra sentieri, argini e tratti asfaltati con incursioni in ciclabili urbane, tra percorsi ferroviari dismessi e strade bianche.

Ben 16 tra regioni e province autonome hanno candidato quest’anno fino a due ciclovie, a conferma di un crescente interesse per il cicloturismo: quasi un vero e proprio giro d’Italia tra i più bei percorsi di mobilità slow di Abruzzo, Basilicata, provincia autonoma di Bolzano, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, provincia autonoma di Trento, Umbria e Veneto.

Si è scelto di assegnare il primo premio a due territori molto diversi tra loro sul tema del cicloturismo: da una parte un territorio del Nord Italia come Trento e la sua provincia, da anni alfiere dei viaggi su due ruote, dall’altro il grande impegno messo in atto dalla Regione Calabria per convertire l’ampia rete di sentieri e percorsi appenninici in ciclovie, puntando a un differente target di turismo.

La Green Road dell’Acqua è un percorso ciclopedonale asfaltato di 143 chilometri che costeggia fiumi e laghi nel basso Trentino, da Cadino di Faedo, al confine con la provincia di Bolzano, attraverso 20 comuni, fino a Trento. Ben segnalata e magnificamente servita, è stata realizzata convertendo 113 chilometri di argini fluviali, ferrovie e strade dismesse: un rispettoso recupero e un’importante valorizzazione del territorio.

La Ciclovia dei Parchi della Calabria è una green road che alterna asfalto a terra battuta e attraversa l’intera dorsale appenninica regionale di ben 545 chilometri; inizia a Laino Borgo (CS) e termina a Reggio Calabria, interessando un’area protetta molto ampia di circa 350.000 ettari lungo quattro parchi, l’Aspromonte, la Sila, il Pollino e le Serre, attraversando 60 tra città, paesi e borghi. La ciclovia è stata realizzata anche riconvertendo vecchie ferrovie dismesse e la sua realizzazione si è conclusa appena un anno fa, nel maggio 2020.

Al secondo posto la Ciclovia del Sole in Emilia Romagna, di circa 64 chilometri attraverso dieci comuni e realizzata sull’ex ferrovia Bologna-Verona nel tratto da Mirandola a Bologna. Segnalata e attrezzata è inserita nell’EV7 Eurovelo, tracciato europeo di oltre 7.000 chilometri che unisce Norvegia a Malta, e che le conferisce un’importanza strategica nell’attrarre cicloviaggiatori non solo italiani ma, soprattutto, europei.

GABA, il Grande Anello dei Borghi Ascolani nelle Marche, è al terzo posto, un percorso ciclopedonale storico-naturalistico che, in un anello di 100 chilometri - 7 tappe di 15 chilometri ognuna - unisce Ascoli Piceno alle località più belle dell’entroterra pre-appenninico. La pavimentazione alterna strade bianche a mulattiere. Il progetto si deve al primo lockdown 2020, in risposta alla crescente domanda di turismo outdoor.

La Basilicata, con la ciclovia da Matera alle Dolomiti Lucane di 114 chilometri, ha ricevuto la menzione speciale di Legambiente. Dalla Città dei Sassi, patrimonio UNESCO e Capitale della cultura europea 2019, si attraversa il parco della Murgia Materana e, costeggiando lo straordinario ecosistema dell’oasi WWF di San Giuliano, si raggiungono le Piccole Dolomiti Lucane, attraverso il parco di Gallipoli Cognato.

Presidenti e assessori delle regioni e province premiate hanno espresso soddisfazione e orgoglio, sottolineando come il cicloturismo sempre più contribuisca, in modo sostenibile, ad attrarre visitatori e appassionati.

L’Italian Green Road Award 2021 – che vede in Peugeot il partner ufficiale, Legambiente e Istituto di Credito Sportivo quali sponsor istituzionali e la partecipazione delle Ferrovie dello Stato Italiane – è stato consegnato durante una due giorni in Abruzzo – regione Oscar del Cicloturismo 2020 con la ciclovia Bike to Coast - e precisamente a Pescara sede della cerimonia di premiazione, sabato 19 giugno, preceduta dal Bike Summit, giornata di studio dove sono stati anticipati i dati dell'Osservatorio Cicloturismo 2021 di Legambiente-Isnart.

