I valori di Borsa italiana e spread del 12 dicembre 2019

Piazza Affari apre in positivo all'indomani della Fed. Il differenziale Btp-Bund a 153 punti base. I mercati in diretta.

Avvio di seduta positivo per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib segna un rialzo dello 0,32% a 23.231 punti.

LO SPREAD A 153 PUNTI BASE

Lo spread tra Btp e Bund è sostanzialmente stabile in avvio di giornata a quota 153 punti a fronte dei 152 della chiusura di ieri. Il rendimento del titolo decennale italiano è pari all’1,21%.

L’ASIA CONTRASTATA DOPO LA FED

Listini orientali contrastati all’indomani della riunione della Fed da cui è emersa l’intenzione di mantenere i tassi invariati per l’intero 2020. Gli occhi sono oggi puntati sul voto nel Regno Unito, determinante per il futuro della Brexit, e sul primo direttivo della Bce guidato da Christine Lagarde, che non dovrebbe ritoccare il costo del denaro. Tokyo ha perso lo 0,12%, Shanghai lo 0,3% e Sidney lo 0,65%, mentre sono salite Taiwan (+1,16%) e Seul (+1,51%). In territorio positivo anche Hong Kong (+1,31%) e Mumbai (+0,24%), ancora in fase di contrattazioni. In progresso i futures sull’Europa e su Wall Street, dopo l’inatteso calo dei prezzi delle abitazioni nel Regno Unito (-12%) e la stabilità dei prezzi al consumo in Germania, in attesa dell’analogo dato francese, del tasso di disoccupazione italiano e della produzione industriale dell’Ue, per chiudere la mattinata con il già citato direttivo della Bce.

I MERCATI IN DIRETTA

09.02 – LA BORSA ITALIANA APRE IN POSITIVO

Avvio di seduta positivo per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib segna un rialzo dello 0,32% a 23.231 punti.

08.40 – MERCATI CINESI IN CALO

Le Borse cinesi chiudono la seduta in territorio negativo in attesa di novità sul negoziato tra Usa e Cina sul commercio: l’indice Composite di Shanghai cede lo 0,30%, a 2.915,70 punti, mentre quello di Shenzhen perde lo 0,19%, a quota 1.636,33. Lo yuan si rafforza di 132 punti base sul dollaro dopo che la Banca centrale cinese ha fissatola parità bilaterale a 7,0253: il renminbi, a ridosso della chiusura dei listini azionari, segna uno spot rate di 7,0329 (-0,08%).

08.31 – TOKYO CHIUDE IN LIEVE RIALZO

La Borsa di Tokyo termina la seduta poco variata, dopo i segnali della Fed su una possibile pausa sui tassi per tutto il 2020, e quando prevale l’ottimismo tra gli investitori per il raggiungimento di un accordo commerciale tra Cina e Stati Uniti, prima dell’entrata in vigore di nuove tariffe. Il Nikkei segna una variazione appena positiva dello 0,14% a quota 23.424,81, con un guadagno di 32 punti. Sul mercato dei cambi lo yen si mantiene stabile sul dollaro a 108,40, e sull’euro a 120,80.

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Le quotazioni di Borsa e spread dell’11 dicembre 2019

Piazza Affari si prepara all'apertura dopo una giornata positiva. Il differenziale Btp Bund a quota 154. I mercati in diretta.

La Borsa italiana si prepara all’apertura per la sessione dell’11 dicembre 2019 dopo una giornata positiva per Piazza Affari (+0,72%) dopo un inizio incerto.

LO SPREAD A 154 PUNTI BASE

A farla da padrone sono state le banche, con lo spread che ha concluso la giornata sotto 154 punti, tra cui Bper (+1%), Unicredit (+0,8%) e Ubi (+0,7%). In rialzo le utility, da A2a (+1,5%) a Snam (+1,3%). Crescita per Atlantia (+3,7%), in cima al listino principale dopo le voci di un possibile ingresso di Cdp nel capitale.

Guadagni per Mediobanca (+2%), Nexi (+1,8%), Poste (+1,4%) e Enel (+0,8%). Nel lusso premiata Moncler (+0,7%), non Ferragamo (-0,4%). Male Buzzi (-1,8%) e Unipol (-1,6%). In rosso Fca (-0,5%) come il resto del comparto, con eccezione Ferrari (+0,8%). In calo Juve (-0,3%). Tra i petroliferi giù Saipem (-0,4%), col greggio in rialzo a sera (wti +0,3%), mentre tengono Eni (+0,2%) e Tenaris (+0,3%), bene Pirelli (+0,8%). Debutto concluso sul prezzo dell’Ipo per Sanlorenzo (sulla parità a 16 euro). Ha brillato Safilo (+10,4%) in attesa del nuovo piano, con 700 esuberi, reso noto a mercato chiuso.

I MERCATI IN DIRETTA

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La Borsa italiana e il valore dello spread del 10 dicembre 2019

Apertura in calo per Piazza Affari. Il differenziale Btp-Bund riparte da quota 158 punti base. I mercati in diretta.

Apertura debole per la Borsa italiana nella seduta del 10 dicembre 2019. Piazza Affari ha avviato le contrattazioni con l’indice Ftse Mib a -0,09% a quota 22.935 punti. La giornata precedente è terminata con un -0,97%. In flessione anche i principali listini europei: Parigi -0,06%, Francoforte -0,3% e Londra -0,25%.

Il 9 dicembre a Piazza Affari hanno sofferto in particolare Azimut (-3,61%), Recordati (-3,01%), Prysmian (-2,43%) e Leonardo (-2,2%). Prese di beneficio anche sul lusso, con Ferragamo che ha ceduto il 3,78%. Sotto pressione Fineco (-2,03%) e Ubi (-1,73%), mentre ha tenuto Unicredit (-0,05%). Buon passo per Mps (+1,64%), positiva Stm (+0,44%), sulla parità Atlantia.

SPREAD INTORNO A QUOTA 158 PUNTI

Lo spread tra Btp e Bund è sostanzialmente stabile in avvio di giornata a quota 158 punti, come alla chiusura in netto calo del 9 dicembre. Il rendimento del titolo decennale italiano è pari all’1,27%.

BORSE ASIATICHE DEBOLI IN ATTENSA DELLA TRATTATIVA SUI DAZI

Seduta fiacca per le Borse di Asia e Pacifico con il listini che scontano la debolezza di Wall Street e l’assenza di segnali sull’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina mentre si avvicina la scadenza del 15 dicembre per la possibile stretta ai dazi da parte americana. Cede Tokyo con un marginale -0,09% e lo stesso fa Hong Kong (-0,11%) con l’ondata di proteste che non trova soluzione. Poco mosse anche Shanghai (+0,10%) e Shenzhen (+0,38%) mentre l’inflazione cinese a novembre segna i massimi da gennaio 2012. Positiva Seul (+0,45%), in flessione Sydney (-0,34%). Attese in flessione anche le Piazze europee mentre il petrolio è poco mosso 58,9 dollari al barile. Tra i macro previsti la produzione industriale di Italia, Francia e Regno Unito. E sempre da Londra il dato sul Pil. Sotto la lente anche lo stato di salute dell’economia tedesca con l’indice Zew.

