Apt Basilicata a Discover Italy e alla fiera del Cicloturismo

Oggi e domani la Regione Basilicata e l’Agenzia di Promozione Territoriale partecipano alla VII edizione di Discover Italy – workshop dedicato all’Incoming Italia – presso l’ex Convento dell’Annunziata a Sestri Levante.
Questo momento di confronto vede la partecipazione, grazie al supporto di Apt Basilicata, di quattro operatori turistici lucani che ne hanno fatto richiesta e che avranno la possibilità di incontrare i tanti buyers selezionati presenti.
Discover Italy, giunto alla settima edizione, è l’evento al quale hotel e operatori italiani incontrano i migliori buyer. Due i principali obiettivi dei seller: diversificare l’offerta e internazionalizzare le presenze. Come? I territori e le regioni italiane, fra cui anche la Basilicata, stanno lavorando su un’offerta turistica sempre più ampia e che punta, oltre che sugli aspetti culturali e balneari, su attività outdoor e sul food & wine.
Dal punto di vista organizzativo, i partecipanti possono contare su un innovativo sistema di appuntamenti che, grazie a un sofisticato algoritmo, calcola il perfect match tra domanda e offerta.
Ricca l’agenda dei quattro operatori turistici lucani con 20 appuntamenti al giorno.
Oltre 160 i buyer provenienti da Olanda, Gran Bretagna, Norvegia, Danimarca, Finlandia, Spagna, Svezia, Belgio, Germania, Canada, Stati Uniti, Emirati Arabi, Polonia, Israele e Italia.

Da Sestri Levante la Regione e l’Apt si trasferiranno a Bologna per partecipare alla seconda edizione della fiera del cicloturismo in programma nei giorni 1 e 2 aprile presso lo Spazio DumBo. La Basilicata sarà presente con le sue offerte in un’area espositiva di 20 mq circa.
Attesi circa 150 espositori e sono previsti una cinquantina di eventi, tra cui presentazioni informative e racconti di storie di viaggi.
All’interno dell’evento fieristico, l’APT Basilicata il primo aprile, alle ore 17, terrà una conferenza dal titolo: “Basilicata in bici: nuovi orizzonti da scoprire” con la partecipazione del ciclista professionista lucano Domenico Pozzovivo e del direttore generale di Apt Basilicata, Antonio Nicoletti.

Intanto in questi giorni, ospite dell’Enit e accompagnato dall’Apt, è in giro per la Basilicata un influencer / blogger tedesco per raccontare la nostra regione attraverso foto e post sui suoi canali social.
  

Latronico: 3 milioni di euro per progettazione lavori rete idrica

Ammonta a tre milioni di euro il Fondo di rotazione per interventi sulla rete idrica e fognaria della Basilicata. Per impegnare questa somma nella progettazione e l’affidamento di opere urgenti di efficientamento del sistema idrico lucano, l’assessore regionale all’Ambiente e Territorio, Cosimo Latronico, con il direttore Roberto Tricomi, ha tenuto oggi un incontro con Egrib, rappresentato dall’amministratore unico Canio Santarsiero, e con Acquedotto Lucano, per il quale era presente il direttore tecnico Salvatore Gravino.

“Un tavolo utile che diventerà permanente - ha commentato l’assessore Latronico -. Il fondo di rotazione è una scelta politica di grande valore effettuata con lo scorso bilancio. Oggi abbiamo preso atto positivamente che due terzi del fondo sono stati già impiegati per progettazioni sulle reti idriche, sugli impianti di potabilizzazione e su quelli di depurazione, interventi che interessano decine di Comuni lucani. Abbiamo più di 183 depuratori – ha detto Latronico - alcuni sono usciti dalle procedure di infrazione, altri per effetto delle nuove direttive europee, potrebbero entrarci. Ci prepariamo anche alle programmazioni che sono in itinere con il reperimento di finanziamenti per altri progetti necessari per le nostre reti”.

Nell’incontro sono state affrontate anche altre problematiche. Egrib procederà a un nuovo Piano d’Ambito che tenga conto delle risorse idriche e dei costi energetici e gestionali. Una quota del fondo di rotazione sarà accantonata per far fronte alla progettazione in caso di bandi. Un tavolo di coordinamento, al quale sarà invitata la Direzione Agricoltura, sarà dedicato agli acquedotti rurali. “Faremo anche il punto – ha concluso Latronico - sullo stato di avanzamento di due grandi programmi, il Pnrr e React eu, che interessano più di 120 Comuni in Basilicata. Dobbiamo costruire un sistema di gestione dell’acqua. Non possiamo sprecare il 60 per cento della risorsa idrica lucana. Questo per noi è un impegno e un dovere”. 