Il premio si svolge in un momento d’oro per la bicicletta, sia in termini di vendite, con 2.010.000 bici vendute nel 2020, pari a un incremento del 17% rispetto al 2019 (dati ANCMA), sia per la crescita del numero dei cicloturisti Italia che secondo Isnart-Unioncamere e Legambiente sono cresciuti nel 2020 del 17% raggiungendo i 4,7 milioni (su 27 milioni di turisti italiani) ed esprimendo una spesa turistica di circa 4 miliardi di Euro sui 23 totali.

Un interesse fotografato anche dalle rilevazioni di Isnart-Unioncamere sui volumi di traffico Google, dove le ricerche con la keyword “bici” nel luglio 2020 sono aumentate del 300% rispetto allo stesso mese del 2019.

Acqua, Rosa: già avviate azioni correttive per ridurre le tariffe

Qui di seguito un intervento dell’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, in merito alle tariffe del servizio idrico integrato.


“Come avevo già annunciato, il sacrificio per l’aumento delle tariffe dell’acqua che abbiamo chiesto ai lucani è transitorio. Abbiamo già iniziato quelle manovre e azioni correttive che porteranno all’abbassamento. La prima: nella scorsa settimana la Giunta regionale ha destinato ulteriori risorse, pari ad euro 2.100.000, all’abbattimento delle tariffe. Possiamo quindi affermare che, per un nucleo familiare di 4 persone, l’aumento previsto di euro 21,36 si riduce ad euro 12,95, ovvero 3,23 euro a persona all’anno.

Lo avevamo già detto durante l’Assemblea dei soci e l’abbiamo fatto. Solo chi non voleva capire non l’ha fatto. Ovviamente, la necessità di strumentalizzazione politica, che nulla ha a che fare con la tutela dei cittadini, non ha consentito ad alcuni di tacere per evitare le pessime figure di un passato che cerca di ripulirsi.

Anche in questa settimana le polemiche non sono mancate. Qualcuno è addirittura arrivato a resuscitare Nicola Cicoria, ovvero il signore che ha diretto l’Egrib (Ente di Governo per i rifiuti e le risorse idriche della Basilicata) durante la legislatura a guida Pittella. Ebbene sì, quel Cicoria il cui curriculum fu analizzato dal Comitato Tecnico che evidenziò ‘dal curriculum non si evince il possesso di elevata competenza nei settori di riferimento dell’Ente’.

La critica è sempre legittima se però si resta ai fatti. A guardare bene, infatti, la gestione Cicoria si iscrive proprio nell’ambito della pesante eredità che ci siamo trovati a gestire, come ad esempio i rendiconti mai approvati dalla Regione per gli anni 2017/2018, il bilancio 2018 mai presentato alla Regione, la mancata redazione del piano del fabbisogno dal 2016 al 2019, il piano d’ambito dei rifiuti per passare agli accordi di programma sui rifiuti mai sottoscritti.

Ma non è solo la gestione pessima dell’Egrib degli anni passati. Noi ci portiamo dietro anche una sudditanza psicologica di alcuni personaggi che oggi, senza ragione, parlano, ma, ieri, tacevano. E, per dirla con un motto: chi tace è complice. Quindi, sono complici del disastro tutti coloro che sono stati in silenzio quando, durante il periodo 2016/2019, l’aumento della tariffa dell’acqua è stato del 12% nonostante venisse ‘dimenticata’ una voce obbligatoria, quella dei costi sostenuti da Aql per la gestione degli adduttori e valutabile in 6 milioni di euro all’anno.

Noi, viceversa, non abbiamo nascosto ai lucani la verità o peggio rinviato a chi verrà nel futuro il problema ma abbiamo affrontato le questioni perché i problemi non vanno sottaciuti.

Sull’acqua, la sua tutela e la sua valorizzazione e contro i suoi sprechi, stiamo lavorando da quando ci siamo insediati. Presto ci saranno altre novità. Tutto il resto sono piccoli tentativi di riacquistare credibilità”.