GLI AGGIORNAMENTI DEI MERCATI IN DIRETTA

9.21 – HONG KONG CHIUDE IN NEGATIVO

La Borsa di Hong Kong chiude la seduta in territorio negativo: l’indice Hang Seng cede lo 0,22%, scivolando a quota 26.436,62, con una perdita di 58,11 punti.

9.07 – APERTURA BORSA DI MILANO IN CALO

Piazza Affari apre debole. Il Ftse Mib segna un -0,09% a quota 22.935 punti

8.32 – SHANGHAI CHIUDE IN POSITIVO

Le Borse cinesi chiudono gli scambi in rialzo grazie al rally della seconda parte della seduta: l’indice Composite di Shanghai sale dello 0,10%, a 2.917,32 punti, mentre quello di Shenzhen registra un progresso dello 0,38%, a quota 1.646,82. L’inflazione ha registrato a novembre un aumento annuo del 4,5%, ai massimi da gennaio 2012, scontando ancora il balzo dei prezzi della carne di maiale per l’epidemia di peste suina che ha decimato gli allevamenti. Il dato, diffuso dall’Ufficio nazionale di statistica, si misura con il +3,8% di ottobre e il +4,2% atteso alla vigilia dagli analisti. Lo yuan si rafforza di appena 5 punti base sul dollaro dopo che la Banca centrale cinese ha fissato la parità bilaterale a quota 7,0400: a ridosso della chiusura dei listini, il renminbi segna uno spot rate di 7,0373 (-0,02%).

7.44 – CHIUSURA BORSA DI TOKYO POCO VARIATA

La Borsa di Tokyo termina poco variata con gli investitori che guardano a nuovi sviluppi sulle trattative del commercio internazionale tra le delegazioni Cina e Stati Uniti mentre si avvicina la scadenza per l’applicazione di nuove tariffe sulle merci cinesi da parte di Washington. Il Nikkei segna una variazione appena negativa dello 0,09% a quota 23.410,19, con una perdita di 20 punti. Sul fronte valutario lo yen è stabile sul dollaro a 108,60, e sull’euro a 120,10.

3.10 – HONG KONG DEBOLE IN AVVIO

La Borsa di Hong Kong apre la seduta in calo scontando la debolezza di Wall Street e l’assenza di segnali sull’accordo commerciale tra Usa e Cina, mentre si avvicina la scadenza del 15 dicembre per la possibile stretta ai dazi da parte americana sull’import di oltre 100 miliardi di dollari di beni made in China. L’Hang Seng cede nelle prime battute lo 0,44%, a 26.378,99 punti. Scivolano anche Shanghai e Shenzhen, i cui indici Composite cedono, rispettivamente, lo 0,19% (a 2.908,94 punti) e lo 0,23%, a quota 1.636,66.

1.21 – APERTURA BORSA DI TOKYO IN CALO

La Borsa di Tokyo apre all’insegna della cautela con gli investitori che attendono il dato sull’inflazione in Cina, e guardano a nuovi sviluppi sulle trattative del commercio internazionale tra le delegazioni di Pechino e Washington. Il Nikkei mette a segno una variazione appena negativa dello 0,17% a quota 23.371,41, con una perdita di 40 punti. Sul fronte valutario lo yen si apprezza sul dollaro a 108,50, ed è stabile sull’euro a 120,10.

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I valori di Borsa italiana e spread del 9 dicembre 2019

Dopo l'apertura in positivo verso la chiusura Piazza Affari ha virato in negativo. Lo spread scende a 159 punti. I mercati in diretta.

La Borsa Italiana vira in negativo a ridosso della chiusura. Il Ftse Mib ha scegnato un -0,92%, nel giorno in cui la manovra economica si appresta ad affrontare la prova del voto in Senato. La prima settimana di dicembre si era chiusa in modo positivo con il +0,93% di venerdì 6.

LO SPREAD BTP-BUND IN CALO A 159 PUNTI

Lo spread tra Btp e Bund è in calo a quota 159 punti, come alla chiusura del 6 dicembre. Il rendimento del titolo decennale italiano è pari all’1,36%.

BORSE ASIATICHE POCO MOSSE

Seduta poco mossa per le Borse asiatiche con gli investitori che restano cauti in attesa di capire se tra Cina e Usa verrà raggiunto un accordo commerciale che disinneschi l’entrata in vigore di una nuova raffica di dazi americani il 15 dicembre. Tokyo ha chiuso in rialzo dello 0,33%, incoraggiata dal Pil giapponese, cresciuto dell’1,8% nel terzo trimestre, il triplo di quanto stimato dagli economisti. Piatti i listini di Shanghai (+0,08%), Shenzhen (+0,01%) e Hong Kong (+0,03%, ancora in corso) mentre Sydney e Seul hanno guadagnato rispettivamente lo 0,34% e lo 0,33%. Gli effetti della guerra commerciale si sono fatti sentire sulle esportazioni cinesi, scese dell’1,1% a novembre, con quelle dirette negli Usa crollate del 23%. In settimana sono attese indicazioni sulla politica monetaria dalla Fed e dalla Bce, che vedrà l’esordio di Christine Lagarde alla presidenza. Sul fronte macro l’unico dato atteso oggi è l’indice Sentix sulla fiducia degli investitori nella Ue.

LA GIORNATA DEI MERCATI IN DIRETTA

16.18 – EUROPA IN ROSSO PER WALL STREET

Le Borse europee si confermano fiacche con l’apertura in calo di Wall Street. Lo sguardo dei listini resta rivolto a Cina e Stati Uniti alla ricerca di un’intesa che disinneschi l’entrata in vigore di nuovi dazi americani. Sotto la lente anche le prossime riunioni di Fed e Bce. Parigi cede lo 0,33%, Francoforte lo 0,10%. La peggiore resta Milano (Ftse Mib -0,92% a 22.974 punti) mentre il premier, Giuseppe Conte ha indicato che una volta approvata la manovra si aprirà la verifica di governo che è “necessaria” e che dovrà indicare “un cronoprogramma fino al 2023”. Gira in positivo, invece, Londra (+0,13%) con la sterlina che si rafforza sull’euro, con i sondaggi che danno i Conservatori in vantaggio nel voto di giovedì. A Piazza Affari proseguono controcorrente Mps (+1,2(%) e Stm (-0,74%). Sotto pressione Azimut (-3,6%), Ferragamo (-3,2%). Poco mossa Atlantia (-0,25%) nonostante a fine anno la conclusione della procedura per la revisione delle concessioni autostradali. Spread a 159 punti.

15.33 – APERTURA WALL STREET IN CALO

Apertura in calo per Wall Street col Dow Jones che perde lo 0,14%, il Nasdaq lo 0,02% e l’indice S&P500 lo 0,13%.