Inclusione sociale, siglato accordo in Regione

Nell’ambito del progetto PON Legalità “Una rete per l’inclusione”, è stato siglato in mattinata l’accordo per la costruzione di una rete territoriale finalizzata all’inclusione sociale e lavorativa di minori e giovani adulti in carico ai servizi della giustizia minorile e di comunità della Basilicata tra Ministero della Giustizia – Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità - Centro per la Giustizia Minorile per la Puglia e Basilicata, il Consorzio Mestieri Puglia, l’Assessorato Regionale Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca e Confcooperative Basilicata.
Il progetto mira a supportare e sperimentare percorsi di inserimento socio-lavorativo rivolti a minori e giovani adulti presi in carico dai Servizi della Giustizia Minorile e di Comunità nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Si punta inoltre a realizzare nuove sinergie e collaborazioni sul territorio, per ampliare le opportunità di crescita professionale e avviamento al lavoro dei giovani, attraverso la creazione di reti tra soggetti pubblici e privati operanti a livello locale, regionale e nazionale.
Due sono le macro azioni. La prima prevede la realizzazione di tirocini di formazione e lavoro per 200 minori e giovani adulti in carico ai CGM del Sud Italia attraverso attività di selezione, accoglienza, bilancio delle competenze, orientamento e inserimento lavorativo propedeutiche alla stabilizzazione occupazionale, secondo la seguente distribuzione geografica: 41 in Calabria, 51 in Puglia e Basilicata, 53 in Sicilia e 55 in Campania. La seconda macro azione riguarda l’implementazione e il consolidamento di “reti” di sostegno all’inclusione sociale con il coinvolgimento degli attori (Enti, Servizi, Associazioni di categoria, Imprese, etc.) interessati a stipulare accordi operativi con i Centri per la Giustizia Minorile.
“La politica della Giustizia Minorile – ha evidenziato Lidia de Leonardis, Direttore del Centro per la Giustizia Minorile della Puglia e della Basilicata- ha dimostrato, negli ultimi anni, la necessità di riqualificare i propri modelli di intervento con i giovani dell’area penale. In questa prospettiva si sta sviluppando con gli Enti Locali e la Regione Basilicata una logica di intervento sistemica, in grado di ottimizzare le risorse dei singoli attori istituzionali, permettendo di individuare azioni sinergiche finalizzate a politiche di promozione di inclusione socio lavorativa, a fronte dei nuovi fenomeni di devianza e di povertà complessa, soprattutto educative. In tal senso, è determinante puntare il focus dell’attenzione sui bisogni formativi sempre più particolari e diversificati dei minori/giovani adulti sottoposti a provvedimenti penali”.
“Una rete per l’inclusione non è solo un progetto ma un insieme di attività a favore di persone incappate in problemi con la giustizia – ha dichiarato Vito Genco, Presidente Mestieri Puglia. È stata l’occasione per rendere disponibili le nostre mani nella scrittura, insieme ad istituzioni pubbliche e private, di un modello di intervento che, avendo quale obiettivo finale l’inclusione sociale, operi in maniera integrata e concreta a vantaggio delle persone prese in carico dal sistema di Giustizia penale”.
“L’accordo rappresenta l’opportunità per promuovere concretamente lo sviluppo di politiche sociali e di interventi innovativi d'inclusione socio-lavorativa -ha dichiarato l’Assessore alle attività produttive, lavoro, formazione e sport Alessandro Galella – per favorire la promozione di pari opportunità di accesso nel mercato del lavoro dei minori e dei giovani in carico ai Servizi minorili della Giustizia”.
“L’impegno del sistema cooperativo – ha sottolineato il Presidente di Confcooperative Basilicata, Giuseppe Bruno- mira allo sviluppo delle comunità lucane, contribuendo all’affermazione di un sistema imprenditoriale innovativo, internazionalizzato e sostenibile, volto a promuovere la crescita economica, sociale, civile e culturale della Basilicata”.



 

Latronico a Fardella per progetto Laghetto Parco Barbattivio

L’assessore all’ambiente ed energia Cosimo Latronico ha partecipato ieri a Fardella alla presentazione del progetto per il miglioramento dell’accessibilità e della fruizione del laghetto collinare di Contrada Cannalia del Parco Barbattivio.
Il progetto, presentato dal comune di Fardella, sarà realizzato con la dotazione finanziaria dei Contratti di Fiume delle Valli del Noce e del Sinni (Fondi FSC) del FLAG Coast to Coast, per un importo di 200 mila euro e cofinanziato dal Comune di Fardella con 20 mila euro. Si tratta di un progetto pilota che si caratterizza per azioni materiali di recupero e rifunzionalizzazione dello specchio d’acqua ed azioni immateriali volte al coinvolgimento della popolazione, delle associazioni e dei comuni limitrofi, sviluppato sulla base dei principi ispiratori dei Contratti di Fiume. Presenti i sindaci di Chiaromonte, Teana, Carbone che hanno evidenziato la compattezza dei territori della alta valle del Sinni nel portare avanti progetti di area vasta, superando i confini amministrativi, per diventare più attrattivi tanto per i residenti quanto per i turisti.
“Si tratta – ha dichiarato l’assessore Latronico – di un progetto di sostenibilità che rientra in un contesto più ampio di programmazione e pianificazione regionale che punta alla protezione e messa a valore delle risorse paesaggistiche. Recente l’approvazione delle Linee Guida regionali per l’attuazione dei Contratti di Fiume in Basilicata. I contratti di Fiume possono essere per la Basilicata occasione di sviluppo sostenibile e di coesione territoriale.”
 

Latronico conclude confronto su incidenza Cambiamenti climaticI

Interventi materiali ed immateriali per la fruizione turistica consapevole e responsabile; creazione di una regolamentazione condivisa delle modalità di fruizione delle risorse ambientali comprese le spiagge, nel rispetto delle peculiarità e sensibilità delle stesse; interventi sulla sostenibilità della fruizione attraverso iniziative volte ad accrescere le competenze degli operatori e la consapevolezza dei fruitori.
Sono questi gli obiettivi indicati dall’assessore all’Ambiente del Territorio e dell’Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, a Marconia di Pisticci durante le conclusioni del confronto tra gli operatori del settore sull’incidenza dei cambiamenti climatici sui comparti agricolo e turistico del sistema costiero ionico lucano.
“La strada da percorrere per la decarbonizzazione è chiara – ha osservato Latronico - e si chiama transizione energetica. Si tratta di un passaggio da un mix energetico incentrato sui combustibili fossili a uno a basse o a zero emissioni di carbonio, basato sulle fonti rinnovabili. Le tecnologie per la decarbonizzazione ci sono, sono efficienti e vanno scelte a tutti i livelli. E un grande contributo alla decarbonizzazione arriva dall’elettrificazione dei consumi finali. Si tratta di rimpiazzare in tutti i settori – ha detto Latronico- le tecnologie basate sui combustibili fossili con quelle che utilizzano l’elettricità prodotta da fonti rinnovabili, ottenendo non solo l’abbattimento delle emissioni a effetto serra, ma anche dell’inquinamento atmosferico, in particolare nelle città. Il cambiamento del clima non aspetta e non si ferma – ha concluso Latronico. Serve un cambiamento culturale forte, un vero e proprio mutamento di paradigma per tradurre in realtà ciò su cui tutti ormai sono d’accordo”.
 

