Apt a Lucca Comics, Topolino in Basilicata nei Sassi e nei Parchi

Il territorio della Basilicata con i suoi cinque parchi sarà il contesto in cui si svolgeranno cinque storie di Topolino, il famosissimo personaggio nato dalla penna di Walt Disney.
Il progetto è stato presentato ieri, nel corso di un incontro organizzato nell’ambito del programma di Lucca Comics and Games, dal direttore generale di Apt Basilicata, Antonio Nicoletti, da Giuseppe Palumbo, responsabile dell’area Comics del programma Basilicata Comics and Games di Apt, da Francesca Pavone, editor Panini / Disney, e da Gianpaolo Soldati, disegnatore della prima storia che uscirà in tutte le edicole italiane il 9 novembre dal titolo “Topolino e il segreto dei Sassi” con una copertina che richiama direttamente gli antichi rioni di tufo.
All’incontro hanno partecipato l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, e l’assessore al turismo del Comune di Lucca, Remo Santini.
“Per il secondo anno consecutivo siamo a Lucca – ha detto Nicoletti – perché fumetti e giochi sono un potente strumento non solo di intrattenimento, ma anche di comunicazione e, in alcuni casi, di promozione e diffusione culturale. Ecco perché grazie al supporto di due esperti, Giuseppe Palumbo per il settore dei fumetti, e Silvio Giordano per quello del Gaming e dell’arte digitale, stiamo costruendo progetti che mettono insieme promozione territoriale, cultura e divertimento. Abbiamo iniziato la scorsa estate con la mappa di Minecraft “Metapontum”, grazie alla collaborazione con MakerCamp, e quest’anno presenteremo i progetti tutti lucani di Pino’s Way e X-Parks, dedicati ai nostri parchi e realizzati grazie al progetto Ambiente Basilicata della Regione. Ma la notizia che più ci inorgoglisce in questa edizione è che la Basilicata avrà come ospiti d’eccezione Topolino e la banda Disney, in cinque storie che usciranno sul settimanale a fumetti più diffuso d’Italia. Quasi 1 milione e trecentomila lettori a settimana, un pubblico di tutte le età e soprattutto un’icona della cultura internazionale”.

Sul solco di queste attività si inserisce l’iniziativa che vede insieme Apt Basilicata e Panini Disney, con la uscita di cinque storie in altrettanti numeri del settimanale Topolino, dedicate ciascuna a un parco della regione.
“Gli ultimi dati sulla vendita dei fumetti – ha detto Palumbo – sono assai incoraggianti. Basti pensare, così come comunicato qui a Lucca dall’Aie, che nel 2021 il mercato del fumetto è cresciuto del 95 per cento e il valore delle vendite per l’anno scorso ammonta a circa 155 milioni di euro. Da questi numeri si comprende quanto sia importante comunicare anche attraverso questi strumenti. L’idea è quella di intercettare un pubblico che è molto attento ai contenuti considerato che spesso si tratta di collezionisti e di viaggiatori attenti”.

In merito al progetto di Topolino è intervenuta Francesca Pavone, editor di Panini/Disney: “Topolino raggiunge lettori di tutte le età, dai più giovani ai collezionisti. Il nostro obiettivo è anche quello di valorizzare il territorio italiano. Lo abbiamo fatto ad esempio con alcune storie legate a Dante per Ravenna e Forlì, oppure con storie dedicate a Leonardo da Vinci con ambientazioni fra Roma, Firenze ed altre città. Grazie agli spunti che ci avete offerto abbiamo pensato di ambientare cinque storie in Basilicata trasformate dal nostro sceneggiatore, Francesco Artibani, che è rimasto molto attratto dalla passione dei vostri racconti. In questa prima storia che uscirà il 9 novembre Topolino andrà a Matera e nel Pollino. Le altre quattro usciranno fra la fine dell’anno e primi mesi del 2023”.

Il disegnatore della prima storia di Topolino, Giampaolo Soldati, ha detto di essere subito stato trascinato dall’entusiasmo di disegnare una storia ambientata in Basilicata. “Se c’è stata una difficoltà – ha detto – è stata quella di trasformare in fumetto un paesaggio così fortemente identitario. Un passaggio fondamentale per chi fa il nostro lavoro è quello di trasformare l’immagine reale nel linguaggio del fumetto, in questo caso di Topolino senza cadere nella trappola di dare una immagine estremamente realistica. Dobbiamo sempre tenere conto di un equilibrio che ci deve essere fra fantasia e realtà perchè è quello che il lettore del mondo Disney va cercando”.

Sul numero in uscita il 2 novembre sarà presente un editoriale dedicato al Parco del Pollino, Mentre il 9 novembre uscirà la prima storia con la copertina di Topolino nei Sassi.

A tirare le conclusioni è stato l’assessore Latronico: “La Basilicata è la regione dei parchi, con la più alta percentuale di area protetta per abitante. E’ un grande patrimonio che va non solo difeso, ma anche valorizzato e fatto conoscere perché rappresenta una grande opportunità in un tempo dove è crescente la domanda di benessere e di vacanza outdoor dopo la fase pandemica. Il progetto di Topolino credo sia molto importante perché il linguaggio del fumetto coinvolge lettori di ogni età e si aggiunge alle tante altre iniziative che la Regione Basilicata, attraverso l’Apt sta mettendo in campo. Sono certo che anche attraverso questa iniziativa avremo positivi risultati creando interesse e curiosità”.

Intanto grande interesse sta suscitando a Lucca lo stand della Basilicata dove è possibile visitare i parchi lucani attraverso la realtà aumentata, dove è possibile incontrare i disegnatori Giuseppe Palumbo, Giampaolo Soldati e Raffaele Pentasuglia per ricevere gratuitamente tavole originali disegnate sul momento, dove è possibile scaricare il gioco di Minecraft “Metapontum” attraverso codice QR e dove è possibile ritirare gratuitamente gadget e pubblicazioni sulla Basilicata.
“Voglio ringraziare in particolare gli attrattori del ponte di Castel Saracaceno e del Volo dell’Angelo perché ci hanno concesso speciali agevolazioni che stiamo consegnando al segmento cosiddetto “Level Up” di visitatori”, ha concluso Nicoletti.

La Basilicata, inoltre, sarà presente al panel sul tema “Videogame, armi non convenzionali di divulgazione di massa” in programma il Primo novembre alle ore 16.30, nella sala incontri R.e.c.

L’incontro metterà a confronto tre grandi realtà: AugustusGame (nato dalla collaborazione di AdMeridiam, Red Raion, CNR, Università di Palermo, ETT); Romei the game (prodotto da 3D Academy - il primo videogioco ambientato in uno dei musei del sistema museale dell’Emilia-Romagna) e APTBasilicata (con i suoi molteplici progetti in ambito gaming tra cui la mappa Minecraft Metapontum). Alla base la volontà di raccontare il videogioco come “strumento di divulgazione di massa” seguendo le varie iniziative proposte sul territorio italiano, affrontando il concetto di turismo multi-digitale e sistemi alternativi di coinvolgimento alla cultura italiana soprattutto (ma non solo) verso un pubblico di fascia giovane.


  

Barriere architettoniche edifici privati, da Regione 7,6 milioni

La giunta regionale della Basilicata, su proposta dell’ufficio Pianificazione territoriale e paesaggio, nella seduta di ieri ha approvato la delibera relativa al riparto dei fondi da destinare ai Comuni per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati. Il contributo da erogare, a fronte delle 620 richieste da finanziare, ammonta a 7.677.537,35 euro, di cui 2.533.107,76 euro per il soddisfacimento di 223 domande presentare da disabili riconosciuti invalidi totali, con difficoltà di deambulazione, e 5.144.429,59 euro per le 397 domande di persone disabili riconosciute invalidi parziali.
“Con i contributi concessi per il 2022 vengono finanziate tutte le domande dei disabili aventi diritto di priorità e, a differenza degli anni precedenti, è stato possibile soddisfare anche buona parte di quelle presentate dai disabili riconosciuti invalidi parziali” dichiara l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Cosimo Latronico.
La legge n. 13 del 9 gennaio 1989 prevede la concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di opere finalizzate all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti. I portatori di handicap, riconosciuti invalidi totali con difficoltà di deambulazione dalle competenti unità sanitarie locali, entro il 1° marzo di ciascun anno devono presentare domanda al sindaco del Comune in cui si trova l’immobile, con indicazione delle opere da realizzare e della spesa prevista. A seguito dell’istruttoria effettuata dall’ufficio comunale preposto, sulla base delle richieste ritenute ammissibili, il primo cittadino stabilisce il fabbisogno del proprio territorio, pubblica una graduatoria in ordine di priorità e cronologico che provvede a trasmettere alla Regione per la determinazione del fabbisogno complessivo. Le domande non soddisfatte nell’anno per insufficienza di fondi restano valide per gli anni successivi.