14.48 – MILANO SI APPESANTISCE

Piazza Affari si appesantisce con il Ftse Mib che cede l’1,35% a 22.868 punti mentre il premier, Giuseppe Conte annuncia che “un minuto dopo l’approvazione della legge di bilancio ” dovrà aprirsi la verifica di governo che è “necessaria” e che dovrà indicare “un cronoprogramma fino al 2023”. Tra i titoli peggiori Azimut (-2,45%), Ferragamo (-2,41%), Moncler (-2,09%). Vendite sulle banche con Ubi che perde l’1,63% e Mediobanca l’1,42% nonostante il calo dello spread a quota 159 punti base. Tiene Unicredit (-0,33%), promossa a buy da Ubs. Positiva Mps (+1,35%). Si appesantisce Atlantia (-1,08%) Entro fine mese sarà conclusa la procedura per la revisione delle concessioni autostradali, secondo quanto indicato dal premier.

12.30 – BORSE EUROPEE CAUTE

Le Borse europee restano caute in avvio di una settimana che deve dire se Cina e Usa riusciranno a trovare un’intesa che disinneschi l’entrata in vigore di nuovi dazi americani e in cui la Fed e la Bce torneranno a riunirsi. Milano cede lo 0,3%, Londra e Parigi lo 0,1% e Francoforte lo 0,02%. Sul fronte valutario si rafforza la sterlina a 1,189 sull’euro, con i sondaggi che danno i conservatori in vantaggio nel voto di giovedì. Dal punto di vista macro, i buoni dati sul pil giapponese sono stati compensati da quelli dell’export cinese, sceso dell’1% a novembre, con le esportazioni verso gli Usa crollate del 23%. Sui listini si schianta Tollow Oil (-60%), che ha tagliato le stime di produzione e cancellato il dividendo. Bene Tesco (+4,6%) che potrebbe vendere le attività asiatiche. In rialzo Just Eat (+0,8%) dopo il rilancio di Prosus mentre la sfidante Takeaway.com cede il 2,5%.

10.58 – PIAZZA AFFARI FIACCA

Piazza Affari si muove intorno alla parità, con l’indice Ftse Mib in calo dello 0,2% dopo un avvio in lieve rialzo. Fiacche anche le altre Borse europee mentre lo spread Btp-Bund si restringe a 161 punti base. A Milano guidano i ribassi Azimut (-1,8%), Ferragamo (-1,2%) e A2A (-1%). Prese di beneficio su Moncler (-0,85%) dopo il rally della scorsa settimana legato a un possibile interesse di Kering. Deboli Amplifon e Diasorin (-0,6%) in scia al comparto medicale in Europa, così come la Juve (-0,3%) che sconta la sconfitta con la Lazio (+5,3%), in gran spolvero. Tengono i bancari con Banco Bpm (+0,75%), Bper (+0,4%) e Unicredit (+0,1%), bene Cnh (+0,7%) e Pirelli (+0,6%), recupera Atlantia (+0,6%) dopo una settimana difficile. Fuori dal Ftse Mib volano Zucchi (+13%) e Banca Profilo (+9,8%).

09.36 – BORSE EUROPEE IN CALO

Avvio in ribasso per le principali Borse europee. A Londra il Ftse 100 cede lo 0,18% a 7.226 punti, a Francoforte il Dax arretra dello 0,14% a 13.147 punti mentre a Parigi il Cac 40 perde lo 0,11% a 5.865 punti.

09.28 – SPREAD IN RAFFREDDAMENTO A 164 PUNTI

Lo spread tra Btp e Bund è sostanzialmente stabile in avvio di giornata a quota 164 punti, come alla chiusura di ieri. Il rendimento del titolo decennale italiano è pari all’1,36%.

09.12 – MILANO APRE POSITIVA

Avvio di seduta in lieve rialzo per Piazza Affari. Il Ftse Mib ha avviato le contrattazioni in progresso dello 0,14% a 23.214 punti.

08.10 – TOKYO CHIUDE IN LIEVE RIALZO

La Borsa di Tokyo termina la prima seduta della settimana in lieve rialzo, sostenuta dai dati incoraggianti dal mercato del lavoro Usa, mentre rimane la cautela per le trattative sull’accordo commerciale tra Cina e Stati Uniti. Il Nikkei segna un progresso dello 0,23% a quota 23.430,70, con un guadagno di 76 punti. Sui mercati valutari lo yen è stabile sul dollaro, trattando a 108,50, e sulla moneta unica, poco sopra a 120.

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Le quotazioni di Borsa e spread del 6 dicembre 2019

Piazza Affari si prepara all'apertura dopo una giornata in negativo. Il differenziale Btp Bund sopra 166 punti base.

La Borsa italiana si prepara all’apertura dopo una seduta conclusa in negativo per Piazza Affari, sulla scia di Wall Street e con la maggioranza delle altre principali Piazze europee.

LO SPREAD SOPRA 166 PUNTI BASE

In negativo le banche, con lo spread che ha chiuso sopra 166 punti, nonostante l’outlook migliorato dalle agenzie di rating. Giù Banco Bpm (-1,4%), Unicredit (-1,3%), Ubi (-1,2%), Intesa (-0,1%), meglio Bper (+0,5%). Male i costruttori con Buzzi (-1,5%) e gli autostradali con Atlantia (-0,8%).

In perdita Poste (-1,8%) e utility, a partire da Terna (-1,1%) e Snam (-1%). Ribassi per Tim (-1%) e Fca (-0,8%) col contenzioso con l‘Agenzia delle entrate, insieme a Exor (-1,2%) e Cnh (-1%). Bene Juve (+1,1%) e tra i petroliferi Tenaris (+0,9%), mentre soffre Eni (-0,06%), nonostante il rialzo del greggio (wti +0,5%). Tra i migliori Leonardo (1,5%) e Prysmian (+1,7%) con l’accordo con Equinor per un parco eolico a New York. Al top il lusso con Moncler (+6,5%) dopo le voci di un interesse da parte del miliardario canadese Lawrence Stroll, e Ferragamo (+7,3%).

I MERCATI IN DIRETTA

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Le quotazioni di Borsa e spread del 5 dicembre 2019

Avvio piatto per Piazza Affari dopo la chiusura positiva di mercoledì 4 dicembre. Spread a 161 punti. I mercati in diretta.

Apertura del 5 dicembre 2019 poco mossa per Borsa italiana dopo la buona giornata di mercoledì 4. Piazza Affari avviato le contrattazione a +0,07% con l’indice Ftse Mib a 23.049 punti. Avvio cauto per le Borse europee: Francoforte +0,03%, Parigi +0,15% mentre Londra fatica a -0,08%.

LO SPREAD RIPARTE DA 161 PUNTI

Lo spread tra Btp e Bund è sostanzialmente stabile in avvio di giornata a quota 161,3 punti, a fronte dei 160,5 della chiusura del 4 dicembre. Il rendimento del titolo decennale italiano è pari all’1,287%.