48 NUOVE ASSUNZIONI AL CROB DI RIONERO IN VULTURE

Il Crob di Rionero in Vulture assumerà 48 unità lavorative nel triennio 2023-2025. Ad annunciarlo - in una nota -  è il Commissario straordinario, Sabrina Pulvirenti, che qualche giorno fa ha firmato una delibera per integrare e potenziare il piano triennale del fabbisogno del personale di ricerca. In particolare è prevista l'assunzione di 15 ricercatori sanitari categoria D e 5 collaboratori professionali di ricerca sanitaria (Cat. D) da impiegare a tempo indeterminato. A questi si aggiungono 25 ricercatori sanitari, categoria D, e 3 collaboratori professionali di ricerca sanitaria (sempre di cat. D), tutti a tempo a tempo determinato. Il personale a tempo indeterminato sarà assunto in maniera scaglionata a partire dal 2023 e fino al 2025.
“Adempiendo a quanto previsto dalla normativa sul riordino degli IRCCS – afferma il Commissario, Sabrina Pulvirenti- il personale sarà destinato alla Direzione Scientifica ed ai laboratori di ricerca e sarà assunto mediante procedure concorsuali espletate direttamente dal Crob, attesa la peculiarità che riveste l’acquisizione di risorse umane finalizzate al rafforzamento dell’attività scientifica che costituisce una priorità di questo Istituto”.
Le risorse per il reclutamento del personale a tempo determinato sono state assegnate dal Ministero della Salute e già disponibili. Mentre per il personale a tempo indeterminato il Crob procederà al reclutamento solo a seguito dell’approvazione del provvedimento da parte della Regione Basilicata, con l’onere economico gravante sui fondi del sistema sanitario regionale.
  

Presentato volume “Basilicata. Un racconto d’arte contemporanea”

"Questo libro è un invito alla scoperta di luoghi in cui arte e paesaggio si compongono in un’armonia sorprendente; un invito al viaggio, alla ricerca di emozioni custodite nel cuore di una delle regioni più accoglienti del mondo. Non un itinerario, ma un territorio da scoprire inseguendo sensazioni e sentimenti, sulle tracce dello spirito profondo di una regione dal cuore segreto, che si manifesta senza ostentazione, che si offre senza perdersi". Lo ha detto il direttore generale di Apt Basilicata Antonio Nicoletti, che ieri nella sala conferenze della prestigiosa Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea ha presentato il volume dal titolo "Basilicata. Un racconto d’arte contemporanea" di Antonello Tolve, pubblicato da Silvana Editoriale.
Il volume racconta uno dei possibili viaggi alla scoperta di un territorio che ha la capacità di reinventarsi continuamente, non solo da una latitudine territoriale, ma anche nel campo delle arti contemporanee. Muovendo dai quattro musei, il Mig, Museo internazionale della Grafica, a Castronuovo Sant’Andrea, il Mam, Museo Aiello, a Moliterno, il MuA, Museo ad Aliano, e Il museo intitolato a Sinisgalli, a Montemurro, si offre in questa pubblicazione un compatto itinerario creativo, con opere di artisti nati in Basilicata e di molti altri che vi hanno lavorato immergendosi nel paesaggio, in un ambiente vitale che può essere compreso soltanto all’interno del suo mondo e della sua storia.
“Quando scendiamo verso il Sud, dopo Potenza, dove i versi pascoli contrastano con le gialle distese di grano ci rendiamo conto che l’opera d’arte è davvero il frutto di un milieu (…). Ma non possiamo non renderci conto, poi di essere in un locus amoenus, in una terra da scoprire, in un contesto dove natura e cultura si incontrano, in uno scenario dove il circuito dell’arte contemporanea ha una forza che lascia ancora sperare”, afferma Antonello Tolve, nell’introduzione al volume.
Alla presentazione sono intervenuti i rappresentanti dei quattro musei, Giuseppe Appella Storico e critico d’arte, Polo museale di Castronuovo Sant'Andrea, Gabriella Naddeo, MAM- Musei Aiello Moliterno, Luigi De Lorenzo Presidente MuA - Musei Aliano, Domenico SammartinoPresidente Fondazione Leonardo Sinisgalli, il sindaco di Montemurro, Senatro Di Leo, il prof. Giampaolo D'Andrea, e Filippo Martino, presidente dell'associazione Lucani a Roma.
Le conclusioni sono state affidate a Giampiero Perri, consigliere scientifico del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi: "Il Piano strategico regionale, con riferimento alla cultura ed al turismo, individua tra i più importanti obiettivi quello di creare ecosistemi, ossia modelli integrati dove tutti gli attori, istituzioni Museali, scuole , mondo della ricerca, enti locali, diocesi, comunicatori etc , cooperino per la messa a punto di più avanzati modelli di tutela, valorizzazione e gestione del nostro patrimonio culturale". 

GRASSI: «INDIVIDUARE LE COMPETENZE DA DECENTRARE ALLE REGIONI»

Per il Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione Territoriale di Confindustria é auspicabile una devoluzione focalizzata su “ambiti di materie” funzionali alle peculiarità territoriali e all’effettiva capacità delle rispettive amministrazioni di esercitarle

Mentre l’Europa scommette sul mettere insieme le potenzialità dei differenti paesi, nel nostro torna in agenda l’autonomia differenziata. Quali potrebbero essere gli impatti sul Mezzogiorno e, più in generale, per l’economia italiana?

Per rispondere a questa domanda è doverosa una premessa. L’autonomia differenziata costituisce un principio costituzionale, in sé meritevole di attuazione. Se ben calibrata, essa può rappresentare un’occasione per rafforzare la competitività e valorizzare le specificità dei territori. In Confindustria guardiamo quindi con interesse a un’attuazione del regionalismo differenziato che, senza aumentare i divari tra le Regioni, rafforzi i territori nel solco dei principi di sussidiarietà, unità, efficienza e solidarietà. Inoltre, il dibattito attuale potrebbe e dovrebbe essere l’occasione per riaprire il confronto sul Titolo V della nostra Costituzione, che a distanza di 22 anni dalla sua riscrittura, mostra ormai con chiarezza alcune “crepe”, tra contraddizioni e lacune normative, incertezze interpretative e inattuazioni. Si pensi soltanto, ad esempio, che solo ora sembra avviarsi il percorso per l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) e che non ha ancora trovato attuazione quanto previsto dall’art. 119, vale a dire la creazione del fondo perequativo che dovrebbe compensare gli squilibri “sofferti” dai territori con minore capacità fiscale. Peraltro, il superamento di queste due lacune rappresenta, a mio avviso, una condizione necessaria per avviare il percorso verso un’autonomia differenziata “giusta”.