IN ALLEGATO LA DELIBERA CON LA TABELLA CHE RIPORTA GLI IMPORTI STANZIATI PER CIASCUN COMUNE LUCANO
  

Protocollo per candidatura Riserva Biosfera MAB UNESCO Vulture

Rinnovato il protocollo d’Intesa tra la Regione Basilicata, il Parco naturale regionale del Vulture e il Club per l’Unesco del Vulture (unico Club Unesco presente in Basilicata) approvato con D.G.R. n. 1083 del 23.10.2018, al fine di proseguire le azioni comuni per la candidatura e la promozione della Zona speciale di conservazione “Monte Vulture” a riserva della biosfera Unesco nel “Programma man and Biosphere Unesco”.
Per l’assessore all’Ambiente Cosimo Latronico la candidatura della Zsc (Zona speciale di conservazione) “Monte Vulture” a Riserva della biosfera nel Programma MaB Unesco rappresenta un valido strumento per accrescere le azioni di tutela e di salvaguardia già intraprese dalla Regione nell’atto di istituzione del Parco naturale regionale del Vulture che, al suo interno, comprende la riserva regionale denominata “Lago Piccolo di Monticchio”, la  Zsc (Zona speciale di conservazione)/Zps (Zona di protezione speciale) denominata “Monte Vulture” e la Zsc/Zps  “Lago Rendina”, rimanendo in linea con la strategia politica messa in campo dalla Regione Basilicata, i cui obiettivi sono tesi alla tutela della biodiversità con le buone pratiche dello Sviluppo Sostenibile. A tal proposito – aggiunge – si evidenzia che saranno effettuati studi ed analisi su tutto il perimetro del Parco naturale regionale del Vulture poiché, sulla base degli approfondimenti già svolti sulle Riserve della Biosfera – MaB-Unesco a oggi istituite, è emerso che al fine di ottenere il riconoscimento di “Riserve della Biosfera del Programma Man and the Biosphere UNESCO”, risulta più adeguato inserire, oltre al perimetro della Zsc “Monte Vulture”, anche i territori contigui.
“Nell'ambito del percorso di candidatura del Vulture a Riserva della Biosfera secondo il programma MAB UNESCO sono in via di realizzazione una serie di attività di animazione territoriale e di progettazione partecipata che s'intende sviluppare con i portatori di interesse attivi nel territorio. Il processo di candidatura rappresenta una ulteriore nuova spinta verso la concretizzazione di un progetto di sviluppo sostenibile del territorio”, dichiara la presidente del club per l’Unesco del Vulture Rosa Centrone “che vede l’ambito riconoscimento UNESCO come strumento attraverso cui cogliere nuove opportunità che contribuiscano a rendere il vulture sempre più incisivi nella concretizzazione di soluzioni innovative di resilienza alle sfide ambientali, sociali ed economiche dei nostri tempi. La cittadinanza, le istituzioni, i rappresentanti degli istituti scolastici, delle associazioni e delle organizzazioni attive sul territorio sono soggetti fondamentali in questo percorso e sono perciò invitati a partecipare” continua la Centrone, “verranno attivati incontri, specifiche giornate divulgative, tavoli tecnici, workshop e incontri dedicati, insieme agli elementi in via di definizione attraverso specifici approfondimenti tecnici, che porteranno all'individuazione degli elementi alla base della redazione del Dossier di candidatura”.

Latronico: da Giunta via libera a 4 progetti impianti fotovoltaici

Giudizio favorevole di compatibilità ambientale, da parte della Giunta regionale nel corso dell’ultima seduta, per la realizzazione di quattro progetti di impianti fotovoltaici nel territorio di Melfi.
Lo rende noto l’assessore all’Ambiente ed energia, Cosimo Latronico.
Il primo progetto di un fotovoltaico di potenza nominale pari a 20 MW è denominato “BONACARO”; il secondo progetto, di potenza nominale pari a 20 MW è denominato “CARLUCCI”; il terzo progetto, da 19,998 MW è proposto dalla società MONTELUNGO ENERGIA Srl; Il quarto progetto, infine, che ha ricevuto il giudizio favorevole di compatibilità ambientale, di potenza nominale pari a 20 MW, è denominato “SASSO”.

“La Basilicata – commenta l’assessore Latronico - si conferma una Regione attenta alla sostenibilità ambientale e ai processi legati alla transizione ecologica. Il via libera ai quattro nuovi impianti in agro di Melfi va in questa direzione, la stessa che continueremo a seguire per salvaguardare l’ambiente, rispondere alle esigenze stringenti che interessano famiglie e imprese, ma soprattutto per tutelare il territorio e consegnarlo in buona salute alle nuove generazioni”.
  

Decreto Trasparenza: obblighi informativi e privacy dei dipendenti

Le nuove disposizioni, in vigore dal 13 agosto 2022, con l’obiettivo di innalzare le tutele dei lavoratori, ampliano il corredo informativo da rendere agli stessi al momento dell’instaurazione del rapporto di lavoro, in maniera tale da informarli dei diritti e doveri che ne conseguono in relazione agli aspetti principali del contratto

Con la Circolare n. 19 del 20 settembre 2022, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (d’ora in avanti, per brevità, “ML”) ha fornito indicazioni interpretative su taluni specifici profili degli obblighi informativi introdotti dal Decreto Legislativo n. 104 del 27 giugno 2022 di attuazione della direttiva (UE) 2019/1152 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, relativa a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell’Unione europea (cosiddetto “Decreto Trasparenza”).

Tali indicazioni fanno seguito a quelle già contenute nella circolare dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro n. 4 del 10 agosto 2022 e hanno l’obiettivo di approfondire le modifiche maggiormente innovative del quadro regolatorio preesistente che, non a caso, sono state destinatarie di molteplici richieste di chiarimento. Le nuove disposizioni, in vigore dal 13 agosto 2022, avendo l’obiettivo di innalzare le tutele dei lavoratori, vanno principalmente ad ampliare, seguendo il dettato della normativa europea, il corredo informativo da rendere agli stessi al momento dell’instaurazione del rapporto di lavoro, in maniera tale che essi siano informati dei diritti e doveri che ne conseguono in relazione agli aspetti principali del contratto. L’intervento normativo contiene, inoltre, alcune prescrizioni minime relative alle condizioni di lavoro come stabilito dalla normativa precedente. La circolare del ML si sofferma su diversi profili specifici: retribuzione, orario di lavoro programmato, previdenza ed assistenza, durata massima del periodo di prova e gli ulteriori obblighi informativi nel caso che il datore di lavoro utilizzi sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati.

Questi ultimi sono previsti dall’articolo 1-bis del d.lgs. n. 152/1997, inserito dall’articolo 4, lett. b), del Decreto Trasparenza. Il comma 1, in particolare, prevede che «Il datore di lavoro o il committente pubblico e privato è tenuto ad informare il lavoratore dell’utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati deputati a fornire indicazioni rilevanti ai fini della assunzione o del conferimento dell’incarico, della gestione o della cessazione del rapporto di lavoro, dell’assegnazione di compiti o mansioni nonché indicazioni incidenti sulla sorveglianza, la valutazione, le prestazioni e l’adempimento delle obbligazioni contrattuali dei lavoratori. Resta fermo quanto disposto dall’articolo 4 della legge 20 maggio 1970, n. 300».

