Chi è Silvia Verdone, moglie di Christian De Sica

Silvia Verdone, nata a Roma il 5 febbraio del 1958, è la figlia dello storico del cinema Mario Verdone e sorella del più noto attore Carlo Verdone. Attualmente è una produttrice cinematografica molto affermata.

Silvia Verdone, la carriera al cinema e in tv

Silvia ha esordito negli anni ’70-’80 in televisione come signorina buonasera per l’appena nata Rete 3 della Rai. Negli anni ’80, dopo questa breve apparizione, è convolata a nozze con Christian De Sica, diventando madre e abbandonando momentaneamente il mondo dello spettacolo per seguire la crescita dei figli. La Verdone ha iniziato la sua carriera attuale ritornando alla vita pubblica negli anni Duemila, iniziando a produrre, tra le altre, alcune pellicole del marito come 3 e Simpatici & antipatici nonché lo spettacolo teatrale Parlami di me.

Silvia Verdone, chi è la moglie di Christian De Sica e madre dei suoi due figli
Christian De Sica e Silvia Verdone (Getty Images).

Silvia Verdone, il matrimonio con Christian De Sica

I due si sono sposati nel 1980 e da allora il loro amore procede a gonfie vele. Quando si sono incontrati, lui aveva 21 anni e lei appena 14. L’attore, come da lui stesso raccontato, stava attraversando un momento molto difficile: «Quando ci siamo conosciuti, mio padre era morto da poco e io ero senza una lira in tasca, solo i debiti precedenti. Una volta giravo un film in Francia alla fine degli anni ’70, a colazione ci davano due uova con la pancetta, io le prendevo e le davo a Silvia. Per me era il digiuno».

Silvia Verdone, chi è la moglie di Christian De Sica e madre dei suoi due figli
Christian De Sica, Silvia Verdone e la loro figlia (Getty Images).

La loro relazione non fu presa inizialmente molto bene dal fratello maggiore di lei, Carlo Verdone. Quest’ultimo conosceva il figlio d’arte De Sica da una vita, essendoci cresciuto insieme come amico e compagno di scuola. Appresa la notizia del fidanzamento tra Christian e la sorella, Verdone si sarebbe dimostrato fin da subito contrario e, stando al racconto dello stesso De Sica, la discussione tra i due sarebbe finita in rissa. Ora sono però tornati amici.

Dal matrimonio di Christian e Silvia sono nati due figli: Brando, nato il 10 marzo del 1983, che ha seguito le orme del padre nel mondo dello spettacolo, e Maria Rosa, nata il 24 giugno del 1987. Quest’ultima è stata presente con il padre nello show di Rai 1 del 3 aprile 2021 Una serata tra amici.

Concerto di Povia annullato a Sulmona, il cantante contro il Comune: «Mafiosi»

Per usare un eufemismo, il cantante Povia non ha esattamente preso con filosofia l’annullamento di un suo imminente concerto previsto a luglio a Sulmona. La risposta del cantante non si è certo fatta attendere e non è stata delle più accomodanti.

Cancellato il concerto di Povia di Sulmona all’ultimo: le motivazioni

Partiamo dai fatti: il prossimo 6 luglio, fra neanche un mese, Povia si sarebbe dovuto esibire con il suo attuale tour a Sulmona, in provincia dell’Aquila. La decisione della cancellazione del live è stata a quanto pare presa dai commercianti locali, che in un primo momento avevano ingaggiato il cantante, resosi però protagonista negli ultimi tempi di dichiarazioni controverse contro la comunità LGBT e riguardo alla delicatissima emergenza Covid.

La decisione, dunque, non è stata in alcun modo presa dall’amministrazione locale, che si è però ritrovata al centro delle accuse social del cantante.

Povia risponde al Comune di Sulmona: «Mafiosi»

Con un lungo video sfogo pubblicato sul suo profilo Facebook, l’artista si è scagliato contro il sindaco e il suo team, utilizzando parole davvero molto pesanti. Nel merito della questione il cantante ha commentato: «Il Comune crede che possa succedere qualcosa per motivi di ordine pubblico e ti annulla il concerto. Io canto e non ammazzo la gente. Se l’istituzione si prende paura del nulla e si fa intimidire da quattro critiche, non solo gliela dà vinta a questi quattro beoti ma subisce quell’atteggiamento comunque mafioso perché per paura viene portato ad annullare l’evento. Se è cosi un’istituzione, parlo in generale, deve cambiare mestiere».

La risposta da parte del Comune, ad ogni modo, non ha tardato ad arrivare. L’amministrazione locale ora non esclude la possibilità di querelare l’artista. Qui sotto il comunicato ufficiale del Comune: «L’Amministrazione, in seguito alle numerose notizie apparse sulla stampa locale, intende fornire una doverosa precisazione in merito alla manifestazione prevista per i giorni 6/7/8 luglio 2023, già inserita nel Cartellone estivo presentato alla stampa lo scorso 16 Giugno».

Il Comune ha dunque specificato: «La complessiva proposta “Saldi in Corso 2023”, elaborata ed organizzata da locale Associazione di categoria del settore Commercio, prevede in una serie di eventi da ospitare in centro storico (animazione itinerante, trampolieri, mascotte, facepainting e concerto del cantante Povia); a tale iniziativa, ritenuta idonea a contribuire all’animazione dell’estate sulmonese, l’Ente ha stabilito di fornire sostegno economico a parziale copertura delle spese di realizzazione. Per quanto sopra il Comune, non avendo avuto contatti con alcuno degli artisti deputati alla realizzazione delle attività, non ha curato la loro contrattualizzazione né nello specifico ha disposto, non avendone titolo, l’annullamento dell’ingaggio del cantante Povia».

Carlo Buccirosso: età, teatro, film e vita privata dell’attore

Carlo Buccirosso è un noto attore di commedie italiane al cinema e in televisione nato a Napoli il 7 luglio 1954. È inoltre un regista teatrale e commediografo.

Carlo Buccirosso, la carriera al cinema e a teatro

L’attore inizia la sua carriera nel 1989 recitando nel film L’ultima scena accanto ad Aldo Giuffré, Vittorio Caprioli e Marina Suma. Dalla fine degli anni ’90,Vincenzo Salemme lo vuole in gran parte dei suoi film: Premiata Pasticceria Bellavista (1998), L’amico del cuore (1998), Amore a prima vista (1999) e A ruota libera (2000). In queste pellicole continua a interpretare l’uomo napoletano medio-borghese costantemente in ansia e trafelato.

Biografia, carriera e vita privata dell'attore Carlo Buccirosso
Carlo Buccirosso (Getty Images).

Dopo aver recitato nei film Il grande botto (2000) e Il mare non c’è paragone (2002), diventa anche uno degli attori dei lavori di Carlo Vanzina. Lo si vedrà infatti recitare in: Febbre da cavallo – La mandrakata (2002), Le barzellette (2004) e In questo mondo di ladri (2004). Recentemente ha messo in scena, con la propria compagnia teatrale, due spettacoli: I compromessi con Carlo Croccolo e Graziella Marina e Vogliamoci tanto bene.