BORSE ASIATICHE POISITIVE IN VISTA DELL’INTESA SUI DAZI

Seduta positiva per le Borse asiatiche dove il clima resta ottimista su un accordo Usa-Cina per fine mese. Tokyo (+0,71%) è stata inoltre sostenuta dai rialzi dei titoli dell’acciaio dopo che il governo ha annunciato un pacchetto di misure a sostegno della crescita del settore. Bene anche Hong Kong (+0,66% a sessione ancora aperta) e i listini cinesi di Shanghai (+0,74%) e Shenzhen (+1,15%). Da segnalare invece che gli indici della Borsa indiana sono al palo e pressoché invariati dopo che la banca centrale ha deciso di tenere fermi i tassi di interesse alla luce di un’inflazione superiore alle attese.

LA GIORNATA DEI MERCATI IN DIRETTA

9.11 – EUROPA CAUTA IN AVVIO

A Francoforte l’indice Dax è poco mosso (+0,03%), a Parigi il Cac 40 sale dello 0,15% mentre a Londra il Ftse 100 alle prime battute arretra di un marginale -0,08%.

9.10 – APERTURA BORSA DI MILANO POCO MOSSA

Avvio di seduta poco mosso per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib segna un aumento marginale dello 0,07% a 23.049 punti

8.04 – CHIUSURA BORSA DI TOKYO IN RIALZO

La Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta in positivo, in scia all’andamento a Wall Street, quando ritorna l’entusiasmo tra gli investitori sulle aspettative di una firma della prima fase dell’accordo commerciale tra Cina e Stati Uniti. L’indice Nikkei segna un progresso dello 0,71% a quota 23.300,09, con un guadagno di 164 punti. Sui mercati valutari lo yen arresta la fase di apprezzamento sul dollaro, con scambi a 108,80, e sulla moneta unica a 120,50.

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Lo spread e la Borsa italiana del 4 dicembre 2019

Piazza Affari in rialzo. Spread intorno a quota 163 punti. I mercati in diretta.

La Borsa italiana il 4 dicembre 2019 ha aperto piatta con l’indice Ftse Mib sulla parità per poi imboccare un deciso rialzo e guadagnare a +0,3% nei primi scambi. La chiusura della vigilia aveva segnato un aumento lievissimo dello 0,04% a 22.736 punti. Nel complesso l’Europa viaggia senza una direzione unica: avvio in calo per Londra cheperde lo 0,1%, mentre Parigi perde lo 0,02% e Francoforte segna invece un rialzo dello 0,07%.

A Piazza Affari Azimut, Juventus e Cir crescono di oltre un punto percentuale. Atlantia sale dello 0,9% e non soffre del taglio di ieri del rating di Moody’s, così come le banche appaiono indifferenti al miglioramento dell’outlook sul settore, con Unicredit che ondeggia attorno alla parità dopo le reazioni alla dichiarazione degli esuberi. Pochi spunti anche tra i titoli a minore capitalizzazione, dove comunque spicca Monrif che sale di quasi tre punti percentuali.

SPREAD STABILE INTORNO AI 163 PUNTI

Lo spread tra Btp e Bund è stabile in avvio di giornata a quota 163,3 punti, sugli stessi valori della chiusura del 4 dicembre. Il rendimento del titolo decennale italiano è pari all’1,27%.

MERCATI ASIATICI IN PERDITA DOPO LE MINACCE DI TRUMP SUI DAZI

Mercati azionari asiatici e dell’area del Pacifico in calo dopo i nuovi timori di una dilazione dell’accordo sul commercio internazionale tra Cina e Stati Uniti come lasciato intendere del Presidente Usa, Donald Trump. Tokyo ha terminato gli scambi con l’indice Nikkei in flessione dell’1,05%, Hong Kong sta chiudendo peggio e nel finale segna un ribasso dell’1,2%. Meglio le Borse cinesi (Shanghai -0,2%, Shenzhen +0,2%), ma Seul ha chiuso in calo dello 0,7% e soprattutto Sidney, dove sono quotati diversi titoli che possono anticipare l’avvio dei loro settori in Europa, ha accusato un ribasso dell’1,5% appesantita dai gruppi delle materie prime. Incerti i futures sull’avvio dei listini europei, con Londra vista partire in lieve calo e le altre Borse in leggero rialzo.

I MERCATI IN DIRETTA

9.33 – PIAZZA AFFARI GUADAGNA LO 0,3%

I primi scambi in Piazza Affari, dopo un avvio piatto, mostrano una tendenza positiva: l’indice Ftse Mib sale dello 0,3%.

9.19 – EUROPA IN ORDINE SPARSO: PARIGI GIÙ, SU FRANCOFORTE

Apertura senza una direzione precisa per i mercati azionari del Vecchio continente: Londra nei primissimi scambi cede lo 0,1%, Parigi segna un avvio in calo dello 0,02% e Francoforte un rialzo dello 0,07%.

9.10 – AVVIO POSITIVO PER PIAZZA AFFARI

Avvio marginalmente positivo per Piazza Affari: il primo indice Ftse Mib è invariato rispetto alla chiusura della vigilia, mentre l’Ftse It All-Share segna un aumento dello 0,1%.

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Le quotazioni di Borsa e lo spread del 3 dicembre 2019

Piazza Affari in rialzo. Bene Unicredit dopo gli obiettivi del nuovo piano strategico. Differenziale Btp-Bund stabile. I mercati in diretta.

Borsa italiana in rialzo nella seduta del 3 dicembre 2019. Il Ftse Mib ha segnato in apertura +0,5%. Bene Unicredit dopo l’annuncio degli obiettivi del nuovo piano strategico. Vola Gedi dopo l’accordo per la vendita della partecipazione di Cir a Exor.

SPREAD BTP-BUND STABILE A 163 PUNTI

Lo spread tra Btp e Bund è stabile in avvio di giornata a quota 163 punti, sugli stessi valori della chiusura del 2 dicembre. Il rendimento del titolo decennale italiano sale all’1,36%.

GLI AGGIORNAMENTI DEI MERCATI IN DIRETTA

9.30 – VOLA GEDI DOPO L’ACCORDO CIR-EXOR

Vola Gedi a Piazza Affari dopo l’annuncio dell’accordo per la vendita della partecipazione di Cir a Exor al prezzo di 0,46 euro per azione, con un premio di oltre il 60% rispetto alla chiusura di ieri. Il titolo, dopo essere rimasto per alcuni minuti in asta di volatilità, è entrato agli scambi dove segna non dove segna un rialzo del 60,49% a 0,455 euro, allineandosi al prezzo dell’Opa che verrà lanciata sul flottante. Scivola Cir (-4,76% a 1,12 euro) dopo il rally di ieri mentre Exor avanza dell’1,32% a 68,96 euro.

9.10 – UNICREDIT IN RIALZO

Unicredit apre in rialzo a Piazza Affari dopo l’annuncio degli obiettivi del nuovo piano strategico. Nelle prime contrattazioni il titolo avanza dello 0,91% a 12,48 euro.