Preme ricordare che, già in virtù dell’art. 13 del Regolamento europeo per la protezione dei dati personali (Reg. UE 679/16 – cd. GDPR), il datore di lavoro (Titolare del trattamento) è tenuto a fornire al dipendente (“interessato”) informazioni circa «l’esistenza di un processo decisionale automatizzato, compresa la profilazione di cui all’articolo 22, paragrafi 1 e 4, e, almeno in tali casi, informazioni significative sulla logica utilizzata, nonché l’importanza e le conseguenze previste di tale trattamento per l’interessato».

Il «quid novi», introdotto dal Decreto Trasparenza, riguarda l’obbligo per il datore di lavoro di informare il lavoratore sull’adozione di sistemi decisionali e di monitoraggio automatizzati durante tutto il rapporto di lavoro.

Nello specifico, il datore di lavoro o il committente è tenuto a fornire al lavoratore, prima dell’inizio dell’attività lavorativa, le seguenti ulteriori informazioni: gli aspetti del rapporto di lavoro sui quali incide l’utilizzo dei sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati; gli scopi, la logica, il funzionamento, dei citati sistemi, le categorie di dati e i parametri utilizzati per programmare o addestrare i medesimi sistemi, inclusi i meccanismi di valutazione delle prestazioni, le misure di controllo adottate per le decisioni automatizzate, gli eventuali processi di correzione e il responsabile del sistema di gestione della qualità, nonché, infine, il livello di accuratezza, robustezza e cybersicurezza degli strumenti di cui trattasi, unitamente alle metriche utilizzate per misurare tali parametri, nonché gli impatti potenzialmente discriminatori delle metriche stesse (art. 1 bis, comma 2).

È previsto, inoltre, l’obbligo del datore di lavoro o del committente di integrare l’informativa con le istruzioni per il lavoratore in merito alla sicurezza dei dati e l’aggiornamento del registro dei trattamenti riguardanti le attività per le quali sono utilizzati i sistemi decisionali e di monitoraggio automatizzati (art. 1 bis, comma 4). Tali obblighi informativi, chiarisce la circolare ML, sorgono a carico del datore di lavoro che utilizza i sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati sostanzialmente in due ipotesi: 1. quando i sistemi di cui trattasi realizzano un procedimento decisionale in grado di incidere sul rapporto di lavoro; 2. quando tali strumenti incidono sulla sorveglianza, la valutazione, le prestazioni e l’adempimento delle obbligazioni contrattuali dei lavoratori (ad es. tablet, dispositivi digitali e wearables, gps e geolocalizzatori, sistemi per il riconoscimento facciale, sistemi di rating e ranking).

La prima ipotesi sussiste anche nel caso di intervento umano meramente accessorio e riguarda, ad esempio, i casi di assunzione o conferimento dell’incarico tramite l’utilizzo di chatbots durante il colloquio, la profilazione automatizzata dei candidati, lo screening dei curricula, l’utilizzo di software per il riconoscimento emotivo e test psicoattitudinali. Altri casi esemplificativi riguardano la gestione o cessazione del rapporto di lavoro con assegnazione o revoca automatizzata di compiti, mansioni o turni, definizione dell’orario di lavoro, analisi di produttività, determinazione della retribuzione, promozioni, etc., attraverso analisi statistiche, strumenti di data analytics o machine learning, rete neurali, deep-learning. In tutti i casi citati, il Decreto Trasparenza richiede che il datore di lavoro rilasci idonea e completa informativa.

Diversamente, chiarisce la circolare, non sarà necessario procedere all’informativa nel caso, ad esempio, di sistemi automatizzati deputati alla rilevazione delle presenze in ingresso e in uscita, cui non consegua un’attività interamente automatizzata finalizzata ad una decisione datoriale. Il comma 3 dell’art. 1 bis in esame stabilisce, inoltre, la possibilità per il lavoratore di accedere ai dati, direttamente o per il tramite delle rappresentanze sindacali aziendali o territoriali, nonché di richiedere ulteriori informazioni concernenti gli obblighi di informativa precisati al comma 2, sui quali il datore di lavoro o il committente sono tenuti a rispondere per iscritto entro trenta giorni. Il successivo comma 6 chiarisce che «le informazioni e i dati di cui ai commi da 1 a 5 del presente articolo devono essere comunicati dal datore di lavoro o dal committente ai lavoratori in modo trasparente, in formato strutturato, di uso comune e leggibile da dispositivo automatico. La comunicazione delle medesime informazioni e dati deve essere effettuata anche alle rappresentanze sindacali aziendali ovvero alla rappresentanza sindacale unitaria e, in assenza delle predette rappresentanze, alle sedi territoriali delle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e l’Ispettorato nazionale del lavoro possono richiedere la comunicazione delle medesime informazioni e dati e l’accesso agli stessi».

Quanto al trattamento sanzionatorio, lo stesso è rinvenibile nel nuovo art. 4 del D.Lgs. n. 152/1997, secondo il quale «il lavoratore denuncia il mancato, ritardato, incompleto o inesatto assolvimento degli obblighi di cui agli articoli 1, 1-bis, 2, e 3, e 5, comma 2, all’Ispettorato nazionale del lavoro che, compiuti i necessari accertamenti di cui alla legge 24 novembre 1981, n. 689, applica la sanzione prevista all’articolo 19, comma 2, del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276», cd. “Legge Biagi”. Tale ultima disposizione, anch’essa novellata dall’art. 5, comma 4, del D.Lgs. n. 104/2022, prevede una sanzione amministrativa pecuniaria da 100 a 750 euro “per ciascun mese di riferimento”, soggetta alla procedura di diffida ex art. 13 D.Lgs. n. 124/2004. La sanzione va quindi applicata per ciascun mese in cui il lavoratore svolga la propria attività in violazione degli obblighi informativi in esame da parte del datore di lavoro o del committente. La circolare ML precisa che si tratta di una sanzione “per fasce” cosicché, ferma restando la sua applicazione per ciascun mese di riferimento, se la violazione si riferisce a più di cinque lavoratori la sanzione amministrativa è da 400 a 1.500 euro. Se invece la violazione si riferisce a più di dieci lavoratori, la sanzione va da 400 a 5.000 euro e non è ammesso il pagamento in misura ridotta e pertanto neanche la procedura di diffida ex art. 13 del D.Lgs. n. 124/2004.

Da ultimo, se la comunicazione delle medesime informazioni e dati non viene effettuata anche alle rappresentanze sindacali aziendali ovvero alla rappresentanza sindacale unitaria o, in loro assenza, alle sedi territoriali delle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, trova applicazione una sanzione amministrativa pecuniaria, anch’essa diffidabile, da 400 a 1.500 euro per ciascun mese in cui si verifica l’omissione.

Al netto delle indicazioni interpretative fornite, la circolare del ML pare non aver, in realtà, chiarito i dubbi e dissipato le critiche formulate circa la contraddittorietà e incertezza delle disposizioni del Decreto Trasparenza e la fase applicativa non potrà che rivelare la necessità di ulteriori apporti correttivi e chiarificatori.

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Latronico: approvato Programma compensazione ambientale Potenza

Approvato dalla Giunta regionale il Programma analitico degli interventi per le azioni di compensazione e mitigazione ambientale del Comune di Potenza, annualità 2021, e l’ammissione al finanziamento previsto pari a 2.000.000 di euro.
Lo rende noto l’assessore all’Ambiente, territorio ed energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico.
“Il provvedimento – spiega l’esponente del Governo regionale – è stato adottato, dopo il via libera del Gruppo di valutazione della Direzione Generale dell’Ambiente, in attuazione della legge regionale n. 53/2021 avente ad oggetto ‘Finanziamento per le azioni di compensazione ambientale per i comuni della Basilicata’ con la quale la Regione intende promuovere la salvaguardia, la gestione e la valorizzazione degli spazi naturali, rurali, urbani e periurbani favorendo azioni e misure per migliorare la qualità del paesaggio, in ambito urbano e rurale, per il mantenimento e il ripristino della naturalità, per il rafforzamento della biodiversità e la riqualificazione delle aree urbane”.