Quanto potrebbe rivelarsi inefficace, se non dannoso, che scelte strategiche per l’economia nazionale, come quelle nel campo dell’energia e delle infrastrutture, vengano decentralizzate? E quelle relative a sanità e istruzione?

Se da un lato il regionalismo differenziato può costituire un’opportunità per i territori, dall’altro è necessario porre grande attenzione alle materie – o agli ambiti di materie – che saranno oggetto di devoluzione. Per noi c’è un punto irrinunciabile: alcune materie strategiche, che contribuiscono a creare le condizioni per la competitività e lo sviluppo debbono essere “gestite” a livello nazionale, se non addirittura europeo, per garantire efficienza, ma anche omogeneità normativa e amministrativa e condizioni di partenza più simili, a tutela del mercato. Mi riferisco, per citare gli esempi più eclatanti, alle infrastrutture energetiche e di trasporto e, più in generale, ai servizi a rete, nonché al commercio con l’estero. Materie che necessitano di meccanismi di coordinamento, volti anche a superare veti o inerzie, che possono essere assicurati solo da una gestione unitaria, strettamente connessa, peraltro, agli orientamenti europei. Sarebbe opportuno, poi, individuare le attribuzioni devolute alle Regioni secondo un approccio graduale. Infatti, modifiche massive delle competenze legislative e amministrative potrebbero impattare in negativo sull’assetto delle organizzazioni regionali, a danno della loro stessa efficienza. In quest’ottica, sarebbe auspicabile una devoluzione focalizzata – più che su intere materie – su “ambiti di materie” (come peraltro previsto dal DDL Calderoli) funzionali alle peculiarità territoriali e all’effettiva capacità delle rispettive amministrazioni di esercitarle, individuando, quindi, specifici spazi di competenza regionali e spazi, invece, lasciati alla competenza statale.

Della rivendicazione regionale del residuo fiscale cosa ne pensa?

Credo sia un tema da ricondurre a una logica di rivendicazione politica, più che alla costruzione di un percorso equilibrato di attuazione della norma costituzionale in tema di autonomia differenziata. Si tratta, infatti, di un tema sensibile, molto discusso sia a livello politico che tra gli esperti, ma che non risulta, a oggi, all’ordine del giorno della discussione sull’autonomia, tant’è che non è richiamato, né regolato dal “DDL Calderoli” in quanto, su un piano generale, il trattenimento del residuo fiscale può rappresentare una soluzione disallineata rispetto alle esigenze e ai principi di perequazione, che a loro volta, com’è ormai chiaro a tutti, rappresentano alcuni dei criteri cui deve uniformarsi l’attuazione della norma costituzionale sul regionalismo asimmetrico.

L’attuazione del PNRR potrebbe essere ostacolata da questo processo di riforma?

Il PNRR è un piano di riforme e di investimenti caratterizzato, sin dalla sua ideazione, da un forte protagonismo del livello nazionale. Per assicurare il raggiungimento degli obiettivi del piano, quindi, ritengo che l’attuazione dell’autonomia differenziata dovrebbe tener conto anche del fatto che un passaggio di competenze dal livello centrale a quello regionale potrebbe, in questa fase storica, generare incertezze nell’attribuzione delle competenze e, di conseguenza, potenziali ritardi nell’attuazione. È uno dei motivi per cui riteniamo vada privilegiato un approccio graduale e al tempo stesso flessibile nell’individuazione delle materie, per garantire un “passaggio di consegne” fluido e coordinato, anche nell’ottica del rispetto degli impegni presi con l’Unione Europea.

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“Attrattività nei borghi”, Latronico: intesa con Cdp

La Giunta regionale ha approvato lo schema di un Protocollo di Intesa per il quale la Cassa depositi e prestiti garantirà supporto alla Regione nelle diverse fasi di realizzazione dei progetti candidati agli incentivi del bando del Pnrr “Attrattività dei borghi” e finanziati con l’impiego di risorse regionali .
Lo rende noto l’assessore all’Ambiente Cosimo Latronico, spiegando che la Regione aveva già inteso sostenere queste iniziative, finanziandole con 18.198.000 euro.
Si tratta dei progetti presentati dai Comuni di Aliano, Colobraro, Rotonda e Irsina per la Linea A e dai Comuni di San Costantino Albanese, Moliterno, Maratea, Vietri di Potenza per la Linea B.
Nell’ambito del Polo di Consulenza (“InvestEU Advisory Hub”) del nuovo programma dell’Unione europea di sostegno agli investimenti, la Cassa Depositi e Prestiti si è candidata per diventare “Advisory Partner” della Commissione europea. Alla Regione fornirà assistenza, consulenza e supporto tecnico-operativo per il coordinamento, l’avvio ed il monitoraggio delle diverse fasi di attuazione e realizzazione dei progetti in questione.
Le attività previste dal Protocollo, evidenzia l’assessore Latronico, non avranno oneri per la Regione poiché le attività in esso previste rientrano negli ambiti di intervento del Regolamento InvestEU e saranno a carico della misura europea.
  