9.00 – APERTURA POSITIVA DELLA BORSA ITALIANA

Avvio di seduta in rialzo per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha avviato le contrattazioni in progresso dello 0,51% a quota 22.845 punti.

8.00 – TOKYO CHIUDE IN CALO

La Borsa di Tokyo conclude la seduta in negativo, penalizzata dalla correzione fatta segnare dagli indici azionari statunitensi, dopo i dati dall’attività manifatturiera, considerati più deboli del previsto. L’indice Nikkei ha registrato una flessione dello 0,64% a quota 23.379,81, perdendo 235 punti. L’incertezza si riflette sul fronte dei cambi, con lo yen che si rivaluta e tratta a 109,10 sul dollaro, e sulla moneta unica a 120,80.

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Gli indici della Borsa italiana e lo spread del 2 dicembre 2019

Piazza Affari si prepara all'apertura dopo una seduta in calo. Il differenziale Btp Bund a quota 159 punti. I mercati in diretta.

La Borsa italiana si prepara all’apertura dopo una seduta di fine settimana in calo per Piazza Affari (-0,36%), nonostante i buoni dati sul Pil e sul lavoro. Tra le perdite maggiori quelle dei costruttori, con Buzzi (-3,1%) e Astaldi (-3,2%), mentre ha tenuto Salini Impregilo (+0,1%).

Male i petroliferi, col prezzo del greggio in calo (wti -4,1%) con le incertezze sui dazi e la riunione Opec in vista. Giù Saipem (-2,7%), Tenaris (-1,2%) e Eni (-0,6%), insieme a Pirelli (-2,1%). Perdite per Juve (-1,5%), Campari (-1,3%), Leonardo (-1,1%), Atlantia (-1,8%) dopo le notizie sulla concessione autostradale di Aspi in bilico e Mediaset (-1,6%) fallito il tentativo di conciliazione con Vivendi.

LO SPREAD A 159 PUNTI BASE

In ordine sparso le banche, con lo spread che ha chiuso a 159. Giù Ubi (-0,7%), Intesa (-0,4%) e Banco Bpm (-0,2%), meglio Bper (+0,1%) e Unicredit (+0,2%). Sofferenti Mediobanca e Moncler (-0,9%), Fca (-0,5%) come il resto del comparto in Europa, e Poste. Bene Recordati (+2%) e Nexi (+1,3%). Bene alcune utility, come Terna (+1,1%), Snam (+0,6%) e Hera (+0,5%).

I MERCATI IN DIRETTA

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La Borsa italiana e i valori dello spread del 29 novembre

Dopo un'apertura in rosso Milano ha azzerato le perdite. Negative le altre Piazze europee. Differenziale stabile a quota 159. I mercati in diretta.

Borsa di Milano piatta nella seduta del 29 novembre, con l’indice Ftse Mib che aveva ceduto lo 0,32% a 23.267 punti in apertura e poi si è posizionato sulla parità. Il giorno precedente Piazza Affari aveva indossato la maglia nera (-0,61%) in una giornata negativa per tutte le Borse europee, disturbate dall’inasprimento delle relazioni tra Usa e Cina dopo la firma da parte del presidente Donald Trump della legge che sostiene le proteste a Hong Kong. Il 29 novembre in rosso anche Francoforte, Parigi, Madrid e Londra.

A Piazza Affari soffrono Atlantia (-2,3%), con le notizie sulla concessione autostradale di Aspi in bilico, e Buzzi Unicem (-2,9%). In rosso anche gli altri concessionari di autostrade tra cui Sias (-1,2%) e Astm (-0,4%). Deboli le banche con Mps e Banco Bpm (-0,7%), Fineco (-0,5%), Intesa (-0,3%) e Ubi (-0,1%). Piatta Unicredit (-0,08%), dopo le indiscrezioni di una trattativa per chiudere la partita sul patrimonio dell’immobiliarista Parnasi. In rialzo Mediaset (+1%), in attesa dell’accordo con Vivendi. Bene anche Tim (+0,9%) e Nexi (+1%).

LO SPREAD STABILE A QUOTA 159 PUNTI BASE

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi è rimasto stabile a 159 punti base (stessi livelli della chiusura del giorno prima). Il tasso di interesse sul decennale italiano è pari all’1,23%.

ASIA IN CALO, TIMORI SU HONG KONG

Borse asiatiche in calo con gli investitori che attendono le mosse della Cina dopo la firma del presidente americano Donald Trump della legge a favore delle proteste di Hong Kong. I timori sono per eventuali ritorsioni di Pechino sul fronte delle trattative per il commercio internazionale. Ha chiuso in rosso Tokyo (-0,5%) e sui mercati valutari lo yen è rimasto stabile sul dollaro a 109,50. In forte calo Hong Kong (-2%) e Seul (-1,4%). In rosso anche Shanghai (-0,6%), Shenzhen (-0,3%) e Mumbai (-0,8%).

I MERCATI IN DIRETTA

10.24 – MILANO PROSEGUE PIATTA, SOFFRE ATLANTIA

La Borsa di Milano (-0,04%) procede piatta, in linea con gli altri listini europei che hanno ridotto il calo rispetto all’avvio. Sui mercati del Vecchio continente torna l’incertezza per un mancato accordo tra Usa e Cina sul versante del commercio internazionale.

9.25 – LE BORSE EUROPEE APRONO IN CALO

Le Borse europee aprono in calo con i dubbi degli investitori su un accordo tra Stati Uniti e Cina sul fronte del commercio internazionale. I mercati temono ripercussioni da parte di Pechino dopo la firma del presidente Donald Trump della legge a favore delle proteste di Hong Kong. Attesa per i dati finali del Pil del terzo trimestre di Italia e Francia. In rosso Francoforte (-0,5%), Parigi (-0,28%) e Madrid (-0,26%). Dopo i primi scambi marcia in terreno negativo anche Londra (-0,41%).

9.05 – PIAZZA AFFARI APRE IN CALO

La Borsa di Milano apre in calo. L’indice Ftse Mib cede lo 0,32% a 23.267 punti.

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Gli indici della Borsa italiana e lo spread del 28 novembre 2019

Piazza Affari si prepara all'apertura dopo una giornata in negativo. Il differenziale Btp-Bund in calo a 156 punti.

La Borsa italiana si prepara all’apertura del 28 novembre 2019 dopo una seduta debole a Milano, conclusa in negativo (-0,26%), in controtendenza rispetto alle altre principali Borse europee, nel giorno del via libera del Parlamento Ue alla nuova Commissione.

LO SPREAD IN CALO A 156 PUNTI BASE

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi è in lieve calo questa mattina in avvio di giornata a 156,2 punti base (158 ieri in chiusura). Il tasso di interesse sul decennale italiano è pari all’1,19%.

