Mese: Settembre 2021
Odori molesti a Tito, Rosa: “Da Regione massima attenzione”
È quanto ha dichiarato questa sera l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa, intervenendo a Tito Scalo all’incontro pubblico organizzato per discutere delle attività di monitoraggio e controllo dei cattivi odori nel territorio comunale. All’incontro hanno preso parte il direttore generale dell’Arpab, Antonio Tisci, e il sindaco di Tito, Graziano Scavone.
“I cittadini di Tito devono stare tranquilli, l’attenzione della Regione è massima. Abbiamo a disposizione i dati del monitoraggio ambientale effettuato dalle stesse imprese, da cui si evincono per le emissioni odorigene valori superiori rispetto a quelli tollerabili dalle persone. Questo significa – ha aggiunto Rosa – che abbiamo un quadro chiaro della situazione che in tempi brevi ci permetterà di intervenire per arginare il problema, mettendo al centro delle nostre valutazioni e azioni la salvaguardia della salute delle persone e la tutela ambientale. Inoltre, nell’ambito della ridefinizione del progetto relativo alla ‘Rete di monitoraggio territoriale’, già approvato da Ministero dell’Ambiente, Ispra ed Enea, in Basilicata installeremo ulteriori 10 centraline per le rilevazioni, di cui finalmente 1 a Tito scalo”.
L’assessore Rosa si è poi soffermato sul ruolo attivo che potrà svolgere la popolazione di Tito. “Stasera presentiamo anche l’applicazione predisposta dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Da questo momento i cittadini, in assoluto anonimato e nel rispetto della privacy, potranno segnalare con il proprio telefono cellulare il luogo, la data e l’orario legati alla percezione dei miasmi. In questo modo andremo a delimitare con maggiore precisione le zone interessate dagli odori sgradevoli per le ulteriori rilevazioni da parte dei tecnici”.
“In una regione come la Basilicata, dove episodi di questa natura si sono verificati e purtroppo continuano ad esistere, in particolare nelle aree collegate alle attività estrattive, la politica non può girare la testa dall’altra parte. Ecco perché abbiamo preso l’iniziativa di dotarci di una specifica norma attraverso cui dare riscontri alle comunità locali e all’ambiente. Apprezzabile - ha concluso l’assessore - è stato il fatto che la legge sia stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, perché su questi temi non devono esistere colori politici, ma deve prevalere sempre l’interesse pubblico”.
Giovedì 23 settembre sospensione idrica nel quartiere Torrione
Monitoraggio emissioni odorigene, a Tito incontro su nuova legge
Partecipano l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia Gianni Rosa, il sindaco di Tito Graziano Scavone, il dirigente generale del Dipartimento Ambiente ed Energia Giuseppe Galante ed il direttore generale dell’Arpab Antonio Tisci. È inoltre prevista la presenza di dirigenti e funzionari della Regione e dell’Arpab. L’accesso alla sala è consentito sono con il green pass.
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Candidatura Centro Alta Tecnologia, definito modello organizzativo
Con un provvedimento approvato ieri, il dirigente generale del Dipartimento Ambiente ed Energia della Regione Giuseppe Galante ha preso atto del “modello organizzativo”, condiviso nelle settimane scorse con gli stakeholders istituzionali e imprenditoriali, per la predisposizione della candidatura, ed ha istituito quattro tavoli tematici (Economia Circolare, Fonti rinnovabili, Idrogeno, Tutela del Territorio) che saranno coordinati da una struttura operativa costituita dai rappresentanti di Cluster Energia Basilicata, Centro Nazionale delle Ricerche, Enea, Confindustria, Società Energetica Lucana, Università della Basilicata, Università degli Studi di Napoli Federico II - Centro Interdipartimentale “Raffaele d’Ambrosio” LUPT, Direzioni Generali dei Dipartimenti della Regione Basilicata.
La cabina di regia istituita presso la Direzione Generale del Dipartimento Ambiente ed Energia sarà inoltre supportata da un team di esperti qualificati in pianificazione ambientale, economia del territorio e energia.
Il percorso intrapreso dal governo regionale per la definizione del progetto era iniziato con l’approvazione della manifestazione di interesse (delibera n. 336 del 23 aprile 2021) e, contestualmente, degli indirizzi per la predisposizione di una proposta di “Strategia regionale per l’Ambiente e l’Energia” che si ponga quale quadro di riferimento per l’azione regionale. Valorizzare l’introduzione del vettore idrogeno nel sistema energetico, industriale e dei trasporti, qualificare la Basilicata come area di eccellenza per lo sviluppo delle tecnologie, accompagnare le iniziative di supporto alle filiere industriali, agricole e della green economy, assicurare la piena e funzionale connessione della strategia regionale con la pianificazione nazionale: questi, in estrema sintesi, gli obiettivi che la Regione intende perseguire.