NEL GIARDINO DELL’ASM ULIVO PER SENSIBILIZZARE A SINDROME DOWN

Tanti sorrisi “appesi” simbolicamente, ieri, all’albero di ulivo nel giardino dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera per celebrare la Giornata mondiale della Sindrome di Down. I protagonisti del pomeriggio dal titolo “Il sorriso insieme a voi” sono stati i ragazzi della cooperativa Oltre l’arte e dell'Associazione italiana persone Down che hanno adottato l’albero di ulivo come simbolo per tenere sempre viva l’attenzione verso la sindrome in un processo che conduce ad una società inclusiva.
“Non dobbiamo lasciare indietro nessuno -ha dichiarato il Direttore Sanitario dell'ASM, Giuseppe Magno- e non dobbiamo derubricare questo evento ad una giornata di festa. Si tratta invece di un appuntamento importante che a tutti i livelli deve aumentare l’attenzione e la sensibilità nei riguardi di particolari condizioni come quella della sindrome di down. In modo tale da rendere dei servizi maggiori e facilitare la vita di questi ragazzi, per quanto attiene la loro condizione. Come ASM grazie alla sensibilità dell’Assessore regionale alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli, e del nostro Direttore generale, Sabrina Pulvirenti, abbiamo colto l’occasione per dedicare un ulivo, albero evocativo, sempre verde e simbolo di pace, alla sindrome di Down grazie alla partecipazione gioiosa di questi splendidi ragazzi”.
Dopo aver affidato i sorrisi all’albero di ulivo, i ragazzi hanno fatto una visita odontoiatrica gratuita ed hanno ricevuto un kit da viaggio per la pulizia dei denti. Nell’occasione l’ASM ha annunciato l’istituzione di due consulenze dentistiche al mese, dedicate esclusivamente ai i ragazzi down. Il primo e il terzo giovedì del mese le persone down potranno prenotare una visita chiamando semplicemente l’ambulatorio dentistico dell’ASM di via Montescaglioso.
“Quello intrapreso – afferma il Direttore Generale, Sabrina Pulvirenti - è un percorso che si costruisce ogni giorno e che richiede l’impegno convinto di tutti. Dalla sanità alla scuola, dal lavoro, al volontariato, nei luoghi che viviamo quotidianamente, l’invito è ad impegnarci tutti perché ciascuno possa pienamente vedersi riconosciuto in quanto essere umano ed essere parte attiva della nostra comunità. Un gioco di squadra necessario, in cui ogni attore, per la propria competenza, è chiamato ad accompagnare le persone con sindrome di down nel proprio cammino di vita autonoma”.
  

Latronico su Giornata mondiale dell’acqua

“Si celebra oggi giornata mondiale dell’acqua. È una ricorrenza importante anche per la Basilicata per riflettere sull'importanza di ridurre lo spreco e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico. L’acqua è per la nostra regione un bene prezioso, essendo il nostro territorio tra i più ricchi di questa risorsa. La nostra acqua ha un primato di esportazione verso altre regioni di ben oltre il 70%, per circa 200 milioni di metri cubi, ed è quindi nostro preciso dovere di agire per l’efficientamento delle reti di distribuzione obsolete. L’implementazione del sistema di contenimento delle perdite idriche, presentato nei giorni scorsi a Stigliano, è un segno concreto dell’attenzione che la Regione Basilicata e Acquedotto Lucano riservano a questa risorsa.
Il progetto che sarà allargato ad altri 18 Comuni i gestiti da Acquedotto Lucano prevede il monitoraggio delle perdite idriche, l’osservazione dello stato delle condotte, la gestione delle misure e dei consumi legati all’utenza. L’acqua è la risorsa più preziosa della Basilicata. Preservare questa risorsa significa anche migliorare il servizio idrico in Basilicata dopo decenni di abbandono”.
È quanto dichiara l'assessore all'Ambiente e all'Energia della Regione Basilicata Cosimo Latronico in occasione della giornata mondiale dell’acqua.
 

Giornata internazionale delle foreste: l’intervento di Latronico

“La Giornata internazionale delle foreste, istituita dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di stimolare sempre più il dibattito dell’opinione pubblica mondiale sulla fondamentale importanza del patrimonio forestale per la vita sulla Terra e sulla necessità impellente di moltiplicare le azioni, collettive e individuali, per la sua salvaguardia, conservazione ed implementazione, chiama in causa e interroga direttamente il territorio lucano, i suoi abitanti, le sue istituzioni.
Perché la Basilicata è la terra delle foreste e dei boschi per eccellenza e per vocazione naturale, grazie alla sua conformazione geografica ed orografica prevalentemente montuosa e al suo clima.
Anche perché grazie alla grande superficie forestale e boschiva, in gran parte protetta, mantiene ancora, nonostante il cambiamento climatico mondiale in corso dovuto all’aumento delle temperature, un notevole livello di precipitazioni piovose e nevose che alimentano le falde acquifere, le sorgenti naturali e i grandi invasi artificiali di cui dispone. Che forniscono, attraverso la rete di captazione e distribuzione attiva sul territorio regionale, acqua per uso potabile, agricolo e industriale non solo alle città e ai comuni lucani, ma anche, in una logica solidaristica sull’uso delle risorse naturali, alle regioni confinanti tra cui, in primo luogo, alla popolosa Puglia.
La Regione Basilicata, il suo Presidente Bardi, l’Assessorato e la Direzione Ambiente e territorio che mi onoro di guidare e rappresentare, ribadiscono, nella Giornata internazionale delle foreste, la ferma volontà di proseguire, anche con il coinvolgimento attivo dei giovani e della scuola, nella strategia programmatica di tutela, valorizzazione ed implementazione delle aree forestali e boschive presenti nelle numerose e vastissime aree naturali protette di tutto il territorio regionale, ad iniziare dai due Parchi nazionali e dai Parchi regionali. Con l’obiettivo di coniugare la tutela e l’implementazione delle superfici alberate con lo sviluppo dell’economia territoriale legata ai percorsi del turismo naturale, culturale, antropologico ed enogastronomico, su cui stiamo investendo mediante le opportunità finanziarie ingenti offerte, in particolare, dalla nuova programmazione dei Fondi comunitari e da quella del Pnrr”.
E’ quanto dichiara l’assessore all’Ambiente e territorio della Regione Basilicata, Cosimo Latronico.
  