Gli ultimi film e alcune candidature

Tra le sue interpretazioni più famose vi è quella di Cirino Pomicino ne Il Divo di Paolo Sorrentino e l’amico imprenditore di Jep Gambardella ne La grande bellezza, sempre di Sorrentino. Nel 2009, grazie a Il Divo, riceve una candidatura come Miglior attore non protagonista ai David di Donatello. Nel 2014 l’attore ottiene una nomination ai Nastri d’Argento come Miglior attore non protagonista con il film Song ‘e Napule mentre l’anno dopo riceve la medesima nomination per Noi e la Giulia.

Biografia, carriera e vita privata dell'attore Carlo Buccirosso
Carlo Buccirosso (Getty Images).

Dopo Ammore e malavita (2017) dei Manetti, Bros, interpreta 5 è il numero perfetto (2019) di Igor Tuveri, Sono solo fantasmi (2019) di Christian De Sica e Ritorno al crimine (2020) di Massimiliano Bruno. Nel 2022 ha recitato nel film di Luca Miniero Tutti a bordo.

Carlo Buccirosso, la vita privata

Non si conosce molto della vita privata di Carlo Buccirosso, che è molto riservato a riguardo. Durante numerose interviste ha dichiarato, con il suo tono scherzoso, che ha sempre recitato nella vita solo per sedurre una donna, non riuscendo però nell’intento. Non si sa, dunque, se l’attore sia al momento impegnato né se abbia dei figli.

Rimini, marito e moglie trovati morti in casa: ipotesi omicidio-suicidio

Nella giornata di ieri, lunedì 19 giugno, le autorità locali di Rimini ha trovato un uomo e una donna privi di vita all’interno della loro abitazione, situata al numero civico 74 di via Gambalunga. La coppia era sposata da tempo: al momento della morte il marito aveva 50 anni mentre la moglie, di origine moldava, era di due anni più giovane del compagno.

Coppia trovata morta in casa a Rimini: spunta l’ipotesi omicidio-suicidio

Gli inquirenti sono tuttora al lavoro per cercare di capire cosa possa essere accaduto ai due, ma dalle prime informazioni trapelate pare che si stia facendo sempre più insistente la voce secondo cui si sarebbe trattato di un caso di omicidio-suicidio.

A lanciare l’allarme è stato il figlio della coppia, di soli 16 anni, che era rimasto lontano da casa per qualche giorno per passare un po’ di tempo insieme alla fidanzata. Quando è tornato il giovane ha trovato sbarrata la porta di casa e si è affidato ai vicini. Dopo essere riusciti a forzare l’entrata dell’abitazione, al terzo piano di una palazzina, il ragazzo e i vicini hanno fatto la terribile scoperta: i due corpi delle vittime giacevano ormai privi di vita nella loro camera da letto, in mezzo ad un lago di sangue. Accanto ai corpi c’era l’arma utilizzata per il delitto, una pistola. Le forze dell’ordine mantengono ancora il massimo riserbo sulle indagini, ma si pensa che uno dei due coniugi abbia sparato all’altro prima di togliersi la vita.

Indagini in corso

Immediato l’intervento dei soccorsi del 118, che non hanno però potuto fare altro che confermare il decesso di marito e moglie.  Sul posto sono anche arrivati in breve tempo le volanti della polizia e gli agenti della polizia scientifica, oltre alle pattuglie dei carabinieri. In base alle prime ricostruzioni sembra che il delitto sia avvenuto circa tre giorni fa, con un’arma che il 50enne possedeva con un regolare permesso per uso sportivo.

Sottomarino scomparso in visita al Titanic: chi è a bordo e cosa è successo

Proseguono le ricerche del Titan, il sottomarino scomparso mentre si avvicinava al relitto del Titanic sul fondo dell’Oceano Atlantico. A bordo cinque persone che, come hanno confermato gli esperti, avrebbero al massimo 96 ore di ossigeno. Confermata la presenza di Hamish Harding, 58enne imprenditore britannico a capo della Action Aviation, società legata all’aviazione negli Emirati Arabi. Poche ore prima di iniziare il viaggio, aveva condiviso il suo entusiasmo sui social. Assieme a lui Paul-Henri Nargeolet, 76enne fra i più esperti del Titanic che nel 1987 guidò il Nautilus, sommergibile che certificò la presenza della nave sul fondale oceanico. Probabile, anche se non vi sono conferme, che a bordo del Titan ci sia anche Stockton Rush, ingegnere aerospaziale nonché ceo e fondatore della OceanGate Expeditions che ha organizzato la visita.

Proseguono le ricerche del Titan, il sottomarino scomparso mentre si avvicinava al relitto del Titanic sul fondo dell’Oceano Atlantico. A bordo cinque persone che, come hanno confermato gli esperti, avrebbero al massimo 96 ore di ossigeno. Confermata la presenza di Hamish Harding, 58enne imprenditore britannico a capo della Action Aviation, società legata all’aviazione negli Emirati Arabi. Egli stesso, poche ore prima di iniziare il viaggio, aveva condiviso il suo entusiasmo sui social. Assieme a lui Paul-Henri Nargeolet, 76enne fra i più esperti del Titanic che nel 1987 guidò il Nautilus, sommergibile che certificò la presenza della nave sul fondale oceanico. Probabile, anche se non vi sono conferme, che a bordo del Titan ci sia anche Stockton Rush, ingegnere aerospaziale nonché ceo e fondatore della Ocean Gate Expedition che ha organizzato la visita. Cos’è il sottomarino Titan e cosa potrebbe essere andato storto Sottomarino di ricerca e rilevamento, il Titan è uno dei più avanzati mezzi in grado di operare immersioni ad elevate profondità. Lungo appena 6,7 metri, grazie allo scafo in titanio e fibra di carbonio secondo Ocean Gate può raggiungere il transatlantico con un comodo margine di sicurezza. Per muoversi, come riporta il Guardian, utilizza quattro propulsori elettrici che alimentano anche telecamere, luci e scanner. Quanto alle comunicazioni, non potendo fare affidamento su torri radio e cellulari, si appoggia alla tecnologia satellitare di StarLink di Elon Musk. La riserva di ossigeno al suo interno è di 96 ore, ma la missione è partita alle ore 6 del mattino di domenica 18 giugno. Pertanto, con un rapido calcolo, dovrebbe esaurirsi completamente nella mattinata di giovedì 22 giugno. Il limite è però indicativo, in quanto potrebbe assottigliarsi a seconda della frequenza respiratoria degli occupanti. https://twitter.com/OceanGateExped/status/1670876600152526848 Al momento è difficile stabilire cosa sia andato storto, tanto che gli esperti hanno presentato più ipotesi. Si pensa infatti a un guasto elettrico oppure a un problema con il sistema di comunicazione. Non si esclude però che il sottomarino sia rimasto incastrato nel relitto del Titanic oppure nei detriti che lo circondano sul fondale oceanico. «È molto pericoloso, perché ci sono pezzi dappertutto», ha spiegato al Guardian Frank Owen, direttore del progetto di fuga e salvataggio del sommergibile. In tal caso, lo stesso Titan potrebbe utilizzare alcuni pesi di caduta in grado di riportarlo in superficie, dove attirare l’attenzione grazie a segnali luminosi e altre apparecchiature. Secondo le prime ricostruzioni di velocità e rotta, al momento della sua sparizione il sottomarino non era lontano dal Titanic. Veicoli telecomandati e perlustrazioni aeree, le opzioni per il recupero Al momento, aerei statunitensi e canadesi stanno perlustrando l’area in superficie, nell’eventualità che il sottomarino sia riuscito ad emergere. «La caccia è complessa», ha sottolineato John Mauger, primo comandante distrettuale della Guardia costiera americana. Ocean Gate è invece al lavoro per portare sul luogo un veicolo telecomandato in grado di raggiungere i 6 mila metri di profondità, ben oltre dunque quella stimata del Titan. Agganciandolo infatti allo scafo di una nave, è possibile mappare la zona con sonar e telecamere. Potrebbe però volerci molto tempo per distinguere i detriti e le rocce dal sottomarino. Inoltre, qualora fosse intatto ma incastrato nel relitto, sarebbe quasi impossibile raggiungerlo con i mezzi di soccorso. «C’è ancora tempo e a bordo hanno gli strumenti adatti», ha concluso l’ad di Ocean Gate, Mark Butler. «Preghiamo che tornino tutti sani e salvi».
Hamish Harding in uno scatto pubblicato poco prima della partenza (Harding, Facebook)