“Il governo regionale – afferma l’assessore all’Ambiente ed Energia Gianni Rosa - è seriamente impegnato nella definizione di una strategia energetica regionale che porti la Basilicata verso la decarbonizzazione e verso la piena valorizzazione dell’energia pulita. La prossima settimana si riuniranno i quattro tavoli tematici, lo sforzo organizzativo che stiamo compiendo ci permetterà di essere pronti con la nostra proposta per il Centro nazionale di Alta tecnologia per l’Ambiente ed Energia non appena il governo emanerà il bando di candidatura. Il PNRR può rappresentare una grande opportunità per la Basilicata, che deve essere protagonista della transizione energetica mettendo in campo la ricerca, l’innovazione, il rinnovato protagonismo delle forze sociali e imprenditoriali in un quadro di collaborazione e di confronto”.
Candidatura Centro Alta Tecnologia, definito modello organizzativo
Con un provvedimento approvato ieri, il dirigente generale del Dipartimento Ambiente ed Energia della Regione Giuseppe Galante ha preso atto del “modello organizzativo”, condiviso nelle settimane scorse con gli stakeholders istituzionali e imprenditoriali, per la predisposizione della candidatura, ed ha istituito quattro tavoli tematici (Economia Circolare, Fonti rinnovabili, Idrogeno, Tutela del Territorio) che saranno coordinati da una struttura operativa costituita dai rappresentanti di Cluster Energia Basilicata, Centro Nazionale delle Ricerche, Enea, Confindustria, Società Energetica Lucana, Università della Basilicata, Università degli Studi di Napoli Federico II - Centro Interdipartimentale “Raffaele d’Ambrosio” LUPT, Direzioni Generali dei Dipartimenti della Regione Basilicata.
La cabina di regia istituita presso la Direzione Generale del Dipartimento Ambiente ed Energia sarà inoltre supportata da un team di esperti qualificati in pianificazione ambientale, economia del territorio e energia.
Il percorso intrapreso dal governo regionale per la definizione del progetto era iniziato con l’approvazione della manifestazione di interesse (delibera n. 336 del 23 aprile 2021) e, contestualmente, degli indirizzi per la predisposizione di una proposta di “Strategia regionale per l’Ambiente e l’Energia” che si ponga quale quadro di riferimento per l’azione regionale. Valorizzare l’introduzione del vettore idrogeno nel sistema energetico, industriale e dei trasporti, qualificare la Basilicata come area di eccellenza per lo sviluppo delle tecnologie, accompagnare le iniziative di supporto alle filiere industriali, agricole e della green economy, assicurare la piena e funzionale connessione della strategia regionale con la pianificazione nazionale: questi, in estrema sintesi, gli obiettivi che la Regione intende perseguire.
“Il governo regionale – afferma l’assessore all’Ambiente ed Energia Gianni Rosa - è seriamente impegnato nella definizione di una strategia energetica regionale che porti la Basilicata verso la decarbonizzazione e verso la piena valorizzazione dell’energia pulita. La prossima settimana si riuniranno i quattro tavoli tematici, lo sforzo organizzativo che stiamo compiendo ci permetterà di essere pronti con la nostra proposta per il Centro nazionale di Alta tecnologia per l’Ambiente ed Energia non appena il governo emanerà il bando di candidatura. Il PNRR può rappresentare una grande opportunità per la Basilicata, che deve essere protagonista della transizione energetica mettendo in campo la ricerca, l’innovazione, il rinnovato protagonismo delle forze sociali e imprenditoriali in un quadro di collaborazione e di confronto”.
“Stop a nuove concessioni petrolifere in Basilicata”
Sono undici le osservazioni presentate dalla Basilicata: riguardano, fra l’altro, l’indicazione di aggiungere fra i vincoli di esclusione anche “le Aree con presenza di rocce naturali contenenti amianto”, di individuare un baffer di protezione di almeno 5 km per gli “invasi/dighe/laghi”, da far rientrare nella stessa categoria dei “vincoli relativi di esclusione”, di aggiungere tra i “vincoli relativi di esclusione” le aree agricole servite dai grandi impianti irrigui alimentati dallo Schema idrico Basento-Bradano e dallo Schema idrico Ionico-Sinni, di individuare un baffer di protezione di almeno 5 km per le “Aree nei Bacini idro-minerari” da far rientrare nella stessa categoria dei “vincoli assoluti” e di riportare nel costruendo GIS Service Layer il “Parco Naturale regionale del Vulture”.