Regione e Acquedotto al lavoro per contrastare le perdite idriche

“Il progetto candidato nell’ambito del React Eu per il Comune di Stigliano, avviato lo scorso mese di novembre, riguarda l’implementazione di un innovativo sistema integrato e digitale che affronta tutti gli aspetti e le modalità di contenimento delle perdite idriche. Prevede l’introduzione di tecnologie e sistemi di supporto decisionale per la ricerca, localizzazione e monitoraggio delle perdite idriche, la gestione della pressione, l’osservazione dello stato delle condotte, la gestione delle misure e dei consumi legati all’utenza, la modellazione matematica delle reti e l’asset management”.
È quanto ha dichiarato l’assessore all’Ambiente ed energia della Regione Basilicata Cosimo Latronico, intervenendo stamane a Stigliano all’evento sul React-Eu, il pacchetto di assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa, a cui hanno preso parte il presidente della Giunta, Vito Bardi, l’amministratore unico di Acquedotto lucano, Alfondo Andretta, e il sindaco Francesco Micucci.
“L’iniziativa – ha aggiunto Latronico – mira a superare i problemi connessi al controllo delle perdite introducendo soluzioni attraverso un mix di azioni che, tra le altre cose, prevedono l’installazione di valvole e di strumenti smart per la misura delle portate, delle pressioni, dei livelli d’acqua nei serbatoi, la pre-localizzazione delle perdite mediante metodi classici e innovatori, quali radar e scansioni da satellite, ma anche interventi di manutenzione straordinaria e la sostituzione di alcuni tratti della rete. La strategia – ha fatto sapere l’assessore – si applicherà su 18 Comuni tra quelli gestiti da Acquedotto Lucano: Barile, Calvello, Corleto Perticara, Ferradina, Grassano, Marsicovetere, Maschito, Matera, Melfi, Paterno, Pisticci, Pomarico, Potenza, Rionero in Vulture, Stigliano, Tito e Viggiano”.
L’amministratore unico Alfonso Andretta, dopo aver fatto una panoramica sul Comune di Stigliano, che conta 3.922 abitanti, si estende su una superficie di 210 chilometri quadrati, ha una altitudine che varia tra i 909 e i 500 metri sul livello del mare e, oltre al centro abitato, comprende diverse contrade rurali quali Calvera, Caputo, Carpinello, Gannano, Santo Spirito, Serra di Croce, ha ricordato che “Il territorio è stato interessato in più occasioni da eventi franosi, che hanno provocato danni agli immobili e alle infrastrutture, tra le quali rientrano quelle gestite da Acquedotto lucano. Il principale schema di adduzione alla rete idrica – ha proseguito- è quello del Frida, proveniente dal serbatoio La Montagna, anche se è presente una parte terminale, ovvero contrada Acinello, che è alimentata da Paterno (schema dell’Agri). Il serbatoio cittadino si trova a circa 950 m s.l.m. e consta di due vasche seminterrate di capacità complessiva pari a 2.000 mc, con altezza di sfioro di 5,70 m. La condotta in arrivo al serbatoio è in acciaio DN 200, la portata media è di circa 20 l/s, ovviamente variabile durante l’anno (a pieno regime si possono raggiungere anche 30 l/s). In uscita vi sono una condotta distributrice in acciaio DN 150 (a tratti DN 200) che è a servizio dell’abitato, una condotta in acciaio DN 50 che alimenta direttamente l’ospedale e un’altra condotta in acciaio DN 100 che serve le zone rurali, arrivando al serbatoio La Palazza, prima, e a quelli di S. Spirito e Calvera, dopo. Risultano funzionanti le misurazioni dei contatori installati sull’arrivo e sull’uscita dal serbatoio principale per il centro abitato. Una parte della rete distributrice è stata recentemente ricostruita, intorno al 2010. Precedentemente al rifacimento l’erogazione veniva turnata, attuando chiusure dalle 20:00 alle 06:00 tutti i giorni. Sulla rete nuova sono installati cinque riduttori di pressione: il primo è quello di salita Trieste, gli altri si trovano in via Vittorio Emanuele, via Magenta, vico II Correale e via Pilaccello. Una parte dell’abitato è rimasta con la vecchia rete, fatta di tubazioni in ghisa con giunti a piombo o di acciaio privo di protezione catodica, ove si verificano i guasti con maggior frequenza; ad esempio, si citano le zone di via e vicoli San Martino, di vico V Menotti e di via Dechiara. Per quanto riguarda le derivazioni di impianto, il 53 per cento dei contatori è ubicato in nicchie esterne, mentre il restante 47 per cento si trova all’interno delle proprietà private”.
Andretta ha spiegato che, attraverso il sistema di monitoraggio aziendale, “sarà necessario installare e controllare 15 misuratori di portata, con ingresso e uscita serbatoi e per il monitoraggio della distribuzione alle singole frazioni della rete, e 4 misuratori di livello dei serbatoi (Abitato, La Palazza, Calvera e Santo Spirito). Per evitare lo sfioro dei serbatoi saranno inoltre montate 5 idrovalvole per il controllo del livello dei serbatoi, fornite di valvola di sfioro automatico per evitare sovrappressione in adduzione. Considerata l’elevata fragilità territoriale, sarebbe opportuno mettere in campo un sistema di monitoraggio dei cedimenti del terreno, onde prevenire eventuali rotture e conseguenziali accertamenti delle cause e dei danni”.
Tra gli interventi previsti sull’abitato, Andretta ha evidenziato “la mappatura in campo e restituzione digitale di tutta la rete idrica con indicazione delle caratteristiche fisiche e dimensionali; la mappatura in campo e restituzione digitale di tutte le derivazioni all’utenza; la campagna massiva di ricerca delle perdite occulte; modellazione idraulica della rete idrica; la distrettualizzazione delle rete ai fini del monitoraggio delle portate e della riduzione della pressione; interventi di sostituzione di tratti di rete ammalorata; l’acquisizione dei dati di campo e realizzazione di una piattaforma web deputata al controllo e monitoraggio dei bilanci idrici dei volumi immessi nella rete cittadina”.
Per il presidente della Regione, Vito Bardi: “Oggi siamo qui per raccontare cosa stiamo facendo per migliorare il servizio idrico in Basilicata, dopo decenni di abbandono. La risorsa idrica è la più importante che abbiamo in Basilicata e dobbiamo contrastare le perdite che oggi sono arrivate al 62 per cento. Con il reactEu abbiamo le risorse per poter finalmente invertire la rotta, dopo tanti anni, in modo da poter valorizzare la risorsa, sprecare sempre meno acqua e conseguentemente meno energia e poi poter procedere con un intervento sulle bollette dei lucani. Efficienza del servizio fa rima con beneficio per i cittadini”.
  

