L’ASM ASSUME SEI NUOVI DIRIGENTI DI LABORATORIO

Nell’ambito della riorganizzazione delle attività e cura post covid, l’Azienda Sanitaria Locale di Matera ha assunto, dallo scorso primo aprile, sei dirigenti di laboratorio, specialisti convenzionati, con l’obiettivo primario di rafforzare la diagnostica nei nosocomi di Matera, Policoro, Tinchi e Tricarico, con particolare attenzione al potenziamento dell'attività della sanità periferica. I nuovi assunti che lavorano in laboratorio sono responsabili dell'esecuzione di test e di fornire risultati cruciali per la rilevazione, diagnosi, monitoraggio e trattamento di una malattia.

“E’ un’esigenza avvertita per far fronte alla carenza di personale che interessa il territorio di competenza dell’ASM – commenta il Direttore Generale, Sabrina Pulvirenti-. L’obiettivo è quello di erogare le prestazioni sanitarie con tempestività riducendo i ritardi e recuperando quel gap determinato dalla pandemia”. I ruoli dirigenziali sono ricoperti da persone altamente specializzate in grado di supervisionare l'esecuzione dei test ma anche di assicurare l'adesione ai rigidi principi del sistema di gestione della qualità. Con queste nuove assunzioni si rafforzata non solo l’attività di diagnostica nei presidi ospedalieri di Matera e Policoro ma anche quella dei nosocomi di Tinchi e Tricarico nell’ottica più generale del rafforzamento e del miglioramento delle attività della sanità territoriale di Matera e provincia. 

Latronico: accordo con Puglia e Governo sull’acqua tutela i lucani

"Con il riconoscimento dei debiti di Acquedotto Pugliese, la quantificazione dei volumi erogati in favore dei Consorzi di bonifica e dell'ex ILVA, questa giunta regionale ha scritto una pagina storica per la Basilicata, tutelando i diritti dei lucani di oggi e di domani". Lo afferma in una nota l'assessore all'Ambiente ed energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico.
"Ovviamente non si tratta di una partita che finisce qui, perché ci sono ancora tante questioni da risolvere in maniera definitiva, ma abbiamo segnato un punto decisivo per il presente e per il futuro: l'acqua che la Basilicata dà alle altre regioni si quantifica e si paga, in tempi ragionevoli. Il federalismo solidale, ossia il patto tra due regioni, come in questo caso, non poteva costituire un vantaggio unilaterale per una parte sola, come è avvenuto per troppo tempo", aggiunge Latronico.
"Le risorse immediatamente disponibili in favore dei lucani dovranno essere impiegate - insieme a quelle derivanti dai progetti ReactEU e PNRR - per efficientare le condotte idriche colabrodo di acquedotto lucano, un'altra eredità pesantissima del passato, e poi provvedere a dare la giusta ricompensa nelle bollette dei lucani, che aspettano questo beneficio da troppo tempo. Il ruolo decisivo del Governo Meloni e del ministro Fitto è negli atti e nei fatti, così come la collaborazione istituzionale della Regione Puglia. L'acqua è un bene prezioso, una risorsa ambientale e geopolitica e la Basilicata deve sfruttarla in maniera sostenibile. La solidarietà non può ovviamente essere a senso unico e con la crisi idrica attuale - che fortunatamente non riguarda la Basilicata - l'uso coscienzioso e sostenibile della risorsa acqua è un dovere per tutte le istituzioni e i cittadini. Dopo il gas gratis a tutti i lucani, dopo la nostra proposta sulle energie rinnovabili, per riconoscere alle regioni del Sud una quota di produzione, ecco l'accordo sull'acqua. Poniamo le condizioni affinché il cambiamento non sia solo una promessa", conclude Latronico.