Cos’è il sottomarino Titan e cosa può essere andato storto

Sottomarino di ricerca e rilevamento, il Titan è uno dei più avanzati mezzi in grado di operare immersioni a grandi profondità. Lungo appena 6,7 metri, grazie allo scafo in titanio e fibra di carbonio secondo OceanGate può raggiungere il transatlantico con buoni margini di sicurezza. Per muoversi, come riporta il Guardian, utilizza quattro propulsori elettrici che alimentano anche telecamere, luci e scanner. Quanto alle comunicazioni, non potendo fare affidamento su torri radio e cellulari, si appoggia alla tecnologia satellitare di Starlink di Elon Musk. La riserva di ossigeno al suo interno è di 96 ore, ma la missione è partita alle 6 del mattino di domenica 18 giugno. Pertanto, con un rapido calcolo, dovrebbe esaurirsi completamente nella mattinata di giovedì 22 giugno. Il limite è però indicativo, in quanto potrebbe assottigliarsi a seconda della frequenza respiratoria degli occupanti.

Al momento è difficile stabilire cosa sia andato storto, tanto che gli esperti hanno presentato più ipotesi. Si pensa infatti a un guasto elettrico oppure a un problema con il sistema di comunicazione. Non si esclude però che il sottomarino sia rimasto incastrato nel relitto del Titanic oppure nei detriti che lo circondano. «È molto pericoloso, perché ci sono detriti ovunque», ha spiegato al Guardian Frank Owen, direttore del progetto di salvataggio del sommergibile. In tal caso, lo stesso Titan potrebbe utilizzare alcuni strumenti in grado di riportarlo in superficie, dove attirare l’attenzione grazie a segnali luminosi e altre apparecchiature. Secondo le prime ricostruzioni di velocità e rotta, al momento della sua sparizione il sottomarino non era lontano dal relitto.

Veicoli telecomandati e perlustrazioni aeree, le opzioni per il recupero

Al momento, aerei statunitensi e canadesi stanno perlustrando l’area nell’eventualità che il sottomarino sia riuscito ad emergere. «La ricerca è complessa», ha sottolineato John Mauger, primo comandante distrettuale della Guardia costiera americana. OceanGate è invece al lavoro per portare sul luogo un veicolo telecomandato in grado di raggiungere i 6 mila metri di profondità, ben oltre dunque quella stimata del Titan. Agganciandolo allo scafo di una nave, è possibile mappare la zona con sonar e telecamere. Potrebbe però servire molto tempo per distinguere i detriti e le rocce dal mezzo. Inoltre, qualora fosse intatto ma incastrato nel relitto, sarebbe quasi impossibile raggiungerlo con i mezzi di soccorso. «C’è ancora tempo e a bordo hanno gli strumenti adatti», ha concluso l’ad di OceanGate, Mark Butler. «Preghiamo che tornino tutti sani e salvi».

Proseguono le ricerche del Titan, il sottomarino scomparso mentre si avvicinava al relitto del Titanic sul fondo dell’Oceano Atlantico. A bordo cinque persone che, come hanno confermato gli esperti, avrebbero al massimo 96 ore di ossigeno. Confermata la presenza di Hamish Harding, 58enne imprenditore britannico a capo della Action Aviation, società legata all’aviazione negli Emirati Arabi. Egli stesso, poche ore prima di iniziare il viaggio, aveva condiviso il suo entusiasmo sui social. Assieme a lui Paul-Henri Nargeolet, 76enne fra i più esperti del Titanic che nel 1987 guidò il Nautilus, sommergibile che certificò la presenza della nave sul fondale oceanico. Probabile, anche se non vi sono conferme, che a bordo del Titan ci sia anche Stockton Rush, ingegnere aerospaziale nonché ceo e fondatore della Ocean Gate Expedition che ha organizzato la visita. Cos’è il sottomarino Titan e cosa potrebbe essere andato storto Sottomarino di ricerca e rilevamento, il Titan è uno dei più avanzati mezzi in grado di operare immersioni ad elevate profondità. Lungo appena 6,7 metri, grazie allo scafo in titanio e fibra di carbonio secondo Ocean Gate può raggiungere il transatlantico con un comodo margine di sicurezza. Per muoversi, come riporta il Guardian, utilizza quattro propulsori elettrici che alimentano anche telecamere, luci e scanner. Quanto alle comunicazioni, non potendo fare affidamento su torri radio e cellulari, si appoggia alla tecnologia satellitare di StarLink di Elon Musk. La riserva di ossigeno al suo interno è di 96 ore, ma la missione è partita alle ore 6 del mattino di domenica 18 giugno. Pertanto, con un rapido calcolo, dovrebbe esaurirsi completamente nella mattinata di giovedì 22 giugno. Il limite è però indicativo, in quanto potrebbe assottigliarsi a seconda della frequenza respiratoria degli occupanti. https://twitter.com/OceanGateExped/status/1670876600152526848 Al momento è difficile stabilire cosa sia andato storto, tanto che gli esperti hanno presentato più ipotesi. Si pensa infatti a un guasto elettrico oppure a un problema con il sistema di comunicazione. Non si esclude però che il sottomarino sia rimasto incastrato nel relitto del Titanic oppure nei detriti che lo circondano sul fondale oceanico. «È molto pericoloso, perché ci sono pezzi dappertutto», ha spiegato al Guardian Frank Owen, direttore del progetto di fuga e salvataggio del sommergibile. In tal caso, lo stesso Titan potrebbe utilizzare alcuni pesi di caduta in grado di riportarlo in superficie, dove attirare l’attenzione grazie a segnali luminosi e altre apparecchiature. Secondo le prime ricostruzioni di velocità e rotta, al momento della sua sparizione il sottomarino non era lontano dal Titanic. Veicoli telecomandati e perlustrazioni aeree, le opzioni per il recupero Al momento, aerei statunitensi e canadesi stanno perlustrando l’area in superficie, nell’eventualità che il sottomarino sia riuscito ad emergere. «La caccia è complessa», ha sottolineato John Mauger, primo comandante distrettuale della Guardia costiera americana. Ocean Gate è invece al lavoro per portare sul luogo un veicolo telecomandato in grado di raggiungere i 6 mila metri di profondità, ben oltre dunque quella stimata del Titan. Agganciandolo infatti allo scafo di una nave, è possibile mappare la zona con sonar e telecamere. Potrebbe però volerci molto tempo per distinguere i detriti e le rocce dal sottomarino. Inoltre, qualora fosse intatto ma incastrato nel relitto, sarebbe quasi impossibile raggiungerlo con i mezzi di soccorso. «C’è ancora tempo e a bordo hanno gli strumenti adatti», ha concluso l’ad di Ocean Gate, Mark Butler. «Preghiamo che tornino tutti sani e salvi».
Il sottomarino Titan usato per la visita (Harding, Facebook)