"Sono molto soddisfatto per il lavoro svolto, che ha come unico obiettivo la difesa del nostro territorio e i diritti di tutti i lucani. Il nostro impegno ovviamente non è ancora finito, e anzi ci aspettano sfide ancora più importanti e prenderemo decisioni sempre coerenti con quanto abbiamo promesso. La Basilicata merita sviluppo sostenibile e tutela dell'ambiente, un binomio che guida tutte le decisioni e gli amministrativi nella Giunta Regionale", sottolinea l'Assessore all'Ambiente Gianni Rosa.
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Rosa: l’ambiente per lo sviluppo sostenibile
Lo ho detto questa mattina l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, partecipando a una giornata di riflessione organizzata dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Potenza in occasione dei cinquant’anni dall’istituzione delle due riserve naturali di Grotticelle e Montecroccia.
“”Siamo consapevoli che l’azione di promozione del territorio – ha continuato Rosa - richiede la collaborazione di tutti. Stiamo investendo ingenti risorse professionali ed economiche per far scoprire i magnifici luoghi della Basilicata. L’ambiente è un segmento importante del nostro territorio che va spiegato con un’unica voce. Punta a questo il brand Ambiente Basilicata attraverso il quale stiamo cercando di comunicare le bellezze e le peculiarità della regione, per farle conoscere ai lucani e a tutti coloro che apprezzano una vacanza immersi in una terra dai paesaggi più vari e dalle mille sfaccettature”.
Al convegno, aperto dal Comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Potenza, Antonia Lombardi, sono intervenuti il prof. Renato Spicciarelli dell’Università della Basilicata, che ha parlato della peculiarità delle Riserva Grotticelle di Monticchio, habitat della farfalla Bramea, e l’archeologa Simona Di Gregorio della Soprintendenza archeologica Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, che si è soffermata sugli insediamenti lucani dal VI al IV secolo avanti Cristo nella Riserva Montecroccia. La manifestazione si concluderà domani con una visita guidata nelle due Riserve.
Porta Ovest, svincoli autostradali e Trincerone
Conferimento rifiuti sul territorio comunale
La Martella, Rosa: “Dati tranquillizzanti, ma attenzione massima”
Per quanto riguarda i parametri analizzati dall’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Basilicata, in collaborazione con l’Arpa Puglia, è stato accertato che le concentrazioni di diossina, rilevate attraverso le diverse centraline presenti sul territorio, risultano inferiori alle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) previste dalla Tabella 1, Colonna A (siti ad uso residenziale, verde pubblico), Allegato 5, D.lgs 152/06, Parte IV, e alle CSC per i suoli delle aree agricole previste dall’Allegato 2 art. 3 del DM 46/2019. Così come non è stato evidenziato alcun indizio di possibili contaminazioni del suolo da parte di radionuclidi artificiali o naturali di origine antropica.
È quanto si legge in una nota del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, a margine della riunione odierna convocata dal Comune di Matera per conoscere gli sviluppi legati all’incendio di agosto alla discarica ‘La Martella’. All’incontro hanno partecipato il direttore generale del Dipartimento, Giuseppe Galante, e l’ing. Salvatore Margiotta dell’ufficio Prevenzione e controllo ambientale.
“I dati legati al monitoraggio ambientale a nostra disposizione sono tranquillizzanti, ma con gli altri soggetti istituzionali coinvolti intendiamo uscire da questa situazione il prima possibile e nel migliore dei modi” sottolinea l’assessore all’Ambiente ed energia, Gianni Rosa. “Il nostro obiettivo primario – aggiunge – rimane quello di tutelare la salute dei cittadini e salvaguardare il territorio. Come Regione, inoltre, faremo quanto è in nostro potere per la ripresa dei lavori di chiusura del terzo e quarto settore della discarica, in modo da superare la procedura di infrazione dell’Unione europea”.
Arpab, al via la prima ispezione integrata a Tecnoparco
È quanto si legge in una nota dell’Arpab.
L’impianto si occupa del trattamento chimico-fisico e biologico dei reflui, provenienti dalle imprese presenti nell’area industriale della Val Basento, e dei rifiuti liquidi rivenienti dalle attività industriali regionali e extraregionali.
Con l’ispezione saranno verificate tutte le prescrizioni da ottemperare in base alla Dgr n.1387/2010 della Regione Basilicata che ha autorizzato l’avvio dell’impianto.