L’assessore Latronico fa visita all’Arpab

L’assessore regionale all’Ambiente, Cosimo Latronico, si è recato stamane presso la sede centrale Arpab di Potenza.
Nell’occasione l’assessore ha colto l’occasione per visitare gli uffici e i laboratori agenziali, facendo il punto con i dipendenti sullo stato dell’Agenzia e sulle azioni da mettere in campo per potenziarne le attività.
Ne è scaturita una discussione molto utile e importante sui temi dell'ambiente, del territorio e dell'organizzazione interna dell’Agenzia.
“L’Arpab - ha commentato Latronico - svolge un ruolo essenziale per l’intera comunità lucana essendo custode del controllo di tutte le matrici ambientali acqua, aria e terra. Occorre un lavoro di squadra e la concorde volontà di proseguire in un percorso unico che coinvolga capillarmente le professionalità di tutti i lavoratori. La Regione, dal canto suo, fermo restando la completa autonomia dell’Arpab, offre e offrirà il massimo supporto al fine di consentire all’Agenzia la realizzazione degli ambiziosi obiettivi contenuti negli svariati e recenti progetti e portare così avanti le azioni di monitoraggio nei punti più significativi della nostra regione.
Con la Delibera di Giunta Regionale n. 39 del 26.gennaio 2023 - ha sottolineato l’assessore all’Ambiente, - abbiamo approvato il Regolamento di organizzazione, strutturazione amministrativa e tecnica dell' Arpab così da consentire all’Agenzia di agire a pieno titolo. Seguiamo, inoltre, con particolare attenzione le vicende relative al Progetto Masterplan al fine di favorire il potenziamento e il rafforzamento del sistema di controllo e protezione dell’ambiente, e sottolineo l’importanza del progetto Lucani Ambiente e Salute (LucAS) promosso dalla Regione Basilicata che ha l’obiettivo di correlare i potenziali rischi ambientali con la salute delle popolazioni residenti nelle aree di maggiore rischio presenti sul territorio lucano con la presenza di istituzioni di ricerca quali Crob, Cnr, Unibas, Università’ ”Federico II di Napoli”, Campus Biomedico, Associazione nazionale di Epidemiologia e prevenzione e con l’Arpab che ricopre un ruolo primario e strategico nel gruppo della ricerca essendo il soggetto responsabile tecnico scientifico del progetto nell’ambito della governance scientifica.
Il prossimo step - ha concluso l’assessore Latronico - dovrà essere l’accreditamento dei laboratori agenziali così da allinearsi ai migliori standard qualitativi nazionali, rinnovando la totale disponibilità del governo regionale relativamente alle attività e al futuro dell’Agenzia nonché al suo potenziamento in termini di risorse umane e tecnologiche, nell’interesse esclusivo di tutti i lucani”.
  

Energy storage, Latronico: Basilicata in forte crescita

Il 2022 è stato un anno d'oro in Basilicata per l’installazione di Sistemi di accumulo, dispositivi, apparecchiature e logiche di gestione per assorbire e rilasciare energia elettrica.
Lo comunica l’assessore all’Ambiente, Territorio ed Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, commentando i numeri riportati dalla pubblicazione dell’Osservatorio Sistemi di Accumulo di ANIE Federazione, una delle maggiori organizzazioni di categoria del sistema confindustriale a cui aderiscono 1.300 aziende del settore elettrotecnico ed elettronico.
“La tendenza positiva delle installazioni di energy storage in Basilicata – commenta Latronico - emerge dai dati anagrafici degli impianti di produzione di energia elettrica riportati dal sistema Gaudì di Terna, l’unico portale a livello nazionale a identificare in modo univoco gli impianti. Il settore – evidenzia Latronico - non solo è cresciuto ma ha stabilito nuovi record rispetto al passato. La Basilicata in un anno (2022) ha installato 1517 unità di energy storage (più 514% rispetto al 2021), per una potenza installata nel medesimo anno di 9 MW (+522%) a fronte di una capacità pari a 18 MWh (+512%). Complessivamente le unità di accumulo installate in Basilicata sono 1880 con una potenza di 13 MW a fronte di una capacità totale di 13 MWh. Tale trend - conclude Latronico – conferma la vocazione dei lucani a contribuire all’accumulo energetico che costituisce una forma di sostegno alla rete, nel bilanciare i flussi di produzione”.


Latronico, al via il Catasto della pubblica illuminazione

Un censimento omogeneo dell’illuminazione pubblica con diagnosi energetiche e verifiche sugli impianti dei 131 Comuni della Regione Basilicata di proprietà dei Comuni e delle Province darà vita al “Catasto pubblica illuminazione Basilicata”.
È quanto prevede un contratto sottoscritto oggi, per iniziativa della Direzione Generale dell’Ambiente, il Territorio e l’Energia della Regione Basilicata e finanziato con fondi FSC 2014-2020. La gara, esperita dalla SUARB, è stata aggiudicata alla Società Selettra Illuminazione Pubblica Srl, secondo il criterio dell’offerta più vantaggiosa, per 859 mila euro.
“La pubblica illuminazione esterna – dichiara l’assessore all’Ambiente e all’Energia Cosimo Latronico- costituisce un costo significativo a carico del bilancio delle pubbliche amministrazioni, pari a circa il 60% dei consumi elettrici. Di qui la necessità di realizzare un censimento di tutti i punti luce della pubblica illuminazione presenti sul territorio regionale allo scopo di centralizzare l’informazione dei dati illuminotecnici e di consumo. In tale ottica – sottolinea l’assessore - il settore risparmio, efficienza e certificazione energetica dell’Ufficio Energia ha predisposto gli atti per l’affidamento del servizio che comprende la gestione e l’implementazione della piattaforma PELL (Public Energy Living Lab) infrastruttura sulla quale verranno veicolati dati e informazioni fondamentali per l’innovazione di modelli gestionali dei servizi urbani. La fotografia dello stato attuale – conclude Latronico - porterà alla definizione delle strategie per l’implementazione tecnologica dei punti luci della Basilicata in termini di efficienza energetica e di messa in sicurezza”.

 

Attestati prestazione energetica: Latronico illustra il “Siape”

L’Assessore all’Ambiente e all’Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, ha partecipato oggi a Matera a un seminario, organizzato dal Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Matera, incentrato sulla redazione e sulla trasmissione nel portale della Regione ‘Siape Basilicata’ della Certificazione energetica.
“La Regione Basilicata, in collaborazione con ENEA – ha spiegato Latronico - ha attivato il nuovo sistema informativo per la trasmissione e la gestione degli attestati di prestazione energetica (APE). L’attivazione della piattaforma – ha osservato l’assessore - rappresenta una vera transizione ecologica, nonché un significativo contributo alla semplificazione delle procedure amministrative. In questo particolare periodo di slancio degli interventi di efficientamento energetico degli edifici residenziali, sotto la spinta degli incentivi statali, l’attualizzazione dei sistemi di controllo risulta più che mai necessaria ed opportuna.
Il Siape Basilicata – ha detto Latronico- oltre che una rilevante semplificazione del processo di ricezione e gestione degli attestati, consente di eseguire monitoraggi e valutazioni energetiche sul patrimonio edilizio, riguardo a Indice di Prestazione Energetica Globale non rinnovabile medio, Indice di Prestazione Energetica Globale rinnovabile medio, Emissioni di CO2 medie. Si tratta – ha aggiunto- di un efficace strumento per la pianificazione ed individuazione dei settori con maggiore necessità di interventi di riqualificazione energetica, supportando la programmazione di politiche energetiche mirate. Il portale della Basilicata – ha concluso Latronico - andrà ad alimentare il Siape nazionale, che costituisce il catasto energetico nazionale”.
 