Gianmarco Tognazzi: età, moglie, figli e film dell’attore

L’attore Gianmarco Tognazzi, nato a Roma l’11 ottobre 1967, è sposato con Valeria Pintori dalla quale ha avuto due figli. La sua carriera è stata costellata da numerosi successi e prosegue, con altrettanti riconoscimenti, sia teatro sia al cinema.

Gianmarco Tognazzi, i primi passi dell’attore

Figlio del noto attore Ugo Tognazzi e di Franca Bettoja, Gianmarco inizia la sua carriera partecipando ai film in cui recitava il padre, come L’anatra all’arancia di Salce, Romanzo popolare di Monicelli o Il petomane di Pasquale Festa Campanile. Negli anni ’80, poco più che ventenne, inizia a recitare in film come Vacanze in America di Carlo Vanzina (1984), Sposerò Simon Le Bon di Carlo Cotti (1986) e Una notte al cimitero di Lamberto Bava (1987). Nel 1989 ha iniziato a studiare recitazione cominciando la carriera in teatro e successivamente al cinema.

Gianmarco Tognazzi, i film dagli anni ’90 a oggi

Tra i primi film realizzati per il grande schermo vi sono Crack di Giulio Base (1991), Una storia semplice di Emidio Greco (1993), Teste rasate nel 1995 e I laureati di Leonardo Pieraccioni. In coppia con Alessandro Gassmann interpreta Uomini senza donne (1996) e Facciamo fiesta (1997), entrambi di Angelo Longoni.

Biografia, carriera e vita privata dell'attore Gianmarco Tognazzi
Gianmarco Tognazzi (Getty Images).

Tra gli ultimi film interpretati vi sono Cielo e terra (2005) e Romanzo criminale (che gli vale la nomination ai Nastri d’Argento). Nel 2007 è nel film Guido che sfidò le Brigate Rosse, l’anno seguente in Il mattino ha l’oro in bocca con Elio Germano, nel 2012 in Bella addormentata di Marco Bellocchio, quattro anni dopo in Il Ministro di Giorgio Amato e nel 2019 in Sono solo fantasmi con Christian De Sica. Lo rivedremo al cinema dal 29 giugno 2023 con il film Lo Sposo Indeciso di Giorgio Amato.

Gianmarco Tognazzi, la vita privata: moglie e figli

L’attore, figlio d’arte, è fratello di Maria Sole e fratellastro di Ricky Tognazzi e Thomas Robsahm. Dal 2006 è sposato con Valeria Pintori, originaria di Sassari, che ha 11 anni in meno di lui. La coppia ha due figli: Andrea Viola nata nel 2007 e Tommaso Ugo nato nel 2012.

Biografia, carriera e vita privata dell'attore Gianmarco Tognazzi
Gianmarco Tognazzi e Valeria Pintori (Getty Images).

Nel 2010 ha preso le redini dell’impresa di famiglia, La Tognazza amata, azienda eno-gastronomica fondata dal padre nel 1969 a Velletri e che ha trasformato ne La Tognazza azienda vitivinicola. Come il padre, è un grande tifoso del Milan.

Prima prova maturità 2023, cosa portare domani e quali strumenti sono vietati

Ci siamo quasi, a partire da domani, mercoledì 21 giugno, scatterà ufficialmente l’ora X per migliaia di studenti in giro per l’Italia: da domani riprendono i tanto temuti esami di Maturità con la classica prima prova di italiano, identica per tutti gli istituti. Ecco un breve vademecum per tutti i ragazzi e le ragazze maturandi che stanno preparando lo zaino per la prima di tre prove che li condurranno fuori dalle scuole superiori.

Prima prova di italiano alla Maturità 2023: cosa si può portare e cosa è proibito

Va da sé che per scrivere un tema come si deve sarà necessario portare con sé un dizionario di italiano cartaceo. Tanto più ricco di contenuti sarà, tanto meglio sarà per gli studenti impegnati nella prova. Si tratta ovviamente di uno strumento che i ragazzi di tutta Italia hanno imparato ad usare molto spesso nei temi redatti in questi 5 anni di scuole superiori. Secondo quanto riporta Studenti.it, la piattaforma per eccellenza di riferimento per i maturandi, non sarà invece in alcun modo possibile  portare con sé il dizionario dei sinonimi e contrari.

Assolutamente vietati, anche tutti gli strumenti digitali come gli smartphone o i tablet, che saranno requisiti dalla commissione e riconsegnati agli studenti a fine esame. Qualsiasi tipo di strumento collegabile ad un wi-fi o un bluetooth, in generale, non sarà concesso in aula.

I consigli utili

La prova sarà lunga e complessa e durerà molte ore. Inoltre, si svolgerà nel pieno di un’importante ondata di calore che interesserà il nostro Paese in concomitanza con il solstizio d’estate. È dunque importante vestirsi in modo adeguato per l’evenienza (si parla pur sempre di un contesto scolastico), preferendo abiti comunque leggeri che assicurino la traspirazione della pelle. Di estrema importanza è inoltre l’idratazione: è consigliabile portarsi con sé un buon quantitativo d’acqua, possibilmente all’interno di una borraccia riutilizzabile.

Incendio nell’albergo dei Me contro Te, evacuati nella notte

A dare la notizia è la stessa coppia dei Me contro Te con un video postato sul loro canale YouTube nella notte di ieri, lunedì 19 giugno, dal titolo «Sofì e Luì scappano dall’hotel per incendio». I due ragazzi, Luigi Calagna e Sofia Scalia, mostrano la struttura alle loro spalle e raccontano di essere stati evacuati dall’albergo a causa di «un principio di incendio».

Nella notte del 19 giugno, la coppia di youtuber è stata evacuata dall'hotel Martinez, in Francia, presso il quale stavano soggiornando.
Luigi Calagna e Sofia Scalia (foto Facebook)

I Me contro Te evacuati dall’albergo per un incendio

Durante il video si vede Luì che conferma: «Hanno appena evacuato il nostro hotel, hanno fatto uscire tutte le persone, anche noi, ci sono i vigili del fuoco e questo è il nostro hotel» aggiunge volgendo le riprese alla struttura ricettiva, l’albergo Martinez, a Cannes, in Francia. Alla fine del video, Luì si gira ironicamente verso Sofì, domandandole: «Ma tu hai spento la piastra in camera giusto?». Uno scambio di battute per ironizzare su un incidente che, per fortuna, sembra non aver avuto conseguenze gravi.