Domani il Direttore Tecnico Scientifico dell’ARPAB Achille Palma coordinerà le operazioni accompagnato da tutti i dirigenti nonché dai funzionari competenti sulle diverse matrici ambientali dell’Agenzia lucana deputata alla protezione dell’ambiente.
Dall’inizio del 2021 ad oggi – prosegue il comunicato stampa – le ispezioni integrate hanno interessato gli stabilimenti tra i più importanti della Basilicata: il Centro Olio Val d’Agri di Viggiano, Italcementi di Matera, Rendina Ambiente di Melfi e da domani anche Tecnoparco.
In Basilicata sono 52 gli impianti soggetti ad AIA che, secondo un algoritmo definito dal Sistema Nazionale della Protezione Ambientale, attribuisce un indice di rischio ad ogni installazione: alto, moderato e basso cui, a sua volta, è associata la frequenza di ispezione.
Il SIN Tecnoparco rientra tra gli impianti lucani a rischio alto per il quale è previsto una frequenza di ispezione pari a sei mesi.
“A dieci mesi dal mio insediamento, ha sottolineato il Direttore Generale dell’ARPAB Antonio Tisci, sono state avviate quattro ispezioni integrate che hanno riguardato i principali impianti industriali lucani sia in termini di impatto economico che di impatto ambientale”.
“In tutta la sua storia, precedente al mio insediamento, ha aggiunto il Direttore Generale Antonio Tisci, l’ARPAB non aveva mai effettuato alcuna ispezione integrata A.I.A. ed è quindi una novità assoluta per l’Agenzia che per la prima volta fornirà ai lucani un quadro completo sul rispetto delle prescrizioni A.I.A. da parte delle attività industriali ad alto rischio ambientale”.
“Il mio obiettivo, ha continuato il Direttore Generale, è quello di osservare il Piano di ispezione ambientale sulle installazioni soggette ad Autorizzazione Integrata Ambientale come stabilito dalla DGR. 771 del 2019 della Regione Basilicata, malgrado i rallentamenti imposti dalla pandemia in corso.”
“A breve - ha ricordato in conclusione il vertice dell’ARPAB - concluderemo la prima ispezione integrata della storia al C.O.V.A. e relazioneremo sui risultati ai cittadini e alle autorità competenti: ispezione che, proprio per la gran mole di controlli effettuati e per l’assoluta novità e unicità dell’attività che ha riguardato anche gli anni precedenti nei quali ARPAB non aveva mai svolto tali verifiche, ha impegnato i tecnici della struttura per quasi un anno”.
Rosa su approvazione legge prevenzione emissioni odorigene
In assenza di una normativa nazionale, per la prima volta nella sua storia la Regione Basilicata si dota di una legge che detta un chiaro e preciso percorso da attuare in caso di presenza di miasmi strutturata in tre tappe: segnalazione dei cittadini al Comune di riferimento, verifica delle cause da parte dell’Arpab, azione della Regione Basilicata, dipartimento Ambiente, per il contrasto al fenomeno.”.
Lo dichiara Gianni Rosa, assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, in seguito all’approvazione, nella seduta di ieri sera, del disegno di legge sulle emissioni odorigene.
Nel corso della discussione del provvedimento, in Consiglio, l’assessore Rosa è intervenuto per rispondere ad alcuni quesiti posti dai consiglieri e puntualizzare alcune questioni relative all’iter di approvazione.
“Il Consiglio Regionale si sta apprestando a dare una risposta alle problematiche dei cittadini di Tito, ma concretamente sta dando anche una risposta a tutto il territorio regionale dove può presentarsi il problema dei miasmi. Ciclicamente in varie zone della Basilicata emerge questo problema, ma tanto i Governi regionali di prima che il nostro Governo non potevano dare nessuna risposta perché non avevano lo strumento per poter operare concretamente.
E' stato fatto un lavoro intenso, da parte degli Uffici del Dipartimento, ma anche con i tecnici dell'ARPAB, per arrivare a questa legge. Ma oggi certamente noi stiamo facendo una buona cosa per la Basilicata, perché evidentemente vivere in quelle zone dove ciclicamente emergono questi disturbi non è piacevole per i cittadini e per la loro salute.
La legge – ha proseguito l’assessore Rosa – non è complicata. Anzi, anche rispetto ad un rapporto con le imprese è una legge che io ritengo equilibrata, perché c'è una procedura che dura 12 mesi, condivisa con le stesse, per arrivare a definire una soglia concordata rispetto a una serie di misurazioni, quindi non è una legge repressiva ma lo strumento con il quale Dipartimento e imprese colloquiano.”.