I MERCATI IN DIRETTA

08.42 – ASIA DEBOLE CON LE TENSIONI USA-CINA

Prevale il segno meno sui listini asiatici col riacutizzarsi delle tensioni per Hong Kong, e di conseguenza per le trattative UsaCina sui dazi, dopo che il presidente americano Donald Trump ha firmato il pacchetto di misure a sostegno delle proteste per la democrazia nell’ex protettorato britannico. La Borsa di Hong Kong cede lo 0,18% a seduta non ancora terminata mentre Tokyo ha chiuso in leggero calo (-0,12%) e gli indici cinesi di Shanghai e Shenzhen hanno lasciato sul terreno rispettivamente lo 0,47 e lo 0,26 per cento. Male anche Seul (-0,43%)

08.31 – SPREAD IN CALO A 156 PUNTI BASE

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi è in lieve calo questa mattina in avvio di giornata a 156,2 punti base (158 ieri in chiusura). Il tasso di interesse sul decennale italiano è pari all’1,19%.

08.22 – HONG KONG IN CALO DOPO IL SOSTEGNO DI TRUMP ALLE PROTESTE

La Borsa di Hong Kong apre la seduta in brusca correzione dopo la firma del presidente Usa Donald Trump all'”Hong Kong Human Rights and Democracy Act”, il pacchetto di misure a sostegno delle proteste in corso da oltre 5 mesi nell’ex colonia, alimentando le incertezze sulla ‘fase uno’ dell’accordo sul commercio tra Usa e Cina: l’Hang Seng cede lo 0,71% a 26,763.63. Poco mosse e in calo Shanghai (-0,83 punti a 2.902,36 punti) e Shenzhen (-0,30 punti a 1.601.70).

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La Borsa italiana e il valore dello spread del 27 novembre 2019

Piazza Affari apre tonica poi si attesta sulla parità. Stabile lo spread Btp-Bund. I mercati in diretta.

Apertura in positivo per la Borsa italiana nella seduta del 27 novembre 2019. L’indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,33% a 26.626 punti in avvio degli scambi, in linea con la giornata precedente, terminata con un +0,37%, per poi calare muovendosi attorno alla parità. In rialzo i principali listini europei: Londra segna +0,35% a 7.429 punti, Parigi lo 0,23% a 5.943 punti e Francoforte lo 0,41% a 13.291 punti.

A Piazza Affari prosegue la corsa di Buzzi (+1,6%) spinta dalle attese di maggior consumo di cemento per le opere di ripristino dei danni causati dal maltempo, tra cui il crollo del viadotto sulla A6 Torino Savona, per il quale il Gruppo Gavio (Astm +1% e Sias +1,5%) si è impegnato a porre rimedio in “3/4 mesi”, con conseguente corsa dei titoli nella vigilia. Sotto pressione la Juventus (-4%) dopo il via libera ad un aumento di capitale da 300 milioni. Giù Tim (-1,2%), Prysmian (-0,58%), ancora oggetto di prese di beneficio e Atlantia (-0,24%). In luce Ferragamo (+1,24%) e Bper (+0,71%), con lo spread in calo a 152 punti. Deboli invece Unicredit (-0,3%) e Intesa Sanpaolo (-0,15%). Ancora tensione su Astaldi (-3,37%), dopo l’avvicendamento tra i commissari a seguito delle indagini che hanno coinvolto i dimissionari Francesco Rocchi e Stefano Ambrosini.

STABILE LO SPREAD TRA BTP E BUND

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi è stabile in avvio di giornata a 153,4 punti base (154 in chiusura alla vigilia). Il tasso di interesse sul decennale italiano è pari all’1,15%.

BORSE ASIATICHE GIÙ COL CALO DEGLI UTILI CINESI

Borse contrastate in Asia e Pacifico dopo due rialzi consecutivi, in attesa del Beige Book della Fed previsto per la serata del 27 novembre. Sui listini ha pesato il dato sugli utili delle imprese cinesi, scesi in ottobre del 9,9% a 60,74 miliardi di dollari a fronte di un calo del 5,3% registrato in settembre. Tokyo ha guadagnato lo 0,28%, Taiwan lo 0,61% e Sidney lo 0,88%, mentre Shanghai ha perso lo 0,17%. Poco sopra la parità Hong Kong (+0,03%), ancora aperta insieme a Mumbai (+0,14%). In rialzo i futures sull’Europa e sugli Usa in attesa del dato sull’inflazione e del tasso di disoccupazione in Germania domani, mentre oggi è atteso il Pil trimestrale Usa.

I MERCATI IN DIRETTA

9.57 – HONG KONG CHIUDE IN RIALZO

La Borsa di Hong Kong chiude la seduta in rialzo, sostenuta anche dai solidi guadagni di Alibaba (+2,99% a 193,20 dollari Hk), sugli scudi anche nel secondo giorno di contrattazione dopo il +6,59% registrato all’esordio. L’indice Hang Seng guadagna lo 0,15%, pari a 40,08 punti, salendo a quota 26.954,00

9.50 – MILANO CAUTA: FTSE MIB A +0,05%

Piazza Affari si muove con cautela (Ftse Mib +0,05%) dopo un avvio più tonico in attesa dei dati sulla fiducia delle imprese e dei consumatori in Italia.

9.15 – APERTURA IN RIALZO PER LE BORSE EUROPEE

Apertura in rialzo per le principali borse europee. Londra guadagna lo 0,35% a 7.429 punti, Parigi lo 0,23% a 5.943 punti e Francoforte lo 0,41% a 13.291 punti.

9.11 – APERTURA POSITIVA PER LA BORSA DI MILANO

Avvio di seduta positivo per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,33% a 26.626 punti.

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Le quotazioni di Borsa e lo spread del 26 novembre 2019

Piazza Affari si prepara all'apertura dopo una giornata in rialzo. Il differenziale Btp Bund a 151 punti. I mercati in diretta.

La Borsa italiana si prepara all’apertura della sessione del 26 novembre dopo che Piazza Affari ha chiuso in rialzo (+0,8%) in linea con gli altri listini europei. Nel Vecchio continente c’è ottimismo sulle trattative UsaCina sul commercio internazionale.

Si guarda in modo positivo anche all’andamento dell’economia tedesca, dopo il dato sulla fiducia delle imprese. Resta l’attesa per le prossime mosse delle banche centrali.

LO SPREAD A 151 PUNTI BASE

In lieve calo lo spread tra Btp e Bund a 151 punti, con il rendimento del decennale italiano all’1,16%. A Piazza Affari soffrono tutte le concessionarie autostradali. In particolare Astm (-2,6%), dopo il crollo di un viadotto sulla A6 Torino-Savona, e Sias (-1,6%). In rosso anche Atlantia (-1,3%) e Autostrade Meridionali (-0,94%). Debole Leonardo (-0,7%) e Generali (-0,6%) mentre è piatta Tim. Rally per Prysmian (+4,9%), che ha completato l’intervento sull’elettrodotto Western Link. Bene anche Unicredit (+2,9%), che ha confermato di lavorare al dossier Yapi Kredi (-2,8%) in Turchia. In positivo anche Moncler (+2,4%) e Fineco (+2,3%).