Il futuro di Mario Draghi tra politica e ruoli di alto profilo

Non c’è modo migliore che far sentire una presenza se ci si dedica a coltivare la propria assenza. Sembra diventata questa la regola cui obbedisce Mario Draghi, uno che anche quando da presidente del Consiglio era sotto i riflettori cercava di spegnerli. E non c’è modo migliore che far sapere di essere fuori dalla vita pubblica per creare le condizioni per potervi ritornare. Da quando non è più a Palazzo Chigi, l’ex premier e governatore della Banca centrale europea ha limitato uscite pubbliche e interventi. Fa eccezione la doppia apparizione, doverosa, ai funerali di Silvio Berlusconi e Flavia Franzoni, moglie di Romano Prodi che però, come in precedenza alle esequie romane di Benedetto XVI, non è stata accompagnata da esternazioni. Solo che a volte il silenzio dice più delle parole, come proprio lo stesso Draghi ha dimostrato dopo l’uscita dalla Bce. Cui seguì un lungo silenzio rotto in rare occasioni, come la celebre lettera al Financial Times del marzo 2020 sulla «guerra» al Covid-19, che letta col senno di poi fu la premessa della sua chiamata alla guida del governo.

Dei fedelissimi, solo Cingolani allineato con Meloni

Ma l’averlo visto se pur silente di nuovo in pubblico ha rinfocolato gli interrogativi: cosa ha in mente oggi Draghi? Davvero ha detto basta a politica e ruoli istituzionali o invece lui e i suoi lavorano al grande ritorno? L’inner circle che tra il 2021 e il 2022 ha blindato governo e apparati di Palazzo Chigi ha preso strade diverse: lo si trova in banche, aziende, ruoli nella pubblica amministrazione. Pochi di loro, primo fra tutti il neo amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, in sinergia col governo Meloni. La maggior parte in aperta divergenza, a testimoniare la presenza di uno Stato profondo legato agli apparati di potere che trovano in Draghi un punto di riferimento, che non ha certo legittimato il “destra-centro” conservatore e con venature sovraniste.

Il futuro di Mario Draghi tra politica e ruoli di alto profilo
Roberto Cingolani (Imagoeconomica).

Giavazzi fulmina Giorgia sullo scaricabarile del Pnrr

A volte i Draghi boys esternano, e si intuisce che esprimono una posizione ampiamente condivisa con il loro ispiratore. Aveva iniziato a marzo 2023 Francesco Giavazzi, ex super consulente economico di Palazzo Chigi, oggi dominus della Scuola di amministrazione della Bocconi, fulminando Meloni e i suoi per lo scaricabarile sui ritardi sulla messa a terra del Piano nazionale di ripresa e resilienza: «Chi parla di ritardi del Pnrr non sa come funziona», ha tagliato corto il professore, per altro rimbrottato su Repubblica dal duo BoeriPerotti, ossia due suoi colleghi bocconiani.

Il futuro di Mario Draghi tra politica e ruoli di alto profilo
Francesco Giavazzi (Imagoeconomica).

Funiciello e il manifesto che è un’antitesi del melonismo

Ha proseguito, velatamente, Antonio Funiciello, neo Identity manager di Eni dopo esser stato capo di gabinetto di Draghi, pubblicando la dotta requisitoria sulla leadership “Leader per forza”, fondata sulla narrazione di una visione del potere capace di anticipare i cambiamenti per governarli, fautrice di pragmatismo e scelte anti-conflittuali. Un manifesto che da Mosè ad Angela Merkel propone esempi vicini e lontani, letto come un’antitesi all’attuale melonismo di governo.

Il futuro di Mario Draghi tra politica e ruoli di alto profilo
Antonio Funiciello (Imagoeconomica).

Garofoli, che bocciatura alla riforma della giustizia

Last but not least, è sceso in campo Roberto Garofoli, ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio e figlio del partito dei grand commis del Consiglio di Stato, di cui è presidente di Sezione. Sua la decisione di bocciare la madre di tutte le riforme proposte da Meloni, quella che in materia di giustizia abroga di fatto il reato di abuso d’ufficio.

Il futuro di Mario Draghi tra politica e ruoli di alto profilo
Roberto Garofoli (Imagoeconomica).

Anche Giugliano nel “partito draghiano” che si muove

Un fuoco di fila che mostra come i protagonisti della stagione draghiana non intendano garantire analoga e simmetrica lealtà a Meloni, che per un anno e mezzo è stata brava e disciplinata scolara dall’opposizione. Salvo poi giocare allo scaricabarile sul suo predecessore. Cosa che ha irritato non poco Draghi e i suoi. Civis Draghianus Sum è la parola d’ordine con cui i protagonisti del fu governo d’unità nazionale stanno tornando in pista ai più alti livelli della società civile e dell’impresa. Ultimo ad aggiungersi a questa lista è Ferdinando Giugliano, già portavoce a livello internazionale, speech writer e consigliere di Draghi, di recente approdato in Unicredit come responsabile delle attività di advocacy e public affairs. Insomma, se non è un “partito” draghiano – termine che l’ex governatore della Bce, forse pensando all’infausta esperienza di Mario Monti con Scelta civica, ha sempre disdegnato – poco ci manca.

Il futuro di Mario Draghi tra politica e ruoli di alto profilo
Ferdinando Giugliano (Imagoeconomica).

L’ambizioso discorso al Massachusetts Institute of Technology

E se c’è un manifesto del “Draghi-pensiero” per il post Palazzo Chigi lo si ritrova nel discorso tenuto il 7 giugno al Massachusetts Institute of Technology, in occasione del conseguimento del Premio Miriam Pozen. Un discorso definito da molti kissingeriano, di schietto realismo, di riconoscimento delle tare e dei limiti del sistema globalizzato, di esibita aderenza politica euro-atlantica. Un discorso-manifesto che pone di fatto come prioritaria per il Paese la necessità di un’autorevole e profonda visione su scala internazionale. Oltre, chiaramente, a evidenziare in filigrana quali possano essere le grandi ambizioni dell’ex premier e governatore che, nel breve periodo, non possono avere a che fare con incarichi nel settore privato o ambizioni nell’agone politico nostrano. Draghi ha deciso di volare alto. Problemi globali, di sfide a tutto campo: Intelligenza artificiale, inflazione, transizione energetica, sfida delle autocrazie. Nella consapevolezza che «i singoli Paesi europei, per quanto forti siano, sono troppo piccoli per padroneggiare queste sfide da soli. E più queste sfide sono grandi, più il cammino verso un’unica entità politica, economica e sociale, seppur lungo e difficile, diventa inevitabile. Il nostro viaggio che è iniziato molti anni fa, ed è accelerato con la creazione dell’euro, sta continuando».