Il programma degli interventi proposto dal Comune di Potenza si rivolge a due ambiti strategici, il primo denominato “Rete ecologica a scala territoriale comunale” e il secondo “Miglioramento e meccanizzazione, anche digitale, dei processi e delle attrezzature per l’implementazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani”, che contengono una serie di interventi riassunti nelle seguenti schede di intervento:
miglioramento dei processi per l’implementazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani presso l’ex inceneritore di Vallone Calabrese (fase 1); nuova piantumazione del verde, ai sensi della legge n. 10/2013 e di valorizzazione in aree esistenti già destinate a tal fine; sistemazione e valorizzazione di aree riservate a verde pubblico urbano; creazione di parchi urbani; recupero, valorizzazione e ampliamento di parchi esistenti e giardini storici; connessione pista ciclabile Pantano con parco fluviale del Basento; riqualificazione paesaggistica di aree degradate o abbandonate.


   

Apt, “Roots-in”, prima borsa internazionale turismo origini

Al via Roots-in, la prima borsa internazionale del turismo delle origini, in programma a Matera il 20 e 21 novembre 2022. Presentata oggi dall’Agenzia di Promozione territoriale della Basilicata, Enit e il ministero degli Affari esteri presso la sede dell’Associazione stampa estera.
“L’evento che stiamo organizzando – ha detto il direttore generale di Apt Basilicata - rappresenta più occasioni di incontro: da un lato, ed è il nostro principale obiettivo, l’incontro fra la domanda e offerta in un settore del turismo che esiste da sempre ma che aspettava di essere adeguatamente valorizzato; dall’altro lato sarà anche una occasione di incontro, grazie al forum del 20 novembre, tra chi lavora alle politiche nazionali per il turismo delle origini e la riqualificazione dei borghi e il mondo degli operatori e delle istituzioni territoriali. E’ un evento che interessa tutta l’Italia così come il fenomeno dell’emigrazione e del viaggio di ritorno è un fenomeno che attraversa l’intera Penisola. L’attenzione che abbiamo riscontrato anche grazie all’impegno dell’Enit presso i mercati esteri è altissima e lo testimoniano le adesioni entusiaste da parte di tour operator provenienti da tutto il mondo, in particolare dalle americhe”.
Nel corso della conferenza stampa è stato presentato il sito dedicato all’evento www.roots-in.com, il nuovo logo che accompagnerà l’evento ed è stato illustrato il programma delle attività a partire da un educational tour che porterà i tour operator in giro per la Basilicata nei giorni che precedono l’evento.
A portare un po’ di numeri riguardanti il turismo delle origini l’amministratore delegato di Enit, Roberta Garibaldi. "E' un turismo su cui puntiamo – ha detto Garibaldi - e punteremo anche di più in vista dell'Anno delle radici che sarà nel 2024. Già 6 milioni di italiani tornano in Italia ogni anno per questo motivo per un totale di 60 milioni di pernottamenti. E' importante perché si muove su tutto l'anno (con un piccolo picco ad agosto) e riguarda anche molto i giovani che vogliono riscoprire le loro origini. La spesa media è 74 euro perché spesso si dorme a casa dei parenti e si perde la componente alberghiera, la provenienza più forte è da tutto il Sudamerica (Argentina e Brasile in primis) ma anche Stati Uniti".
Alla conferenza stampa intervenuta anche Marina Gabrieli, coordinatrice nazionale progetto Pnrr – Turismo delle radici del ministero degli Affari esteri: “La Basilicata è una delle regioni più attive su questo tema tant’è che è stata inserita nel primo volume della guida alle radici italiane. L’evento di Matera rappresenta una tappa importante del percorso di avvicinamento all’anno delle radici in programma nel 2024. In questo periodo stiamo costruendo una rete fra tutte le regioni italiane, nel 2023 promuoveremo queste iniziative nelle delegazioni degli italiani che vivono all’estero. La sfida che abbiamo davanti è dare nuova vita ai borghi che si stanno spopolando e dare una opportunità agli italiani che vivono all’estero per rinsaldare il loro legame. Anche per questa ragione stiamo realizzando il passaporto del turista delle origini che consentirà di avere una serie di agevolazioni per i loro viaggi di ritorno”.
  

Arpab,Latronico: intento è potenziare risorse umane e tecnologiche

L’assessore regionale all’Ambiente, Cosimo Latronico, ha visitato stamane la sede Arpab di Metaponto, un importante hub tecnologico utilizzato a supporto delle numerose attività che l’Agenzia realizza nell’ambito del monitoraggio e della ricerca ambientale.
Nell’occasione l’assessore si è confrontato con i dipendenti sullo stato dei progetti in essere e sulle prospettive future. Ne è seguita una discussione molto utile e importante sui temi dell'ambiente, del territorio e dell'organizzazione interna dell'Agenzia.
“È emersa - ha commentato Latronico - la concorde volontà di proseguire in un percorso unico che coinvolga capillarmente le professionalità di tutti i lavoratori Arpab e che possa sinergicamente con la Regione consentire la realizzazione degli ambiziosi obiettivi contenuti negli svariati e recenti progetti che sono finalizzati al controllo qualitativo delle matrici ambientali. Una particolare attenzione in questa direzione - ha continuato - riveste l’accreditamento dei laboratori agenziali così da allinearsi ai migliori standard qualitativi nazionali. Fermo restando la completa autonomia dell’Arpab - ha concluso l’assessore - c’è un’attenzione particolare e una piena disponibilità del governo regionale relativamente alle attività e al futuro dell’Agenzia nonché al suo potenziamento in termini di risorse umane e tecnologiche, nell’interesse esclusivo di tutti i lucani”.


Muoversi facile con Babilot

Una migliore mobilità urbana grazie alle soluzioni proposte dalla startup napoletana guidata da Giuseppe Carannante, prima nella categoria IoT del Premio Best Practices per l’Innovazione 2022

 

Babilot è stata la startup vincitrice della categoria IoT dell’edizione 2022 del Premio dedicato all’innovazione di Confindustria Salerno. Come funziona il vostro dispositivo e quali esigenze soddisfa?

Babilot è una startup innovativa che rende l’Internet of Things una realtà concreta attraverso la Progettazione e lo Sviluppo di sistemi intelligenti per semplificare la vita quotidiana, creando nuovi modelli di mobilità urbana per le Smart City. Le soluzioni proposte promettono di rendere città, dispositivi e veicoli completamente interconnessi grazie all’alto livello di integrazione dei servizi.  La nostra architettura di sistema è strutturata in tre moduli: P-carpet affidabile Dispositivo IoT brevettato che rileva la presenza delle auto e dimensiona autonomamente lo spazio libero disponibile, informando in tempo reale sullo stato degli stalli di sosta e parcheggi; P-cloud la piattaforma gestionale per i nostri clienti, Comuni e parcheggi privati, che grazie alla suite di servizi offerti, garantisce un impatto rapido sulla gestione e controllo della mobilità, aumentandone la redditività, grazie alla lotta contro l’evasione dei pagamenti e la lotta contro la sosta selvaggia e non autorizzata; App dedicata che assiste i nostri user alla guida, automobilista – disabile – p. auto elettrica, contro gli inconvenienti della mobilità quotidiana, gestendo il tutto con semplici click dal proprio smartphone.

Il vostro target di riferimento qual è e quale, invece, il vostro tasso di crescita?

La startup è partner chiave delle città e delle strutture private di parcheggio, proponendo soluzioni innovative che tutelano in primis i disabili. Grazie alle interazioni con i potenziali clienti, municipalità e proprietari/gestori di parcheggi privati, oltre al target di utenti, automobilisti e disabili, abbiamo constatato che il problema è reale e sentito, nonostante le soluzioni ad oggi presenti. Ne mancava una che facesse dell’interconnessione e della digitalizzazione i propri valori aggiunti in quanto i servizi attualmente disponibili propongono informazioni e servizi frammentati, ripartiti tra le tante piattaforme e realtà. I servizi che la Babilot dedica ai disabili forniscono gli strumenti necessari per rispondere agli abusi, disagi e garantire pronta assistenza contro la “sosta non autorizzata e selvaggia” relativa all’occupazione indebita degli stalli a loro adibiti. Bisogni ed esigenze che si sono trasformati, dopo i primi confronti, in crescenti manifestazioni di interesse da parte di enti pubblici, privati e associazioni nazionali di categoria, interessati alle nostre soluzioni innovative.

Rispetto ad applicativi concorrenti in cosa si distingue il vostro?