Megale (SB) su progetto internazionale DigiBEST

Il 15 giugno si è tenuto il IV study visit del progetto DIGIBEST organizzato questa volta dal partner Norvegese, Consiglio Provinciale del Trøndelag, alla presenza degli altri partner europei sul tema della trasformazione digitale e del processo di crescita digitale delle PMI.
DigiBEST (Digital transformation of the Business Environment) è il progetto del programma di cooperazione interregionale cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e dai fondi nazionali norvegesi attraverso il programma INTERREG EUROPE. Sviluppo Basilicata è partner del progetto DigiBEST. Ha commentato Gabriella Megale, Amministratrice Unica di Sviluppo Basilicata: <<Momenti di confronto come questi sono fondamentali per offrire al tessuto imprenditoriale lucano opportunità di arricchimento e crescita rispetto al tema del digitale ormai vincente per la competitività delle aziende e dei territori, sul quale la Regione Basilicata sta ponendo particolare attenzione>>.
All'evento i rappresentanti norvegesi hanno condiviso best practies ed esempi approfondendo il tema degli ambienti idonei a favorire un approccio pro-digitale da parte delle PMI e delle azioni intraprese per favorire un processo di trasformazione digitale nelle aree rurali del Paese.
In particolare il meccanismo messo in campo dal governo norvegese è quello di un modello nazionale di cooperazione e finanziamento pubblico-privato che ha aperto sul territorio norvegese ben 40 Business Gardens e 35 incubatori. In questo modo si sviluppa un ecosistema dal quale le PMI possono attingere competenze e contare su una rete e comunità accademica e sociale, offerta dalla rete di Business Gardens e incubatori, che raggiunge tutte le piccole e micro imprese che ne hanno bisogno. Nello specifico una misura molto efficace attuata dal governo norvegese è stata il progetto di Trøndelag Industria 4.0: questo aveva in particolare l’obiettivo di approfondire la necessità di ricorso al digitale da parte delle PMI diffondendo una conoscenza sull'uso di strumenti digitali di base, fattori di successo ormai necessari in ogni business, attraverso workshop mirati alle esigenze specifiche delle diverse linee di attività della durata di 7 ore ciascuno. Tale progetto è stato in particolare rivolto alle aree rurali, ove spesso, oltre che la conoscenza, mancano le infrastrutture digitali. Attraverso il progetto si è velocizzato il processo di creazione delle infrastrutture poiché le aree ancora prive di copertura di rete, fissa o mobile, sono state sostenute da sussidi pubblici ed una buona cooperazione tra il Comune, le PMI ed il gestore telefonico.
Sempre sul tema delle aeree rurali, i partecipanti hanno ascoltato la presentazione del Skogmo Industripark relativa all'agricoltura di precisione possibile attraverso il digitale, realizzata proprio nelle campagne del Trøndelag. A proposito la ricercatrice Mari Wøyen Meijer ha evidenziato le ricerche svolte sullo sviluppo digitale in una prospettiva rurale in Scandinavia e nei Paesi baltici. Infine è stato presentato il progetto "Digital restaurant Wink".
Ricordiamo che il progetto DigiBEST è in partenariato con sette partner provenienti da Lettonia (capofila), Norvegia, Italia, Spagna, Austria e Portogallo.
L'evento del 15 Giugno è stata la quarta visita studio nell'ambito del progetto DigiBEST, partito ad agosto 2019, in precedenza Portogallo, Spagna e Lettonia hanno condiviso le loro buone pratiche per promuovere la trasformazione digitale.
Maggiori informazioni sul progetto:
https://www.sviluppobasilicata.it/Progetti/Scopri-i-progetti-in-corso/DigiBEST 
https://www.interregeurope.eu/digibest/
https://www.facebook.com/interregdigibest/


“E…State 2021”, protagonista la Biodiversità

iICentri di educazione per la sostenibilità ambientale della Basilicata hanno tempo fino al 30 giugno per partecipare all’Avviso pubblico “E… state nei parchi e nelle aree protette 2021”.
La Regione intende attraverso la collaborazione con i parchi diffondere in maniera capillare tra i più giovani la cultura ambientale in senso stretto. Il filo conduttore dell’edizione 2021 sarà la biodiversità, intesa come componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, espressione della diversità naturale, culturale, ambientale e socio-economico e fondamento di identità locale.
“I territori vanno preservati – commenta l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa - non perché “belli” ma perché portatori di valori da trasferire alle future generazioni. Questo è il senso del programma finalizzato a far scoprire ai cittadini curiosi di vivere non solo gli spazi della natura ma anche luoghi di tradizione-arte e cultura gli aspetti più suggestivi della Basilicata”.
I Ceas con il coinvolgimento delle Pro Loco, per tutta l’estate dal 1° luglio al 21 settembre, potranno promuovere ,attraverso il filtro della comunicazione ambientale, eventi sostenibili, passeggiate, workshop all’aperto, campi estivi, laboratori didattici, concorsi fotografici, spot.
Per il finanziamento dei progetti sono disponibili 140 mila euro a valere sui fondi Po Fesr. La quota di cofinanziamento regionale prevista per ciascuna proposta è pari all’80 per cento del costo complessivo del progetto ammesso, per un massimo di 10 mila euro.
L’avviso è pubblicato sul Bur n. 58 del 16 luglio 2021 e sulla home page del sito istituzionale della Regione Basilicata.