Il futuro di Mario Draghi tra politica e ruoli di alto profilo
Mario Draghi (Imagoeconomica).

Un futuro da conferenziere ed editorialista, ma non solo

Draghi ha contezza dei «nostri tempi difficili. Ma i tempi non sono mai stati facili. Sono arrivato qui nell’agosto del 1972. Mentre ero uno studente, abbiamo avuto la guerra del Kippur, diversi shock petroliferi, il crollo del sistema monetario internazionale, il terrorismo imperversava in tutto il mondo e l’inflazione era fuori controllo, solo per citare alcuni eventi di quel tempo e naturalmente eravamo nella Guerra fredda». Da qui può esserci la fine del ciclo del Draghi di potere e l’inizio di quello del Draghi teorico di virtù e miserie dell’economia globalizzata? Forse. Dunque ci si può aspettare nel futuro prossimo un Draghi conferenziere, editorialista, narratore dei grandi scenari di sistema. Interprete insieme del posizionamento dell’Italia sulla scena internazionale e di ciò che i suoi alleati occidentali le chiedono.

Colle, Commissione Ue, Nato: le partite che interessano a Super Mario

Ciò non toglie che la politica sia un capitolo chiuso. L’ex premier è abile nel non chiedere mai ciò che vorrebbe, ma di farselo offrire. Vedi la vicenda Quirinale, che però ha visto frustrate, anche per suoi errori di strategia, le sue aspettative di insediarsi al Colle. Il 2024 sarà l’anno del rinnovo della Commissione europea e della segreteria della Nato. Emmanuel Macron, Joe Biden, Olaf Scholz e gli altri big dell’Occidente non possono che pensare con favore a un ritorno in pista di Super Mario. E il banchiere divenuto premier è nome spendibile per entrambi i ruoli. In quest’ottica, la logica di schierare il suo “partito” trasversalmente costringerebbe Meloni, con cui i rapporti sono attualmente molto freddi per non dire inesistenti, a prendere in considerazione la sua figura, di cui però potrebbe aver bisogno come sorta di testimonial nella sua campagna tesa a spostare gli assetti politici dell’Unione europea. Che poi Draghi accarezzi ancora l’idea del Quirinale non v’è dubbio, ma la rielezione di Sergio Mattarella colloca l’ipotesi molto avanti nel tempo.

TheBorderline, YouTube blocca gli annunci «Questo canale non può più guadagnare dalla pubblicità»

YouTube prende posizione e interviene bloccando gli annunci pubblicitari sul canale dei TheBorderline, il collettivo di creator coinvolti nell’incidente a Casal Palocco (Roma) che ha provocato la morte di un bimbo. Come riportato da Tgcom24, l’annuncio arriva direttamente da un portavoce della piattaforma: «Ogni creator di YouTube dovrebbe rimanere responsabile sia all’interno che all’esterno della piattaforma. Di conseguenza questo canale non può più guadagnare dalla pubblicità».

Il portavoce di YouTube ha annunciato di aver bloccato gli annunci pubblicitari sul canale dei TheBorderline.
Incidente CasalPalocco, coinvolta auto dei TheBorderline (Getty Images).

TheBorderline, YouTube blocca la pubblicità sul canale

Il portavoce della piattaforma ha parlato di «Comportamenti dannosi» aggiungendo «Siamo profondamente addolorati per la tragedia. Abbiamo rimosso gli annunci dal canale TheBorderline in conformità con le nostre norme sulla responsabilità dei creator a seguito di comportamenti dannosi per la community di YouTube». Qualche ora prima della decisione di YouTube, Matteo Flora, imprenditore e docente di strategie digitali all’università di Tor Vergata (Roma) aveva segnalato a Tgcom24 che i guadagni del canale si erano tutt’altro che interrotti: «Quella della chiusura del canale è una fake news. I video sono ancora online e ancora monetizzati, hanno preferito lucrare da quei video anche in questa situazione. Il problema reale è che più queste challenge sono pericolose, strane e pazze, più hanno visualizzazioni e attirano sponsor che beneficiano della loro popolarità. Questo fa sì che le società che contribuiscono economicamente al loro successo fanno in modo che loro diventino un modello».

Tom Cruise a Roma per Mission Impossibile 7: l’incontro con Giorgia Meloni

Un corteo difficile da ignorare: sei mezzi, due berline e quattro van hanno accompagnato Tom Cruise a Palazzo Chigi. L’attore di Hollywood ha fatto visita alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La star di Mission Impossible, che si trova a Roma per girare il suo ultimo film, è rimasto per circa mezz’ora, lasciando Palazzo Chigi poco dopo le 20.30. Entusiasta la premier, che su Instagram ha postato una foto insieme all’attore, accompagnata da queste parole: «Lieta che la Capitale d’Italia sia protagonista dell’ultimo film di Tom Cruise. […] Le mission impossible sono anche il nostro pane quotidiano al governo».

L'attore hollywoodiano Tom Cruise, a Roma per girare il suo ultimo film, ha incontrato la premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi.
Tom Cruise sul set del film Mission Impossible (Getty Images)

La foto della Meloni con Tom Cruise a Roma

Lo scatto, che ha collezionato oltre  110 mila like, ha scatenato anche numerosi commenti contrari come «Ma dove è finita l’autorevolezza del politico? Questa posta una foto ogni 10 secondi» e ancora «Giorgia per noi la missione impossible è fare la spesa tutti i giorni. La Gdo ha aumentato i prezzi e continua ad aumentarli, ne vogliamo discutere? Non dovevate abbassare l’iva?». Ma non è tutto, un utente ha commentato «Ma se invece di fare la Vip facessi il tuo mestiere? Ti ricordo che sei lì per ridare potere economico agli italiani e non solo ai tuoi amici imprenditori».

La Meloni insieme a Cruise

Sembra che a urtare i follower non sia stata tanto la foto quanto la frase con la quale la Meloni ha paragonato le attività del governo a delle mission impossibile, come si legge in un altro commento «Veramente la missione impossibile è essere italiani in Italia!» e ancora «Vabbè ormai fra Elon Musk e Tom Cruise siamo alle barzellette, ricevuti come se fossero diplomatici o figure politiche di spicco. Vorrei vederti con Putin a mediare la pace e le relazioni bilaterali facendo il tuo lavoro e il bene dell’Italia. Sei la rappresentante del Popolo Italiano, rappresenti 60milioni di persone, e piegarti a ricevere miliardari o star ti mette al loro stesso livello».

 

 

Amici Full Out stasera su Italia 1: scaletta, conduttori e ospiti

Oggi 20 giugno 2023 alle ore 21.20 andrà in onda lo show Amici Full Out, programmato all’Ippodromo delle Capannelle. Si tratta di un concerto nel quale si esibiranno i giovani artisti e i partecipanti del talent show Amici di Maria de Filippi.