Ad oggi per poter trovare un posto auto libero impegniamo più di 15 minuti, per non parlare delle segnalazioni relative alla sosta selvaggia subita dai disabili e disservizi vari. L’obiettivo è alleviare l’automobilista dal frustrante onere della ricerca di uno stallo di sosta libero, giusto e vicino alla propria destinazione, supportando i disabili contro la sosta non autorizzata e, allo stesso tempo, apportare benefici alle Città e ai privati attraverso dispositivi e sistemi innovativi che possano migliorare la qualità della Mobilità quotidiana. I nostri dispositivi e sensori risultano essere i più economici presenti sul mercato, i primi a essere riciclati in quanto siamo molto attenti alle politiche green e di sostenibilità, possono adattarsi a qualsiasi forma e tipologia di area di sosta. La digitalizzazione dei servizi permette un’interconnessione tra tutti questi e quindi non più singole soluzioni a “silos”, aumentando la tempestività di intervento, controllo e sicurezza stradale. Il settore della sosta è importante economicamente in quanto se il sistema generale dispone dei giusti equilibri e un Modello di business sostenibile, oltre ad assicurare un importante flusso di ricavi, è anche in grado di generare investimenti bancabili per permettere l’ampliamento dell’offerta di strutture di sosta pubblica con un ricorso minimo ai contributi pubblici. Insomma se da una parte una migliorata gestione della mobilità in ambito parking può ridurre l’inquinamento, lo stress, la qualità della vita in città e lo spreco di denaro e tempo per le municipalità, dall’altro, e non in contrapposizione, c’è la semplice voglia di non girare in tondo alla ricerca di un posto auto libero o ancor peggio vederlo occupato ingiustamente.

Generalmente tra gli elementi per avere credito il team che idea e anima un progetto risulta determinante. Il vostro da chi è costituito e che forza crede abbia oggi e, ancor di più, in prospettiva?

Il nostro team è composto da uomini e donne che amano il proprio lavoro e che ogni giorno si mettono alla prova con nuove sfide, cercando di dare il loro contributo a rendere la nostra realtà ogni giorno sempre migliore. Attualmente siamo pronti ad accogliere anche una persona affetta da disabilità, in veste di disability manager, perché chi più di chi ogni giorno subisce questi disagi può apportare un notevole valore aggiunto al team. Insomma un gruppo dinamico e in continua evoluzione!

C’è più tecnologia o più “umanità” nella vostra innovazione?

Per noi non c’è innovazione senza umanità. Siamo particolarmente attenti verso i nostri utenti cui diamo voce puntualmente attraverso questionari, interviste e campagne di sensibilizzazione.

In ambito innovazione in cosa siamo bravi in Italia?

Come popolo abbiamo una spiccata dote di creatività che, supportata da competenze tecniche, genera grandi risultati. Spirito di sacrificio e capacità di adattamento ci aiutano poi a superare le barriere create dalla burocrazia, dalla mancanza di infrastrutture e dallo scetticismo.

Di cosa ha bisogno il sistema dell’innovazione italiano per creare realtà imprenditoriali che possano avere futuro, mercato e tempo?

Tre elementi essenziali: riduzione della burocrazia, maggiore supporto alle startup in una fase di “early stage” e, infine, agevolazioni dirette a chi cerca di creare impresa innovativa.

L'articolo Muoversi facile con Babilot proviene da Costozero, magazine di economia, finanza, politica imprenditoriale e tempo libero - Confindustria Salerno.

Sanità, a Villa d’Agri delicato intervento di ortopedia pediatrica

“Un delicato intervento chirurgico ad entrambi gli arti inferiori su un bambino affetto da una condizione clinica molto complessa e rara è stato effettuato nelle sale operatorie dell’ospedale San Pio da Pietrelcina di Villa d’Agri. La Sindrome di Sotos, di cui era affetto il piccolo paziente, colpisce un neonato ogni 10.000-50.000 nuove nascite, ed è dovuta ad una mutazione genetica. Altrimenti nota come sindrome da “gigantismo cerebrale”, questa particolare patologia è caratterizzata da un veloce ed abnorme accrescimento delle strutture ossee”. Ne dà notizia il direttore sanitario aziendale Angela Pia Bellettieri che, nel trasmettere un messaggio di congratulazioni da parte della direzione aziendale a tutti gli operatori sanitari coinvolti nel delicato intervento chirurgico, ha voluto rimarcare “la scelta lungimirante dell’Azienda che ha riconosciuto il nosocomio di Villa d’Agri quale ospedale a misura di bambino, rafforzando tutte le discipline mediche che potessero interessare i piccoli pazienti. Non è un caso -ha proseguito Bellettieri- che si è deciso di investire anche nella ortopedia pediatrica, della quale il dottor Luigi Promenzio è certamente un punto di riferimento. A seguito dell'intervento chirurgico condotto in equipe con i medici anestesiologici Scaccuto e Manieri e con quelli del reparto di Pediatria di Villa d’Agri, Iannelli, Tancredi e Montesani, il piccolo paziente è stato dimesso in buone condizioni di salute. Occorre continuare in questa direzione -ha concluso il direttore sanitario Bellettieri- soddisfatti anche perché la provenienza extraregionale del piccolo paziente rafforza la attrattività degli ospedali dell’Azienda ospedaliera regionale San Carlo e pone la sanità della Basilicata al centro di importanti e virtuosi flussi sanitari del Mezzogiorno d’Italia”.

Sanità, a Villa d’Agri delicato intervento di ortopedia pediatrica

“Un delicato intervento chirurgico ad entrambi gli arti inferiori su un bambino affetto da una condizione clinica molto complessa e rara è stato effettuato nelle sale operatorie dell’ospedale San Pio da Pietrelcina di Villa d’Agri. La Sindrome di Sotos, di cui era affetto il piccolo paziente, colpisce un neonato ogni 10.000-50.000 nuove nascite, ed è dovuta ad una mutazione genetica. Altrimenti nota come sindrome da “gigantismo cerebrale”, questa particolare patologia è caratterizzata da un veloce ed abnorme accrescimento delle strutture ossee”. Ne dà notizia il direttore sanitario aziendale Angela Pia Bellettieri che, nel trasmettere un messaggio di congratulazioni da parte della direzione aziendale a tutti gli operatori sanitari coinvolti nel delicato intervento chirurgico, ha voluto rimarcare “la scelta lungimirante dell’Azienda che ha riconosciuto il nosocomio di Villa d’Agri quale ospedale a misura di bambino, rafforzando tutte le discipline mediche che potessero interessare i piccoli pazienti. Non è un caso -ha proseguito Bellettieri- che si è deciso di investire anche nella ortopedia pediatrica, della quale il dottor Luigi Promenzio è certamente un punto di riferimento. A seguito dell'intervento chirurgico condotto in equipe con i medici anestesiologici Scaccuto e Manieri e con quelli del reparto di Pediatria di Villa d’Agri, Iannelli, Tancredi e Montesani, il piccolo paziente è stato dimesso in buone condizioni di salute. Occorre continuare in questa direzione -ha concluso il direttore sanitario Bellettieri- soddisfatti anche perché la provenienza extraregionale del piccolo paziente rafforza la attrattività degli ospedali dell’Azienda ospedaliera regionale San Carlo e pone la sanità della Basilicata al centro di importanti e virtuosi flussi sanitari del Mezzogiorno d’Italia”.