AQL, STUDENTI DI POLICORO IN VISITA ALLE SORGENTI DEL FRIDA

Gli studenti del Liceo quadriennale della transizione ecologica e digitale di Policoro in visita alle sorgenti del Frida, in territorio di San Severino Lucano. Un'iniziativa organizzata in collaborazione con Acquedotto Lucano, finalizzata alla raccolta di dati sulla filiera idropotabile, dei gradi di controllo e della sicurezza, e che rientra nell'ambito della “Learning Week” nel corso della quale, nei giorni scorsi, gli studenti lucani si sono confrontati con le altre scuole italiane. “E' stata un’occasione particolarmente significativa – ha spiegato la dirigente scolastica, Giovanna Tarantino - poiché è stata proposta ai nostri studenti, che in una settimana di approfondimento immersivo avevano potuto studiare la risorse acqua in tanti suoi aspetti”.
Quello della transizione ecologica e digitale è un nuovo indirizzo liceale dell'Istituto di istruzione superiore “Enrico Fermi” di Policoro. “E' un liceo sperimentale sul quale stiamo investendo molto – aggiunge la dirigente scolastica -siamo inseriti in una rete di 28 scuole italiane coordinate dal consorzio di imprese Elis e stiamo operando con una didattica innovativa ed esperienze di grande impatto come quella di oggi, che accrescono la loro consapevolezza sul territorio. Tema della 'Learning' week è stata l’acqua, una risorsa straordinaria di cui non sempre ne comprendiamo il valore, mentre è davvero l’oro blu della Basilicata”. Per un'intera mattinata i ragazzi hanno potuto osservare il processo della risorsa idrica dalla sorgente al rubinetto, verificando come le caratteristiche organolettiche dell’acqua rimangano intatte nel percorso. “ Hanno potuto comprendere, in questo modo, come sia consigliabile bere direttamente l’acqua dal rubinetto piuttosto che acquistarla. Come scuola, perciò, siamo intenzionati – ha concluso la dirigente scolastica - a far analizzare e certificare a breve anche la qualità dell’acqua erogata dai rubinetti del nostro istituto”.
L'iniziativa ha ricevuto il plauso dell'amministratore unico di Acquedotto Lucano, Alfonso Andretta. “ Si tratta di iniziative fondamentali perché così educhiamo fin dalla giovane età i nostri cittadini a comprendere l'importanza di questo bene primario, ad impararne l'uso corretto e il risparmio”.

  

Sin Val Basento, Latronico: rinnovare Accordo di programma

Sin Val Basento: la Regione sta procedendo con una serie di interventi rivolti, in particolare, alla caratterizzazione dell’area ex pista Mattei, di suoli pubblici e di aree agricole e alla bonifica della falda freatica. Ma per concludere la bonifica dell’intera area è necessario riprendere il confronto con il Ministero dell’Ambiente per rinnovare l’Accordo di Programma del 2013 e ottenere ulteriori finanziamenti. Ed è questo l’impegno assunto dall’assessore regionale all’Ambiente, Cosimo Latronico, nell’incontro con il Consorzio Asi di Matera, rappresentato dall’amministratore unico Rocco Fuina, in merito alle questioni connesse alla realizzazione degli interventi di caratterizzazione, analisi di rischio e bonifica dei siti industriali inseriti nel Sin Val Basento.

Fuina ha ricordato l’accordo siglato dal Consorzio con Eni Syndial (oggi Eni Rewind) e Regione. Nell’intesa, ha detto, potrebbero rientrare sia gli interventi riferiti ai siti dell’ex Liquichimica ed ex Metanolo sia le campagne di monitoraggio della falda e dei suoli, utili anche ai fini del completamento degli interventi Sin di cui è attuatore la Regione Basilicata.
È stata chiesta, inoltre, l’istituzione di un tavolo tecnico-politico con il Consorzio anche per programmare i progetti che interesseranno le aree industriali della Val Basento, proposta accolta dall’assessore Latronico.

“La Regione Basilicata – ha concluso l’esponente della giunta Bardi – è impegnata a portare avanti gli interventi nell’area Sin, siamo consapevoli del fatto che la Val Basento rappresenta un potenziale attrattore di progetti di sviluppo, tra cui quelli legati al settore energetico, cruciali per il futuro della Basilicata”. 

Interventi idraulici,14 progettisti a supporto della Dir. Ambiente

La Direzione Ambiente della Regione Basilicata ha affidato a 14 progettisti esterni il compito di individuare gli interventi sui corsi dei fiumi e dei torrenti lucani per arginare conseguenze .
Si tratta di qualificati ingegneri, geologi e agronomi selezionati nell’ambito di una apposita long list per esperti del settore.
“Abbiamo riattivato un programma di interventi molto articolato che prevede un coordinamento tra i vari uffici regionali competenti”, ha detto l’assessore al ramo Cosimo Latronico che questa mattina, insieme al direttore generale della Direzione Ambiente, Roberto Tricomi, ha ricevuto i 14 esperti.
L’attivazione delle collaborazioni con i tecnici vuole essere una risposta alle numerose sollecitazioni che dopo ogni evento precipitoso giungono agli uffici regionali. Il progetto di ‘risagomatura’ dei fiumi consta di 14 interventi: cinque di questi sono già stati elaborati dagli uffici regionali competenti, i restanti nove sono stati affidati ai 14 esperti.
“Ai professionisti - ha detto Latronico - chiediamo di rispettare la tempistica indicata per la fase di progettazione così da poter avviare la fase esecutiva nel minor tempo possibile”.