Amici Full Out in onda stasera 20 giugno 2023 su Italia 1: gli ospiti del concerto

Sono diversi gli ospiti che parteciperanno ad Amici Full Out 2023. Lo show verrà inaugurato con l’esibizione del vincitore del talent di quest’anno Mattia Zenzola seguito da Angelina Mango, la vincitrice della sezione canto. Le esibizioni dei giovani talenti saranno intervallate dagli ospiti della serata, ovvero Lorella Cuccarini che intervisterà Giulia e Isobel (ma canterà anche insieme a Cricca), Arisa che proporrà una versione live di una delle sue canzoni e anche Alessandra Celentano.

Amici Full Out stasera il concerto in onda su Italia 1 ecco qual è la scaletta, chi sono i conduttori e chi sono gli ospiti.
Alessandra Celentano, giudice severa del talent show Amici (Getty Images).

Amici Full Out in onda stasera 20 giugno 2023 su Italia 1: i conduttori 

Il palco del concerto è stato allestito all’Ippodromo delle Capannelle di Roma e i padroni dello show saranno Nicolò De Devitiis e Isobel Kinnear, a cui è affidata la conduzione. I conduttori saranno supportati dalla ballerina Giulia Stabile, in passato vincitrice del talent di Maria de Filippi. Gli artisti si esibiranno in una location che ricorderà quella dello studio di Amici con tanto di banchi con sopra i nomi.

Amici Full Out in onda stasera 20 giugno 2023 su Italia 1: la scaletta del concerto

Ecco qual è la scaletta del concerto Amici Full Out:

  • Mattia – Trumpets
  • Angelina – Voglia di Vivere
  • Alessandra Celentano ospite
  • Wax – Turista per sempre
  • Samu – Mamacita
  • Aaron – Universale
  • Maddalena – Anche fragile
  • Cricca – Just the way you are
  • Lorella Cuccarini ospite e intervista doppia a Giulia Stabile e Isobel
  • Lorella Cuccarini e Olly – La notte vola
  • Federica – Scivola
  • Tommy Dali e NDG – Miss
  • Ramon – Pakita
  • Piccolo G – Acquario
  • Vincenzo de Lucia ospite: imiterà Maria De Filippi
  • Megan – Crazy in love
  • Niveo – Scarabocchi
  • Isobel e Gianmarco – Dancing in the moonlight
  • Mattia e Umberto – Human
  • Angelina – 9 maggio
  • Gianmarco – Las Vegas
  • Federica – Proud mary
  • Momento di intrattenimento a cura dei ragazzi di Amici
  • Isobel – Be Italian
  • Wax – Laurea ad Honorem
  • Maddalena – Nera
  • Lorella Cuccarini e Cricca – Se mi guardi così
  • Lorella Cuccarini e Isobel
  • Vincenzo de Lucia e le sue imitazioni
  • Alessio – Fire On Fire
  • Piccolo G – Hai delle isole negli occhi
  • Ramon – Schiaccianoci
  • Niveo – Ma che freddo fa
  • Arisa ospite e canterà la sua canzone Non vado via
  • NDG – Fuori
  • Samu – Cenere
  • Tommy Dali – Finisce bene
  • Intrattenimento con Vincenzo de Lucia
  • Megan – Bon apetite
  • Aaron – Somebody to love
  • Wax – Anni 70
  • Maddalena – This is me
  • Angelina – Ci pensiamo domani
  • Mattia e Benedetta – Crazy little thing called love
  • Olly – Farei tutto con te

Sono solo fantasmi stasera su Canale 5: trama, cast e curiosità

Questa sera, 20 giugno 2023, andrà in onda su Canale 5 il film Sono solo fantasmi alle ore 21.20. Si tratta di una commedia fantastica che ha debuttato al cinema in Italia durante l’anno 2019. La pellicola è stata diretta da Christian De Sica, al suo nono lungometraggio in carriera, e vede come protagonisti lo stesso De Sica, Carlo Buccirosso e Gianmarco Tognazzi. Alla regia del film ha contribuito anche il figlio di Christian, Brando De Sica, anche se il suo lavoro non è accreditato nei titoli di coda. Inoltre, Christian De Sica ha curato anche la sceneggiatura del film coadiuvato da Andrea Bassi, Luigi Di Capua e Gianluca Ansanelli – con quest’ultimo che ha curato i dialoghi.

Sono solo fantasmi, trama e cast del film in onda stasera 20 giugno 2023 su Canale 5

Sono solo fantasmi andrà in onda questa sera 20 giugno su Canale 5 alle ore 21.20, ecco trama, cast e curiosità.
Carlo Buccirosso (Getty Images).

La trama di Sono solo fantasmi ruota intorno a tre fratelli: Thomas (Christian De Sica), Carlo (Carlo Buccirosso) e Ugo (Gianmarco Tognazzi). Non si tratta però di tre fratelli «normali», infatti sono nati da tre madri diverse. Tuttavia condividono lo stesso padre, ovvero Don Vittorio di Paola, originario di Napoli. Dopo la morte di quest’ultimo, i tre, che non hanno legami molto stretti, sono costretti a recarsi nella città partenopea così da sperare di ricevere qualcosa in eredità. Per diverse circostanze personali ogni figlio desidererebbe avere un lascito, così da sistemare problemi finanziari e non solo. Con loro amara sorpresa, i tre scoprono che il padre ha perso tutto perché ha preferito dedicarsi alla bella vita infischiandosene dei suoi figli. L’unica eredità possibile per Thomas, Carlo e Ugo è un immobile posto sotto sequestro.

Pur di mettere le mani sull’immobile i tre hanno una geniale intuizione: improvvisarsi acchiappa-fantasmi e guadagnare grazie alla superstizione napoletana.  In realtà, nel palazzo sembra esserci davvero uno spirito maligno e nella loro nuova professione dovranno sconfiggere l’invasione di fantasmi che sta per abbattersi su Napoli. Riusciranno Thomas, Carlo e Ugo a trasformarsi da cialtroni a veri e propri eroi per l’intera città? Con un po’ di pazzia, ironia e forza della disperazione, i tre fratelli da madri diverse otterranno il riscatto e magari anche un po’ di benessere economico.

Sono solo fantasmi, 5 curiosità sul film 

Sono solo fantasmi, gli incassi del film di Christian De Sica

Gli incassi del film con Christian De Sica, Carlo Buccirosso e Gianmarco Tognazzi sono stati di buon livello. Infatti, la pellicola di produzione italiana, secondo quanto riportato da MyMovies.it, ha incassato circa 1 milione e 400 mila euro.

Sono solo fantasmi, l’interpretazione di Gianmarco Tognazzi apprezzata dalla critica

Sono solo fantasmi andrà in onda questa sera 20 giugno su Canale 5 alle ore 21.20, ecco trama, cast e curiosità.
Gianmarco Tognazzi (Getty Images).

Se il pubblico, almeno al botteghino, ha apprezzato Sono solo fantasmi, la critica ha spesso criticato questa pellicola diretta da De Sica. Tuttavia, in molti si sono complimentati con Gianmarco Tognazzi per la sua parte comica e interessante. Non a caso, per l’interpretazione di Ugo nel film, Gianmarco Tognazzi ha ottenuto una candidatura come Miglior attore commedia ai Nastri d’Argento 2020. Tuttavia, Tognazzi non riuscì a vincere il premio italiano ed è stato battuto dal collega Valerio Mastandrea per il suo ruolo nel film Figli di Giuseppe Bonito.