I MERCATI IN DIRETTA

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Gli indici della Borsa italiana e lo spread del 25 novembre 2019

Piazza Affari pronta ad aprire la seduta odierna. Hong Kong corre dopo le elezioni distrettuali. I mercati in diretta.

Borsa italiana pronta ad aprire la seduta del 25 novembre 2019.

LO SPREAD BTP BUND A 154 PUNTI

Lo spread tra Btp decennale e Bund tedesco riparte da 154 punti base.

GLI AGGIORNAMENTI DEI MERCATI IN DIRETTA

7.30 – TOKYO CHIUDE IN POSITIVO

La Borsa di Tokyo termina la prima seduta della settimana in positivo, con gli investitori che spostano la loro attenzione sulle trattative del commercio tra Cina e Stati Uniti, in seguito al risultato elettorale ad Hong Kong, che ha visto il trionfo dei democratici anti-Pechino. L’indice Nikkei avanza dello 0,78%, a quota 23.292,81, aggiungendo 179 punti. Sui mercati valutari lo yen arresta la fase di apprezzamento sul dollaro, trattando a 108,70, e sull’euro poco sopra a 120.

3.00 – HONG KONG APRE IN RIALZO

La Borsa di Hong Kong balza in avvio di seduta, in scia al risultato delle elezioni distrettuali che hanno visto l’ondata pro-democrazia che ha spazzato via il fronte pro-Pechino: l’indice Hang Seng guadagna nelle primissime battute 278,77 punti, salendo a quota 26.873,35, con un guadagno dell’1,05%.

1.30 – APERTURA POSITIVA PER TOKYO

La Borsa di Tokyo apre la prima seduta della settimana col segno più, con gli investitori che guardano agli sviluppi delle elezioni a Hong Kong dopo il trionfo dei democratici anti-Cina. L’indice Nikkei fa segnare un progresso dello 0,77%, a quota 23.291,69, aggiungendo 178 punti. Sul mercato dei cambi prevale ancora l’incertezza sui negoziati del commercio tra Cina e Usa, con lo yen che prosegue la fase di rafforzamento sul dollaro a 108,70 e sull’euro a 119,80.

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Le quotazioni di Borsa e lo spread del 22 novembre 2019

Piazza Affari si prepara all'apertura dopo un giornata in calo. Il differenziale Btp Bund a 150 punti base. I mercati in diretta.

La Borsa italiana si prepara all’apertura dopo una giornata negativa in Piazza Affari (-0,3%), nonostante l’Ocse abbia alzato le stime sul Belpaese. Giù i titoli, come per le principali Borse europee, sulle nuove tensioni Usa-Cina, dopo il plauso del Congresso americano alle proteste a Hong Kong.

LO SPREAD A QUOTA 150 PUNTI BASE

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi chiude in calo a 150 punti base contro i 155 di ieri. Il rendimento del decennale italiano è all’1,17%.

Pesanti Fca (-3,7%), dopo le accuse da Gm e malgrado le rassicurazioni sui colloqui con Psa, e Exor (-2,8%), insieme ai costruttori come Atlantia (-1,7%) ancora penalizzata dal documento sul crollo del ponte Morandi e Buzzi (-1,7%). Male Snam (-1,1%) aggiornato il piano, Poste (-1,2%) e Stm (-1,9%). Non ha brillato il lusso con Moncler (-0,8%) e Ferragamo (-0,2%). In positivo Tim (+2,8%), promossa da Barclays, e le banche. Tra le migliori Ubi (+3,6%), Banco Bpm (+2,7%) e Unicredit (+0,8%), a distanza Intesa (+0,3%) coi lavori in corso per un possibile ingresso in Nexi (+0,9.%). Cauta Mediaset (+0,3%) in trattativa con Vivendi. Nuovo balzo di As Roma (+3,5%) su indiscrezioni di una possibile offerta da Friedkin.

I MERCATI IN DIRETTA

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Le quotazioni di Borsa e lo spread del 21 novembre 2019

La Borsa Italiana riparte dal +0,1% della chiusura del 20 novembre. Piazza Affari è stata la migliore in Europa che..

La Borsa Italiana riparte dal +0,1% della chiusura del 20 novembre. Piazza Affari è stata la migliore in Europa che ha chiuso in ribasso in attesa delle prossime mosse di Donald Trump sulle trattative con la Cina per il commercio internazionale. Tra i listini del Vecchio continente, Londra (-0,84%) è stata la peggiore. In calo anche Francoforte (-0,48%), Madrid (-0,37%) e Parigi (-0,25%).

A sostenere Milano sono state una parte delle banche e Nexi (+4,9%), quest’ultima dopo la notizia di contatti con Intesa Sanpaolo (-0,1%). Bene anche As Roma (+16%), con l’ipotesi di un socio americano che potrebbe entrare nel capitale della società. Tra le banche in rialzo Ubi (+1,8%), Bper (+1,3%) e Fineco (+1,2%). In calo Banco Bpm (-0,9%), Unicredit e Mps (-0,1%). Corrono anche Recordati (+2,9%), Tim (+2,4%). In positivo il settore dell’energia, con il prezzo del petrolio in rialzo, dove si mettono in mostra Saipem (+1,2%), Tenaris (+1,6%) ed Eni (+0,3%). Fuori dal listino principale performance positiva per Ucapital24 (+16,6%), il giorno dopo il debutto in Borsa. Seduta in rosso per Atlantia (-2,2%), dopo il ritrovamento di un report del 2014 sul ponte Morandi. Male Fca (-1,1%) e Leonardo (-0,8%).

SPREAD INTORNO A QUOTA 154

Lo spread tra Btp e Bund è sceso a 154,8 punti base in chiusura. Il rendimento del decennale del Tesoro è all’1,19%.

I MERCATI IN DIRETTA

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Gli indici della Borsa italiana e lo spread del 20 novembre 2019

Piazza Affari in ribasso nelle prime sedute della settimana. Spread intorno ai 160 punti. I mercati in diretta.

Avvio di settimana difficile per la Borsa italiana. Il 19 novembre l’indice Ftse Mib ha chiuso in ribasso dello 0,57%, mettendo a segno il peggior passivo d’Europa. Listini del Vecchio continente contrastati: Parigi ha terminato a -0,35%, Francoforte invece ha chiuso intorno alla parità a 0,09%, mentre Londra in positivo dello 0,22%.

A Piazza Affari sotto pressione Terna (-1,93%), che ha chiuso un accordo con la Bei per un finanziamento da 490 milioni di euro. Giù Generali (-1,84%) insieme a Poste (-1,72%), Snam (-1,52%), Amplifon (-1,44%), Saipem (-1,33%) e Italgas (-1,27%). Segno meno anche per Fineco (-1,19%) e Pirelli (-1,18%), cauta invece Fca (+0,1%) dopo i dati sulle vendite in ottobre. In controtendenza Bper (+2,9%) dopo che l’amministratore delegato di Unipol Carlo Cimbri ha annunciato il sostegno ai manager sul “necessario consolidamento bancario” in arrivo. Acquisti anche su Diasorin (+2,14%) e Azimut (+1,29%), seguite da Tim (+1,29%), Ubi (+1,09%) e Prysmian (+0,71%). Cauta Unicredit (+0,29%), debole Intesa (-0,11%). Sotto pressione tra i minori Bialetti (-9,48%) e Alerion (-4,14%).