IN ITALIA LA PRIMA BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO DELLE ORIGINI

L’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata, in collaborazione con Enit e con il supporto del Ministero degli Affari Esteri, sta organizzando per la fine di novembre “Roots – In”, la prima borsa internazionale del turismo delle origini.
L’iniziativa - si legge in una nota - verrà presentata in una conferenza stampa che si terrà giovedì 20 ottobre alle ore 12 nella sala dell’Associazione della Stampa estera, in via dell’Umiltà, 83, a Roma.
Interverranno Antonio Nicoletti, direttore generale di Apt Basilicata, Giovanni Maria De Vita, consigliere Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l'amministratore delegato di Enit, Roberta Garibaldi,.
C’è un’altra Italia nel mondo. Ancora più grande. E’ un’Italia fatta da circa 80 milioni persone, italiani o discendenti di italiani, che vivono all’estero provando giorno dopo giorno a mantenere un forte legame con il loro paese.
Si tratta di donne e uomini, di ragazze e ragazzi che spesso hanno solo sentito parlare della loro terra di origine e che vorrebbero vivere anche solo per qualche giorno in quei borghi da cui genitori, nonni e bisnonni partirono verso nuove destinazioni nel mondo.
Non sono turisti nel senso tradizionale della parola. Non viaggiano per scoprire nuovi paesaggi, ma per vivere e scoprire le esperienze, i sentimenti, i valori presenti nel loro dna e che costituiscono un’identità che sopravvive anche al passare di generazione in generazione.
Non sono turisti mordi e fuggi, ma viaggiatori che si fermano per più di qualche giorno per recuperare relazioni con i propri lontani parenti, per portare la loro esperienza all’interno di una comunità, per socializzare storie e riempire i propri bagagli di memorie, racconti da portare agli amici, ai nuovi figli che verranno diventando ambasciatori della loro cultura d’origine.
Alcuni di loro, poi, decidono di restare, magari recuperando la casa dei loro genitori o acquistandone altre. Proprio come ha fatto, ad esempio, Francis Ford Coppola, tornato nella sua Bernalda, in Basilicata, per aprire un lussuoso albergo dove poter sentirsi a casa insieme con la propria famiglia, un luogo diventato presto meta favorita per le star hollywoodiane.
Sono viaggiatori spinti da diverse motivazioni come dimostrato dal primo rapporto sul turismo delle radici (2021) promosso dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale. Tra i motivi di viaggio, vi è l’interesse ad approfondire la conoscenza della cultura locale, a visitare i luoghi di cui hanno sempre sentito parlare, ad imparare la lingua, a fare ricerche sulla propria famiglia, a trasmettere la cultura locale alle generazioni successive, ecc. Sono motivazioni forti, che portano con sé ulteriori opportunità di promozione dei territori di origine, e spesso creano le condizioni per scambi di varia natura, con ricadute ed effetti moltiplicatori per le economie dei paesi di provenienza.
Come dimostrano le ricerche nel settore, non si tratta di un turismo nostalgico e che guarda al passato, ma che guarda alla scoperta delle origini come completamento di sé, conoscenza e arricchimento, opportunità.
“Il turismo delle radici è estremamente differente da altri segmenti turistici e, soprattutto, dal turismo di massa. Gli intervistati non ricercano famose attrazioni o destinazioni e luoghi sovraffollati. Essi desiderano soprattutto conoscere meglio e assaporare cultura, tradizioni e autenticità locali. Spesso la vacanza non è un pacchetto standard, ma è organizzata e ritagliata su misura per i bisogni di questi visitatori, che appaiono molto specifici. Infatti, sin dalla fase di progettazione del viaggio, i turisti delle radici richiedono un’assistenza continua e servizi personalizzati, la cui offerta spesso è tuttora carente” (dal primo rapporto sul Turismo delle radici in Italia – 2021).
SCHEDA
● Roots-in si terrà a Matera nei giorni 20 e 21 novembre 2022 e vedrà confrontarsi buyers provenienti da tutto il mondo e sellers italiani.
● Il 20 è in programma una conferenza in cui da un lato saranno presentate le iniziative del governo e le prospettive legate alla valorizzazione del settore, dall’altro lato saranno forniti elementi utili ai territori e agli operatori per sviluppare questo segmento turistico.
● Per questo evento è online un sito dedicato dove si possono acquisire informazioni e prenotarsi agli incontri: www.roots-in.com.
● Un progetto che si muove in coerenza e sintonia con il progetto “2024 Anno del Turismo di ritorno: Alla scoperta delle origini” finanziato dal Governo con i fondi del PNRR.
● A Roots-in per la prima volta si incontreranno buyers provenienti da ogni parte del mondo e sellers italiani per intercettare un mercato dalle enormi potenzialità.
● Si calcola, infatti, che sono circa 80 milioni gli italiani di seconda e terza generazione che vivono all’estero molti dei quali non hanno mai visto la loro terra e tuttavia conservano un forte desiderio di conoscere da vicino i luoghi e vivere le esperienze dei loro padri e dei loro nonni.
● Le potenzialità sono enormi per tutte le regioni italiane.
● Nel 1997 l’ENIT inseriva nella categoria «Turista delle Radici» 5,8 milioni di viaggiatori che visitavano il nostro paese. Nel 2018, undici anni dopo, questo numero era aumentato a 10 milioni (+72,5%).
● Nel 2018 il flusso economico in entrata generato dal Turismo delle Radici è stato pari a circa 4 miliardi di euro (+7,5% rispetto all’anno precedente).
● All’iniziativa, grazie anche alla preziosa collaborazione dei delegati Enit di diversi paesi europei, hanno aderito una cinquantina di buyers provenienti da ogni parte del mondo, soprattutto dal Nord e Sud America.

TTG Rimini, primo premio alla Basilicata per le aree interne

Consegnati al TTG di Rimini i premi “Italia Destinazione Digitale 2022”. La Basilicata vince il primo premio nella categoria Aree Interne, con il territorio Mercure, Alto Sinni, Valsarmento, l’area interna che più ha migliorato il proprio “appeal” negli ultimi 12 mesi.
Il premio è stato conferito da DataAppeal, una società che opera nell’ambito della elaborazione dati nel settore turistico, ed è basato su 33 milioni di tracce digitali, 770 mila punti di interesse analizzati e una fotografia dell’offerta turistica italiana organizzata nei territori. In altri termini, il premio, basato sul sentiment delle recensioni e dei commenti lasciati online dai viaggiatori, è dedicato alle regioni e alle destinazioni turistiche che si sono distinte in termini di percezione online dell’offerta e qualità dell’ospitalità, dei servizi e dell’esperienza.
A ritirare il premio, in rappresentanza della Regione Basilicata e del Parco Nazionale del Pollino, Antonio Nicoletti, direttore generale di Apt Basilicata.
“È un riconoscimento destinato al territorio e ai suoi operatori, che mantengono viva un’offerta la cui qualità viene riconosciuta e apprezzata dai viaggiatori i quali, poi, ne lasciano traccia online e diventano i nostri primi promoter. È un motivo di orgoglio per le istituzioni, anche per gli sforzi profusi in questi anni per promuovere le nostre aree interne, i borghi e i parchi, che sono al centro del nostro piano strategico di marketing turistico e sono oggetto di progetti specifici di promozione e valorizzazione”.
“Siamo orgogliosi e soddisfatti – afferma il presidente del Parco del Pollino, Domenico Pappaterra - del riconoscimento che l’Area Interna Mercure Alto Sinni Val Sarmento riceve quest’oggi poiché frutto anche del lavoro fatto dall’Ente Parco del Pollino in un’ottica di valorizzazione e promozione del territorio dell’area protetta più grande d’Italia.
Pertanto, il Parco del Pollino, così come fatto fin ora, coadiuvato dagli enti istituzionali e dagli operatori economici del territorio, potrà rappresentare, anche per il futuro, un valido esempio di offerta turistica a livello nazionale e internazionale”.
A esprimere soddisfazione l’assessore regionale all’Ambiente, Cosimo Latronico: “Sono molto felice di questo traguardo anche perché viene assegnato a un’area così ricca di biodiversità. Ma guardo a questo premio non come a un punto di arrivo, ma come a un punto di partenza perché questo riconoscimento ci spinge a fare ancora di più per valorizzare le nostre aree protette. Con il Programma Ambiente Basilicata stiamo effettuando grandi investimenti nella valorizzazione del patrimonio ambientale. I risultati si stanno vedendo e intendiamo continuare in questa direzione nella consapevolezza che valorizzare il nostro ambiente significa consolidare il comparto turistico, ma significa anche e soprattutto migliorare la qualità della vita dei cittadini”.
  

Pubblicato avviso ALSIA XII Edizione Premio “Enzo Laganà”

Scadrà alle ore 13:00 del 04.11.2022 il termine per partecipare all’edizione 2022 del Premio regionale “Enzo Laganà”, destinato al miglior agricoltore custode dell’anno per la conservazione ed il miglioramento dell’agrobiodiversità della Regione Basilicata.