Firmata convenzione tra Regione e Corepla

L’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, ha firmato una convenzione con il Consorzio nazionale Corepla, finalizzato all’installazione di eco-compattatori per smaltire i contenitori di liquidi e imballaggi in plastica. L’accordo prevede un investimento di tre milioni di euro a favore dei Comuni che potranno aderire alla convezione attraverso bandi di gara e manifestazioni di interesse.

“Ci sarà una prima fase di studio, a cura del Corepla, per valutare – afferma l’assessore Rosa - tutti gli aspetti e la reale convenienza per gli enti locali e i cittadini che dovrebbero avere un ristoro economico diretto rispetto a questa tipologia di rifiuti. Le attività del Dipartimento proseguono con provvedimenti che incidono sostanzialmente su una raccolta differenziata più efficace. Stiamo organizzando iniziative e investimenti che andranno sempre più in questa direzione per l’educazione ambientale e la tutela dell’ambiente”.

Discariche, Rosa: in questi mesi svolto un intenso lavoro

“Devo ringraziare il Commissario straordinario per le bonifiche, Generale Vadalà, per le parole che ha riservato alla Basilicata e per l’attestazione che la situazione è ‘già oltremodo ben definita e incanalata verso i corretti iter procedimentali’ grazie al lavoro svolto in questi mesi dalla Regione, dagli Uffici tecnici e dai Comuni, lavoro intenso dal quale sono emersi i ‘chiari gli sforzi fatti per circoscrivere e risolvere gli elementi che hanno portato al contenzioso’.
Queste parole confermano le azioni che abbiamo posto in essere in questi mesi per mettere fine all’ennesimo problema ereditato dalle passate Giunte. E proprio per questo, come ho avuto modo di dire al Commissario straordinario Vadalà, nella visita della settimana scorsa, non ho condiviso la scelta del Ministero di commissariare le discariche di Moliterno, Tito e Maratea, oggetto della procedura di infrazione.
Ovviamente, abbiamo offerto la massima collaborazione istituzionale al Commissario, persona attenta e concreta.
Nei due anni di governo, siamo riusciti a far certificare 14 delle 23 discariche oggetto di procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea. Delle rimanenti 9, in quelle di Rapolla e Senise i lavori sono in fase di ultimazione e termineranno a giugno; in 3, quelle di Genzano di Lucania, Moliterno, per la quale chiederemo a breve la fuoriuscita dal commissariamento, e Corleto Perticara i lavori sono in corso. Le rimanenti quattro hanno subito un’accelerata: Maratea, i cui lavori sono in fase di aggiudicazione e Matera, i cui lavori sono invece già aggiudicati; mentre Tito ha chiuso la fase di redazione del progetto esecutivo e Salandra è già in fase di aggiudicazione definitiva manca solo la definizione del direttore dei lavori.
Nonostante questi obiettivi raggiunti, nonostante le parole lusinghiere del Commissario Vadalà, le strumentalizzazioni si sono sprecate. Non basta ai soliti noti, evidentemente, che in due anni abbiamo fatto quello che non è stato fatto in dieci e che una figura terza riconosca il lavoro fatto.
Questi soliti noti sono abituati ad affidarsi alle menzogne per nascondere i propri misfatti passati che purtroppo paghiamo e pagheremo tutti noi lucani: penso ai 41 milioni di debito fuori bilancio, all’aumento della tariffa dell’acqua, che, come ho già ricordato, è una misura transitoria (a breve ci saranno novità) ma che siamo stati costretti ad adottare. Tariffa che ho chiesto ad Acquedotto lucano di dettagliare con tutte le voci, incluso il contributo regionale.
Per noi, però, è sufficiente aver riportato la legalità negata per anni. Presto chiuderemo tutta la questione ed è per questo che non abbiamo voluto fare ricorso contro il commissariamento delle discariche lucane.
Le difficoltà che stiamo incontrando per riportare i conti regionali in ordine, per ripristinare la efficienza degli enti, per offrire maggiori servizi ai lucani dimostrano solo una cosa: quello che è stato vergognosamente sfruttato e offeso noi lo riconsegneremo ai lucani a fine mandato rinato: una Basilicata sana, efficiente e capace di sviluppo. C’è chi ha distrutto per vent’anni; noi dimostreremo che anche solo in cinque anni si può costruire, basta amministrare bene”.
Lo dichiara l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa.


