Parco Vulture,avviso per concessioni e norme per raccolta castagne

Il Parco regionale del Vulture, con una determinazione di area tecnica, ha pubblicato un avviso per la concessione relativamente al 2021 dei castagneti situati nella foresta di Monticchio, nei comuni di Rionero in Vulture e Atella, e appartenenti al patrimonio indisponibile della Regione Basilicata.  Il bando è aperto alle imprese del settore agricolo, agroindustriale e forestale ma anche alle persone fisiche e giuridiche, che hanno tempo fino al 15 ottobre per inviare le richieste.  Le domande possono essere presentate via mail tramite pec o all’ufficio protocollo del Parco presso il Dipartimento regionale Ambiente ed Energia a Potenza. Per ogni castagneto in concessione la graduatoria sarà elaborata sulla base di punteggi attribuiti secondo le priorità stabilite nell’avviso.
Con un’ordinanza del responsabile di area tecnica, inoltre, il Parco ha regolamentato la raccolta di castagne, noci e piante e di strame, l’erba secca e paglia che servono da foraggio e da lettiera per il bestiame. E’ consentita prioritariamente ai cittadini residenti nei comuni del Parco e ai castanicoltori titolari di concessione. I non residenti saranno autorizzati a raccogliere i prodotti del bosco solo in alcune aree delimitate. I Comuni rilasceranno, su delega del Parco, un tesserino agli interessati per un numero complessivo di 400 autorizzazioni. E’ fissata anche la quantità di prodotti che può essere raccolta giornalmente.
“Si tratta di provvedimenti – ha commentato l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa - che mettono ordine all’affluenza in montagna nel periodo di raccolta delle castagne e, nello stesso tempo, vanno nella direzione di una forestazione produttiva e sostenibile. Non possiamo più consentire l’accesso selvaggio e indisciplinato in queste aree, spettacolo non edificante al quale abbiamo assistito in questi anni. Con questa finalità è stata limitata dal 16 ottobre a fine novembre la circolazione stradale sulle strade interne e secondarie del parco. La zona del Vulture con i laghi di Monticchio deve essere tutelata e merita di essere meta di un turismo che ne apprezzi le bellezze e sia rispettoso di un patrimonio naturalistico di enorme pregio”.      


Alsia: fino al 29/10 le domande per il Premio “Enzo Laganà”

Ci sarà tempo fino alle ore 13:00 del 29.10.2021 per partecipare all’edizione 2021 del Premio annuale “Enzo Laganà”, per il “miglior agricoltore custode per la conservazione ed il miglioramento dell’agrobiodiversità all’interno della Regione Basilicata”.
L’undicesima edizione del concorso, per la quale anche questa volta è aperta una selezione pubblica, è promossa dall’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, in collaborazione con il Dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata, l’Istituto per le Bioscienze e le BioRisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Associazione Vavilov, e la Comunità del Cibo e della Biodiversità dell’area Sud della Basilicata.
La finalità del concorso è quella di “invertire il trend di perdita dell’agrobiodiversità mediante il conseguimento dell'incremento netto della quantità dei differenti tipi di varietà di fruttiferi, orticole e cereali su tutto il comprensorio della Regione Basilicata”. “Il prestigioso riconoscimento – ha commentato Aniello Crescenzi, direttore dell’ALSIA - è intitolato a Enzo Laganà, funzionario ALSIA e giornalista scomparso da alcuni anni, molto impegnato nelle attività di comunicazione e divulgazione dell’Agenzia. Il concorso - ha aggiunto - sottolinea le attività che da oltre 15 anni l’ALSIA realizza in Basilicata per tutelare e valorizzare l’agrobiodiversità, cioè la biodiversità di interesse agricolo e alimentare, ed è rivolto a tutti gli agricoltori custodi operanti nella regione che conservino e coltivino specie e varietà frutticole, orticole e cerealicole iscritte nel “Repertorio regionale del patrimonio genetico”, istituito ai sensi dell’art.3 della Legge Regionale n.26/2008”.
“Tecnicamente – ha precisato Crescenzi - l’agricoltore custode può essere il proprietario o il possessore del fondo e dei fruttiferi, oltre che delle specie orticole e cerealicole, ivi presenti e normalmente coltivati, ed è quindi il responsabile principale della conservazione “in situ” della biodiversità agricola, della quale redige un preciso inventario per l'anno in corso. Ma soprattutto – ha detto – è il depositario dell’arte antica del manutenere e proteggere il territorio, a tutto vantaggio delle prossime generazioni: un bene prezioso da tutelare e valorizzare, al pari della agrobiodiversità del quale appunto si fa custode”.
Il sito per il quale si candiderà l’agricoltore custode che vorrà partecipare al premio (azienda, orto, pascolo, giardino etc.) dovrà essere incluso all'interno del territorio regionale. Al vincitore, selezionato da una Commissione, andrà un rimborso spese di 400 euro, “da utilizzarsi per il mantenimento e il miglioramento della biodiversità nel settore frutticolo, orticolo e cerealicolo all’interno della propria azienda, nonché una rappresentazione artigianale del logo dell’Associazione Vavilov da custodire per un anno e passare come testimone al nuovo agricoltore custode dell’anno successivo”.
I vincitori delle edizioni precedenti del concorso non potranno partecipare all’edizione 2021. L’avviso pubblico e lo schema di domanda sono pubblicati sul sito internet dell’ALSIA all’indirizzo: https://www.alsia.it/opencms/opencms/Amministrazione-Trasparente/Sovvenzioni/Criteri.html.