Latronico: “PNRR, finanziato progetto EGRIB da 9,7 milioni”

"Con Decreto del MITE n. 206 del 21.12.2022 è stato finanziato l’intervento “Realizzazione di impianti di essiccazione dei fanghi di depurazione - Viggiano e Baragiano” per un importo complessivo di € 9.701.531,60, candidato dall’EGRIB nell’ambito del Bando PNRR – M2C1.1.I1.1 – Linea C – Proposte volte all’ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e alla realizzazione di nuovi impianti innovativi di trattamento/riciclaggio per lo smaltimento di materiali assorbenti ad uso personale (PAD), i fanghi di acque reflue, i rifiuti di pelletteria e i rifiuti tessili (Ai sensi del decreto del Ministero della transizione ecologica n. 396 del 28 settembre 2021 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 15 ottobre 2021).
Con tale intervento, che ha come obiettivo il trattamento dei fanghi – prodotto di scarto degli impianti di depurazione, la Basilicata si avvia verso un percorso teso a ridurre i costi per lo smaltimento dei fanghi degli impianti di depurazione, fino ad oggi portati fuori regione con elevati costi di trasporto e di conferimento.
Il percorso avviato ha l’obiettivo di raggiungere la piena autonomia nella gestione del Servizio Idrico Integrato e dei Rifiuti". Lo afferma in una nota l'assessore all'Ambiente ed energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico.
  

DECARBONIZZAZIONE, ELETTRIFICAZIONE E DIGITALIZZIONE: I TRE PILLAR DI ENEL

L’impegno del Gruppo per rendere ogni comunità energetica un vero e proprio ecosistema efficiente e sostenibile. Ne parliamo con Roberto Marconi, Key Account Manager Flexibility Solutions Enel X Italia

 

Ingegner Marconi, complice la fame energetica e lo slancio del PNRR nel favorire la diffusione delle modalità di autoproduzione e autoconsumo collettivo, le Comunità energetiche rinnovabili cominciano a diffondersi anche nel nostro Paese. Ma cosa sono le Cer e quali sono i vantaggi di aderire a una comunità energetica per cittadini e imprese?

Grazie al recepimento della Direttiva Europea RED II (2018/2001/UE), anche in Italia è possibile sviluppare modelli associativi tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali e PMI che decidono di unire i propri sforzi con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale. Le CER stimoleranno l’autonomia energetica e la decarbonizzazione delle aree industriali, riducendo il costo energetico e rendendo sempre più sostenibile l’uso della rete elettrica locale. È importante infatti che tutta l’energia rinnovabile prodotta dagli impianti interni alla CER sia consumata contemporaneamente, così da minimizzare gli impatti sulla rete elettrica e massimizzare l’incentivo ricevuto. In sintesi, quindi i vantaggi si riassumono in:

  • Economici – gli incentivi per l’energia prodotta e autoconsumata creano un “reddito energetico” da redistribuire;
  • Ambientali – riduzione della CO2 e annullamento delle perdite di rete;
  • Sociali – l’aggregazione sociale stimola i partecipanti alla condivisione rivolta alla sostenibilità urbana, diventando così protagonisti della transizione energetica.

Qual è la differenza tra sistemi di autoconsumo e una CER?

Il sistema di autoconsumo collettivo premia il comune interesse di utenze collocate tutte in un unico edificio, si presta quindi ad avere benefici limitati dalle effettive capacità di generazione e consumo al di sotto di un unico tetto. La Comunità energetica rinnovabile, invece, estende questo confine fino a tutto il territorio coperto dalla stessa cabina elettrica primaria, permettendo quindi di disporre di un portafoglio di utenze differenziato e soprattutto di capacità di generazione rinnovabile più ampia.

Enel ha una grossa tradizione nelle rinnovabili ma, nello specifico, qual è il ruolo di Enel X in una Comunità Energetica Rinnovabile tipo?Roberto Marconi

Enel X, che ha da sempre l’obiettivo di velocizzare l’innovazione e guidare la transizione energetica, si pone come importante acceleratore del processo di diffusione delle comunità energetiche rinnovabili. Possiamo offrire ai soggetti interessati le soluzioni e i servizi per dar vita e far crescere in modo virtuoso la comunità energetica: dalla realizzazione degli impianti fotovoltaici alla creazione e gestione tecnico/economica della comunità stessa, dal monitoraggio dello stato di servizio della comunità agli stimoli all’elettrificazione dei consumi attraverso tecnologie efficienti (pompe di calore, piani cottura a induzione ecc.) e piattaforme digitali. Per rendere ogni comunità energetica un vero e proprio ecosistema efficiente e sostenibile.

La burocrazia pesa molto nell’avvio di una CER?

Il modello necessita di una particolare attenzione e conoscenza di dettaglio della materia, in modo da poterne assicurare l’avvio e la corretta gestione per gli interi 20 anni di vita. Enel X offre la migliore expertise in tal senso, derivante dai diversi progetti che stiamo studiando in Italia e all’Estero.

Il limite dei 1000 kilowatt di produzione massima non è un freno allo sviluppo delle comunità energetiche tra imprese?