SPREAD INTORNO A QUOTA 160 PUNTI

Lo spread tra Btp e Bund il 19 novembre ha chiuso poco sotto i 160 punti base, a 158, contro i 156 punti base della chiusura del 18. Il rendimento del titolo decennale italiano è pari all’1,24%.

I MERCATI IN DIRETTA

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Lo spread e la Borsa italiana del 19 novembre 2019

Piazza Affari si prepara all'apertura dopo una giornata in calo. Il differenziale Btp Bund a 154 punti base. I mercati in diretta.

La Borsa italiana si prepara all’apertura per la sessione del 19 novembre dopo che Piazza Affari (-0,5%) ha chiuso in calo, in linea con gli altri listini del Vecchio continente. Piazza Affari è stata appesantita dal calo del comparto automotive, dopo il taglio delle stime da parte di Volkswagen. L’attenzione degli investitori si concentra sull’allarme lanciato dalla Bundesbank sull’economia tedesca e l’attesa per gli sviluppi dei negoziati tra Usa e Cina sul commercio internazionale.

Scivolano Mediobanca e Ferragamo (-3,1%). Male il comparto delle auto con Cnh (-2,7%), Fca (-2,8%), Ferrari (-1,2%), Pirelli (-0,8%) e Brembo (-2,6%). In rosso anche i titoli legati al petrolio dove Saipem cede il 2,7%, Tenaris (-2,2%) e Eni (-0,7%). Tengono le banche con Bper (+1,2%), Intesa, Ubi e Banco Bpm (+0,5%). In positivo anche Tim (+0,1%), in attesa delle offerte dei fondi per Open Fiber.

LO SPREAD BTP-BUND A 154 PUNTI BASE

Poco mosso lo spread tra Btp e Bund che si attesta a 154 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,2%.

I MERCATI IN DIRETTA

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L’andamento della Borsa italiana e lo spread del 18 novembre 2019

Piazza Affari riparte dal +0,46 del 15 novembre. Spread intorno ai 160 punti. I mercati in diretta.

La Borsa italiana riapre la settimana dopo la chiusura positiva del 15 novembre. Nell’ultima seduta della settimana Piazza Affari aveva terminato le contrattazioni in rialzo a +0,46% con l’indice Ftse Mib a 23.588 punti. Finale di settimana positivo per tutti i listini europei con Parigi a +0,65, Francoforte a +0,45% e Londra a +0,14%.

SPREAD INTORNO A QUOTA 160 PUNTI

Il 15 lo spread tra Btp e Bund ha chiuso sotto la soglia dei 160 punti base, a quota 156, contro i 168 punti base della chiusura del 14 quanto il differenziale aveva rivisto i massimi da fine agosto. Il rendimento del decennale italiano è sceso all’1,23%.

I MERCATI IN DIRETTA

3.03 – HONG KONG APRE IN POSITIVO NONOSTANTE GLI SCONTRI

La Borsa di Hong Hong apre la seduta positiva con i nuovi record raggiunti da Wall Street e malgrado le violenti proteste pro-democrazia del weekend nell’ex colonia: l’Hang Seng sale dello 0,47%, a 26.451,64 punti. In frazionale calo, invece, Shanghai e Shenzhen, i cui indici Composite cedono, rispettivamente, lo 0,06% (a 2.889,55 punti) e lo 0,15%, a quota 1.603,32.

1.31 – APERTURA SENZA VARIAZIONI PER TOKYO

La Borsa di Tokyo apre la prima seduta della settimana all’insegna della cautela, malgrado i livelli record registrati a Wall Street lo scorso venerdì, con gli investitori che attendono sviluppi dalle trattative sul commercio internazionale tra Cina e Stati Uniti. Il Nikkei è piatto ad inizio di contrattazioni facendo segnare quota 23.304,06 (0,00%). Sul fronte valutario lo yen scambia a 108,40 sul dollaro, e a 120,20 sull’euro.

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Lo spread e la Borsa italiana del 15 novembre 2019

Piazza Affari prova a chiudere la settimana con un rimbalzo dopo la chiusura negativa di ieri. Spread vicino ai 170 punti. I mercati indiretta.

La Borsa italiana si avvia a chiudere la settimana in leggera sofferenza. Il 14 novembre Piazza Affari ha chiuso in leggero calo a -0,41%, seguendo le sofferenze di tutti i listini europei: Londra -0,8%, Parigi -0,1% e Francoforte a -0,38%.

A Milano negativi i bancari con in testa Unicredit (-0,82%) e Intesa Sanpaolo (-0,81%). Controcorrente invece Ubi (+0,92%) in ripresa dopo la corrente di vendite sui risultati del trimestre. Viaggia spedita nel risparmio gestito Azimut (+2,59%) che ha creato una newco negli Usa ed entra nel mercato degli asset alternativi. Buon passo anche per Diasorin (+2,35%) e Amplifon (+1,14%). Negativa Snam (-0,86%) dopo la trimestrale. Acquisti su Tim (+0,99%) in attesa delle offerte dei fondi per Open Fiber. Tra gli altri titoli in calo A2a (-1,23%), Pirelli (-1,27%), Moncler (-1,17%), Atlantia (-1,10%).

SPREAD VICINO AI 170 PUNTI

Il 14 novembre lo spread tra Btp e Bund è schizzato sopra quota 160 punti chiudendo a 168 punti base (154 punti la chiusura del 13) toccando il livello più alto da fine agosto. Il rendimento del titolo decennale italiano è volato all’1,32%.

I MERCATI IN DIRETTA

7.15 – CHIUSURA BORSA DI TOKYO IN RIALZO

La Borsa di Tokyo recupera sul finale di contrattazioni nell’ultima seduta della settimana, dopo le dichiarazioni da Washington del consigliere economico Larry Kudlow, sull’evoluzione delle trattative del commercio internazionale tra Cina e Stati Uniti. Il Nikkei segna un progresso dello 0,77%, a quota 23.319,70 con un guadagno di 178 punti. Sui mercati valutari lo yen si stabilizza, trattando a un valore di 108,50 sul dollaro, e a 119,60 con la moneta unica europea.

1.08 – APERTURA TOKYO POCO VARIATA

La Borsa di Tokyo apre l’ultima seduta della settimana poco variata, mentre continua l’incertezza sull’andamento delle contrattazioni sul commercio internazionale tra Cina e Stati Uniti, con gli investitori che attendono sviluppi dalle trattative in corso. Il Nikkei inizia gli scambi praticamente piatto, a quota 23.153,75 (+0,05%). Sui mercati valutari lo yen torna ad apprezzarsi sulle principali valute scambiando a un livello di 108,40 sul dollaro, e a 119,50 con la moneta unica.

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