L’Asp Basilicata promuove 16 tirocini lavorativi retribuiti

Il 4 dicembre 2019 è stato siglato un protocollo d’intesa tra la Camera di Commercio della Basilicata, presieduta da Michele Somma, e l’Asp Basilicata, diretta da Lorenzo Bochicchio, con l’obiettivo di sostenere e coinvolgere nel progetto “Crescere in digitale” ragazzi con difficoltà rispetto all’inclusione socio-lavorativa (dai 16 ai 29 anni), seguiti dal Dipartimento di Salute Mentale dell’Asp Basilicata, diretto dal dottor Pietro Fundone. Referente del progetto per la Camera di Commercio, è l’architetto Daniela Marchese e per il D.S.M. dell’Asp il dottor Andrea Barra (Responsabile U.O.S.D. SPARS).
Il percorso di “Crescere in Digitale” - spiega una nota dell'Asp -  inizia all’interno del D.S.M. a dicembre 2019. Vengono strutturati incontri in setting gruppale a cadenza settimanale da dicembre 2019 fino a marzo 2020. A causa dell’emergenza epidemiologica da marzo 2020 gli incontri di gruppo in presenza sono stati sospesi, in alternativa, grazie ad una collaborazione sinergica tra Équipe U.O.S.D. Spars e Camera di Commercio, l’attività non è stata interrotta: i ragazzi sono stati seguiti tramite supporti digitali, quali videochiamate, chat di gruppo, incontri tramite piattaforma Meet, mentre i colloqui e le attività di supporto individuali in presenza sono stati comunque garantiti, in ottemperanza alle misure anti-Covid. In questo modo si è riusciti a mantenere alta l’attenzione dei ragazzi durante tutto il periodo, garantendo inoltre un elevato supporto rispetto al notevole stress causato dalle restrizioni in atto.
Il lavoro che viene fatto dall’équipe dell’U.O.S.D. SPARS è stato lungo ed articolato. Per ogni ragazzo coinvolto, prima dell’avvio del progetto, sono stati erogati interventi di diverso tipo quali: colloqui individuali e di orientamento, colloqui con i familiari, interventi informativi e di supporto, interventi di rete. L’accompagnamento dei ragazzi avviene attraverso una presa in carico multidisciplinare da parte dell’équipe, coinvolgendo lo Psichiatra di riferimento, lo Psicologo e il Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica. I familiari sono sempre informati e coinvolti sia nelle fasi di avvio del programma sia durante il percorso per gli aggiornamenti rispetto ai progressi, ma anche per una condivisione riguardo le difficoltà incontrate e le possibili soluzioni, in un’ottica di coinvolgimento della famiglia nel percorso di cura. Gli interventi terapeutici si concentrano sul rafforzamento e sul miglioramento delle abilità di base e delle abilità sociali, cercando di migliorare l’autonomia personale con l’obiettivo di raggiungere un adeguato funzionamento sociale, un percorso finalizzato all’inclusione lavorativa, richiede una presa in carico a 360 gradi, con attività continue e costanti.
Ad oggi sono stati già attivati 10 tirocini presso aziende diverse del territorio, mentre per altri 6 ragazzi l’avvio del tirocinio è programmato per le prossime settimane.
Un ringraziamento va a chi ha condiviso e sostenuto gli obiettivi del Progetto, a tutte le aziende, nelle persone dei legali rappresentanti, ai tutor e ai lavoratori che hanno accolto i ragazzi nei loro ambienti di lavoro, dando loro delle grandi opportunità di crescita, inserimento ed inclusione.
  