Sono solo fantasmi, la colonna sonora di Clementino nel film 

Per questo film, il rapper campano Clementino ha scritto un brano esclusivo intitolato Fantasmi. La colonna sonora del film, comunque, è stata curata da Andrea Farri. La musica è stata una parte integrante della creazione del film. Il regista Christian De Sica, a questo proposito, ha affermato: «Ci sono tanti miscuglietti in questo film, tanti generi e anche tante musiche diverse, generi musicali diversi che commentano gli stati d’animo del film».

Sono solo fantasmi, le riprese in un luogo esclusivo di Napoli

Alcune delle riprese del film Sono solo fantasmi sono state realizzate all’interno di un luogo esclusivo di Napoli: la Biblioteca dei Girolamini. Si tratta di una biblioteca dall’incredibile bellezza estetica che si trova di fronte al noto Duomo di Napoli. Il luogo è molto antico e venne aperto al pubblico addirittura nel 1586.

Sono solo fantasmi, il cambio di nome per il film in corso d’opera

Il film di Christian De Sica doveva inizialmente intitolarsi Sos Fantasmi. Tuttavia, forse per evitare problemi d’omonimia con il film interpretato da Bill Murray nel 1988, il nome è stato cambiato in Sono solo fantasmi. Inoltre, sembra che inizialmente De Sica volesse fare il remake del film Oscar insanguinato in coppia con Massimo Boldi ma che poi abbia deciso di procedere con questo progetto.

Una famiglia mostruosa stasera su Rai 2: trama, cast e curiosità

Stasera 20 giugno 2023 andrà in onda alle ore 21.20 su Rai 2 il film Una Famiglia Mostruosa. Si tratta di una commedia fantasy-grottesca del 2021 con protagonisti Cristiano Caccamo ed Emanuela Rei. La pellicola è diretta da Volfgango De Biasi che ha curato anche la sceneggiatura in collaborazione con Tiziana Martini, Filippo Bologna e Alessandro Bencivenni. Nel cast ci sono anche Massimo Ghini, Lucia Ocone, Pippo Franco e Paolo Calabresi.

Una Famiglia Mostruosa, trama e cast del film in onda stasera 20 giugno 2023 su Rai 2

Una famiglia mostruosa è il film che andrà in onda stasera 20 giugno 2023 su Rai 2, ecco trama e cast della pellicola.
Cristiano Caccamo (Getty Images).

La trama del film ruota intorno a una giovane coppia di studenti fuorisede, vale a dire Adalberto (Cristiano Caccamo) e Luna (Emanuela Rei). I due sono innamorati e portano avanti la loro relazione, tuttavia, quando Luna resta incinta Adalberto si vede costretto a far conoscere i suoi genitori alla fidanzata. Quest’ultima non sa che la famiglia del suo partner è «mostruosa»: infatti, il futuro suocero Vladimiro (Massimo Ghini) è un vampiro, la futura suocera Brunilde (Lucia Ocone) è una strega, lo zio di Adalberto è un mostro di Frankenstein (Paolo Calabresi), la sua piccola sorellina Salmetta (Sara Ciocca) è una vampiretta mentre la nonna Crisilde (Barbara Bouchet) è un fantasma. D’altronde, anche Adalberto è un mostro e durante le notti di luna piena si trasforma in Lupo Mannaro. La coppia, dopo alcune discussioni, decide di raggiungere il castello dove si trova la famiglia di Adalberto. Qui avranno luogo numerosi equivoci e alcune situazioni grottesche visto che la famiglia di lui utilizza uno specchio magico per capire la natura del nascituro Sirio: tutti vogliono scoprire se nasca umano o mostro.

A complicare le cose ci penserà la famiglia della ragazza composta dal padre Nando (Lillo), dalla madre Stella (Ilaria Spada), dal piccolo Ivano (Vincenzo Sebastiani) e dal nonno Paride (Pippo Franco). Questi ultimi si dimostreranno dei «mostri» in senso figurativo visto che avranno dei modi rozzi, volgari e decisamente poco eleganti. Il confronto tra le due famiglie arriverà a un punto di non ritorno, ma il vero amore tra Adalberto e Luna sarà la chiave per sistemare la situazione e trovare una convivenza pacifica e civile tra mostri, metaforici e letterali, e umani.

Una Famiglia Mostruosa, 4 curiosità sul film 

Una Famiglia Mostruosa, l’incasso del film di Volfgango De Biasi

Il film di Volfgango De Biasi ha ottenuto un buon risultato al cinema al momento del suo debutto. Secondo i dati raccolti da Wikipedia, ha incassato al botteghino mondiale circa 736 mila dollari.

Una Famiglia Mostruosa, il sequel in uscita nel 2023

Visto il buon risultato, i produttori Fulvio Lucisano e Federica Lucisano hanno deciso di produrre un sequel del film. Quest’ultimo si intitolerà Un Matrimonio Mostruoso e vedrà il ritorno di alcuni attori del cast principale come Massimo Ghini, Cristiano Caccamo, Emanuela Rei, Paolo Calabresi, Ilaria Spada, Sara Ciocca e Vincenzo Sebastiani. Ci saranno anche alcune aggiunte al cast con i personaggi interpretati da Maurizio Mattioli, Ricky Memphis, Claudio Greg Gregori, Irene Girotti e Mattia Lucentini. Il film uscirà nelle sale italiane il 21 giugno 2023.

Una Famiglia Mostruosa, le parole di Massimo Ghini sul film

Massimo Ghini, uno dei protagonisti principali del film, ha parlato in merito alla pellicola. Come riportato da Movieplayer, le sue parole sono state: «Mi piaceva l’idea di una commedia che non fosse scontata. Spero che sia un passo avanti, una provocazione». Ghini ha anche aggiunto: «Ho cercato di far parlare il mio personaggio come l’Avvocato Agnelli perché è un personaggio nato tra il 1300 e il 1400 e non può parlare un dialetto. Mi ha fatto ridere l’idea di mettere insieme delle persone che cercassero di far capire agli altri chi sono veramente i mostri. I mostri veri si impressionano quando arrivano la banda di Lillo con la Hummer gialla. Era interessante perché lì scattava un meccanismo di comicità».

Una famiglia mostruosa è il film che andrà in onda stasera 20 giugno 2023 su Rai 2, ecco trama e cast della pellicola.
Massimo Ghini (Getty Images).

Una Famiglia Mostruosa, gli effetti speciali un mix tra innovazione e tradizione

Il regista di Una Famiglia Mostruosa, Volfgango De Biasi, ha spiegato che gli effetti speciali del film sono un mix di stili vecchi e nuovi: «Ci siamo seduti con gli sceneggiatori e gli esperti di effetti speciali, dicendoci: mettiamo tutto quello che abbiamo nel fotogramma. Abbiamo cercato di far diventare tutto verosimile: molto umilmente, artigianalmente, abbiamo cercato di arricchire il fotogramma». De Biasi ha aggiunto: «In qualche maniera cerchi di capire cosa viene meglio, giocare con quel cinema di immaginazione, come quello di Méliès».