La dodicesima edizione del concorso, per la quale anche questa volta è aperta una selezione pubblica, è promossa dall’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, in collaborazione con il Dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata, l’Istituto per le Bioscienze e le BioRisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Associazione di agricoltori custodi Vavilov, e con la Comunità del Cibo e dell’agrobiodiversità dell’area Sud della Basilicata (Pollino-Lagonegrese). Il concorso è rivolto a tutti gli agricoltori custodi operanti nella regione che conservino e coltivino specie e varietà frutticole, orticole e cerealicole iscritte nel “Repertorio regionale del patrimonio genetico”, istituito ai sensi dell’art.3 della Legge Regionale n.26/2008.

“Ancora una volta – ha commentato il direttore dell’ALSIA, Aniello Crescenzi – il concorso sottolinea le attività che da oltre 15 anni l’ALSIA realizza in Basilicata nel comparto, e punta a sensibilizzare le azioni necessarie a contenere e invertire il trend di perdita dell’agrobiodiversità delle differenti varietà di fruttiferi, orticole e cereali della Basilicata. Il prestigioso riconoscimento regionale indetto dall’ALSIA 12 anni fa, lo ricordiamo, è intitolato a Enzo Laganà, funzionario ALSIA e giornalista scomparso da alcuni anni, molto impegnato nelle attività di comunicazione e divulgazione dell’Agenzia”.

“Per agricoltore-custode – ha precisato Crescenzi - intendiamo la persona fisica responsabile principale della conservazione “in situ” della biodiversità agricola - fruttiferi, oltre che specie orticole e cerealicole ivi presenti e normalmente coltivati - della quale redige un preciso inventario per l'anno in corso. Egli è il depositario dell’arte antica del manutenere e proteggere il territorio, che condivide e divulga alle nuove generazioni”.

Il sito per il quale si candiderà l’agricoltore custode che vorrà partecipare al premio (azienda, orto, pascolo, giardino etc.) dovrà essere all'interno del territorio regionale. Al vincitore, selezionato da una Commissione, andrà un rimborso spese di 400 euro, “da utilizzarsi per il mantenimento e il miglioramento della biodiversità nel settore frutticolo, orticolo e cerealicolo all’interno della propria azienda, nonché una rappresentazione artigianale del logo dell’Associazione Vavilov da custodire per un anno e passare come testimone al nuovo agricoltore custode dell’anno successivo”.

I vincitori delle edizioni precedenti del concorso non potranno partecipare all’edizione 2022.

Rinnovato Protocollo Intesa candidatura ZSC Vulture Riserva Unesco

E’ stata approvata dalla Giunta regionale, nel corso dell’ultima seduta, una delibera con cui viene rinnovato il Protocollo d’Intesa tra la Regione Basilicata, il Parco Naturale Regionale del Vulture (Ente Gestore della ZSC) e il Club per l’UNESCO del Vulture (unico Club Unesco presente in Basilicata) approvato con D.G.R. n. 1083 del 23.10.2018, al fine di proseguire le azioni comuni per la candidatura e la promozione della ZSC "Monte Vulture" a Riserva della Biosfera UNESCO nel "Programma Man and Biosphere Unesco". Lo rende noto l’assessore all’Ambiente Cosimo Latronico.
La candidatura della ZSC “Monte Vulture” a Riserva della Biosfera nel Programma MaB Unesco – spiega Latronico - rappresenta un valido strumento per accrescere le azioni di tutela e di salvaguardia già intraprese dalla Regione nell’atto di istituzione del Parco Naturale Regionale del Vulture che, al suo interno, comprende la Riserva regionale denominata “Lago Piccolo di Monticchio”, la ZSC/ZPS denominata “Monte Vulture” avente codice IT9210210 e la ZSC/ZPS “Lago Rendina” avente Codice IT9210201, rimanendo in linea con la strategia politica messa in campo dalla Regione Basilicata, i cui obiettivi sono tesi alla tutela della biodiversità con le buone pratiche dello Sviluppo Sostenibile.
A tal proposito – aggiunge - si evidenzia che saranno effettuati studi ed analisi su tutto il perimetro del Parco Naturale Regionale del Vulture poiché, sulla base degli approfondimenti già svolti sulle Riserve della Biosfera - MAB-UNESCO ad oggi istituite, è emerso che al fine di ottenere il riconoscimento di “Riserve della Biosfera del Programma Man and the Biosphere UNESCO”, risulta più adeguato inserire, oltre al perimetro della ZSC “Monte Vulture”, anche i territori contigui.




  

FSC, Latronico: nuovi fondi per bonifiche, risorse idriche e verde

Con una delibera approvata nei giorni scorsi sono stati finanziati dalla Giunta regionale 13 interventi in campo ambientale, ed in particolare per il potenziamento delle infrastrutture verdi, la gestione delle risorse idriche e la bonifica di alcune discariche. La spesa complessiva prevista è di circa 7 milioni di euro a valere sulle risorse rese disponibili a seguito della riprogrammazione dei Fondi di sviluppo e coesione.

“Si tratta alcuni interventi – afferma l’assessore regionale all’Ambiente, territorio ed Energia Cosimo Latronico – immediatamente cantierabili, che si inseriscono in un più vasto programma di azioni che la Giunta regionale ha programmato per potenziare il sistema di infrastrutture verdi, rafforzare l’economia circolare e migliorare la gestione delle risorse idriche. Attraverso il progetto Fruilent Bas, la rete di fruizione lenta dei paesaggi, intendiamo valorizzare la vasta e diversificata ricchezza paesaggistica della Basilicata attraverso un modello possibile e innovativo, ovvero quello della mobilità lenta che permette una relazione più stretta con il territorio, che vede in questo caso il finanziamento dei progetti di sette Comuni. Prosegue anche l’impegno del governo regionale per completare la bonifica delle discariche, che ci consente di uscire dalle infrazioni comunitarie e di rafforzare nella nostra regione la qualità ambientale e l’economia circolare. Analogo interesse prestiamo alla migliore gestione delle risorse idriche, che in questo caso si concretizza con il finanziamento di due progetti dell’Eipli”.

“Ematologia Potenza al centro di studi su vaccinazioni anti Covid”

Importanti attestati e riconoscimenti ottenuti dall’unità operativa di Ematologia dell’Aor San Carlo di Potenza. Uno studio effettuato, in collaborazione con la Patologia Clinica, la Rianimazione, le Malattie infettive e la Pneumologia del ‘San Carlo’ di Potenza, nei primi mesi dalla diffusione della malattia pandemica da Sars-CoV2, dedicato alla presenza di anticorpi antieparina/PF4 nei pazienti trattati con eparina e con infezione da Covid-19 in corso, è stato infatti pubblicato all’interno della rivista scientifica “Blood Transfusion”. In particolare, l’ematologa Daniela Dragonetti è stata invitata a presentare questo importante studio all’interno del congresso della Società europea di medicina (Esmed), vetrina per i più importanti studi di medici di tutto il mondo. Inoltre, all’interno della rivista internazionale “Frontiers in Immunology”, è stato recentemente pubblicato un ulteriore studio in riferimento alla risposta anticorpale al vaccino contro il Covid-19. Lo studio, condotto su 215 pazienti ematologici, ha evidenziato come questi ultimi abbiano una risposta complessivamente inferiore rispetto alla risposta ottenuta nei dipendenti dell’Azienda ospedaliera regionale ‘San Carlo’ di Potenza, e utilizzati nello studio come gruppo di controllo, ma, allo stesso tempo, molto eterogenea fra loro. A ciò, si aggiunga una valutazione emersa dallo studio delle risposte del gruppo di controllo, particolarmente numeroso, che mette in evidenza quanto le donne abbiano una produzione anticorpale maggiore rispetto agli uomini, in tutte le fasce di età. “L’Aor San Carlo di Potenza –ha commentato il direttore generale Giuseppe Spera- ha saputo conciliare l’assistenza nella drammatica situazione pandemica con la volontà scientifica di analisi e comprensione di determinati fattori che caratterizzano l’infezione da Covid-19. Siamo orgogliosi delle professionalità messe in campo dalla nostra struttura ospedaliera, sempre più integrata nel contesto sanitario internazionale. Un ringraziamento sincero va, pertanto, inoltrato agli autori degli studi scientifici”.