Tutela habitat marino costieri, al via un progetto della Regione

Un progetto di tutela degli habitat marino costieri, che sarà realizzato in attuazione del piano di gestione dei siti Natura 2000, è stato illustrato oggi dall’assessore regionale all’ambiente Gianni Rosa, dal dirigente generale dei Dipartimento Giuseppe Galante e da funzionari e tecnici dell’Ufficio Tutela della natura in un incontro con i rappresentanti dei Comuni della costa jonica (Bernalda, Pisticci, Scanzano Jonico, Policoro, Rotondella e Nova Siri) e tirrenica (Maratea).

Nell’ambito di un protocollo d’intesa siglato da Regione e Comuni costieri dell’arco jonico nel 2014, e successivamente esteso alla costa tirrenica, con uno stanziamento di 300 mila euro saranno realizzati interventi nelle zone speciali di conservazione (ZSC) per limitare gli impatti delle attività antropiche rispetto a determinati target naturalistici e in particolare per minimizzare l’impatto dei rifiuti e delle plastiche.

Due le iniziative che saranno curate direttamente dalla Regione: un intervento su fiumi e canali con l’utilizzo di “barriere a microbolle”, che convoglieranno le plastiche verso appositi contenitori e contribuiranno anche all’ossigenazione e alla pulizia dell’acqua; un intervento nei porti, attraverso l’utilizzo di “banner di lana” che assorbono gli idrocarburi. A questi interventi si aggiungeranno quelli relativi alla pulizia degli arenili, alla rimozione di microdiscariche e all’installazione di contenitori per la raccolta differenziata nelle aree prospicienti alle spiagge, in base alle specifiche esigenze che saranno segnalate dai Comuni destinatari dei finanziamenti, i quali a loro volta coinvolgeranno nell’attuazione del progetto associazioni e categorie professionali.

“Vogliamo che i Comuni ci indichino i problemi e le esigenze più rilevanti, tanto da implementare il progetto e renderlo più efficace – ha spiegato l’assessore Rosa nel corso della riunione -. L’idea del Dipartimento Ambiente è quella di mettere in campo iniziative per la tutela del mare e delle spiagge. Un piccolo segnale per supportare l’avvio della stagione estiva e comunicare ai visitatori un clima positivo di tutela ambientale che offre il nostro territorio. La sinergia fra Regione e amministrazioni locali è fondamentale per realizzare questo e gli altri progetti che troveranno attuazione nelle prossime settimane”.

Nell’ambito della convenzione antincendio con i vigili del fuoco, saranno previste specifiche attività di pattugliamento e spegnimento di eventuali incendi sulla costa tirrenica e sulla costa ionica. Anche quest’anno sarà inoltre finanziato il servizio di “salvamento” nelle spiagge libere. Un altro progetto sarà attivato a breve anche per il contrasto della processionaria nelle pinete.

“A breve – ha concluso Rosa - la Giunta regionale approverà il primo stralcio del Piano coste per l’arco jonico, un’essenziale strumento di programmazione che ci permetterà di portare a sistemale le azioni di tutela ambientale e di programmazione del territorio”. 

Asm: al via 47a edizione corso formazione per raccolta funghi

Al via la 47° edizione del corso formativo di “Educazione Micologica” organizzato dal servizio di “Igiene degli Alimenti e della Nutrizione” dell’ASM, diretto dal dott. Rocco Luigi Eletto.
Le lezioni - spiega una nota dell'Asm -  si terranno il 9 e il 10 luglio presso la Sala Consiliare del Comune di Policoro, piazza Aldo Moro, 1.
Il corso fornirà nozioni di base per riconoscere le specie fungine e la loro classificazione, i pericoli, le modalità di raccolta e commercializzazione, nonché il loro valore nutritivo.
Al termine del corso verrà rilasciato un attestato indispensabile ad ottenere il tesserino per la raccolta dei funghi epigei spontanei.
Le lezioni saranno tenute dal micologo Antonio Fedele e la sezione riguardante la tossicologia dal dirigente medico Pasquale Calbi.
Per iscriversi scaricare il modulo presente sul sito ufficiale dell’Azienda Sanitaria di Matera https://www.asmbasilicata.it/upload/asm_matera/moduli/domandapartecipazionecorsomicologico_77_1199.pdf
Al fine di rispettare le disposizioni governative vigenti in materia di contrasto e contenimento da Covid-19, saranno accettato le prime venti richieste. Per le successive verranno organizzati altri corsi.