La forte propensione alla elettrificazione dei consumi richiederà, in un futuro ormai prossimo, importanti quantità di energia rinnovabile, soprattutto nelle vicinanze di aree industriali, per questo il limite ad 1MW per ciascun impianto potrebbe non essere il miglior risultato per la minimizzazione dei costi di realizzazione.

Quali regole tecniche sono necessarie per calibrare bene gli impianti perché produzione e consumo si equivalgano o quasi?

Lo scopo della CER è la “socializzazione” della produzione e del consumo di energia rinnovabile locale quindi, fondamentale, sarà lo sviluppo della sua capacità generativa in risposta ai fabbisogni energetici sottostanti: nessun kWh dovrà essere prodotto senza che ci sia un utente ad attenderlo.La CER di Enel X deve essere vista come vivente, nasce con un suo progetto “ancora” e si sviluppa massimizzando gli sforzi di tutti coloro che manifestano il loro interesse, anche in tempi diversi!

In Sardegna avete portato a compimento un importante progetto. È un modello ideale e scalabile quello realizzato?

Le CER si rivolgono, tra l’altro, anche alle PA, così da rendere “sociale” l’energia che può essere generata attraverso le superfici nella loro disponibilità, aumentando il contrasto alla povertà energetica e sviluppando un supporto alle attività imprenditoriali del luogo. Il caso Sardegna si inserisce proprio in questo contesto; per Enel è ulteriore motivo di orgoglio perché sta investendo molto nel progetto Sardinia Isola Verde, che mira a renderla la prima regione Carbon Neutral di Italia.

Green e digitale offriranno nei prossimi anni nuovi spazi di occupazione. Anche le CER possono creare nuovo lavoro?

Assolutamente sì! La transizione energetica in Enel viene declinata secondo 3 pillars: Decarbonizzazione, Elettrificazione e Digitalizzazione; riteniamo quindi che il futuro sostenibile di questo Paese, come per l’intero pianeta, non potrà prescindere dalle skill innovative che le nuove generazioni saranno capaci di iniettare nel mondo del lavoro.

L'articolo DECARBONIZZAZIONE, ELETTRIFICAZIONE E DIGITALIZZIONE: I TRE PILLAR DI ENEL proviene da Costozero, magazine di economia, finanza, politica imprenditoriale e tempo libero - Confindustria Salerno.

PNRR:FIRMATO PROTOCOLLO INTESA TRA ASM E AMBITI SOCIO TERRITORIALI

E’ stato firmato ieri, a Matera nella sede dell’ASM, il protocollo di intesa con gli Ambiti Socio Territoriali (ATS) della Provincia di Matera per l’attuazione del PNRR Missione 5 “Inclusione Sociale” e Missione 6 “Salute”. L’intesa permetterà l’integrazione e il coordinamento socio sanitario tra l’ASM e Comuni, per la realizzazione e l’attuazione degli obiettivi previsti dal PNRR in ambito sanitario.
Gli Ambiti Socio Territoriali coinvolti sono “Matera”, “Bradanica – Medio Basento” (Comune capofila Irsina) e “Metapontino – Collina Materana” (Comune capofila Policoro). Alla firma del protocollo il sindaco di Irsina Nicola Morea, il sindaco di Policoro, Enrico Bianco e l’assessore alle politiche sociali del Comune di Matera, Valeria Piscopiello in rappresentanza del sindaco di Matera, mentre per l’ASM ha firmato il documento il Direttore Generale, Sabrina Pulvirenti.
L’Azienda Sanitaria di Matera rappresenta l’interlocutore privilegiato per la realizzazione dell’integrazione socio sanitaria nell’ambito di una programmazione di rete delle misure per evitare l’eventuale duplicazione di interventi. E’ inoltre finalizzata alla realizzazione di progetti ed iniziative condivise che determinino vantaggi per le comunità locali e per i cittadini, nonché per lo sviluppo di percorsi di prevenzione e promozione della salute. La collaborazione tra l’ASM e gli ATS, attraverso tavoli di lavoro congiunti ed attraverso l’attuazione di interventi specifici, migliorerà e renderà maggiormente efficiente la rete dei servizi territoriali coinvolgendo figure specialistiche in equipes multiprofessionali che garantiscano una presa in carico della persona, in particolar modo fragile, con approccio globale.
“Con la firma del protocollo – hanno commentato i Sindaci- si dà il via, ufficialmente, all’attuazione delle due missioni che permetteranno di fornire servizi fondamentali alle popolazioni locali”. Soddisfazione è stata espressa dal Direttore Generale dell’ASM, Sabrina Pulvirenti che ha aggiunto: “Ringrazio i sindaci con i quali, sin dall’inizio, è stato instaurato un dialogo franco che ha portato, in tempi brevi, alla sigla di questo importante protocollo che permetterà di attuare gli obiettivi del PNRR con un approccio multidisciplinare. Ciò consentirà di pianificare meglio i servizi, performando la qualità di vita del cittadino e generando una reale integrazione tra ospedale e territorio che rappresenta, dopo la malattia pandemica, il vero obiettivo del sistema sanitario regionale”.