Da proposta ALSIA nasce Associazione nazionale Agenzie

Nasce dalla carta di intenti LUCANIA 2021 siglata meno di un anno fa a Matera, si chiama ANARSIA, ed è l’Associazione Nazionale delle Agenzie Regionali per lo Sviluppo e l’Innovazione Agronomiche Forestali. ANARSIA è stata appena costituita formalmente a Milano, e punta a condividere competenze ed esperienze su tematiche agricole, forestali e della pesca di 6 Agenzie del settore – come l’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura - che lavorano per le Regioni Basilicata, Veneto, Molise, Lazio, Marche e Lombardia.

“La carta di intenti “LUCANIA 2021” – ha commentato Aniello Crescenzi, tra i sottoscrittori dell’Associazione per conto dell’ALSIA – su proposta dell’ALSIA, fu una naturale conclusione del Meeting ALSIA del dicembre scorso realizzato a Matera, con una parte tutta dedicata alla ricerca e allo sviluppo e al primo confronto in Italia tra le Agenzie e gli Enti regionali di sviluppo. Centralità dei fabbisogni dell’utenza e della tutela dell’ambiente e del territorio, ruolo fondamentale delle risorse umane utilizzate, istituzione di un coordinamento nazionale che favorisca la formulazione di proposte strategiche e operative ai Governi regionali e nazionale, e scambio di buone prassi – ricorda Crescenzi - furono i 4 principi che convinsero tutte le altre istituzioni partecipanti provenienti da Friuli Venezia-Giulia, Lombardia, Veneto, Marche, Molise, Calabria e Sardegna a sottoscrivere la carta di intenti, di cui ANARSIA è ora la concreta prosecuzione”.

ANARSIA avrà sede legale a Legnaro (PD), presso Veneto Agricoltura, e Nicola Dell’Acqua, direttore dello stesso ente, è stato nominato primo presidente dell’Associazione. Al momento vi hanno aderito: AVISP - Veneto Agricoltura, Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario; ALSIA - Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura; ARSARP - Agenzia Regionale per lo Sviluppo Agricolo, Rurale e della Pesca (Regione Molise); ARSIAL - Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura del Lazio; ASSAM - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche; ERSAF - Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste (Regione Lombardia). Le altre entreranno a breve nell’Associazione non appena concluderanno le procedure amministrative propedeutiche.

Il 27 e 28 ottobre prossimi, a Vallevecchia di Caorle (VE), si terrà la prima assemblea che definirà il programma delle attività future. Tra le priorità dell’Associazione, anche azioni comuni di formazione del personale sia amministrativo che tecnico. 

Latronico: “Il cambiamento del clima non aspetta e non si ferma”

“Il cambiamento del clima non aspetta e non si ferma”. Lo ha ribadito l’assessore regionale all’Ambiente, Territorio ed Energia Cosimo Latronico che è intervenuto a Matera nel convegno su “Cambiamenti climatici ed effetti sulle spiagge: l’area pilota di Metaponto” presso la sede della Lega Navale Italiana sez. Castellaneta e Matera.

“Negli ultimi decenni – ha detto Latronico - il deficit di trasporto solido dei corsi d’acqua della Basilicata ha determinato, con particolare rilevanza lungo la costa ionica, una crisi del sistema di alimentazione del litorale modificando sensibilmente gli equilibri che regolano la dinamica costiera. L’apporto di sedimenti è stato ulteriormente ridotto dal prelievo di inerti lungo gli alvei e dalle opere di regimazione idraulica realizzate in questo periodo. Tra gli effetti più rilevanti quello più evidente è stato un importante arretramento della linea di costa lungo ampi tratti di litorale ionico che ha determinato significativi danni o limitazioni significative delle attività economiche presenti in quelle aree.”

La grande mole di dati e di studi prodotti negli ultimi anni sul litorale ionico lucano e la necessità di prevedere con urgenza interventi di difesa delle spiagge in crisi strutturale di questo tratto di costa, hanno orientato l’amministrazione regionale a procedere alla redazione del Piano delle Coste, definito con la legge regionale 13 novembre 2009 n. 39.

“L’obiettivo di massima – ha concluso Latronico - è quello di individuare le forme di gestione più opportune in base alle necessità di conservazione di specie ed habitat rari e minacciati, senza tuttavia tralasciare il contesto antropico. In tale contesto, un ruolo di primaria importanza lo svolgono gli operatori turistici, i quali conoscono a fondo il territorio e le problematiche ad esso inerenti più consapevoli della enorme fragilità di questi ecosistemi e della necessità di tutelarli”. 

Apt e Regione Basilicata al Festival della Letteratura di viaggio

La Regione Basilicata e l’Apt, attraverso il programma “Ambiente Basilicata” del dipartimento regionale all’Ambiente, sono presenti al Festival della Letteratura di viaggio in programma a Roma dal 29 settembre al 2 ottobre.
Giunto alla tredicesima edizione, si tratta del più importante appuntamento in Italia dedicato al racconto del mondo, vicino e lontano, attraverso diverse forme di narrazione di luoghi e culture: dalla geografia all’antropologia, dalla filosofia alla storia, dalla letteratura al giornalismo, dalla fotografia al cinema, dalla musica al fumetto.
In quattro giorni sono previsti 50 eventi fra incontri, premi, laboratori, passeggiate, mostre. E ancora racconti di viaggi, esplorazioni, ricerche, scritture, rappresentazioni, libri, visioni, dagli anniversari letterari (Calvino, Manganelli, Pasolini, solo per citarne alcuni) alle testimonianze di chi viaggia e si fa poi narratore. Proprio come nel caso del progetto voluto da Apt Basilicata e realizzato dall’artista lucano, Raffaele Pentasuglia.
Per alcuni mesi, infatti, Pentasuglia ha girato in lungo e in largo i cinque parchi lucani per cogliere gli aspetti più suggestivi e interpretarli sul proprio taccuino attraverso disegni ad acquerello.
Alcune tavole saranno esposte nel corso del festival in una mostra che verrà inaugurata il primo ottobre alle 19.30 nel Palazzo Merulana, in via Merulana 121 alla presenza dell’autore, del direttore generale di Apt Basilicata, Antonio Nicoletti, e di Peppone Calabrese, gastronomo e conduttore tv.
“Grazie al sostegno della Regione Basilicata, programma “Ambiente Basilicata” del dipartimento regionale all’Ambiente abbiamo deciso di partecipare a questo evento – spiega il direttore Nicoletti – per far scoprire agli amanti del viaggio e della lettura il ricco patrimonio ambientale, paesaggistico e naturalistico offerto dai nostri cinque parchi, tra alberi monumentali, animali selvatici, chiese rupestri, esperienze adrenaliniche, eccellenze gastronomiche e testimonianze archeologiche. Un mondo incontaminato è autentico, che per una capacità tutta lucana di guardare avanti, è anche proiettato nel futuro”.
E così l’artista Raffaele Pentasuglia per alcuni mesi ha attraversato queste aree protette, dal Parco nazionale del Pollino, al Parco naturale regionale del Vulture, dal parco regionale di Gallipoli Cognato e delle Dolomiti lucane al parco nazionale dell’Appennino lucano, Val D’Agri, Lagonegrese fino al parco regionale della Murgia materana. E durante il suo viaggio in punta di piedi ha catturato con i suoi disegni gli angoli più suggestivi e inediti di questo ricco patrimonio ambientale.
“Una raccolta di tavole – conclude Nicoletti - che presto diventerà un libro/guida che accompagnerà i viaggiatori in questi itinerari emozionali. Insomma una regione, la Basilicata, che è sempre più una regione d’autore”.
“Con il programma Ambiente Basilicata, - dichiara l’assessore regionale all’ambiente Cosimo Latronico - puntiamo a valorizzare quella che è la risorsa più importante che abbiamo in Basilicata: il nostro patrimonio naturalistico-ambientale e il nostro paesaggio. L’azione quotidiana della Direzione regionale è volta a coniugare tutela e valorizzazione. Il linguaggio dell’arte, come quella del lavoro di Pentasuglia, ci colloca nel novero di chi fa promozione con strumenti e contenuti di qualità, che vogliono essere all’altezza della qualità e dei contenuti espressi dal nostro territorio”.